MONDO PIATTAFORME – COSA STA ACCADENDO E COSA ACCADRA’ ….ANCHE AL CINEMA…

Premessa

I – Era il 2018

C’era una volta Netflix… tutti temevano che avrebbe danneggiato (in Italia) la sala…. ci furono i primi attacchi a qualche produttore (anche dei suoi stessi colleghi che oggi invece lavorano invece tutti con le piattaforme): in molti lo accusavano di aver deciso di far uscire il film su Netflix preceduto da un’uscita in sala tecnica (pochi cinema con incassi invisibili).

Iniziammo sia nella promozione che nei titoli di testa, a vedere che un film non era più “prodotto da” quella società ma era “un film Netflix”, furono scritti decine di articoli con interviste che riportavano tutte le stesse dichiarazioni “può esistere il cinema e può esistere lo streaming”.

Per un produttore sicuramente, ma per il pubblico?

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II – 2019

Amazon Prime nel 2019 ha cercato di rilanciare la piattaforme in Italia prima con la Ferragni, poi con la musica (da Tiziano Ferro  a Laura Pausini) fino al  talent comico LOL (2021) che ha rilanciato anche la carriera di alcuni artisti, … ha cercato di spingersi sul Crime, non ha ancora trovato una serie italiana che faccia da traino, ma continua a spingere sui volti comici anche se aldilà di Lol lo stand up italiano non funziona in streaming …ultimamente ha deciso di aumentare l’abbonamento

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III – 2020

Nel 2020 scoppia la pandemia e la gente inizia a vedere di tutto in streaming anche quello che non avrebbe mai visto.

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IV – LE ODIOSE REUNION…

Durante la pandemia tutto sembra accessibile, ma spesso si passa più tempo a cercare qualcosa che a vederla.

Anche perchè le piattaforme cercano di produrre film “hollywoodiani” e non solo con reunion di attori famosi per accaparrarsi abbonati nell’attesa di vedere i loro beniamini.

Spesso soldi (alle star) e libertà (di scrittura, per convincere gli stessi registi celebri) però lasciano spazio a quella qualità che è sempre stato il punto di forza di un film destinato ad una platea cinematografica che paga per essere soddisfatto del contenuto e non della scatola.

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V – 2020

Poi arrivò … come la canzone di Angelo Branduardi (Alla Fiera … e venne)

..e venne Disney forte del pacchetto Marvel+Star Wars, iniziò con una “programmazione” teen, rilanciando sapientemente col pacchetto Star e portando a casa uno dei registi più seguiti come Ferzan ma anche serie cult Boris da ottobre in streaming…

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VI – 2021

Sky “orfana” del calcio ha rilanciato la propria offerta, inserendo nel proprio bouquet  sia anteprime di  film (che ormai nessuno vedeva più al cinema) che serie, alcune molto azzeccate,fattore  che ha rilanciato il “canale”

Oggi è tra le società che porta nel proprio pacchetto più titoli italiani mentre altre piattaforme preferiscono dedicarsi a produzioni original.

Questo sarà un grande problema per i 250 film italiani che dovranno uscire da qualche parte prima o poi:  molte piattaforme non sono interessate a programmarli.

Non tutto potrà andare su Sky e molto non uscirà mai in sala neanche per i famosi “3 giorni”, il famoso escamotage per accorciare la “finestra” di sfruttamento e non perdere il tax credit. 
Però ogni settimana partono 5/6 nuovi film, di cui la metà non ha ancora una destinazione.

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VII – OGGI

Ad un certo punto qualcuno ha continuato a domandarsi ma la gente tornerà in sala?

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VIII – La “silente” subscription economy, ci abboniamo ma non riusciamo ad avere la percezione di quanti abbonamenti abbiamo sottoscritto

.Servirebbero più vite per vedere tutto quello che c’è a disposizione

Ormai la gente ha a disposizione in streaming tutto (da vedere su smart tv o sul pc… i più giovani ormai vedono tutto (purtroppo) solo su cellulare , quello che non passa dal loro cellulare sembra non essere interessante.

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IX – COSA ABBIAMO PERSO… DALLA SCRITTURA ALLA LETTURA, ORA CI ANNOIA ANCHE LA VISIONE DI UNA SOLA COSA…

Dai 90-120 minuti concentrati a vedere un film in sala siamo passati ad una visione casalinga in streaming totalmente multitasking tanto da farci apparire un’esperienza in sala una perdita di tempo e di soldi

Viviamo la fruizione dei contenuti in streaming come fosse lo scrolling del cellulare : iniziò a vedere questo non mi prende, passo a l’altro, poi mi addormento, svegliato non continuo e inizio a vedere altro….,

Questo stile di fruizione dei contenuti a casa, del “tutto e subito”, del “mordi e fuggi” rende più distante l’idea di sedersi altrove per vedere un film che non mi garantisce al 100% del gradimento e del costo di un biglietto…. e non garantisce soprattutto una via di fuga per un altro titolo

