Marry Me – Sposami – L’idea del film

Quando la produttrice Elaine Goldsmith-Thomas ha ascoltato per la prima volta l’idea di Sposami – Marry Me, ben sette ani fa, ha immediatamente visto un potenziale fresco e romantico per un pubblico contemporaneo. Un mix moderno fra Vacanze Romane – Roman Holiday e Notting Hill. “Mi è sembrata una grande opportunità, oltre che un film che morivo dalla voglia di vedere,” spiega Goldsmith-Thomas. Avendo lavorato con Jennifer Lopez per anni, sin dal 2002 per Un Amore a 5 Stelle – Maid in Manhattan, Goldsmith-Thomas ha ragionato sulla prospettiva di offrire al pubblico un accesso privilegiato a quanto si nasconde dietro fama e notorietà. “Ho creduto da subito che fosse molto interessante poter realizzare un film sul concetto di celebrità, da affiancare agli aspetti più intimi di una persona,” spiega la produttrice Goldsmith-Thomas. “Aver lavorato con una delle personalità più famose al mondo, e per questo averla conosciuta da un punto di vista totalmente diverso dagli altri, è tanto un onore quanto una frustrazione,” riferendosi a tutte le volte in cui Lopez viene presentata o travisata. “Conosco Jennifer, come una donna qualsiasi che ama stare sul divano in tuta a mangiare popcorn e guardare film,” spiega Goldsmith-Thomas. “Questo film permette al pubblico di scoprire l’essere umano oltre all’immagine pubblica. È stata un’opportunità unica.”

Malgrado la specificità della vita che il personaggio di Lopez, Kat Valdez, conduce nel film, e le barriere insormontabili a dividerla da quello che abita Owen Wilson, il film affronta temi e idee universali. “Le esperienze della vita non sono quelle che affronti quando cadi, ma piuttosto quando ti devi rimettere in piedi,” afferma Goldsmith-Thomas. “È quello a definirti. Non puoi avere paura di cogliere un’opportunità perché a volte i tentativi portano anche le risposte che aspetti. Spero che questo film lasci agli spettatori speranza, qualche risata, una canzone che rimanga in testa e la convinzione che l’amore è il motore dell’universo. Non è mai troppo tardi.”

Jennifer Lopez è entrata immediatamente in connessione con Kat e ha colto tutti i temi affrontati su molteplici livelli. “Conosco perfettamente questa vita,” spiega Lopez. “Il film riesce letteralmente a squarciare il velo su cosa significhi essere una celebrità. Si è anche trattata della prima volta in cui ho potuto registrare un album per un film, un sogno che da sempre attendevo di realizzare. È da Selena che non recito in un film con brani musicali e all’epoca usarono la voce del personaggio che interpretavo, per cui non ho mai potuto cantare.” Lopez è rimasta impressionata dalla profondità della scrittura di John Rogers & Tami Sagher e Harper Dill. “Non c’è nulla lasciato al caso, tutto ha una spiegazione ed è molto divertente,” confessa Lopez. “È come un musical, che combina gli elementi della commedia romantica, che adoro, con canzoni, coreografie e performance. È stato straordinario per noi tutti.”

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