DAL 18 Maggio IL PESCATORE DI SOGNI Regia: Lasse Hallström TUTTE LE CURIOSITA’
IL PESCATORE DI SOGNI
Una favola romantica contemporanea, IL PESCATORE DI SOGNI è la storia del Dottor Alfred, o Fred, Jones (Ewan McGregor), uno scienziato introverso che lavora per il Ministero della Pesca e dell’Agricoltura. Il suo mondo, fatto di un lavoro ormai monotono e un matrimonio stagnante, è improvvisamente messo sottosopra quando si ritrova, suo malgrado, coinvolto in un progetto escogitato da uno sceicco yemenita con il pallino per la pesca (Amr Waked) che sogna di realizzare qualcosa di apparentemente impossibile: introdurre il salmone nello Yemen.
Quando al governo britannico, alla disperata ricerca di una buona notizia sul Medio Oriente, giunge voce del piano dello sceicco, la risoluta portavoce del Primo Ministro, Patricia Maxwell (Kristin Scott Thomas), ne è entusiasta – finalmente una notizia positiva che distoglierà l’attenzione dall’ultimo fallimento del governo – e conferisce a Fred l’incarico di supervisionare il progetto. Fred non è affatto contento: per uno scienziato logico e un po’ conservatore come lui, l’idea di introdurre il salmone nello Yemen è qualcosa che confina con la follia.
Il carismatico sceicco, con la sua visione mistica del mondo, riesce però a conquistare Fred, che a sua volta comincia a prendersi una cotta per la rappresentante dello sceicco, Harriet Chetwode-Talbot (Emily Blunt), una bella inglese dolce e accattivante che parte con lui per lo Yemen. Con l’incoraggiamento e il sostegno di Harriet, Fred si misurerà con l’eccentrica sfida dello sceicco intraprendendo un viaggioalla scoperta di sé stesso e di un tardivo amore.
Con Ewan McGregor (L’uomo nell’ombra), Emily Blunt (I Guardiani del destino) e Kristin Scott Thomas (Nowhere Boy), IL PESCATORE DI SOGNIè diretto da Lasse Hallström (Chocolat, Le regole della casa del sidro), prodotto da Paul Webster (Brighton Rock, Espiazione), ed è stato adattato per il cinema da Simon Beaufoy (The millionaire) dal romanzo omonimo, campione di vendite e acclamato dalla critica, di Paul Torday.
IL PESCATORE DI SOGNI è prodotto da Paul Webster e co-prodotto da Nicky Kentish-Barnes. Il direttore della fotografia è Terry Stacey (In her shoes – se fossi lei); le scenografie sono di Michael Carlin (L’ultimo re di Scozia); i costumi di Julian Day (Brighton Rock) e il montaggio di Lisa Gunning (Nowhere Boy). La colonna sonora è del premio Oscar Dario Marianelli. I produttori esecutivi sono Jamie Laurenson e Paula Jalfon (BBC Films), Zygi Kamasa (Lionsgate UK) e Guy Avshalom (Lionsgate UK).
L’ESCA: DAL LIBRO AL FILM
Per dare un’idea di quanto sia esilarante, un critico ha paragonato il libro a cui si ispira il film a un misto tra The office e la serie di satira politica inglese degli anni ‘80 Yes Minister. Il romanzo d’esordio del 2006 di Paul Torday, Pesca al salmone nello Yemen, ha emozionato i critici con il suo mix di comicità, dramma, romanticismo e tagliente satira politica.
“Leggendo il libro ho subito capito che poteva diventare un film,” dice Webster. “Mi piacevano la miscela di storia romantica, storia quasi fantasy e satira politica pungente, e la scrittura coraggiosa dell’autore.”
Come in molti protagonisti dei romanzi d’esordio, anche in Fred c’è più di qualche accenno alla vita reale dell’autore.
“Quando sono andato a pranzo con Paul Torday, sceso giù dal Northumberland in treno, me lo sono visto davanti ed era come se avessi visto Fred Jones in persona,” racconta Webster. “È stato qualcosa di molto, molto indicativo per me e che ha rafforzato ancora di più la mia convinzione che si poteva prendere questa personalissima visione di un uomo, questa storia eccentrica e molto British, e comunicarla a tutto il mondo. Secondo me siamo molto bravi a fare cose del genere in questo paese.”
Nonostante l’ottimismo di Webster, il compito si sarebbe rivelato più impegnativo del previsto: il romanzo di Torday consiste interamente di email, promemoria e lettere. Non ci sono scambi in prima o in terza persona e, se tecnicamente si tratta di un lavoro molto raffinato, un eventuale adattamento richiedeva un enorme sforzo. Webster si è rivolto allo sceneggiatore di Full Monty, The millionaire e 127 ore, Simon Beaufoy.
“La sfida consisteva nell’unire la satira politica e la commedia romantica. Anche perchè in genere la satira funziona bene in letteratura, in televisione e a teatro, ma raramente al cinema.”
