«Ci sono persone che nascono col bernoccolo della matematica, altre che sono dotatissime per lo sport… Io sono nato con una spada di Damocle sulla testa: i film di Natale».
Da questo incipit, prende avvio il divertente racconto con cui Neri Parenti – il regista di ben sette Fantozzi e di tanti cinepanettoni dagli incassi d’oro – ripercorre retroscena e aneddoti della sua lunga carriera. E lo fa a partire proprio dalle “due palle” del titolo, ovvero le piccole e grandi disavventure che, puntualmente, lo hanno fatto tribolare durante la lavorazione dei suoi film. Rapporti difficili sul set, troupes improvvisate, capricci di attori, vip, bambini e animali, incontri- scontri con i produttori, e qualche volta anche tempeste e uragani.
Tra le simpatiche “rotture” del Natale, figurano anche le domande – sempre le stesse! – che gli vengono fatte all’uscita di ogni nuovo film. A partire dalla più gettonata in assoluto: “Perché Boldi e De Sica dopo Natale a Miami si sono divisi per così tanto tempo?”. Ironico e spigliato, il racconto procede spedito fino alle ultime pagine, che ospitano – com’era lecito aspettarsi – l’affettuoso ritratto dei tre attori che hanno accompagnato tutta la carriera del regista: Christian De Sica, Massimo Boldi e Paolo Villaggio.
Neri Parenti (Firenze, 1950), si è laureato in Scienze politiche per poi esordire nel cinema come assistente di Pasquale Festa Campanile, Steno, Salvatore Samperi e altri registi.
Nel 1979 debutta alla regia con il film John Travolto… da un insolito destino; l’anno successivo, con Fantozzi contro tutti, inizia un lungo e fruttuoso sodalizio artistico con Paolo Villaggio. Il suo primo cinepanettone è stato Vacanze di Natale 95, seguito da oltre 20 film campioni d’incasso al box office natalizio. Tra i maggiori successi della sua carriera, Natale sul Nilo, Natale a Rio, Natale a New York, Natale in crociera e Natale a Beverly Hills.