Barbie (che non mi ha convinto) vs Sirenetta ..la parola alle nuove generazioni… Ma il cinema è VERAMENTE altro.

Ieri in una sala parlavo con 15 ragazzi 20-25enni tutti colti di cinema e fortunatamente non i soliti deliranti e famelici di serie (esiste oggi una generazione anche preparata che ama ancora leggere libri e vedere film in sala) .

Quasi nessuno di loro aveva visto la nuova Sirenetta (SOLO 2 RAGAZZI SU 15)

Erano tutti d’accordo nel dire che ” i live action della Disney hanno ormai stufato e sono pieni di argomenti di inclusione di cui i giovani non hanno ormai bisogno”.

Quello che per noi era indicato come “diversità” come orientamento sessuale, nazionalità, approccio culturale, religioso, etc.. ora è la normalità, i giovani non hanno nessuna preclusione e non vedono diversità, vivono da piccoli in classi dove ci sono tutte nazionalità, culture, etc.. . hanno amiche-amici che hanno storie con altre amiche-amici, etc.. Anche il tema del richiamo forzato in molti film al green e all’ambiente per i giovani è la normalità da anni.

Invece tutto il mio campione di ieri (15 ragazzi su 15) aveva visto Barbie magari molti di noi, diversamente teen ager,, si aspettava da Barbie qualcosa di totalmente diverso (ME COMPRESO che ha amato solo i primi 20 minuti poi lo ha trovato anche noioso e eccessivo nel finale), speravano in una sorta di Wonder Woman che si ritrova nella vita normale, un po’ come era il piacevole e leggero “Come d’incanto” (con una Amy Adams che non ha nulla da invidiare a Margot Robbie, anche come talento), invece si è puntato tantissimo al messaggio da far arrivare attraverso i dialoghi, più che alla storia, quel “messaggio” è arrivato comunque a tutti quei ragazzi con cui ieri ho parlato, loro hanno apprezzato il film proprio per il messaggio, 15 “like” al film su 15. una delle cose interessanti è proprio quella di non aver amato un film e ascoltare il parere di altri per capire le altre opinioni e magari qualcosa che può esserti sfuggito.

il film sta arrivando a 1 miliardo di dollari di incasso facendo diventare Margot Robbie anche produttrice del film una delle attrici più ricche di Hollywood, con i social che ogni giorno rilanciano nuovi contenuti su speciali, interviste e backstage di Barbie The Movie.

Probabilmente a Natale di venderanno più Barbie e meno Elsa e Olaf.

Siamo contenti per le sale che grazie a Barbie siano riuscite a tenere aperti i cinema e a pagare i loro dipendenti mentre tantissimi altri film usciti non hanno neanche superato a fine programmazione i 100 mila euro (nonostante si gridi al successo delle sale, più di 130 film italiani prodotti – molti sempre con gli stessi attori in 3/4 film – ancora non hanno una data di uscita).

Contentissimi per il successo di Barbie (pur se non ci è piaciuto)

Unica cosa speriamo di vedere in sala anche film che oltre al messaggio possano garantire vere emozioni, aldilà del messaggio il cinema non può essere Barbie, Mario Bros, Sirenette, etc…. servirebbero più film come Green Book e meno franchise di qualsiasi genere.

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