RENDEZ-VOUS, il FESTIVAL DEL NUOVO CINEMA FRANCESE, torna a Roma al Cinema Nuovo Sacher, dal 9 al 13 giugno 2021, e con selezioni speciali alla Cineteca di Bologna e al Cinema Massimo di Torino.
« E’ con grande piacere vedere le sale riaprire e salutare la nuova edizione del Festival Rendez-vous pronto ad accogliere un pubblico affezionato e fedele. I legami cinematografici tra Italia e Francia, sono sempre più forti e, in questo momento di rinascita, saranno da volano a nuovi progetti cinematografici tra i nostri Paesi », con queste parole l’Ambasciatore Christian Masset, saluta la XI edizione della manifestazione.
«Dopo lunghi mesi segnati dalla chiusura dei cinema nel mondo, UniFrance è lieta di poter presentare al pubblico italiano, così fedele al cinema francese, una selezione delle migliori produzioni francesi a Roma, Bologna e Torino. Siamo felicissimi che i nostri film e i nostri artisti stiano finalmente ritornando in sala, specialmente in Italia, un paese che ci è così caro» gli fa eco Daniela Elstner, direttrice generale di UniFrance.
Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, la manifestazione è realizzata dall’Institut français Italia, co-organizzata con UniFrance, ente di promozione del cinema francese nel mondo. Il responsabile del progetto è Benoît Blanchard e la direzione artistica affidata a Vanessa Tonnini.
BNL Gruppo BNP Paribas, per l’undicesimo anno consecutivo, è sponsor principale della rassegna. Il festival beneficia anche del sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati – fondazione franco-italiana per la creazione contemporanea – dell’Hotel St. Regis Rome, di France 24, la chaîne d’information internationale.
Nel solco del tradizionale format della manifestazione, nata con l’intento di far scoprire la pluralità di voci del cinema d’Oltralpe, l’XI edizione di Rendez-vous mette al centro della scena le DONNE DEL CINEMA FRANCESE. Una panoramica di cineaste e attrici, volti noti ed esordienti, per offrire un’istantanea di un cinema creativo, vitale, plurale.
FOCUS | EMMANUELLE BÉART: Il cuore non sbaglia
Il focus speciale dell’XI edizione del festival è dedicato a Emmanuelle Béart, attrice versatile, perfezionista e sensibile, femme fatale dal fascino magnetico che non ha mai smesso di vivere con intensità il suo tempo e di mettere la sua notorietà al servizio del sociale. Attivista per numerose campagne umanitarie e ambientaliste, da ambasciatrice per l’UNICEF a militante per i diritti dei sans papier.
L’attrice sarà a Roma per presentare, in anteprima nazionale, il suo ultimo film L’ÉTREINTE, al fianco del regista Ludovic Bergery. L’opera prima riporta sullo schermo l’attrice, dopo un lungo periodo in cui ha consacrato il suo lavoro al teatro. Abbiamo la gioia di ritrovarla in un ritratto di donna vedova alle prese con la sua « seconda vita », tra solitudine e riappropriazione del proprio corpo e una liberazione che ha il sapore di un’autentica rinascita.
Per il focus dedicato, il pubblico romano riscoprirà sul grande schermo UN CŒUR EN HIVER | UN CUORE IN INVERNO, il magnifico film del 1992 di Claude Sautet.
Sulle musiche di Ravel, una raffinata e dolente storia d’amore e d’amicizia con tre straordinari protagonisti: Emmanuelle Béart, Daniel Auteuil e André Dussollier, un gioco dei sentimenti valso a Sautet il César e il Leone d’Argento alla regia a Venezia 49, e poi tre David di Donatello (miglior film straniero, migliore attrice straniera a Béart e miglior attore straniero ad Auteuil).
EMMANUELLE BÉART | Figlia d’arte – il padre Guy Béart è stato una delle grandi voci della canzone d’autore francese, la madre è la modella e attrice Geneviève Galéa – fin da bambina sogna di diventare attrice. È il regista Claude Berri a rivelarne al mondo le capacità drammatiche e a trasformarla in icona di seduzione con Manon delle sorgenti, che le vale un César. Da quel momento le collaborazioni con i grandi nomi del cinema francese si moltiplicano : Jacques Rivette, Claude Sautet, André Téchiné, Claude Chabrol, Danièle Thompson, Olivier Assayas, François Ozon, Anne Fontaine e ancora Danis Tanović, Ettore Scola, fino alla parentesi americana di Mission: Impossible di Brian De Palma, che la fa conoscere a livello internazionale. Oggi, la troviamo più facilmente a teatro, dove è felicemente diretta da Bernard Murat e Jacques Weber, Jean-Pierre Vincent e Stanislas Nordey.