“Lavorando sulla sceneggiatura hanno deciso di non trattare eventi politici attuali, perché non avrebbero retto alla sfida del tempo,” spiega il regista Lasse Hallström. “Hanno deciso di evitare argomenti specifici per rendere il film più accessibile a qualsiasi pubblico in qualsiasi epoca.”
“C’è uno humour molto British, di quel genere che non è facile trovare negli Stati Uniti. Mi sono innamorato del tono, del senso dell’umorismo, della gamma di generi. È una favola, una farsa, un viaggio emotivo. Si muove tra rapporti e sentimenti veri ed elementi più bizzarri, ed è un mix che mi piace. Ho un’empatia con l’umorismo di stampo europeo e avere Simon Beaufoy come sceneggiatore è un vero onore. Adoro il suo modo di scrivere.”
Anche Emily Blunt, che interpreta Harriet, è stata rapita dalla sceneggiatura di Beaufoy. “Il copione mi è piaciuto da morire,” dice. “È affascinante, pieno di umorismo brillante e arguto. Cattura fedelmente il modo in cui gli esseri umani parlano tra loro, ed è qualcosa che non si trova facilmente, perché spesso si cade nel cliché, specialmente quando si tratta di una storia di amore o di un rapporto un po’ bizzarro tra due personaggi.”
Quando i genitori della Blunt hanno saputo che le era stato offerto un ruolo nel film, hanno fatto uno strappo alla tradizione di famiglia e l’hanno subito chiamata al telefono per esortarla a dire sì. “È stata l’unica volta che mi hanno chiamato per dirmi, ‘Devi accettare!’ All’epoca era il loro libro preferito,” ricorda la Blunt. “Lo consideravano veramente speciale. Il copione ha uno stile un po’ diverso rispetto al libro, e forse i personaggi sono un po’ più coloriti. Gli elementi politici sono tutti lì, ma in forma un po’ meno individuabile.”
Kristin Scott Thomas, l’attrice nominata agli Oscar che interpreta la determinata manipolatrice politica Patricia Maxwell, concorda. “Ho letto il libro anni fa e mi ha fatto sbellicare dalle risate,” dice, “ma la sceneggiatura è scritta in modo completamente diverso. Per prima cosa, nel libro il mio personaggio è un uomo. Poi il libro è leggermente più politico. Ma l’essenza del libro è presente anche nella sceneggiatura.”
È proprio lo humour della sceneggiatura ad aver elettrizzato il protagonista Ewan McGregor. “Mi piaceva il taglio generale di tutto il lavoro,” dice. “Trovo il tono comico molto interessante. All’inizio è più generico, poi si restringe man mano. E non mi sembrava uno di quei megafilm inglesi ai quali siamo abituati.”
NUOTARE CONTROCORRENTE: LA FEDE E LA FAVOLA
Come si intuisce dal titolo, IL PESCATORE DI SOGNI è la storia di chi crede nell’impossibile. Per lo sceicco yemenita al centro del racconto, il salmone è una creatura mistica, la sua migrazione annuale dall’oceano al torrente è un’allegoria del viaggio umano verso la conquista spirituale. Man mano che la storia si sviluppa, il modo di pensare dello sceicco fa breccia nell’animo del pragmatico Fred, che comincia a credere che l’impossibile può diventare possibile. E nel frattempo scopre l’amore per la prima volta.
“All’inizio Fred non crede in niente,” spiega McGregor, “ha una mentalità molto pratica. Fred è un ittiologo, è molto represso e molto chiuso. È sposato, ma lui e la moglie non sono una coppia felice. Lei parla del loro rapporto come di un ‘matrimonio funzionale’ e le scene in cui i due si trovano insieme sono piuttosto tristi.
Poi, tramite lo sceicco che vuole introdurre la pesca al salmone nel proprio paese, Fred conosce Harriet, di cui s’innamora,” prosegue McGregor, “e conoscendo lo sceicco e Harriet, Fred è riportato alla vita anche spiritualmente, e non intendo ‘religiosamente’. È solo che comincia a credere in qualcosa – che quei pesci risaliranno la corrente nello Yemen, per esempio. Dal punto di partenza a quello d’arrivo c’è un arco di sviluppo eccezionale, e per un attore è sempre una soddisfazione avere tutto questo in un personaggio.”
Al cuore della storia c’è il rapporto in erba tra Fred e Harriet. “Una specie di strana coppia, che si ritrova ad innamorarsi comunque, anche se in circostanze alquanto improbabili,” dice la Blunt.
Il personaggio dello sceicco, interpretato dal mega-divo egiziano Amr Waked, è un’altra voce singolare del coro: un gentiluomo saggio e dall’umorismo arguto, la cui fede islamica è mistica e non malevola. Contribuisce all’occasionale tono fiabesco della storia.
“È una sceneggiatura molto ingegnosa; come gli eventi si sviluppano è sempre imprevedibile” dice Waked, “ti aspetti che prendano una certa piega, ma vieni continuamente spiazzato. È geniale ed estremamente divertente.”
