Il nemico del mio nemico: in Piemonte le riprese del thriller tedesco prodotto da ZDF

Sono iniziate lo scorso 20 aprile, in varie località del Lago Maggiore, le riprese del Tv Movie “Der Feind meines Feindes/Il nemico del mio nemico” (titolo di lavorazione) che vede il noto attore austriaco Hans Sigl vestire nuovamente i panni dell’ex avvocato Klaus Burg, già protagonista de “Flucht Durchs Hollental”.

 

Il nemico del mio nemico” è prodotto da ZDF di FictionMagnet GmbH in collaborazione con ndF Berlin GmbH (executive producer), con la produzione esecutiva per l’Italia di Viola Film ed è realizzato con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 – Azione III.3c.1.2 – bando “Piemonte Film TV Fund” e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

 

La regia è nuovamente affidata a Marcus O. Rosenmüller e la sceneggiatura è di Hans-Hinrich Koch (che è anche produttore). Oltre a Hans Sigl, fanno parte del cast artistico Oliver Mommsen, Katharina Nesytowa, Julia Stinshoff, Karen Böhne, Max von Pufendorf, Sofie Eifertinger, Martin Umbach, Orso Maria Guerrini.

 

In questo nuovo capitolo, Klaus Burg e la figlia 18enne Alina (Sofia Eifertinger) – parte di un programma protezione testimoni – si sono ricostruiti una nuova vita in un villaggio di pescatori isolato in Islanda. La tranquillità di questo rifugio viene presto meno quando la mafia scopre il nuovo domicilio, e l’ex avvocato Burg è costretto a lasciare la figlia per raggiungere un misterioso e importante personaggio che lo attende proprio sul Lago Maggiore.

 

Verbania, Stresa, l’Isola Madre, Cannero Riviera, Arona sono le località che per più di due settimane hanno ospitato con la collaborazione delle amministrazioni cittadine l’intera troupe e le riprese, in numerose e svariate location: a Verbania le riprese si sono svolte perlopiù in ville (pubbliche e private), da Villa Rusconi Clerici a Villa Giulia, da Villa Volpi a Villa Scagliola. Anche l’Hotel Aminta e alcune strade di Stresa sono stati coinvolti dal set, oltre all’Isola Madre – proprietà privata della famiglia Borromeo – sempre nel comune di Stresa, il cimitero di Cannero Riviera, un parcheggio e l’area navigazione nel comune di Arona.

 

Anche in questo caso il Piemonte si è dimostrato capace di rappresentare credibilmente altri luoghi nazionali e internazionali: i dieci giorni di riprese torinesi, iniziate lunedì 10 maggio, hanno coinvolto in prima battuta l’aeroporto Sandro Pertini di Caselle e Palazzo Cisterna. Il locale Mad Dog Club di via Maria Vittoria si è trasformato in un bar di Monaco di Baviera. Stessa ambientazione tedesca anche per il palazzo “Le Torri” di corso Tazzoli, che in questo caso sarà un ufficio della questura bavarese. Sorte diversa per le Cantine Barbaroux che hanno accolto le riprese di una scena ambientata in un ristorante di Roma.

 

Nel comune di Bagnolo Piemonte sono state realizzate scene in esterna che nel film risulteranno ambientate alle Isole Faroer, mentre l’esterno del Rifugio Fontanamura di Coazze sarà l’esterno di una location che nella storia è Islanda. Grazie all’affascinante potere della finzione cinematografica, i corrispettivi interni delle due location precedenti saranno entrambi girati a Borgo Cornalese, Villastellone. A completamento di questa commistione di luoghi e ambientazioni si segnala che Borgo Cornalese verrà inoltre usato per ambientare un altro esterno che nel film risulterà la Calabria.

 

Quattro quindi le settimane di riprese per questo progetto che per la terza volta in meno di due anni ci vede collaborare con Viola Film, dopo “Ognuno è perfetto” e “Paradiso”, e che ha nuovamente visto una forte presenza di maestranze piemontesi (il 40% circa della troupe): dal Direttore di produzione Arianna Trono, ai location manager Daniele Manca e Lucrezia Boggero, dalla scenografa Valentina Ferroni alla squadra di macchinisti capeggiata da Riccardo Mellana.

 

 

Sinossi ufficiale

 

Klaus Burg e la figlia 18enne Alina (Sofia Eifertinger) sono parte di un programma protezione testimoni e si sono ricostruiti una nuova, anche se modesta vita in un isolato villaggio di pescatori in Islanda. Grazie all’aiuto di Burg, la Centrale di Polizia Criminale Bavarese era riuscita a scovare un clan della ‘ndrangheta. Ma le sue preziose conoscenze continuano a mettere l’ex avvocato al centro del mirino: Burg aveva infatti preso visione della “Carta” – il registro economico top secret della mafia. Appena la mafia scopre il domicilio segreto di Burg, una squadra di sicari organizza un attentato sulla vita sua e di sua figlia. Ma l’attentato viene sventato all’ultimo secondo – grazie all’intervento inaspettato di una squadra di mercenari, al servizio del multimiliardario carismatico fatto da sé, Gabriel Morales (Oliver Mommsen), che vuole incontrare Burg in Italia il prima possibile. Klaus Burg è combattuto, ma alla fine accetta l’invito del suo salvatore sconosciuto, anche se questo lo costringe a lasciare Alina sulle Isole Faroe e affidarla alla custodia dei mercenari. Quando giunge al Lago Maggiore, Morales gli fa un’offerta del tutto inaspettata.

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