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SINOSSI
Quando il peggiore baby sitter del mondo (Jonah Hill) prende i tre dei peggiori figli del mondo per un’avventura indimenticabile durante la notte per le strade di New York City, indovinate chi riuscirà a tornare a casa tutto intero. Jonah Hill è LO SPAVENTAPASSERE, nel nuovo film diretto dal regista di Strafumati che porta i concetti di dissolutezza e perversione a un livello superiore.
Sovversivo. Volgare. Oltre ogni limite. E questi sono solo i primi minuti della commedia LO SPAVENTAPASSERE che, dopo questi indimenticabili 200 secondi o giù di lì, procede verso una china ancora più estrema di scatologia verbale, droghe assortite, risse da bar, e furti aggravati. Protagonisti: un boss della droga, il suo socio dalla parlantina veloce, una ragazza sessualmente egoista e cocainomane, un trio di ragazzini davvero incasinati e un universitario fallito che dopo pochi minuti si guadagna la reputazione di baby sitter infernale.
Intrecciate alle gag estreme de LO SPAVENTAPASSERE ci sono anche situazioni da commedia tradizionale che appassionano il pubblico in maniere inaspettate. Il cuore, l’anima e l’anti-eroe titolare de LO SPAVENTAPASSERE è Jonah Hill, che è esploso come formidabile talento comico grazie a commedie di successo come 40 anni vergine, Molto incinta e Superbad – Tre menti sopra il pelo , e che più recentemente è stato acclamato per le sue interpretazioni nel film indipendente Cyrus, e al fianco di Brad Pitt nel successo di critica e incassi L’arte di vincere.
Hill interpreta Noah che non è il tipico baby sitter “intrattieni-i-bambini-non-importa-in-quale-noiosa-maniera”. Neanche lontanamente. È riluttante all’idea di lavorare come baby sitter, lui preferisce, beh, fare qualsiasi altra cosa, soprattutto se significa fare pochissimo. “Noah è più il baby sitter del tipo ‘mi siedo sul divano, mangio un burrito, e fate tutto ciò che dico altrimenti vi uccido” dice Hill.
Hill, che è anche produttore esecutivo di LO SPAVENTAPASSERE, ha lavorato a stretto contatto con il suo regista, David Gordon Green, per essere sicuro che il film avesse il massimo impatto comico ed emotivo. “L’umorismo ne Lo spaventapassere è chiassoso e osceno, ma in fondo si nasconde un cuore d’oro” sostiene Green, che già nella commedia campione d’incassi Strafumati ha sapientemente fuso lo yin e lo yang di volgarità e sentimento.
“David ha un grande senso dell’umorismo” spiega Hill, “ma conoscendolo meglio, mi sono reso conto che condividevamo il desiderio di portare un po’ di situazioni e dettagli inaspettati e diversi livelli narrativi al film. ”
LO SPAVENTAPASSERE ha preso vita da una semplice idea degli sceneggiatori Brian Gatewood e Alessandro Tanaka. “Abbiamo pensato che sarebbe stato divertente guardare Jonah Hill urlare e maledire i ragazzini a cui sta facendo da baby sitter”, dice Gatewood. “A quel punto la sfida è stata creare un film attorno a questa idea”, ha aggiunto Tanaka. “Abbiamo immaginato LO SPAVENTAPASSERE non come un’idea divertente o uno sketch, abbiamo voluto che i personaggi avessero una loro parabola esistenziale, e che le cose che accadono avessero una loro soluzione”.
Insieme con gli sceneggiatori Gatewood e Tanaka, Hill, Green e il produttore Michael De Luca hanno lavorato instancabilmente per rimpolpare la storia e i personaggi, a partire dalla stesso baby sitter. “Noah è a un bivio della sua vita”, spiega Hill. “è stato cacciato da scuola, esce con una donna che non lo tratta molto bene, e tutto ciò che vuole fare è stendersi sul divano di sua madre e guardare la TV. Non sa cosa vuole fare della sua vita”. Aggiunge De Luca: “Noah è bloccato, va avanti con la sua vita ed è pentito di alcune delle sue scelte passate”.
Le scelte presenti di Noah sono, ovviamente, molto limitate. Tutti gli dicono che l’opzione migliore è un rapido lavoretto da babysitter, che accetta molto a malincuore solo per aiutare la sua mamma, che sta cercando di combinare un appuntamento al buio con un chirurgo (organizzato dai genitori dei ragazzi che Noah deve tenere d’occhio). “Noah vuole solo togliersi il pensiero di quest’incombenza, così da poter tornare a guardare la TV a casa di sua madre”, spiega Hill.