Per giostrarsi tra gli elementi eterogenei ed eccentrici della storia, i produttori avevano bisogno di un regista che valorizzasse le sottigliezze e le sfumature. Il produttore Paul Webster si considera fortunatissimo ad aver avuto la disponibilità del regista svedese Lasse Hallström. “Una scelta fantastica,” afferma Webster. “Ha letto la sceneggiatura mentre cercavamo un regista per il film ed è arrivata la sua chiamata in cui ci ha detto che non vedeva l’ora di lavorarci.”
“Sapevo che avevamo un regista con la giusta sensibilità, fuori del sentiero battuto, bravissimo con gli attori e con un approccio tranquillo e disinvolto verso la realizzazione del film che ha regalato molta libertà al team creativo.”
Hallström afferma di aver capito subito che la storia era perfetta per la sua sensibilità. “Ci sono tantissimi possibili approcci a questa storia, è questo che la rende grandiosa,” dice il regista. “E’ piena di registri diversi, ed è difficile da inquadrare; è vita vissuta, un ritratto fedele degli esseri umani, e se si vuole essere fedeli alla vita, devi avere elementi sia drammatici che comici. Non è una commedia drammatica, è un misto di commedia romantica, commedia drammatica e favola.”
Il regista svedese non è certo estraneo al genere commedia: ha addirittura cominciato la sua carriera come produttore di show comici per la TV. “Quando facevo il produttore televisivo nel 1966 mi occupavo di sketch comici, quindi è un campo che non mi è affatto estraneo. Ai tempi in cui realizzavo quei programmi,” dice ridendo, “si diceva che ‘commedia svedese’ era una contraddizione in termini! Ma questo film lo paragonerei forse a Chocolat, che tra i miei film è quello che trovo più ricco di sfumature.Per molti aspetti rappresenta anche un incontro onesto tra cultura occidentale e cultura orientale, e il messaggio è che possiamo andare d’accordo.”
UN CAST PRELIBATO: UNA PESCA RICCA
Nel libro diTorday, Fred è un uomo alla fine della mezz’età, ma per la versione cinematografica il produttore Paul Webster ha immaginato un uomo un po’ più giovane, e voleva assolutamente Ewan Mcgregor per il ruolo.
La co-produttrice Nicky Kentish-Barnes concorda: “Il ruolo di Fred è fantastico per Ewan.” Lo stesso McGregor è d’accordo, e gli è piaciuto particolarmente trovare la voce giusta per il personaggio. “La mia vera voce è un po’ troppo rilassata per Fred,” afferma, “quindi l’abbiamo resa un po’ più rigida, con un accento scozzese snob che è stato divertentissimo imitare.”
Da affiancare al rigido ittiologo McGregor, i produttori volevano un’attrice giovane e vivace, disinvolta sia nell’interpretare ruoli comici che drammatici. “Anche quella di Emily Blunt era una scelta quasi scontata,” dice Webster, “ed è perfetta per il ruolo, in quanto Harriet doveva essere un po’ più giovane di Fred, e poi lei è una comica nata. Devi fare di tutto per impedire che con le sue battute faccia scoppiare a ridere gli altri attori durante le riprese.
“Ha elaborato quello che era scritto sulla pagina e ha reso Harriet un personaggio più sciolto e ‘bohémien’ di quanto non fosse previsto all’inizio. Credo che questo abbia migliorato la storia. È una grande del cinema e porta la sua qualità personale. I grandi attori non si adattano completamente al personaggio, ma lo fanno brillare, ed è proprio quello che fa Emily.”
È il suo approccio gioioso e positivo verso la vita che riscalda il cuore di Fred. “Harriet è molto espansiva e ottimista, cioè l’opposto di Fred, che invece è uno spocchioso,” dice la Blunt. “E penso che Harriet veda lo Yemen come un posto un po’ magico. È un ambiente insolito per tutti i personaggi, e per questo osano e rischiano. Sono presi dal vortice di trovarsi in un posto unico al mondo per portare avanti un progetto unico al mondo.”
Per il ruolo del capo di Harriet, lo sceicco amante dei salmoni, Webster voleva un attore arabo. “Ci siamo resi conto che pochissimi attori arabi maturi avevano già lavorato in lingua inglese, e il nostro personaggio doveva avere un inglese perfetto. In più, la recitazione araba classica è molto dimostrativa e teatrale. Quindi abbiamo cominciato a cercare tra gli attori più giovani.”
E hanno scelto uno dei divi egiziani più famosi, Amr Waked. Veterano di svariate produzioni in lingua inglese, tra cui ilthrillerhollywoodiano del 2005 Syriana, Waked ha raccontato di aver colto al volo l’opportunità di interpretare lo sceicco yemenita. “È uno dei ruoli arabi più belli,” osserva, “a differenza dei vari ruoli da terrorista, come quello che ho interpretato in Syriana. Ti chiedono quasi sempre di interpretare quel tipo di ruolo. Un ruolo come questo è raro, può capitare, se tutto va bene, una volta ogni quattro o cinque anni.”
