‘Franco Battiato – La voce del padrone’ vince ai Nastri d’argento 2023

Franco Battiato – La voce del padrone, il film diretto da Marco Spagnoli, ideato e scritto con Stefano Senardi e prodotto da RS Productions, è stato premiato nella sezione Cinema, Spettacolo, Cultura tra i documentari finalisti ai Nastri d’argento 2023.

 

Il docufilm è un viaggio alla scoperta di Franco Battiato e del suo album più importante, ma anche uno spaccato sociale e culturale dell’Italia degli anni ‘80. La Voce del Padrone, uscito nell’autunno del 1981, è stato il primo LP italiano a superare un milione di copie vendute – oltre un milione e mezzo nel corso degli anni -  ma è stato anche la “colonna sonora” dell’estate del 1982, quella dell’Italia “Mundial” di Paolo Rossi, Marco Tardelli e Dino Zoff; una stagione ricca di novità che ha dato vita agli “indimenticabili” anni ‘80, diventati oggi celebrazione e memoria condivisa di una nazione alla scoperta di una nuova identità sociale preconizzata, peraltro, nei testi di Battiato.

Nanni Moretti, Alice, Carmen Consoli, Willem Dafoe, Eugenio Finardi, Morgan, Mara Maionchi, Andrea Scanzi, Alberto Radius, Paolo Buonvino, Caterina Caselli sono tra i protagonisti del film diretto da Marco Spagnoli e raccontato da un testimone d’eccezione, Stefano Senardi, tra i volti più influenti dell’industria della musica italiana e grande amico del maestro siciliano.

 

Stefano Senardi ha dichiarato: “Felice e orgoglioso di essere, insieme al regista Marco Spagnoli, autore del soggetto, della sceneggiatura e direttore creativo di questo lavoro su Franco Battiato che ho fatto col cuore e che abbiamo dedicato alla memoria di Roberto Masotti, scomparso mentre stavamo montando il nostro film. Vorrei anche ricordare Alberto Radius; anche lui purtroppo se ne è andato recentemente.” E poi Senardi aggiunge: “Oggi questo premio lo vogliamo condividere con tutti quelli che hanno amato il grandissimo artista e uomo siciliano, con cui ho avuto la fortuna non solo di lavorare, ma di diventare amico. Vorrei ringraziare oltre a Marco, Rolling Stone, Altre Storie, Nativa, la famiglia Battiato e tutti gli ospiti che ci hanno accompagnato in questo meraviglioso viaggio sentimentale che abbiamo compiuto anche affinché l’eredità culturale di Franco Battiato rimanga.”

 

Il regista Marco Spagnoli conclude: “Franco Battiato dice nel nostro documentario, in un’intervista con Vincenzo Mollica, che desiderava che di lui rimanesse soltanto un suono. Oltre alla sua musica straordinaria, di Franco Battiato ci resta un esempio di integrità e di profonda umanità. Nonché di grande senso dell’ironia. In questo senso siamo onorati che il più importante premio italiano legato al cinema del reale, il Nastro d’Argento, premiando il nostro lavoro indichi – ancora una volta – in Battiato e nella sua opera un modello che il pubblico ha già abbracciato nelle sale lo scorso dicembre, facendo di questo film il documentario musicale italiano di maggiore successo. Nel ringraziare, quindi, il produttore Pietro Peligra e tutto il team di RS Productions con Andrea Zoso e Matteo Berciga, e poi Cesare Fragnelli e la distribuzione Altre Storie per il supporto e la fiducia, dedichiamo questo documentario ad Alberto Radius, scomparso di recente, e a tutti i grandi del rock e della musica italiana come lui e Franco Battiato. Questi artisti, attraverso la loro musica e le loro parole, a molti di noi hanno cambiato e salvato la vita.”

 

Sinossi

Un viaggio fisico, ma anche ideale, da Nord a Sud dell’Italia per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso un testimone d’eccezione che ci restituisce la storia e la personalità di Battiato. Un percorso di racconto che tra arte e memoria renda omaggio non solo alla storia del musicista e del suo storico album di cui ricorrono i quaranta anni, ma riesca anche a celebrare l’eredità morale ed estetica di questo cantautore unico.

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