Ma una volta che Noah diventa il Baby Sitter, non potrà tornare indietro alla sua vita – qualunque cosa fosse. Nella comoda casa della periferia borghese di New York dove Noah deve passare la serata come baby sitter, si nascondono tre ragazzi – i suoi potenziali oneri – che Noah immediatamente, e giustamente, inquadra come “strani”.
Il più grande, Slater (Max Records), 13 anni, è ansioso e ha problemi di identità, e per queste è sotto un regime controllato di pillole. Anche con i farmaci, Slater può andare fuori di testa da un momento all’altro. “Ho amato la natura conflittuale e sorprendentemente sottile del personaggio” dice Green, “e Max, che mi ha impressionato con la sua interpretazione nel film di Spike Jonze del 2009 Nel paese delle creature selvagge, tira fuori tutto il tumulto interiore di Slater.”
Poi c’è Blythe (l’esordiente Landry Bender), 9 anni, che si diverte a vestirsi… con palettes rosa e il trucco di sua madre. Il primo incontro di Noah con la “mini-debuttante” è poco piacevole: Blythe le spruzza due volte in bocca del profumo all’essenza floreale. “Lei è pazza!” dice Hill del personaggio. “Blythe rappresenta un segmento della nostra cultura il cui intero mondo ruota intorno al concetto di festa. Ma, avendo nove anni, non ha la più pallida idea di cosa questo voglia dire. ”
Il casting per Blythe è stato, come lo stesso personaggio, non tradizionale. “Non ero sicuro di quello che stavo cercando” ammette Green “ma sapevo quello che non stavo cercando. Quando Landry è entrata per l’audizione, la sua autenticità e il suo fascino ci hanno convinto che poteva rendere gli antipatici atteggiamenti di Blythe inaspettatamente simpatici”.
La troika terribile è completata da Rodrigo (Kevin Hernandez), dieci anni, un esplosivo e divertente mini-criminale che la famiglia ha adottato in Messico. Rodrigo è felice solo quando fa esplodere i gabinetti… letteralmente, come Noah, i bambini e numerose toilette newyorkesi sperimentano nel corso della loro odissea. E il suo furto di un prezioso oggetto dal covo di un eccentrico boss della droga scatena una serie infinita di problemi per l’assediato baby sitter.
Eppure, i realizzatori non hanno avuto alcun problema nel vedere il lato più dolce di questo ragazzo indurito dalla vita. “Rodrigo finge di essere un duro perché è stato rimbalzato tra tante case-famiglia, e pensa che il suo tempo con la sua nuova famiglia sarà limitato. Ma vuole davvero esserne parte” dice Hill. Aggiunge Green: “Kevin porta un sacco di divertimento a un personaggio segnato da tensioni e isolamento”.
Man mano che i litigi, le discussioni, gli scontri, le esplosioni, le visite nelle più luride bettole e le accuse di furto aggravato aumentano, Noah finisce con l’affezionarsi davvero ai bambini. “Noah si rende conto che ognuno di loro ha problemi e situazioni diverse e comincia realmente a capirli e ad aiutarli a superare questi problemi”, dice Hill.
Aggiunge De Luca: “Tutti i personaggi hanno una visione della vita distorta. Sono tutti sulla strada sbagliata e pensano di volere ciò di cui non hanno bisogno”. Insieme, iniziano a capire come stanno davvero le cose.
Per ora, quello che Noah ha bisogno di capire riguarda la sua presunta quasi “fidanzata” Marisa, una donna manipolatrice, sessualmente egoista la cui richiesta di poter avere un po ‘di coca – con la promessa di sesso a seguire – trasforma in una notte da ricordare la serata del nostro baby sitter. Marisa, interpretata da Ari Graynor (Conviction) la incontriamo nei momenti iniziali del film, mentre gradisce le attenzioni orali di Noah. (“È stata una, uhm, scena interessante da girare”, dice Graynor, facendo notare che Hill ha alleggerito notevolmente le cose canticchiando la canzone di un ben noto videogioco una volta chiusa la scena) Ma quando Noah le chiede di restituire il favore, Marisa declina la proposta, opponendo deboli giustificazioni.