Webster spiega che i realizzatori volevano assolutamente che tutti gli elementi arabi fossero fedeli e precisi, “e che tutti i personaggi fossero interpretati da veri arabi e, dove possibile, da veri yemeniti”. Tutti i figuranti che formano l’entourage dello sceicco in Scozia, per esempio, sono stati selezionati dalla piccola comunità yemenita presente in Gran Bretagna.
Ultimo ruolo importante per completare il cast era quello della donna decisa a far mettere in pratica il piano dello sceicco, Patricia Maxwell, e Webster è stato felicissimo di trovare la disponibilità di Kristin Scott Thomas. “Il mio personaggio è l’addetta alle pubbliche relazioni del Primo Ministro, una persona influente, ed è lei che vuole che il progetto vada veramente in porto,” spiega la Thomas.
“È lei che prende le decisioni finali, ed è verbalmente aggressiva e sgradevole. Pur essendo un personaggio divertente da interpretare, allo stesso tempo ti fa sentire a disagio perché non ha qualità positive. Gli addetti alla comunicazione di solito cercano di ingraziarsi tutti, ed è proprio quello che fa lei, ma è una donna spaventosa.”
“Credo che le sfide di Kristin fossero le più dure, perché il suo personaggio non interagisce con le persone che la circondano,” dice Webster. “In pratica, non le ascolta nemmeno. Pensa sempre al prossimo tweet, alla prossima email, al prossimo sms e così via. Fa sempre decine di cose contemporaneamente. Rappresenta l’ossessione della società per i mezzi di comunicazione, unita all’incapacità di comunicare veramente.”
AFFONDA E TIRA SU: LE LOCATION
Sono tre le location principali: Londra, le Highlands scozzesi e i uadi dello Yemen. Vista l’impossibilità di recarsi nello Yemen, Webster ha scovato delle location in Giordania e in Marocco, optando per quest’ultimo, e in particolare la regione di Ouarzazate, più montuoso e molto disponibile con le troupe cinematografiche.
Webster spiega, “Nel cinema non si dovrebbe mai lavorare coi bambini, con gli animali e, io aggiungerei, con l’acqua. E, naturalmente, in questo film abbiamo avuto molta a che fare con l’acqua. In Scozia non ci sono stati problemi; è andato tutto bene, l’acqua lì si è comportata in maniera ammirevole.”
La produzione ha cominciato ad avere problemi con l’acqua in Marocco. “Alluvione numero uno: piogge senza precedenti nelle ‘Highlands’ della catena montuosa dell’Atlante con conseguente inondazione che ha spazzato via il nostro set,” continua il produttore, “che è stato poi ricostruito e spazzato via una seconda volta. Fortunatamente le inondazioni si sono sempre verificate a notte fonda e non ci sono stati danni a persone, ma poi, sette giorni prima che gli attori giungessero in Marocco per girare, il set è stato spazzato via per la terza volta da un muro d’acqua alto quasi 4 metri.”
Una volta giunti in Marocco, di acqua non ce n’era proprio più. “Avevamo avuto tantissima acqua con le inondazioni, ma del tipo sbagliato e al momento sbagliato.”
La storia si apre a Londra, e per la casa di Fred in città, Hallström ha girato nella zona di Hampstead, “in una strada perfetta, fatta di case edoardiane, tutte identiche e con le siepi ben potate,” spiega Webster. “Era proprio quello che cercavamo per dare il senso della ripetitività di una persona che si sente intrappolata in una prigione ordinata e agiata.” Per l’ufficio di Fred al Ministero della Pesca e dell’Agricoltura è stato invece scelto un posto molto grigio. “Per enfatizzare il contrasto con Fred, per il posto di lavoro di Harriet, The Harrison Price Consultancy, abbiamo scelto l’edificio Blue Fin a Southwark, una costruzione spettacolare tutta vetro e cromo, e con un panorama mozzafiato. È un posto meraviglioso, uno spazio fantastico dove lavorare, e si pone come l’antitesi del misero stambugio dove lavora Fred.”
Per la tenuta dello sceicco in Scozia, la troupe ha girato nel villaggio di Arrochar sul Loch Long nelle contee Argyll e Bute nelle Highlands scozzesi. “Quello di Fred è un mondo molto interiore e represso, che comincia ad aprirsi gradualmente già quando si reca nelle Highlands,” dice Webster. “La nostra location lassù era magnifica. Ma anche se hai scelto delle location per la loro bellezza e il loro richiamo estetico, finisci col passare metà del tempo in macchina ad andare avanti e indietro da questi posti. In Scozia le distanze tra un luogo e l’altro sono lunghissime. Direi che le riprese scozzesi sono state più impegnative fisicamente di quelle in Marocco!”
IL CAST ARTISTICO
EWAN McGREGOR (Dr. Alfred Jones)
Ewan McGregor, conosciuto per aver portato con successo sullo schermo una schiera di personaggi tra i più diversi, dall’eroinomane di Trainspotting a Obi-Wan Kenobi di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, passando per Moulin Rouge, ha dimostrato di essere un grande attore in ogni occasione.
