LE 4 DONNE DI PILAR FOGLIATI – “ROMANTICHE” DAL 23 FEBBRAIO SOLO AL CINEMA

Note di regia

Questo film è costruito intorno a quattro personaggi femminili che sono il frutto di ore ed ore passate ad origliare i suoni della mia città, Roma, e di chi la vive. È un ritratto affettuoso ed ironico di quattro ragazze sulla soglia dei 30 anni molto diverse tra loro per linguaggio, usi e costumi, che sono incastrate nelle loro convinzioni ma iniziano a mostrare i primi segni di cedimento.
Il film racconta le loro storie e il modo in cui affrontano le loro insicurezze, paure e desideri. Queste quattro ragazze, mi abitano dentro da tanto tempo, ognuna di loro ha qualcosa di buffo e di goffo che me le fa amare, una leggerezza dell’essere che mi fa sorridere.
Quattro episodi per quattro ragazze: Eugenia Praticò, l’aspirante sceneggiatrice fuggita da Palermo per inseguire il successo, purché sia di nicchia; Uvetta Budini di Raso, l’aristocratica, bella e addormentata nel centro storico, che debutta nel mondo del lavoro; Michela Trezza che sta per sposarsi e ama la sua vita di provincia a Guidonia; Tazia De Tiberis, la bulletta di Roma nord che vuole avere tutto sotto
controllo, anche i desideri del suo fidanzato. Attraverso la voce, gli ambienti, il linguaggio, l’estetica abbiamo provato ad intrappolarle nei loro cliché, da cui è per loro difficile uscire, ironizzando su
alcuni stereotipi e l’opinione altrui che in fondo li crea.

I quartieri della capitale scelti per raccontare le loro storie sono protagonisti tanto quanto i personaggi. La parte più complicata e stimolante è stata quella di creare quattro mondi diversi, attraverso la fotografia, la scenografia, il trucco, i costumi: atmosfera fredda per il mondo spigoloso e moderno di Tazia; morbida e solare per l’ingenuità di Michela; dai colori etnici e saturati per Eugenia; colori pastello, sfocati e indecisi proprio come Uvetta. La colonna sonora è interamente creata dalla grazia e il talento di Levante, che ha interpretato queste quattro donne attraverso i suoi strumenti e con un canto da sirena sembra richiamarle alla vita.

Pilar Fogliati

I commenti sono chiusi.