L’importanza di Venezia e la responsabilità (vitale) delle distribuzioni

Venezia quest’anno sarà importantissima per il cinema italiano. Per molti, ormai  si è perso la voglia di vedere prodotti made in Italy, assolutamente non per esterofilia ma perchè più di 5 titoli su 10 che escono (poi la gente non sa mai quando e per quanti giorni) spesso sono deludenti. 

Ormai tra film commission, sovvenzioni statali, tax credit, diritti pay o free e compravendita successiva nelle piattaforme si “montano” produttivamente  decine di titoli che portano lavoro a tantissimi (fattore ottimo) ma che stanno allontanando definitivamente il pubblico. Sono troppi i film brutti. 

La gente non vuol spendere più per film che non merita il costo di un biglietto.

Venezia (sempre non facendo mai caso ai minuti di applausi che non rappresentano mai il gradimento poi del pubblico vero ma solo quelli che avevano il biglietto al Lido) servirà per dare luce e accendere la curiosità sui primi titoli. 

Il cast  (il “nome” dell’attore)  di un film non tira  più come prima anche perchè l’attore gira ormai 5/6 film l’anno (assurdo) e si è azzerato l’attesa e quindi anche il divismo.

La gente si sta affezionando ormai solo ai registi, molti dei quali fuggiti anche dallo stress dell’incasso ormai hanno ripiegato nelle serie per piattaforme. 

Si spera che ritorni la voglia di scegliere un film italiano, importante da parte delle distribuzioni (speriamo si muovano in questa direzione), anzi indispensabile è far uscire ad inizio della stagione – almeno fino a fine ottobre – solo ed esclusivamente film veramente belli, altrimenti un ritorno in sala per vedere un film italiano rappresenterà un punto di non ritorno per sempre  più persone,   bloccando  definitivamente la voglia di vederne un altro – italiano -  in sala. 

Non si vive solo di festival ma di pubblico. I film devono essere realizzati per il pubblico (e per le piattaforme purché siano film buoni). 

Ma quest’anno Venezia diventa indispensabile e vitale per tutto il settore cinema. L’unico evento che può far ripartire qualcosa che la gente ritiene ormai secondario, uscire di casa per vedere un film in sala.

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