Abbiamo potuto ammirare McGregor recentemente nei panni dello stimato scrittore ingaggiato per scrivere le memorie di un controverso ex Primo Ministro britannico, Adam Lang (Pierce Brosnan), in L’uomo nell’ombra di Roman Polanski. È anche protagonista, insieme aJim Carey, del recente Colpo di fulmine: il mago della truffa. Tra gli altri film degli ultimi anni che lo vedono protagonista, ricordiamo Beginners, con Christopher Plummer, e Knockout – Resa dei conti di Steven Soderburgh.
Attualmente sta finendo di girare Jack the Giant Killer, una versione moderna della famosa favola “Jack e la pianta di fagioli.” Ha recentemente finito di girare The Impossible con Naomi Watts, film drammatico che racconta una storia vera avvenuta durante e dopo lo Tsunami dell’Oceano Indiano nel 2004.
McGregor è stato tra i protagonisti di Piccoli omicidi tra amici, Miglior Film al Festival del Cinema Britannico di Dinard del 1994 e vincitore nello stesso anno del premio BAFTA per Miglior Film Britannico dell’Anno, nonché del Premio BAFTA Scozia per Miglior Lungometraggio. Per la sua interpretazione nel film ha vinto l’Hitchcock d’Argent come Miglior Attore e una nomination come Miglior Attore ai premi BAFTA Scozia. Il film segna l’inizio del sodalizio vincente con il regista Danny Boyle. McGregor ha poi interpretato l’infido spacciatore di droga londineseDean Raymond in Blue Juice al fianco dell’allora astro nascente Catherine Zeta-Jones, seguito dal suo primo ruolo di protagonista maschile nel film d’autore erotico di Peter Greenaway I racconti del cuscino.
È tornato a lavorare con Danny Boyle in Una vita esagerata, con Cameron Diaz, in un ruolo che l’ha portato a vincere per la terza volta di seguito il Premio per il Miglior Attore Britannico agli Empire Movie Awards del 1997. Nello stesso anno McGregor ha ricevuto un Emmy Award per Miglior Attore Guest per il suo ruolo nella puntata di ER – Medici in prima linea, “La rapina”. Ha anche recitato al fianco di Michael Stipe nel film glam-rock Velvet Goldmine e ha interpretato il famigerato trader Nick Leeson e la sua spettacolare caduta nel film Rogue Trader al fianco di Anna Friel. Ha lavorato ancora una volta con il regista di Grazie, signora Thatcher Mark Herman per il film vincitore di un Golden Globe Little voice – è nata una stella, al fianco di Jane Horrocks e Michael Caine.
Tra gli altri film dell’attore, ricordiamo Abbasso l’amore (2002) al fianco di Renee Zellweger; Big Fish – Le storie di una vita incredibile(2003) di Tim Burton, con Albert Finney, Billy Crudup, Alison Lohman, Jessica Lange e Danny DeVito; il thriller soprannaturale di Marc Forster, Stay – Nel labirinto della mente, con Naomi Watts e Ryan Gosling; The Island (2005) di Michael Bay, con Scarlett Johanssen, Djimon Hounsou e Steve Buscemi, i film d’animazione Robots (regia di Chris Wedge) e Valiant – Piccioni da combattimento (regia di Gary Chapman); Scenes of a Sexual Nature (regia di Edward Blum), Miss Potter (regia di Chris Noonan); Sogni e delitti (2008) di Woody Allen; Senza apparente motivo; The Tourist;Angeli e demoni; Amelia; Black Hawk Down di Ridley Scott e Young Adam con Peter Mullan e Tilda Swinton, per il quale ha ricevuto una nomination ai premi della London Film Critics Circle.
McGregor è nato a Perth in Scozia. Attualmente risiede con la moglie e quattro figli a Los Angeles.
EMILY BLUNT (Harriet)
Emily Blunt sale alla ribalta internazionale come protagonista del pluripremiato film britannico di Pawel Pawlikowski My Summer of Love, un’inebriante storia romantica in cui interpreta la misteriosa e privilegiata Tamsin, che si trasforma in oggetto dell’ossessione di una ragazza del paese. Emily vince il premio come Miglior Promessa agli Evening Standard Film Awards del 2004 e una nomination, sempre come Miglior Promessa, ai British Independent Film Awards dello stesso anno.
Nel 2004 Emily gira, al fianco di Bill Nighy e Miranda Richardson, il film TV acclamato dalla critica Gideon’s Daughter, in cui interpreta Natasha, l’irrequieta figlia di un uomo d’affari apparentemente più dedicato alla sua carriera e alla sua donna che non a lei. Diretto da Stephen Poliakoff, il film si svolge durante quell’intensa estate del 1997, con la vittoria dei Laburisti di Blair alle elezioni generali e la morte della Principessa Diana a fare da sfondo. Il film è trasmesso dalla BBC nel 2006 e per la sua interpretazione Emily vince un Golden Globe nel 2007 come Miglior Attrice Non-Protagonista di un Film TV.