L’egoismo di Marisa è un formidabile ostacolo all’empatia nei confronti del personaggio, ma anche qui i realizzatori hanno trovato in lei un lato più dolce. “Marisa è un cliente difficile, decisamente una bella gatta da pelare, ma è anche vulnerabile” nota la Graynor. “Alla fine capisci che il suo atteggiamento rude nasce dall’insicurezza e dal cuore spezzato da una precedente relazione.”
Ma è proprio il cuore freddo e manipolatore di Marisa che le permette di chiedere a Noah di imbarcarsi in una missione impossibile: assicurarsi alcuni grammi di cocaina per lei, mentre deve badare a tre odiosi mocciosi. I risultati dei vani sforzi di Noah lo vedono inseguito, pestato e col volto intonacato da una piccola montagna di polvere bianca. Gli spacciatori di fiducia di Marisa sono Karl, un trafficante di droga folle ma stranamente sensibile, e il suo compagno Julio. L’acclamato attore Sam Rockwell (Moon, Soffocare) interpreta Karl, e JB Smoove, meglio conosciuto per il suo lavoro come spalla di Larry David in Curb Your Enthusiasm, è il blasfemo e dalla parlantina supersonica Julio.
I due antagonisti sono così estremi, in maniere inaspettate, che Green ammette: “Non sono sicuro che abbiamo realmente costruito quei due personaggi. Penso che li abbiamo semplicemente fatti uscire da una gabbia e poi sono esplosi, incasinando tutto e lasciando le cose fuori controllo. Abbiamo pensato a Karl come a una combinazione di James Cagney e Andy Warhol “.
Sam Rockwell fa notare che Karl è “pericoloso, pauroso, e molto divertente. Lui vede Noah come più di un semplice cliente, vuole essere suo amico, ed essendo amici gli offre la sua fiducia. Quando Karl pensa che Noah ha tradito questa fiducia, è molto, molto deluso “.
Julio ha un approccio un po ‘più tradizionale all’essere un duro. “Mi piace essere cattivo”, dice JB Smoove con la sua caratteristica dialettica a mitraglia. “Julio è terribile, non porta neanche la pistola, perché non ne ha bisogno! Julio vuole quello che gli spetta e per ottenerlo insegue Noah per tutta la città”.
Scagnozzo di Karl, Garv (Sean Patrick Doyle), non si toglie mai i pattini, schettinando da par suo nell’accogliere i visitatori del covo di Karl e nel fare commissioni per il capo. La lealtà e l’amicizia di Garv sono apprezzate da Karl, ma questo non impedisce al boss della droga di sparargli a una gamba quando fa qualcosa che non gli piace.
Un personaggio straordinariamente bizzarro come Karl certamente merita un covo altrettanto non convenzionale, per questo lo scenografo di LO SPAVENTAPASSERE Richard Wright ha realizzato un laboratorio scientifico che è allo stesso tempo una surreale roccaforte pulsante di techno trance europea e con untissimi culturisti impegnati a forgiare l’acciaio illuminati da penetranti luci fluorescenti.
Culturisti? Forgiare l’acciaio? In un laboratorio di droga? “Sapevo solo che volevo dei bodybuilders in una situazione del genere”, afferma Green cercando di dare un senso a questa incongruenza. Wright è stato fin troppo felice di esserne obbligato, dando briglia sciolta alla sua immaginazione e spaziando da Stanley Kubrick ai film sulla breakdance degli anni ’80.
Un altro dei set preferiti dai realizzatori era “Kid City”, un negozio di abbigliamento in cui Noah deve interrompere la sua ricerca di droga, con i bambini al seguito, per comprare alcuni indumenti intimi nuovi alla giovane Blythe, che ha sporcato quelli che ha addosso. (“L’ho fatta” annuncia in macchina al baby sitter sconvolto). Mentre Noah aspetta che Blythe finisca di cambiarsi, resta da solo nel reparto biancheria intima delle bambine e si trova di fronte un commesso, comprensibilmente convinto che sia un pedofilo. Inoltre, lo stesso commesso sembra covare da molto tempo un profondo rancore nei confronti di Noah. I loro incontri si moltiplicheranno nel corso della storia, con risultati imprevisti.
