THINK CATTLEYA: NASCE LA NUOVA DIVISIONE DOCU GUIDATA DA MARTINO BENVENUTI

DOPO “ULTIMO – VIVO COI SOGNI APPESI” IN ARRIVO DOCU SU ARTISTI, SPORT, CRIME E BRAND STORIES D’ECCELLENZA

 

Con la nascita di una nuova divisione Docu si arricchisce l’offerta di Think Cattleya, la poliedrica società di produzione del gruppo Cattleya guidata dal Ceo Monica Riccioni, già leader nel content production di adv classico, progetti seriali, music video, International production service, photo production, progetti digital ed eventi.

La divisione, guidata da Martino Benvenuti, General Manager & Executive Producer delle sedi di Roma e Milano, è composta da un team di giovani talenti, tra i quali il Creative Producer e responsabile editoriale Emanuele Cava, il produttore esecutivo Nausicaa La Torre e la responsabile R&D Giulia Soleri.

A inaugurare la nuova sezione, la produzione di “Ultimo-Vivo coi sogni appesi”, il docufilm diretto da Broga’s, già in onda su Prime Video e dedicato al cantautore italiano dei record Ultimo che per la prima volta ha aperto il sipario sulla sua vita privata, offrendo un inedito punto di vista sugli aspetti più intimi del suo mondo.

Un racconto autentico e senza filtri che rispecchia gli obiettivi della nuova unit: mettere in pratica il know-how editoriale proprio di Cattleya, maturato con serie televisive di grande successo come “Romanzo criminale” e “Gomorra”, per raccontare storie vere e far conoscere al pubblico personaggi e vicende umane e professionali altrimenti destinate a rimanere lontane dai riflettori.

La nuova divisione ha in sviluppo diversi progetti – precisa Martino Benvenuti, General Manager & Executive Producer di Think Cattleya. “Vogliamo diventare un punto di riferimento nello storytelling oltre che per gli artisti musicali anche per lo sportil crime e le brand stories d’eccellenzaGrazie al linguaggio innovativo e versatile che caratterizza Think Cattleya – conclude - puntiamo così a cogliere le esigenze di un mercato in continua evoluzione sia a livello produttivo, artistico che di branded content”.

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