Nel 2005 Emily vola a New York per le riprese de Il diavolo veste Prada, adattamento del popolarissimo romanzo di Lauren Weisberger. Il film vede Emily nei panni della nevrotica e sempre sull’orlo di una crisi di nervi Emily Charlton, assistente senior della rivista di moda Runway. Diretto da David Frankel e con Anne Hathaway, Meryl Streep e Stanley Tucci, il film esce nelle sale statunitensi a giugno del 2006 incassando oltre 125 milioni di dollari.
Per la sua interpretazione nel film, Emily riceve una nomination nella categoria Miglior Rivelazione Femminile ai Teen Choice Awards del 2006 , vince il premio per Miglior Rivelazione dell’anno ai Movieline Young Hollywood Awards dello stesso anno ed è nominata nella categoria Miglior Attrice Non-Protagonista ai Golden Globe e ai BAFTA. Il film esce nel Regno Unito nell’ottobre del 2006 e a livello mondiale incassa oltre 320 milioni di dollari. Emily vince una nomination nella categoria Miglior stella Emergente ai premi BAFTA del 2007.
Ad agosto del 2006 Emily comincia a girare The Great Buck Howard, film scritto e diretto da Sean Mcginly e con Tom Hanks, John Malkovich e Colin Hanks. Emily interpreta Valerie, un’agguerrita pubblicitaria ingaggiata da un mago che vuole dare nuovo slancio alla sua carriera. Il film debutta al Sundance nel 2008 ed esce nelle sale statunitensi a marzo del 2009. Emily è anche tra le protagoniste del film L’amore secondo Dan, con Steve Carell, Juliette Binoche e Dane Cook, uscito negli stati uniti il 26 ottobre 2007, nel Regno Unito l’11 gennaio 2008 e in Italia il 28 marzo dello stesso anno.
Per Emily è poi la volta de Il club di Jane Austen, con Maria Bello, Frances McDormand, Kevin Zegers e Hugh Dancy, dove interpreta un’insegnante riservata e infelice che brama qualcosa in più rispetto a quanto la vita le abbia riservato.
Successivamente Emily passa vari mesi ad Albuquerque, nel New Mexico, per girare Sunshine Cleaning. Il film è diretto da Christine Jeffs e racconta la storia di due sorelle che danno inizio a un’attività imprenditoriale di successo nel campo della pulizia di scene del crimine. Per il suo ruolo nel film Emily riceve una nomination ai Critic’s Choice Award come Miglior Attrice Non-Protagonista.
Emily è nel cast de La guerra di Charlie Wilson di Mike Nichols, con Tom Hanks, Julia Roberts e Philip Seymour Hoffman, che esce nelle sale americane a dicembre del 2007.
E’ la protagonista del film biografico The Young Victoria, prodotto da Martin Scorsese, per la sceneggiatura diJulian Fellowes e la regia diJean-Marc Vallee, dove interpreta la Regina Vittoria da giovane e nei primi anni del suo regno. Nel cast anche Miranda Richardson, Jim Broadbent e Rupert Friend. Il film è scelto per la serata di chiusura del Toronto Film Festival del 2009 prima di uscire nelle sale americane a gennaio del 2010. Per la sua interpretazione la Blunt è nominata nella categoria Miglior Attrice dei Golden Globe e dei Critic’s Choice Awards del 2010.
A febbraio del 2010 Emily esce nelle sale con il tanto atteso thriller d’epoca Wolfman. Diretto da Joe Johnston, Emily ne è la protagonista femminile, al fianco di Benicio del Toro e Anthony Hopkins, nel ruolo di Gwen Conliffe, una donna in lutto per la morte del marito che si avvicina al fratello durante la caccia al lupo mannaro che l’ha ucciso.
Sempre a febbraio del 2010 presta la voce alla Giulietta del film d’animazione 3D della Disney Gnomeo & Giulietta. Il film, per la regia di Kelly Asbury e con la colonna sonora firmata daElton John, è un rivisitazione a cartoni animati del Romeo e Giulietta shakespeariano con degli gnomi come protagonisti.
A dicembre del 2010 esce nelle sale nel ruolo della Principessa Lilliputia nella rivisitazione del classico di Jonathan Swift I fantastici viaggi di Gulliver. Il film segue le avventure contemporanee dello scrittore di viaggi Lemuel Gulliver, che dopo aver accettato un incarico nelle Bermuda finisce sull’isola di Lilliput . Emily è tra le protagoniste.
A marzo del 2011 Emily è la co-protagonista nel thriller I guardiani del destino, per la regia di George Nolfi con Matt Damon.
A ottobre del 2010 Emily è confermata protagonista femminile del thriller fantascientifico Looper, la storia di un gruppo di killer che spedisce i cadaveri delle proprie vittime indietro nel tempo. Emily interpreterà una ragazza madre che fa di tutto per proteggere il figlio. Nel cast anche Bruce Willis e Joseph Gordon-Levitt, il tutto per la regia di Rian Johnson. L’uscita in sala è prevista per fine 2012.