LO SPAVENTAPASSERE è una vera e propria storia di New York, è stato girato tra l’autunno e l’inverno dello scorso anno tra Manhattan, Queens, Brooklyn e in un quartiere della medio-alta borghesia nei pressi di Yonkers. Brooklyn è stato lo scenario di alcuni luoghi colorati e storici, tra cui Williamsberg e Greenpoint, quest’ultima soprattutto per gli diversi interni e location all’aperto per l’incredibile loft con bodybuilder di Karl.
L’Astoria Park nel Queens è stata l’ambientazione per un toccante momento tra Noah e Slater, con sullo sfondo lo scintillante skyline di Manhattan e l’East River che ha fornito esplosioni di luce riflessa nelle sue acque che sono da sole momenti di vera magia cinematografica. Il Forrest Park Carousel, una storica giostra nel centro di un parco assai pittoresco, Grand Army Plaza e Prospect Park sono stati i set per una scena di inseguimento con numerosi colpi di scena e capovolgimenti di fronte. Diversi set interni sono stati catturati presso i rinomati Silvercup West Studios di Astoria, nel Queens. La Chinatown di Manhattan ha fornito un’ambientazione decisamente diversa, in cui Karl e il suo amico sui pattini a rotelle Garv omaggiano dei traumatizzati viaggiatori.
New York – e il nostro modo di guardare i babysitter – non sarà più la stessa.
I REALIZZATORI
DAVID GORDON GREEN (regista) ha ottenuto il Premio per il Miglior Film dal New York Film Critics Circle e il Discovery Award al Toronto International Film Festival con il suo debutto alla regia, George Washington. Il film ha fatto anche parte della lista dei 10 migliori film dell’anno per il critico Roger Ebert, per il New York Times e per Time Magazine.
Gli altri crediti di Green includono: All the Real Girls, Undertow, Snow Angels, Strafumati, Sua Maestà e la serie HBO Eastbound and Down. Green è anche il creatore della serie animata di MTV Good Vibes.
Green si è laureato alla North Carolina School of the Arts, è nato in Arkansas e risiede a Austin, Texas.
BRIAN GATEWOOD & ALESSANDRO TANAKA (sceneggiatori) si conoscono e cominciano a collaborare mentre frequentavano la Columbia Film School University. Da allora hanno scritto per Disney, Focus Films, Warner Brothers, Universal e Twentieth Century Fox. Lo spaventapassere è la loro prima sceneggiatura.
MICHAEL DE LUCA (Produttore), ex responsabile di produzione per la DreamWorks e la New Line Cinema, ha fondato la Michael De Luca Productions nel marzo 2004 e ha un accordo di sviluppo e produzione con Columbia Pictures.
De Luca continua a concentrare la sua azienda sullo sviluppo di film provocatori di filmmakers visionari dai budget opportunamente preventivati, opere ispirate dalla cultura pop, dal cinema di genere e con eventuali potenzialità di franchise. I suoi progetti per la Columbia comprendono il dramma diretto David Fincher e vincitore di premi Oscar ® The Social Network, e L’arte di vincere con Brad Pitt. De Luca è attualmente in pre-produzione con il film che vedrà protagonista Tom Hanks, Maersk Alabama, storia che racconta il calvario del capitano Richard Phillips, rapito dai pirati somali, che sarà diretto da Paul Greengrass, ed ha parecchi altri film terminati e in fase di post-produzione, compreso Butter, interpretato da Jennifer Garner, per The Weinstein Company. De Luca ha prodotto il recente remake del cult Fright Night – Ammazzavampiri per la DreamWorks.
Prima di costituire la Michael De Luca Productions, De Luca è stato capo della produzione per la DreamWorks, dove ha supervisionato i lavori della divisione live-action e la produzione di film come Old School di Todd Phillips e la commedia di successo di Adam McKay interpretata da Will Ferrell Anchorman.
De Luca ha trascorso sette anni come presidente e COO della New Line Productions. Durante il suo mandato, ha creato grandi franchise di successo come Friday, Blade, Austin Powers e Rush Hour. Ha sostenuto inaspettati e innovativi successi come Seven, Sesso & potere, Pleasantville e Boogie Nights, e ha lanciato le carriere di registi come Jay Roach, Brett Ratner, Gary Ross, Alan e Albert Hughes, F. Gary Gray, i fratelli Farrelly, e Paul Thomas Anderson.
