CREARE LE MUSICHE DI CRUDELIA
Per comporre la colonna sonora strumentale di Crudelia, i filmmaker hanno scelto il richiestissimo Nicholas Britell, candidato all’Academy Award® per Moonlight e Se la Strada Potesse Parlare e all’Emmy® grazie al tema dei titoli di testa della serie HBO Succession: la sua filmografia comprende inoltre il film di Netflix Il Re, Vice – L’Uomo nell’Ombra e La Grande Scommessa.
In aggiunta ai contributi di Britell, hanno ingaggiato la music producer Susan Jacobs, che aveva già collaborato con Gillespie in Tonya, per incorporare alcune canzoni degli anni Settanta nel film: si trattava di un periodo piuttosto esplosivo per la storia della musica, con la comparsa del punk e la progressiva affermazione di artisti come i Clash e i Blondie, accanto ad artisti rock e pop più tradizionali.
Il produttore Gunn afferma: “Nel film, la musica è quasi un personaggio a sé stante. Craig ha trovato un modo per riempire il film di meravigliosi brani rock’n'roll, che vengono ascoltati quasi nella loro interezza senza che i testi siano in contrasto con i dialoghi. La musica dà al film una grande energia e un senso di ribellione”.
Platt aggiunge: “Craig utilizza la musica per caratterizzare la nostra storia, creare sentimenti ed evocare emozioni”.
Gillespie afferma: “A quell’epoca la scena musicale era molto ricca. Sapevo che nel film ci sarebbe stata tanta musica. Nelle varie scene, la musica ci aiuta a comunicare l’ambientazione e il periodo storico in cui ci troviamo, la natura e l’atteggiamento di quell’epoca. Inoltre mi piace utilizzare la musica in contrapposizione con le scene. È una caratteristica tipica di Scorsese, in cui determinate scene sono accompagnate da brani che il pubblico non si aspetterebbe di sentire. Ci aiutano a portare il film su un altro livello”.
Prosegue: “Con un senso di giocosità, abbiamo utilizzato ‘I Get Ideas’ e ‘Perhaps, Perhaps’ in contrapposizione con la natura sinistra della Baronessa. E quando il personaggio di Estella si ubriaca durante il turno di notte al negozio Liberty di Londra, ho pensato che sarebbe stato divertente utilizzare un brano di Nancy Sinatra”.
“La colonna sonora comprende brani completamente diversi l’uno dall’altro”, conclude. “Si passa da Doris Day ai Doors per arrivare ai Queen”.