Emily presta anche la sua voce per l’ultimo film della serie de I Muppet della Disney.
Emily ha recentemente finito di girare Five Year-Engagement, con Jason Segel, Alison Brie, Rhys Ifans e Chris Pratt, per la regia di Nicholas Stoller e con la sceneggiatura di Nicholas e Jason Segel.
A settembre di quest’anno Emily comincerà a girare, al fianco di Colin Firth, la commedia nera di Dante Ariola, Arthur Newman, Golf Pro.
AMR WAKED – Lo sceicco
Amr Waked ha già una lunga carriera cinematografica alle spalle, sia in Medio Oriente che in Europa e ha vinto numerosi premi. Al 2005 risale il suo debutto hollywoodiano nei panni di Mohamed Sheikh Agiza nel film diretto da Stephen Gaghan’s Syriana, per il quale ha vinto il Premio Meriti Speciali della giuria del Festival Internazionale del Cinema del Cairo. Da allora Amr ha interpretato ruoli di primo piano nel film TV di Rowan Jaffe “The Shooting of Thomas Hurndall” del 2008 e nell’incredibile miniserie della HBO dello stesso anno “House of Saddam,” nei panni di Hussein Kamil Almajid.
Tra i suoi lavori più recenti, citiamo Il padre e lo straniero di Ricky Tognazzi e Contagion di Steven Soderberg, con un grandissimo cast hollywoodiano. Lo si potrà anche ammirare nel nuovo film con Sacha Baron Cohen, The Dictator.
KRISTIN SCOTT THOMAS – Patricia Maxwell
L’attrice pluripremiata Kristin Scott Thomas è rinomata in tutto il mondo per il suo talento, la sua eleganza e l’impegno verso la sua arte. Mai riluttante nell’accettate ruoli impegnativi e decisa a non ripetersi mai, la Scott Thomas ha alle spalle una straordinaria collezione di lavori cinematografici, televisivi e teatrali.
Recentemente l’abbiamo potuta ammirare in La chiave di Sara di Gilles Paque Brenner, il film ispirato al best sellerinternazionale di Tatiana de Rosnay che intreccia due storie diverse, una che si svolge nella Parigi della Seconda Guerra Mondiale e l’altra nel presente. La Scott Thomas ha ricevuto una nomination ai Cesar Award per la sua interpretazione nel film. La si può vedere anche nel cast di Crime d’amour di Alain Corneau.
Tra i suoi film più recenti ricordiamo Bel Ami di Declan Donnellan e Nick Ormerod, dove recita al fianco di grandi star come Robert Pattinson, Uma Thurman e Christina Ricci; La Femme du Veme di Pawel Pawlikowski, al fianco di Ethan Hawke; Contre toi di Lola Doillon eCrime d’amourdi Alain Corneau.
La Scott Thomas è coprotagonista del film che ha segnato il debutto alla regia di Sam Taylor Wood, Nowhere Boy (2010). Il film racconta la storia di John Lennon dall’adolescenza ai primi passi da star. La Scott Thomas interpreta la zia di Lennon, Mimi, al fianco di Aaron Johnson e Anne Marie Duff. Per la sua interpretazione ha ricevuto una nomination come Miglior Attrice Non-Protagonista ai BAFTA Awards e un’altra ai British Film Independent Awards. La Scott Thomas è la protagonista di L’amante inglese, film su una donna pronta ad abbandonare tutto per trovare la passione. Per la sua interpretazione ha ricevuto una nomination come Miglior Attrice ai Cesar Awards.
La Scott Thomas è la protagonista del film francese del 2008 acclamato dalla critica Ti amerò sempre, per la regia di Phillipe Claudel. Per la sua interpretazione ha ricevuto nomination ai premi Golden Globe, Cesar e Bafta, ha vinto il premio come Miglior Attrice ai premi del cinema europeo e il premio Miglior Attrice Britannica dell’Anno ai London Film Critics Awards.
La Scott Thomas ha debuttato a Broadway con Il gabbiano di Čechov, ricevendo critiche entusiaste. VARIETY l’ha definita “ipnotizzante” e il NEW YORK TIMES “eccellente”. Per le repliche al Royal Court Theatre di Londra ha vinto il Premio Olivier per Miglior Attrice nel 2001.
La Scott Thomas è nel cast del capolavoro del 2001 di Robert Altman Gosford Park, al fianco di Maggie Smith, Helen Mirren, Michael Gambon, Ryan Phillippe, Derek Jacobi, Alan Bates, Emily Watson e Bob Balaban, film che ha vinto diversi premi tra cui un Oscar, uno Screen Actors Guild Award peril Miglior Cast in un Film e un Broadcast Film Critics Award per il Miglior Cast Corale.
La Scott Thomas è salita alla ribalta mondiale conIl paziente inglesedi Anthony Minghella, dove recita al fianco di Ralph Fiennes e Juliette Binoche. Con il film è stata premiata dalla National Board of Review e ha ricevuto nomination ai premi Golden Globe, BAFTA e Screen Actors Guild.
