Anche quest’anno la tavola rotonda informale, animata da alcuni dei principali giornalisti specializzati e dagli stakeholder dell’audiovisivo, ha affrontato con profondità e passione temi cruciali per la produzione di film e serie. Dall’esplorazione dei finanziamenti pubblici, primo fra tutti il tax credit, alle complesse questioni burocratiche, alla gestione delle professioni creative, l’incontro ha offerto uno spaccato completo delle sfide e delle opportunità del settore.
Chiare, precise e condivise da parte di tutti le indicazioni sugli interventi più urgenti da attuare per poter sfruttare al meglio i contributi statali, trasformandoli da sostegni assistenzialisti (quali appaiono anche nella percezione comune) a rinforzi, volani verso produzioni sempre più rispondenti al gusto del pubblico: prima fra tutti la stabilità delle regole e la certezza delle tempistiche e del quadro normativo entro cui muoversi; l’attivazione del fondo di garanzia fermo dal 2016; la tutela delle piccole realtà produttive rispetto all’eccesso di concentrazione costituito dalle società che operano verticalmente dalla produzione alla vendita dei diritti TV; il contenimento dei costi di produzione, aumentati del 30% negli ultimi anni soprattutto per la presenza di set internazionali – fenomeno però attualmente meno impattante. Non ultima, l’attenzione verso i talenti creativi e la ricerca di contenuto vicino alle esigenze e alle tendenze del pubblico.