Abete “Cinecitta’ nessuna speculazione solo rilancio”

“Nessuna speculazione ma ad oggi solo disinformazione. Rispondiamo all’eccedenza occupazionale con la mobilita’ e la riorganizzazione. Qualcuno ha parlato di albergo con piscine, ma vi sembra che si possa fare un albergo di lusso con piscine a Via Tuscolana? Abbiamo lanciato una mostra che ha gia’ registrato 100 mila visitatori…”

Luigi Abete ha chiarito ogni dubbio, ecco i dettagli …

FUTURO DI CINECITTA’

Nella forte volontà di mantenere la mission storica degli Studios, ed anzi aumentare l’attrattività della location, è giunto il momento di guardare al futuro con una organizzazione idonea ad affrontare le nuove sfide e dare a Cinecittà un nuovo volto  innovando gli spazi ed i servizi a vantaggio dei nostri clienti.
Fino ad oggi Cinecittà Studios è stata una azienda integrata che copre la totalità dei servizi necessari in fase di produzione esecutiva, location, costruzioni scenografiche, noleggio dei mezzi tecnici di ripresa, servizi di post produzione audio e video; la dimensione globale del mercato e la specializzazione necessaria per ciascuno di questi diversi mestieri richiede per essere competitivi una diversa organizzazione produttiva che come negli altri grandi studios internazionali consenta di valorizzare le diverse missioni.

IL PROGETTO DI SVILUPPO

Il progetto di sviluppo, attuativo nel planimetrico approvato dal Comune di Roma il 15 Dicembre 1998, prevede due fasi.

- Prima fase: saranno costruiti, in un’area oggi inutilizzata, un nuovo grande Teatro di Posa delle dimensioni del Teatro 5, attrezzato con le migliori tecnologie per renderlo flessibile e modulare, adatto alle riprese cinematografiche con integrazioni digitali e 3D, nonché moderni uffici e attrezzerie necessari al funzionamento non solo del nuovo teatro di posa, ma anche di tutti gli altri teatri limitrofi. Nello stesso complesso immobiliare troveranno spazio sia un luogo di ristorazione che un albergo, con annessa area fitness, a servizio delle troupes e dei terzi coinvolti nelle produzioni.
“L’area uffici ci permetterà di liberare i camerini di Cinecittà e i prefabbricati che talvolta vengono utilizzati come uffici di produzione – spiega il presidente di Cinecittà Studios Luigi Abete – mentre l’area accoglienza, sulla quale è prevista la costruzione del tanto discusso albergo, consentirà alle troupe internazionali di usufruire di servizi di ospitalità adeguati agli standard internazionali.

- Seconda fase: si prevede la costruzione di un Distretto del Cinema e del Multimediale (DCM) volto ad ospitare altre società del settore, laboratori, centri formativi, spazi professionali e centri di ricerca. Si intende rinnovare una funzione aggregante e sistemica degli Studios e realizzare ogni sinergia possibile – nell’innovazione, nella produzione e nelle opportunità di business e di mercato – tra le imprese del mondo audiovisivo. Nel distretto multimediale saranno attrezzate unità produttive da 200/400 mq ciascuna, spazi concepiti come somma di laboratorio e uffici. Il progetto di DCM prevede di ospitare circa 150-200 tra piccole e medie imprese. Costumisti, Scenografi, Produttori, potranno trovare spazi e concentrare la loro attività accanto agli Studios, rafforzando il think tank che già oggi
esiste, con la presenza illustre all’interno degli Studios di figure quali Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, tanti altri scenografi, le associazioni di categoria dei costumisti e scenografi (ASC), l’associazione dei direttori della fotografia (AIC), e tanti produttori esecutivi, professionisti con grande credibilità internazionale che attraggono al nostro interno il lavoro di grande qualità, e che da anni hanno scelto Cinecittà come la loro casa, come già fece Federico Fellini.
“Essendoci accanto a Cinecittà un’area abbandonata con cubatura disponibile, ed essendo lo Stato italiano impossibilitato a finanziarne la costruzione, è stato convenuto un diritto di superficie per la costruzione di un complesso industriale e di servizi, al termine del quale il bene, che peraltro è su terreno di proprietà dello Stato, rimane ovviamente dello Stato medesimo – prosegue Abete. Tali investimenti erano già stati, due anni fa, oggetto di una polemica poi superata da un’organica informativa da parte dell’azienda. In questi giorni il tema è stato purtroppo strumentalmente riproposto come nuovo, al fine di spostare l’attenzione dal tema riorganizzazione”.

