Quanti giorni lavora uno sceneggiatore o un regista ad un prodotto audiovisivo?
APA e 100autori hanno provato a dare una risposta.
L’intesa tra autori e produttori, che non ha precedenti nella storia, introduce le tabelle coi giorni di contribuzione minimi da indicare nei contratti.
Roma, 19 ottobre 2020. Stabilire con la maggior precisione possibile l’impegno lavorativo-professionale dell’Autore da esprimersi in giornate lavorative non consecutive, risulta necessario per costruire e tutelare il futuro trattamento previdenziale e pensionistico di sceneggiatori e registi.
Molti autori, infatti, hanno difficoltà ad accumulare le 120 giornate minime all’anno necessarie per raggiungere un’annualità di lavoro utile ai fini della maturazione dei requisiti pensionistici, nonostante i contributi versati da moltissimi anni.
Per questo l’Associazione 100autori e l’APA (Associazione Produttori dell’Audiovisivo) hanno elaborato nuove tabelle di riferimento con le giornate da indicare nei contratti, con il numero minimo di giorni da inserire per ogni parte del lavoro di scrittura e di regia, calcolando il “minimo” di giorni di prestazione per la stesura del soggetto, del trattamento, della sceneggiatura fino alle revisioni, superando così il calcolo virtuale operato fino ad ora.
“Inizia con questa intesa un percorso che speriamo sia sempre più stretto e proficuo con gli autori, che costituiscono insieme ai produttori il motore dell’industria” – afferma Giancarlo Leone Presidente di APA “Autori e produttori sono chiamati a far fronte comune nel rapporto con la realtà internazionale del nuovo mercato dell’audiovisivo. Questa sinergia rappresenta un primo passo verso un’unione più forte e vuole essere un segnale per tutto il comparto”.
Il Presidente dei 100autori, Stefano Sardo ha espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta dalle due Associazioni, frutto di un metodo di lavoro che mira a rafforzare il sistema autoriale e produttivo a vantaggio dell’intera filiera. “I distributori diventano sempre più grandi e potenti, la parte creativa del sistema, ovvero produttori e autori, in questo nuovo ecosistema deve strutturare forme di collaborazione proficue e leali, con al centro due aspetti fondamentali: la qualità del prodotto e la tutela del lavoro. Questo accordo va in questa direzione.”