TRA LE PIATTAFORME ANCHE SU MioCinema Gli indifferenti di Leonardo Guerra Seràgnoli.
Il regista, al suo terzo lungometraggio, sfoglia le pagine del romanzo di esordio di un giovanissimo Alberto Moravia lasciandosi ispirare nel dar vita ad una libera e sorprendente trasposizione dell’opera.
Ad interpretare il film Valeria Bruni Tedeschi nei panni della signora Ardengo, madre vedova e incline alla depressione; Edoardo Pesce nel ruolo dell’insidioso e interessato Leo Merumeci; Beatrice Grannò e Vincenzo Crea interpretano rispettivamente i due fratelli, giovani e disincantati, Carla e Michele Ardengo, mentre a Giovanna Mezzogiorno è affidata la parte di Lisa, l’amica di famiglia che invano tenta di scuotere Michele dal suo torpore.
I protagonisti del libro, gli indifferenti degli anni ‘20, nel film vengono catapultati ai giorni nostri, come spiega nelle sue note il regista:
“Abbiamo scelto una trasposizione contemporanea perché ci interessava sottolineare come nonostante i tanti anni passati e una società che si è apparentemente evoluta, la famiglia Ardengo, Leo Merumeci e Lisa, siano ancora qui tra noi. Volevamo lavorare sulla frustrazione e l’inquietudine generate da una coazione a ripetere atavica che è radicata e dannosa per la nostra società; utilizzare la valenza politica attribuita al romanzo a posteriori come riflessione provocatoria sulla nostra condizione socio-politica attuale”.
SINOSSI
Roma oggi. Qualche scossa d’assestamento per un terremoto in centro Italia rende il clima sospeso. Mariagrazia Ardengo (Valeria Bruni Tedeschi) e i suoi due figli, Michele (Vincenzo Crea) e Carla (Beatrice Grannò), non hanno più soldi. Negli ultimi tre anni, Leo Merumeci (Edoardo Pesce), un manager tuttofare, divenuto nel frattempo amante di Mariagrazia, le ha fatto dei prestiti permettendole di ripagare alcuni debiti e continuare a fare la vita agiata di sempre. Michele, appena tornato da un viaggio all’estero, intuisce, anche grazie alla sua relazione con Lisa (Giovanna Mezzogiorno), un’amica di famiglia, che dietro l’apparente generosità di Leo, si cela un piano meditato a lungo per ottenere l’unico bene che è rimasto alla famiglia Ardengo: l’attico in cui vivono. Mariagrazia è troppo innamorata di Leo per dare ascolto al figlio e allora sta a Carla – che appena diciottenne riceve delle attenzioni morbose dallo stesso Leo – tentare di scuotere la sua famiglia dall’indifferenza in cui si era rifugiata.