Le mie 3 “P”…Padre Pio, Pasolini (con Willem Dafoe) e il doc su Patti Smith…. Il regista de Il Cattivo Tenente e tanti altri film che portano da sempre il suo stile, Abel Ferrara si racconta all’Allora Fest a Ostuni e racconta come sceglie la musica per i suoi film e svela il suo pensiero sulla religione ma anche il passato di dipendenze (proprio lui che ha girato la Trilogia del peccato) e su Patti Smith progetto ancora top secret racconta “entro in un bar a New York alle 7.00 di mattina e vedo Patti Smith …mi fermo poi mi dirigo verso di lei e le propongo…..”
Da leggere fino alla fine tempo di somministrazione 2 minuti …
D.
Appassionato di musica da sempre..
Abel Ferrara
Si Rolling Stones, Bob Dylan….
S.F.
E in che fase del processo creativo scegli le musiche per i tuoi film? Nella scrittura, mentre giri o quando rivedi le scene?
A.F.
Lavoro con una persona che cura le musiche dei miei film da tantissimi anni. Era un periodo bellissimo. Ci riunivano dopo il set e vedevamo i giornalieri, li ci si confrontava tra tutti guardandosi e guardando le espressioni uno dell’altro… ora ho smesso di vedere i giornieri
D. Perché?
A.F. ora ci sono i link che vengono mandati e io ho deciso di concentrarmi più su quello che devo girare il giorno successivo che magari distrarmi su quello che ho già fatto. Spesso si pensa rivedendo il girato che potevi fare diversamente quella scena e perdi le energie che servono invece per affrontare le scene ancora da girare .I giornalieri li vede la persone con cui dicevo collaboro da tempo e lui inizia a comporre la musica con altre due persone.
D. La musica infatti e’ sempre protagonista nei tuoi film
A.F. Si l’idea di base e’ mettere la musica ovunque e poi leviamo dove non serve. Giochiamo di sottrazione.
D. Un film pronto su Padre Pio di prossima uscita …. …un film sulla religione?
A.F. io sono cresciuto educato da suore a New York nel Bronx… siano cresciuti da cristiani dove ci e’ stato inculcato che qualcosa sarebbe potuto sempre accadere, la paura che se non ci fossimo comportati come dicevano sarebbe successo qualcosa ….ma pur da cattolico e con forte educazione ho avuto in passato le mie dipendenze….
Il Buddismo al contrario si pratica, non e’ una religione e non ha alla base la paura.
D. Padre Pio con Shia LeBoeuf che molto danno favorito per il Festival di Venezia. Avete girato in inverno?
A.F. SI curioso tornare in Puglia con il caldo di questi giorni. Giravano a Gennaio a Monte Sant’Angelo e sembrava di stare in Siberia per il freddo.
D. C’e’ un lato positivo nel girare in digitale a parte i costi?
A.R. Si. La post produzione. Spesso l’attenzione del pubblico su un personaggio e’ concentrato su come muove le mani in una scena. In post produzione puoi concentrarti magari sul volto se la scena lo richiede. Da un brutto fotogramma può ‘ nascere sempre qualcosa. Modifichi quello che hai girato in post a seconda della narrazione che vuoi dare al racconto.
D. E Patti Smith ?
A.F.
Entro in un bar e la vedo io 70 e lei 75anni. Aldilà del mito ma anche la riverenza per una persona di una generazione precedente mi ha fatto approcciare discretamente chiedendo se potessi fare qualcosa su di lei
D. E lei?
A.F. Mi ha detto eccomi pronta, gira…io avevo il cellulare. …ma ci siamo messi d’accordo per iniziare a girare con una mia troupe un doc su di lei….un lavoro continuo.. eravamo in un posto e diceva andiamo nello studio di registrazione che c’e’ giusta energia…andiamo qui, la, altrove…
D. E la troupe.
A.F.La troupe continuava a girare …non si fermava. Non fermandosi lei…la troupe continuava a riprenderla…. un lavoro lunghissimo (per ora già abbiamo 30 ore da montare) iniziato a Parigi che continueremo ….
D. A New York?
A.F. No a Roma e poi a Firenze.
D. Dopo le 3 p..Padre Pio, Pasolini e Patti Smith anche qualcosa sulla Russia (“P”utin)
A.F.
La mia compagna, madre anche di mia figlia e’ Moldava (e’ anche nel cast di Padre Pio).
Non so ancora cosa faremo per ora mi concentro sull’uscita di Padre Pio e sul doc ..magari sarebbe bello fare qualcosa proprio con Patti Smith… vediamo…
Show must go on
S.F.