Mai spettacolo teatrale è stato così attuale, Stefania Rocca porta quello che per alcuni genitori forse un tempo poteva rappresentare un dramma e oggi fotografa un numero sempre più alto di persone rappresentando sul palco il senso di appartenenza a un sesso o a un genere comunemento descritto come identità di genere.

Stefania Rocca ne  “La madre di Eva” racconta l’ineluttabile distacco di una figlia da quello che rappresenta per la società la “normalità”. Ma aldilà del pensiero degli estranei il vero dramma resta l’incomunicabilità, l’impossibilità di abbracciare probabilmente l’unica persona più importante del mondo come la propria figlia Eva che vuol diventare Alessandro.

Grandi applausi meritati all’Auditorium Parco della Musica. Ennio Morricone per Stefania Rocca

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