LA RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE:
1. Nel passaggio dalla pellicola al digitale Cinecittà Digital Factory ha raggiunto, grazie al livello dei notevoli investimenti fatti, una posizione di leadership in Italia. Per consolidare tale ruolo, essendo la tecnologia digitale ad alto tasso di obsolescenza, occorrono quantità produttive molto significative: da qui il progetto di una partnership con un grande gruppo internazionale che verrebbe ad installarsi all’interno di Cinecittà, negli attuali laboratori, aumentando capacità produttiva e quota di mercato. Tale soluzione consentirebbe di gestire meglio anche il trend discendente del laboratorio tradizionale, essendo il mercato commerciale di riferimento dell’operatore individuato non solo nazionale bensì europeo.

2.Identiche motivazioni, obiettivi, garanzie, per la joint-venture sui mezzi tecnici con Panalight, con la quale già esiste peraltro un contratto vigente da parecchi anni. Il settore dei mezzi tecnici di ripresa sta migrando velocemente verso il digitale. L’approccio verso partnership societarie con il leader italiano in questo settore, Panalight, esclusivista del prestigioso marchio Panavision in Italia, consentirà di creare all’interno degli Studios un centro di eccellenza senza eguali in Italia e nell’Europa mediterranea.

3. Il settore di costruzioni scenografiche da anni ha come mercato principale non quello cinematografico bensì quello dei grandi allestimenti tematici per outlet, parchi tematici, centri commerciali. Per evitare che Via Tuscolana diventi l’officina di un’azienda edile e di falegnameria che opera in altri settori e altri luoghi, attività del tutto contraddittoria con la mission degli Studios, il gruppo Cinecittà Studios ha costituito Cinecittà Allestimenti e Tematizzazioni – CAT – che ha l’obiettivo di sviluppare il know how del settore a livello nazionale ed internazionale.
La concentrazione del reparto scenografie in CAT da un lato eviterà licenziamenti conseguenti alla strutturale riduzione della domanda cinematografica, dall’altro costituirà l’opportunità per nuove assunzioni di giovani che potranno consolidare le professionalità attualmente esistenti. La società opererà con più unità produttive, restando ovviamente attiva a Via Tuscolana nelle officine esistenti al servizio del mercato cinematografico.

L’attuazione di questi tre progetti consentirebbe di garantire l’occupazione e il livello salariale a tutti gli attuali dipendenti di Cinecittà, assorbendo anche esuberi di altri servizi dell’azienda.

LA PRODUZIONE ESECUTIVA

Dal 2011 siamo anche Produttori Esecutivi per le grandi produzioni internazionali, in collaborazione con i migliori professionisti del settore. Lo scopo è quello di valorizzare gli incentivi fiscali studiati dalle istituzioni per attrarre nel nostro paese i grandi film. Abbiamo iniziato lo scorso anno con To Rome With Love di Woody Allen.

“Purtroppo una miope opposizione sindacale contrasta questo progetto ostinatamente con rilevanti danni. A parte il danno economico di un’azione sindacale fuori dalle regole, che si protrae ininterrottamente già da alcune settimane – conclude Abete – il danno irreversibile è la campagna di stampa internazionale sullo slogan falso che Cinecittà chiude o viene cementificata, che allontana l’unico vero mercato potenziale del futuro, cioè quello del cinema internazionale”.

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