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X – UNA BATTAGLIA PERSA

In molti attori   hanno iniziato a dire anche credendoci  ”l’emozione del cinema è un’altra cosa” (lo pensiamo anche noi) poi abbiamo intervistato una quindicine di attori  di quelli che ribadivano l’importanza del film in sala , chiedendo quando fosse l’ultima volta che erano stati al cinema molti non ricordavano l’ultima volta,  alcuni hanno confessato che ormai da tempo non vedevano un film in sala (anni)

Gli spot degli stessi attori non sono serviti a nulla…

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XI – SENZA PIATTAFORME MOLTE SOCIETA’ DI PRODUZIONE AVREBBERO CHIUSO

Le piattaforme hanno fortificato giustamente le produzioni : Anche Netflix e altre piattaforme sono entrate in Anica con l’Unione Editori Media Audiovisivi,

Leggevo un articolo tempo fa….. “La sala è al centro di tutto” e lo streaming entra in ANICA

Si è comunque fortificata l’industria dell’audiovisivo: una volta per una società o facevi un film con Medusa o con 01 Distribution… poi arrivò Warner…ci ha provato anche Universal e continua a farlo anche Notorious, Eagle… tra più prolifiche la Lucky Red (distribuzione e produzione)

Le produzioni che avevano un paio di attivazioni l’anno ora ne hanno 7/8 ….

Quindi non esiste e non è mai esistita lotta contro le piattaforme, anzi da anni le piattaforme sono a caccia di contenuti da piazzare.

Contenuti che vengono proposti dalle società di produzione con cui lavorano più spesso le piattaforme.

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XII – Siamo a più di 30 piattaforme in Italia

Ottima l’idea di Raiplay che non ha il budget degli altri ma offre prodotto ben indicizzato e  free, non è ancora invece esploso Pluto Tv

Poi ci sono altre piattaforme che consentono di pagare quel che vuoi vedere come chili o lo stesso now tv di sky  e tante altre piattaforme come Apple TV+,  Nexo+, Mubi, Starzplay, Rakuten TV, STARZPLAY, lo stesso ….

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XIII – URAGANO PARAMOUNT+

L’ultimo (e non sarà ultimo) tassello è arrivato da poco

Ultimamente Prime Video  - che segnala i film a breve non più disponibili sulla piattaforma – aveva messo in una lista anche i film di Verdone….

E in molti hanno subito chiesto essendo  disponibile la serie come fosse possibile

E la risposta è arrivata ieri sera

Paramount+ ha “ingaggiato” (progetti di) 4 assi

- l’attore italiano più amato (Carlo Verdone): Vita da Carlo 2  sarà su Paramaunt+

- il nostro attore italiano più noto all’estero (Roberto Benigni) con Francesca – Il cantico

- l’artista del momento (Elodie) con “Ti mangio il cuore” 

- l’attore che ha accompagnato più generazioni con il suo Rocky e non solo (Stallone) con la serie Tulsa King

Queste solo alcune sorprese di una serata a Cinecittà piena di stelle ma soprattutto strapiena di produttori

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CONCLUSIONI

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XIV – ATTORI LAVORANO MA IL “DIVISMO” ITALIANO E’ STATO AZZERATO

La forte accelerata della subscription economy sta portando altri cambiamenti molto importanti

Il divismo italiano si è ormai azzerato, ci sono bravi attori ma non si aspetta ormai più un film (da tempo) per il nome dell’attore

Si attende un film ormai per il nome del regista

Solo che Genovese, Verdone, Ferzan e molti altri che hanno “un proprio pubblico” hanno fatto il passo verso la serie

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XV – LA SCOMPARSA DEL PUBBLICO PER IL CINEMA D’AUTORE MA ANCHE PER LE COMMEDIOLE

Il film d’autore ormai in sala stenta a decollare (il cinema viene visto come svago)   e all’opposto anche le commediole non sono più seguite come una volta.(la gente è attenta a spendere, può perder tempo a vederle in streaming ma non investe più per un film che non valga 7-8 euro).

Serve garantire allo spettatore in sala quello che si attende di trovare e serve assolutamente e indispensabile cercare di far uscire, per il bene della sala, solo film che possa amare il pubblico.(almeno fino a ottobre, novembre)

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XVI – NESSUNO SA PIU’ QUANDO ESCE UN FILM

Nel caos distributivo (la gente non sa quando esce un film e per quanti giorni rimarrà in sala quel film) la gente che pensa di avere sempre meno tempo (per colpa anche dei social network che catturano sempre più attenzione) è sempre meno interessata alla sala.

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SIAMO IN UNA FASE DI SATURAZIONE ANCHE DELLE PIATTAFORME, COSA TENERE E COSA ABBANDONARE? SARA’ LA DOMANDA CHE SI FARANNO IN MOLTI

Ne arriveranno altre (di piattaforme)… i soldi per lanciarle ci saranno sempre ma servono abbonati che però sono altrove, sarà una continua guerra ad accaparrarsi contenuti,fattore che garantirà molto lavoro a società di produzione, alle troupe e agli attori anche se ormai lo spettatore cinematografico è diventando l’ultimo dei pensieri per chi produce un film.

SHOW MUST GO ON

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