The Batman – I COSTUMI di Jaqueline Durran “Matt Reeves Non voleva fosse un film retrò ….”

I COSTUMI

Tra i principali collaboratori dei realizzatori di “The Batman” c’è la costumista Jaqueline Durran, che si è subito appassionata alla sensibilità estetica di Reeves per il film. “La cosa interessante di questo film per me è stata la visione di Matt Reeves”, dice la Durran. “Non voleva fosse un film retrò; ha una tecnologia moderna ed è ambientato nel mondo moderno. Ma è ambientato a Gotham, quindi mi dovevo adeguare a quelle idee e renderle contemporanee. Il riferimento ai fumetti più significativo per me è stato Batman: Anno Uno, che ha costituito una delle pietre miliari nella creazione dei costumi”.

Durante tutto il suo processo di progettazione e oltre, la Durran ha trovato che lavorare con Reeves è stata un’esperienza appagante. “Matt aveva le idee molto chiare su come voleva che fosse il film, quindi fin dall’inizio si trattava di dare corpo a quelle idee. Il mio obiettivo, che spero di aver raggiunto, è che ogni singolo personaggio fosse distinto, ma che si adattassero tutti allo schema generale”.

La Durran ha finalizzato i suoi progetti creativi iniziali quando il cast è stato assemblato. “Sapere quale attore interpreta un particolare personaggio ha naturalmente un enorme impatto sull’evoluzione del costume”, dice. “Dalle prime bozze, spesso non si conosce la fisicità della persona che verrà scelta”.

 

Anche per il costume da Vagabondo di Bruce Wayne, la Durran si è ispirata a Batman: Anno Uno, creando un outfit che si fonde con il background. Il risultato finale è stato un modello tra abbigliamento da lavoro e articoli militari. “Rob voleva spingere l’aspetto dell’abbigliamento da lavoro”, dice. “Se indossi una sorta di uniforme, tendi ad essere invisibile. In particolare si è focalizzato sui lavoratori portuali di Manhattan e di come passino inosservati tra la folla. La difficoltà è stata trovare un casco che fosse appropriato per la moto che guida, e alla fine ne abbiamo trovato uno che è una via di mezzo tra un casco retrò e uno da motocross”.

Poiché il personaggio non è la versione a cui il pubblico è abituato, un’altra scena fondamentale che coinvolge Bruce Wayne nei suoi panni ha presentato una sfida diversa per la Durran: un abito da uomo. “Ci è voluto un bel po’, ma come per gli altri costumi, si trattava di rifarsi al passato e modificare”, racconta la Durran. “Siamo passati dal giapponese minimalista per la maglietta di Bruce e siamo arrivati a Saville Row per il completo e il cappotto. Sono capi di lusso ma che non danno nell’occhio. L’elemento Kurt Cobain pensato da Matt è stato davvero importante per l’aspetto del nostro Bruce Wayne; qui non sembra un playboy … è più un’anima torturata”.

In contrasto con quel look c’è

Il direttore della fotografia di Reeves, Greig Fraser, dice di essere rimasto sbalordito dall’aspetto dell’intero ensemble. “La squadra dei costumi è stata incredibile. Gli abiti che hanno realizzato avevano una texture meravigliosa e riflettevano la luce in un modo interessante e unico. Ogni volta che illuminavo un costume, parlava da solo. Nulla sembrava in alcun modo falso, ma era tutto realistico ed organico.

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