“HAI MAI AVUTO PAURA?” – Chi o cosa sta uccidendo tutti?

Una lotta contro il tempo quella dei protagonisti dell’horror “HAI MAI AVUTO PAURA?”

IN ANTEPRIMA A MARATEALE E AL CINEMA DAL 27 LUGLIO

Italia, 1813.

Un piccolo borgo italiano è scosso da inspiegabili episodi violenti che sembrano accadere ad ogni plenilunio: un animale selvatico sta uccidendo il bestiame e i contadini sono disperati.

Il piccolo Orazio nota il comportamento misterioso del fratello maggiore Giacomo che ai suoi occhi appare molto strano.

Giacomo nel pieno dell’adolescenza e della ribellione cerca il calore che non riesce a trovare nel freddo ambiente familiare.

Quando la sete di sangue della “bestia” – così soprannominata dalla gente del villaggio – si scaglia sulla prima vittima umana, un cacciatore venuto dalle montagne si mette alla sua ricerca nei boschi e nel paese. Ricerca che, parallelamente, Orazio sta svolgendo nei confronti del fratello prima, e dei suoi antenati poi, riscoprendo il passato oscuro e nebuloso della sua famiglia.

Intanto, a ogni luna piena, una morte si aggiunge andando ad ingrossare il fiume di sangue: è ormai una lotta contro il tempo…..

NOTE DI REGIA

Attraverso una narrazione dalle tinte horror/mistery, il film mostra un passaggio fondamentale nella vita e nella formazione di ogni individuo: l’accettazione di sé, della propria vera natura e delle proprie ombre.
La storia è raccontata attraverso gli occhi di un bambino alle prese con una paura ancestrale e universale: LA PAURA DEL BUIO, DELL’OSCURITÀ E DELL’IGNOTO. Orazio la rifugge, ma ne è fortemente attratto. Oscurità e ignoto esercitano su noi tutti un fascino magnetico, ed è esattamente ciò che viene indagato in questo racconto. (Ri)conoscere le proprie zone d’ombra è qualcosa che può far paura, un passaggio necessario e non certo privo di sofferenze: qualcosa deve morire perché qualcos’altro possa nascere.
La paura è più forte quando non sai bene che aspetto abbia, né da dove arrivi il pericolo. L’elemento sovrannaturale che si è abbattuto sul villaggio – “La Bestia” – rimarrà per lo più oscurata, nascosta nell’ombra, mai mostrata. Una minaccia costante e presente nella vita di tutti. Elementi di rimando costante alla vicinanza della Bestia alla comunità sono disseminati nel film: la intravediamo negli animali impagliati disseminati nell’austera dimora, nelle ombre che affollano la mente di Orazio e che il bambino disegna sul suo diario con inchiostro nero e denso. La percepiamo nell’ambiguo e malefico quadro dell’antenato, nei libri proibiti che il Conte si prodiga a nascondere. La riconosciamo nei riti pagani compiuti dal cacciatore – e nella cicatrice che porta sull’occhio: la bestia è antica e convive con l’uomo da immemore tempo.
“Non si scappa dalla paura. Non si fugge dall’ombra”, ricorda a tutti l’uomo.
L’Ombra si nasconde in ognuno di noi, anche nel più insospettabile. E non va mai soffocata o ignorata, o andremo incontro a orribili conseguenze…

Ambra Principato

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