L’OMBRA DI CARAVAGGIO – I personaggi

I PERSONAGGI

 

 

 

LOUIS GARREL è L’OMBRA

In questa storia L’OMBRA è l’unico personaggio di fantasia. Dal carattere arcigno e irreprensibile, ha lo sguardo indagatore e l’espressione severa. È una sorta di investigatore al servizio del Papa Paolo V e dovrà condurre una vera e propria indagine, attraverso la quale si deciderà se concedere o meno la grazia a Caravaggio.

Grazie a un lavoro attento e minuzioso, riuscirà a cogliere dei particolari fondamentali oltre a carpire a forza importanti confessioni.

 

ISABELLE HUPPERT è COSTANZA COLONNA

Nobildonna romana sposata infelicemente a Francesco Sforza, marchese di Caravaggio, protesse affettuosamente l’artista per tutta la vita.

Insofferente del soffocante clima controriformista, fu, in maniera più o meno palese, dietro ogni spostamento di Caravaggio, offrendogli sempre protezione e aiuto, fino agli ultimi giorni.

 

MICAELA RAMAZZOTTI è LENA

Prostituta dalla bellezza prorompente e amante di altissimi prelati, si legò per alcuni anni a Caravaggio che la utilizzò, con grande scandalo dei benpensanti, come modella per un paio di dipinti della Vergine Maria. A causa sua, il pittore si rese protagonista di alcuni gravi atti di violenza, tra cui il ferimento di un notaio.

 

TEDUA è CECCO

Personaggio realmente esistito, Cecco è modello, assistente e amico di Caravaggio, l’unico di cui il pittore può fidarsi, l’unico su cui il pittore può sempre contare. Una relazione ambigua ma certamente autentica e gratificante.

 

VINICIO MARCHIONI è GIOVANNI BAGLIONE

Oltre ad essere stato un discreto pittore, è noto anche per la sua attività di biografo di molti artisti italiani. Operò principalmente a Roma tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento. È noto soprattutto per aver scritto “Le vite de pittori, scultori et architetti dal pontificato di Gregorio XIII del 1572 in fino ai tempi di Papa Urbano Ottavo nel 1642”, prima raccolta edita di biografia d’artista nella Roma del secolo XVII. Ebbe vari dissapori di carattere personale con Caravaggio, malgrado ne subisse l’influenza artistica, tanto da arrivare a denunciarlo alle autorità dell’epoca. L’ironia della sorte ha voluto però che proprio lui diventasse la principale fonte biografica del Caravaggio.

 

LOLITA CHAMMAH è ANNA BIANCHINI

Figlia di una prostituta e avviata allo stesso mestiere fin da giovanissima. Oltre che per la caratteristica chioma rossa, era nota in tutta Roma per il carattere turbolento che la portava a essere protagonista di frequenti risse e vicende giudiziarie. Caravaggio la predilesse come modella forse anche per questa affinità di carattere, al punto di dipingerne il cadavere nello sconvolgente capolavoro “La morte della Vergine” (1604 – 1606).

 

RICCARDO SCAMARCIO è MICHELANGELO MERISI “CARAVAGGIO”

Artista geniale e innovatore, desideroso di infrangere tutti i canoni dell’arte del suo tempo, per umanizzare la religione e rappresentare la nuda realtà dell’esistenza. A suo agio in mezzo a un’umanità turbolenta di criminali, accattoni e prostitute.

Trasandato, sporco dei segni del suo mestiere, sempre con la spada al fianco e pronto alla rissa, si attirerà l’odio di nemici potenti e sarà lui stesso artefice del suo tragico destino.

 

      

I commenti sono chiusi.