Nella sua straordinaria carriera lunga oltre 55 anni ha interpretato ruoli intramontabili che hanno fatto la storia del cinema, come l’iconico Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti” e il maggiordomo Stevens in “Quel che resta del giorno”, ottenendo i più grandi riconoscimenti internazionali tra cui due Premi Oscar come Miglior Attore Protagonista, per “Il silenzio degli innocenti” e per “The Father – nulla è come sembra”, che gli è valso anche il primato dell’attore più anziano ad aver mai vinto l’Academy Award, cinque BAFTA di cui uno alla carriera, due Emmy Awards, un David di Donatello, per “Quel che resta del giorno”, e il prestigioso Cecil B. De Mille Awards, il Golden Globe onorario che la Hollywood Foreign Press Association riconosce a coloro che si sono distinti per il contributo al mondo dell’intrattenimento.
Artista poliedrico, all’inestimabile esperienza nel cinema Hopkins affianca successi anche nell’ambito musicale come compositore. Una passione che coltiva sin da bambino, quando voleva diventare pianista, e che l’ha portato a firmare il valzer “And the Waltz goes on” scritto prima di diventare attore e divenuto virale in tutto il mondo quando è stato eseguito per la prima volta nel 2011, dal direttore d’orchestra olandese André Rieu, oltre ad aver composto le musiche di diversi film. Appassionato pittore, Hopkins dipinge paesaggi, ritratti e opere astratte che riscontrano un grande successo di pubblico. Una selezione delle sue opere sarà prossimamente in mostra a Las Vegas con la prestigiosa Harte International Galleries.
Sir Anthony di recente è stato impegnato a Roma nelle riprese della serie “Those about to die”, ispirata all’omonimo libro di Daniel Mannix e diretta da Roland Emmerich, nei panni dell’imperatore Vespasiano. E nei prossimi mesi interpreterà Nicholas Winton, il filantropo che durante la Seconda Guerra Mondiale aiutò a salvare centinaia di bambini dai nazisti, nel film “One Life” di James Hawes.