The Batman – MUSICHE E COLONNA SONORA

Sotto il ponte…

MUSICHE E COLONNA SONORA

 

Dall’ ‘Ave Maria’ di Schubert a ‘Something In The Way’ dei Nirvana e una manciata di requiem e concerti, “The Batman” di Reeves è intriso di una sensibilità inquietante e notturna che riflette la natura più profonda di Bruce Wayne nel suo secondo anno di vigilanza per le strade di Gotham che affronta la sua rabbia, e un detective che lavora per risolvere una minaccia mortale per la sua città.

Per la colonna sonora, Reeves si è riunito con il compositore Michael Giacchino. “Questo è il nostro quinto film insieme”, ricorda il regista, “ed è stata una collaborazione elettrizzante; è fantastico lavorare con lui: è divertente e particolarmente sensibile. Lo stimo moltissimo. Quando dovevo realizzare “Il pianeta delle scimmie”, è stata la prima persona che ho chiamato, perché sapevo che aveva tutti i pupazzi del pianeta delle scimmie, perché fin da piccolo, come me, era appassionato del genere. Quindi, quando ho ricevuto ‘The Batman’, gli ho detto: ‘Beh, indovina qual è il prossimo?’ Ha lo stesso tipo di amore e connessione con Batman che ho io”.

Pur condividendo la stessa passione per la proprietà, Giacchino ha subito informato il regista che intendeva affrontarla in modo diverso. Reeves ricorda: “Mi ha detto che voleva fare ciò che non eravamo mai stati in grado di fare, ovvero registrare prima che girassi un fotogramma. Ha detto: ‘Voglio registrare una suite, e che sia come la sconosciuta Sonata di Beethoven di Batman, che è stata trovata e che usiamo per la colonna sonora dell’intero film’. Sono subito stato d’accordo. Mi stavo entusiasmando, così abbiamo iniziato a scrivere contemporaneamente, e mi mandava delle tracce temporanee di brani al pianoforte che stava componendo”.

Reeves rivela che successivamente, “la sera prima che Rob facesse il provino, Michael mi ha mandato un MP4 segreto e mi ha detto di ascoltarlo. L’aveva messo insieme con un’orchestra, ed era il tema musicale principale sia di Bruce che di Batman: una suite che mi ha lasciato a bocca aperta! Era emozionante. Quella mattina sono andato sul set, c’era Dylan Clark e gli ho detto: “Sali in macchina”.

“Si è seduto sul sedile del passeggero e ho messo la musica alta”, continua Reeves. “Gli ho detto che era la musica di Michael per il film: e ci siamo commossi entrambi. L’ha trovata fantastica. È stato uno di quei rari momenti in cui mi sono sentito come se stessi vivendo un giorno speciale e fatale: noi ad ascoltare questa musica e Rob Pattinson che stava per indossare uno dei classici costumi di scena di Batman. Stavamo per entrare a far parte della storia del cinema, e significava tanto per me e per tutti.

“Quindi, sul set ho detto a Rob che prima di girare le scene, volevo che si guardasse allo specchio, in costume, senza cappuccio, e che si truccasse. Il tutto mentre suonava la musica scritta  da Michael. Da lì è iniziata la scena: la musica ha aiutato Rob a entrare nei panni di Batman; quindi l’abbiamo ascoltata tutto il tempo”.

“Il tema ci ha seguito fino alla post-produzione” afferma Reeves: “Insieme a William Hoy e Tyler Nelson, i miei montatori, nell’area di montaggio ascoltavamo la musica di Michael, tagliando il film proprio sulla base della partitura del compositore. Era una musica risonante e potente, ed è sempre stata incorporata nel film”.

Dylan Clark riflette sull’esperienza di realizzare un film basato su uno dei Supereroi più iconici del fandom. “I film di Batman vivono dentro di noi, perché siamo sempre alla ricerca dell’eroe tra la gente e Batman lo rappresenta”, dice. “È coraggio ed eroismo racchiusi in una sola persona, ma è anche complicato e conflittuale. Matt ha creato un film in cui questo eroe è guidato dal senso di vendetta. La distruzione e la rabbia influiscono pesantemente sul suo percorso e deve farne i conti e capire che deve diventare un simbolo di speranza. Per me, è in quel simbolo di speranza che Batman rappresenta ciò di cui c’è più bisogno oggi”.

Anche Robert Pattinson ha trovato elettrizzante questo diverso centro della storia e trova il risultato emotivo un interessante capovolgimento.

Reeves riassume: “Come narratore ci sono molte storie che voglio raccontare, ma alla fine più di ogni altra cosa, l’importante per me e per tutti noi, era rendere questo film un’esperienza completa per il pubblico. Volevamo che gli spettatori seguissero Batman attraverso un arco narrativo che si spera sia significativo per loro, onorando al contempo la storia di questo personaggio che continua a ispirarci a raccontare nuovamente la sua storia”.

 

I commenti sono chiusi.