FILM DI APERTURA | ANTOINETTE DANS LES CÉVENNES di Caroline Vignal
In un’edizione consacrata al cinema delle donne, non poteva mancare ANTOINETTE DANS LES CÉVENNES di Caroline Vignal. La commedia neo-western femminista – selezionata al Festival di Cannes 2020 – ha entusiasmato il pubblico e la critica francese e ha coronato la protagonista – la sensazionale Laure Calamy, conosciuta in Italia per il suo ruolo di Noémie nella serie Chiami il mio agente! – con il César 2021.
Al centro di questo racconto di emancipazione, brillante e solare, che strizza l’occhio alle commedie di Éric Rohmer, l’imprevedibile viaggio sul cammino di Stevenson della buffa Antoinette alle prese con il suo mal d’amore. Una volta arrivata nella cornice dei magnifici paesaggi montuosi del Midi, la donna non troverà traccia del suo amante, ma si ritroverà a tu per tu con Patrick, un asino recalcitrante che l’accompagnerà in un viaggio molto singolare.
Il film è presentato a Roma, in anteprima nazionale, dalla regista Caroline Vignal e uscirà in sala con Kitchen Film.
CAROLINE VIGNAL | Regista, sceneggiatrice e attrice, classe 1970. Figlia di diplomatici, dopo aver trascorso la sua infanzia in Africa del nord, ha studiato cinema a La Fémis di Parigi. Dopo due cortometraggi (Solène change de tête e Roule ma poule) firma nel 2000 il lungometraggio Les Autres Filles, presentato alla Semaine de la Critique di Cannes. Con Antoinette dans les Cévennes – Selezione Ufficiale al Festival di Cannes 2020 – ha ottenuto otto nomination e un Premio César per l’attrice protagonista Laure Calamy.
ANTICIPAZIONI | A Roma il cinema eccentrico ed esilarante di Quentin Dupieux
Sul fronte commedie, direttamente dalla Mostra del Cinema di Venezia 77, il regista Quentin Dupieux presenta a Roma: MANDIBULES – DUE UOMINI E UNA MOSCA.
Conosciuto con lo pseudonimo di Mr. Oizo per la sua attività di produttore e DJ e per film surreali come Rubber, Wrong e Le Daim, Dupieux ci regala ancora un film esilarante, al limite dell’assurdo, un racconto spumeggiante e liberatorio sull’amicizia, dove la leggerezza è un modo per sopravvivere, nonostante tutto.
La storia segue le vicende di due amici squattrinati: Jean-Gab e Manu, due scemi (e più scemi), partiti in missione per conto di un misterioso cliente: devono consegnare una valigetta in cambio di cinquecento euro. Nel rubare una vecchia auto per il viaggio, trovano nel cofano una mosca gigante. Decidono di addestrarla al furto, con il sogno di diventare ricchi. Lungo la strada si imbatteranno in una serie di avventure tragicomiche sullo sfondo di un’estate in una Costa Azzurra che somiglia alla California. Solo la stravagante Agnès (Adèle Exarchopoulos) si accorgerà del loro segreto. Dupieux regala all’attrice un inedito e riuscitissimo ruolo comico.
Il film sarà nelle sale dal 17 giugno, distribuito da I Wonder Pictures.
QUENTIN DUPIEUX | Il più imprevedibile e folle dei registi francesi, protagonista a tutto tondo della scena culturale d’Oltralpe, Dupieux debutta al cinema al fianco di Michel Gondry. Con Mandibules firma il suo ottavo lungometraggio dopo Nonfilm, Steak, Rubber, Wrong, Wrong Cops, Réalité e Le Daim. Conosciuto nella scena musicale europea come Mr. Oizo, ha registrato diversi album in studio, tra cui : Analog Worms Attack, Moustache (Half a Scissor), Lambs Anger, Stade 2 e The Church, e le colonne sonore di film.
Le proiezioni sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
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