Le serie che vedremo su Sky: ROMULUS II – LA GUERRA PER ROMA

ROMULUS II – LA GUERRA PER ROMA / In autunno in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW > Prima del mito, oltre la leggenda, la nascita di Roma come non è mai stata raccontata nei nuovi episodi della serie Sky Original firmata da Matteo Rovere e prodotta da Sky, Cattleya e Groenlandia in collaborazione con ITV Studios. Seconda stagione che è diventata la più sostenibile delle produzioni italiane targate Sky Original, in linea con l’impegno del gruppo Sky che con la campagna Sky Zero punta a essere la prima media company in Europa a diventare Net Zero Carbon entro il 2030. Ai protagonisti della prima stagione Andrea Arcangeli (Yemos), Marianna Fontana (Ilia) e Francesco Di Napoli (Wiros) si aggiungono, negli otto nuovi episodi: Valentina Bellè (Volevo fare la rockstar, L’uomo del labirinto, Catch-22) nei panni di Ersilia, a capo delle sacerdotesse Sabine; Emanuele Maria Di Stefano (La scuola cattolica, Siccità) interpreta il re dei Sabini Titos Tatios figlio del Dio Sancos, il più potente nemico di Roma; Max Malatesta (Favolacce, Il primo Re) è Sabos, consigliere e braccio destro del re dei Sabini; Ludovica Nasti (L’amica geniale) veste i panni di Vibia, la più giovane fra le sacerdotesse Sabine; mentre Giancarlo Commare (Skam Italia, Maschile singolare, La Belva) è Atys, il giovane re di Satricum. Tornano anche Sergio Romano (Amulius), Demetra Avincola (Deftri) e Vanessa Scalera (Silvia). Come già la prima, venduta da ITV Studios in più di 40 territori, anche la seconda stagione della serie sarà interamente girata in protolatino. Il team di regia è formato da Matteo Rovere, Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, già registi della prima stagione, cui si aggiunge Francesca Mazzoleni (Punta Sacra, Succede). Alla sceneggiatura tornano Filippo Gravino e Guido Iuculano, cui si uniscono nella writers’ room Flaminia Gressi e Federico Gnesini. Nella seconda stagione ritroveremo Yemos e Wiros che, uniti come fratelli, hanno fondato la loro città e l’hanno consacrata a Rumia. Roma e i suoi due re diventano presto un simbolo di libertà e accoglienza, ma accendono l’attenzione di un nemico potente: Titos Tatios, il re dei Sabini.

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