DONALD J. LEE, JR. (Produttore esecutivo), nato a Pittsburgh, in Pennsylvania, ha diretto una serie di imprese di successo prima di concentrare la sua attenzione sul mondo del cinema. Lee iniziò la sua carriera cinematografica sul set di Bull Durham di Ron Shelton Bull Durham come secondo aiuto del secondo aiuto regista. Ha lavorato in alcuni film importanti in questa veste, tra cui Seduzione pericolosa e Nato il quattro di luglio.
Lee ha poi lavorato come secondo aiuto regista in Tutte le manie di Bob, L’ultimo Boy Scout e Insonnia d’amore, e a poi continuato in qualità di co-produttore, produttore associato, ispettore di produzione o produttore esecutivo di una serie di film importanti, tra cui Gloria , Vanilla Sky, World Trade Center, e Julie e Julia.
LISA MUSKAT (Produttore esecutivo), ex professore alla North Carolina School for The Arts, ha iniziato la sua carriera come produttore dell’acclamato debutto di David Gordon Green George Washington. Insieme con i collaboratori di lunga data di Green Tim Orr, Chris Gebert e Richard Wright, ha continuato il suo lavoro con il regista sui suoi successivi progetti, curando la produzione di All the Real Girls, Undertow e Snow Angels. Muskat prodotto i film di debutto dei registi Ramin Bahrani (Man Push Cart), Jeff Nichols (Shotgun Stories) e Arielle Javitch (Look, Stranger).
JOSH BRATMAN (Produttore esecutivo), è un orgoglioso originario del Bronx, si è laureato con un BBA alla Goizueta Business School della Emory University nel 1995. Dopo una breve esperienza nel mondo della musica ad Atlanta, Bratman è andato in pellegrinaggio a Los Angeles dove ha trovato un lavoro come assistente nel reparto produzione della Twentieth Century Fox. Alla Fox, Bratman si è specializzato nel trovare sceneggiature fuori dagli schemi e adattarle alla cultura pop. Bratman poi è entrato a far parte della casa di produzione Strike Entertainment come dirigente creativo, lavorando come direttore di produzione del remake di L’alba dei morti viventi, che è stato uno dei film più redditizi della Universal Pictures del 2004. Nel 2005, l’ex responsabile della produzione della New Line e della DreamWorks Michael De Luca assume Bratman come produttore creativo per aiutarlo a dare il via alla sua nuova società di produzione associata alla Columbia Pictures, la Michael De Luca Productions. Dalla nascita dell’azienda, Bratman è stato produttore esecutivo di Priest prodotto dalla Sony / Screen Gems, e del remake di Fright Night per la DreamWorks. Ha sostenuto numerosi altri film degni di nota e progetti televisivi in fase di sviluppo, tra cui il remake di The Reincarnation of Peter Proud, con la regia di David Fincher e la sceneggiatura di Andrew Kevin Walker; Untitled Project Force Delta, con Mark Bowden per la regia di Francis Lawrence, e anche gli adattamenti del best-seller di libri di Emergency, How to Survive a Robot Uprising e A Reliable Wife.
TIM ORR (Direttore della fotografia) ha studiato direzione della fotografia alla North Carolina School of the Arts School of Filmmaking con il compagno di classe David Gordon Green. Orr è stato direttore della fotografia nei film di Green Sua Altezza, Strafumati, Snow Angels, Undertow, il film pluripremiato al Sundance Film Festival All the Real Girls, e per la loro prima collaborazione, il lungometraggio George Washington è stato candidato all’Independent Spirit Award e ha vinto il premio per la migliore fotografia al Festival di Stoccolma. Orr è stato direttore della fotografia per il debutto alla regia di Mike White, Year of the Dog.
Orr ha lavorato con il regista Peter Sollett al pluripremiato film Raising Victor Vargas, e per il film di Mark Milgard Dandelion, per il quale Orr è stato nuovamente candidato a un Independent Spirit Award. Tra gli altri film di Orr troviamo Observe and Report, Soffocare, Uomini & donne, Imaginary Heroes, Innamorarsi a Manhattan, e Salvation Boulevard.
Nato in North Carolina, Orr ha trascorso diversi anni a New York, lavorando a numerosi film indipendenti e spot pubblicitari, prima di trasferirsi con la famiglia a Los Angeles nel 2006.
