Cinecittà e Film at Lincoln Center presentano un grande evento cinematografico della stagione newyorkese: “Marco Ferreri: Beyond the Absurd,” la più completa retrospettiva mai dedicata al regista negli Stati Uniti, che si svolgerà dal 9 al 22 giugno, con numerosi titoli proiettati in copie 35 millimetri. Come lo definisce l’annuncio del Film at Lincoln Center – uno dei luoghi fondamentali dello spettacolo a NY – Marco Ferreri è stato semplicemente il più ‘punk’ dei registi della sua generazione. Un ‘cine-provocatore del più alto ordine’, la cui opera si è imposta tra le più eclettiche, sorprendenti e irriverenti di tutto il cinema italiano, spaziando dalla satira tinta di humour nero al dramma toccante – nello spazio di uno stesso film. Dai primi film realizzati in Spagna, scritti insieme al sodale Rafael Azcona, passando per le vitali critiche dei tempi e dei modi di vivere in Italia – e sempre più poi in Europa – Ferreri, in quattro decenni di carriera, ha realizzato un’opera tra le più divertenti, dark e provocatorie del cinema moderno.
La retrospettiva di Cinecittà e del Film at Lincoln Center comprende 22 titoli, molti dei quali presentati in copie 35 mm, e offre al pubblico di New York la rara opportunità di assistere ai racconti di ordinaria follia di uno dei più grandi enfants terribles del cinema.
Tra essi si segnalano El cochecito – La carrozzella del 1960, terzo titolo del periodo spagnolo che mostra un Ferreri già giovane maestro europeo dello humour nero; La donna scimmia, capolavoro del 1964 con la memorabile coppia Ugo Tognazzi – Annie Girardot; L’uomo dai cinque palloni, film assolutamente da riscoprire con un sorprendente Marcello Mastroianni; Dillinger è morto, uno dei film più noti di Ferreri oltreoceano; il capolavoro immortale La grande abbuffata, film scandalo divenuto un classico per ogni cineteca del mondo; Ciao Maschio, il primo film girato negli USA, Gran Prix della Giuria a Cannes; Chiedo asilo, con il giovane maestro Roberto Benigni, film Orso d’argento a Berlino 1980; via fino all’estremo commosso gesto cinematografico di Nitrato d’argento, uno dei più begli omaggi composti da un regista al cinema come luogo e come passione.