LEZIONI DI PERSIANO di Vadim Perelman dal 5 novembre al cinema

1942. Siamo nella Francia occupata. Gilles (Nahuel Pérez Biscayart – 120 battiti al minuto) viene arrestato da soldati delle SS insieme ad altri ebrei e trasportato in un campo di transito in Germania. Riesce a salvarsi, giurando alle guardie di non essere ebreo, ma persiano. Questa bugia lo salva temporaneamente, ma lo trascina in una missione che potrebbe costargli la vita: insegnare la lingua farsi a Koch, l’ufficiale responsabile delle cucine del campo (Lars Eidinger – Dumbo, Personal Shopper), che sogna di aprire un ristorante in Iran appena la guerra sarà finita.

Gilles riesce a sopravvivere grazie ad un trucco ingegnoso: inventa ogni giorno parole immaginarie basandosi sui nomi degli altri prigionieri del campo.

 

Questo gesto d’inventiva si rivelerà essere anche una sorta di rivalsa storica: permetterà infatti di rendere immortali i nomi dei prigionieri uccisi nei campi di concentramento dopo che i registri dei lager saranno bruciati dai nazisti sconfitti prima di darsi alla fuga.

 

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