RICHARD A. WRIGHT (Scenografo) ha studiato cinema presso la New York City School of Visual Arts e alla North Carolina School of the Arts, dove si è laureato. Subito dopo la laurea, Wright è stato lo scenografo del film di debutto di David Gordon Green, George Washington, elogiato per il suo sontuoso look e lo stile gotico-sudista. Da allora, Wright ha collaborato con Green nel film vincitore al Sundance Film Festival All the Real Girls, all’espressionista Undertow, e nel 2008 al film Snow Angels. Altri lavori di Wright comprendono il film di Craig Zobel Great World of Sound e quello di Ramin Bahrani Chop Shop, presentato in anteprima a Cannes alla Quinzaine des Realisateurs, considerato dal critico Roger Ebert come uno dei film più importanti del 2008.
Wright dirige, con Mortimer Jones, una società di produzione di spot e videoclip musicali di cui è anche co-fondatore. Wright ha prodotto il vincitore delGotham Award Great World of Sound. Più di recente, ha curato la direzione artistica della commedia di Jared Hess ‘”più o meno di fantascienza ” Gentlemen Broncos, e il film di Braden King Here, girato interamente in Armenia.
CRAIG ALPERT (Montaggio) aveva già collaborato con David Gordon Green in Sua Altezza e Strafumati. Ha inoltre curato il montaggio dei film di Judd Apatow Funny People e Molto incinta, ed è stato montatore aggiunto sempre per Apatow in 40 anni vergine. Inoltre, Alpert è stato il montatore di Yes Man con Jim Carrey, e Borat: Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, interpretato da Sacha Baron Cohen. Ha lavorato come redattore supplementare nel film di Jay Roach Mi presenti i tuoi.
Alpert ha iniziato la sua carriera come assistente al montaggio su Toy Story 2, The Matrix Reloaded, e Austin Powers in Goldmember. Nel 2007 Alpert era uno dei tre montatori segnalati da Hollywood Reporter nel suo speciale sui futuri professionisti del cinema da tenere sotto osservazione.
DAVID WINGO e JEFF McILWAIN (Musica) hanno collaborato alla colonna sonora di LO SPAVENTAPASSERE. Wingo ha iniziato la sua collaborazione con il regista David Gordon Green nel suo lungometraggio d’esordio George Washington, lavorando alla partitura con Michael Linnen. Il film ha vinto numerosi premi, diventando uno dei debutti più acclamati nel cinema americano degli ultimi anni. Wingo e Linnen hanno collaborato ancora una volta con Green nel successivo All the Real Girls, e da allora Wingo ha lavorato con lui in tre altri film, prima di nuovo con Linnen in Undertow (dove ha collaborato con Philip Glass su diversi pezzi) e poi con Jeff McIlwain su Snow Angels. La partitura più recente di Wingo è stata per il film di Jeff Nichols Take Shelter, che ha vinto il premio Grand Prix al Festival di Cannes e che è stato distribuito con unanime consenso da parte della critica. Dal 2006, Wingo è attivo con la sua band, gli Ola Podrida, con cui ha fatto uscire due LP (Ola Podrida e Belly of the Lion) e con cui è andato in tour più volte negli Stati Uniti e in Europa. La band ha condiviso il palco con gruppi come i Fleet Foxes, She & Him, Beach House e gli Explosion in the Sky, e si è esibito in alcuni dei festival musicali più importanti in Nord America ed Europa, tra cui SXSW, CMJ, Pop Montreal e il rinomato All Tomorrow’s Parties di Minehead, Regno Unito.
Jeff McIlwain è un artista solista e compositore di colonne sonore che risiede a Seattle, WA. Negli ultimi dieci anni ha lavorato a colonne sonore di film diversi tra cui Snow Angels di David Gordon Green, dove ha collaborato con David Wingo, Linewatch (compositore), e come programmatore musicale per Edward Shearmur su Charlie’s Angels, K-Pax e Blue Streak. La musica di McIlwain è stata utilizzata in vari programmi televisivi e spot pubblicitari, tra cui le serie CSI Miami e This American Life. Sotto l’alias di Lusine, McIlwain ha inciso per otto anni per l’etichetta discografica americana Ghostly International. Il suo album A Certain Distance, apprezzatissimo dalla critica, è stato distribuito nel 2009 e comprendeva il singolo di successo Two Points. McIlwain si è esibito negli Stati Uniti e all’estero, tra cui al Mutek, al DEMF e al Sonar, e ha eseguito dj set al Fabric di Londra, allo Unit di Tokyo, al Berghain e al Watergate di Berlino.