Dopo aver debuttato nel cinema americano con Under the Cherry Moon di Prince, la Scott Thomas ha poi vinto un premio BAFTA per Miglior Attrice Non-Protagonista con la sua interpretazione in Quattro matrimoni e un funerale di Mike Newell. Tra gli altri film degni di nota che la vedono protagonista, citiamo: Angeli e insetti di Philip Haas; Riccardo III di Richard Loncraine; Mission: Impossible di Brian DePalma; L’uomo che sussurrava ai cavalli di Robert Redford; Destini incrociati di Sydney Pollack; L’ultimo sogno di Irwin Winkler; Luna di fiele di Roman Polanski; The Walker di Paul Schrader, L’altra donna del redi Justin Chadwick, Un matrimonio all’inglese e I Love Shopping.
TOM MISON – Robert
Vincitore del Sir John Gielgud Award nel 2003, Tom ha lavorato ampiamente nel cinema, in televisione e in teatro.
Tra i suoi lavori televisivi, citiamo “Lewis,” “Poirot” e la miniserie della ITV del 2008 “Lost in Austen”.
Tra i lavori per il teatro, l’Elettra di Carrie Cracknell al teatro Young Vic di Londra, l’Amleto di Trevor Nunn all’Old Vic della stessa capitale inglese e l’Enrico IV di Peter Hall al Theatre Royal di Bath.
Tom è protagonista del cortometraggio del 2009 The Suicide Brothers con Keira Knightley e Rupert Friend. Tom è anche coautore della sceneggiatura insieme a Rupert Friend.
Tra i lungometraggi di Tom, ricordiamo Venus di Roger Michell del 2006 e One Day di Lone Schefig, in cui interpreta Callum.
IL CAST TECNICO
PAUL WEBSTER – Produttore
Paul Webster ha alle spalle una carriera di oltre 30 anni nell’industria cinematografica. Ha cominciato la carriera dal gradino più basso lavorando come addetto alle spedizioni in un seminterrato sotto al cinema Gate di Londra. Ha poi lavorato per dieci anni nel campo delle proiezioni e della distribuzione prima di passare alla produzione a metà anni ‘80. Al suo primo lungometraggio, La casa al nº13 in Horror Street, per la Palace Pictures, è seguita un’associazione di cinque anni con la Working Title Films, con la quale ha prodotto cinque lungometraggi, dirigendo la loro sede di Los Angeles. Ha poi proseguito come produttore indipendente, producendo quattro film negli Stati Uniti, tra cui Little Odessa, The Pallbearer e The Yards.
Tra il ‘95 e il ‘97 Paul è stato Capo delle Produzioni della Miramax Films, per la quale ha sovrinteso a numerosi prodotti cinematografici, cominciando dal vincitore dell’Oscar 1996 come Miglior Film Il paziente inglese e finendo con altri due vincitori di Oscar, Will Hunting – Genio ribellee Shakespeare in Love. Nel 1998 ha cominciato a lavorare con le rete TV britannica Channel 4, creando la Film4, società coinvolta nella produzione di oltre 50 lungometraggi e numerosissimi corti nei suoi cinque anni di attività, collezionando oltre 100 premi internazionali e sei nomination agli Oscar. Tra i tantissimi titoli degni di nota, citiamo I diari della motocicletta, East is East, Sexy Beast – L’ultimo colpo della bestia e La morte sospesa.
Paul ha prodotto o lavorato come produttore esecutivo per tantissimi film, che insieme hanno vinto oltre 100 premi, tra cui 3 premi BAFTA per Miglior Film Britannico, e hanno ricevuto 8 nomination agli Oscar. Nel 2004 ha prodotto il grande successo Orgoglio e pregiudizio per la Working Title Films, film con Keira Knightley e Matthew MacFadyen. Recentemente ha prodotto, sempre per la Working Title, il vincitore di un Golden Globe e di un BAFTA come Miglior Film, Espiazione, diretto da Joe Wright e con James McAvoy e Keira Knightley.
Nel 2004 Paul ha fondato con Stephen Garrett e Jane Featherstone la Kudos Pictures, nuova divisione cinema all’interno della Kudos Film & TV, la florida società di produzioni televisive dietro a serie come “Spooks”, “Hustle” e “Life on Mars”. Il primo film prodotto dalla Kudos Pictures èLa promessa dell’assassino, diretto da David Cronenberg e scritto da Steve Knight. Il film è stato acclamato dalla critica e ha vinto il People’s Choice Award al Festival di Toronto. Nel 2007 Paul ha lavorato come produttore esecutivo per la Focus Features e il film Miss Pettigrew, prodotto da Stephen Garrett e con Frances MacDormand e Amy Adams. Ha inoltre prodotto il documentario “Il mistero dei fenicotteri rosa,” primo lungometraggio della Disney Nature.
Nel 2008 la Kudos ha dato vita a una joint-venture tra Shine Pictures e New Regency, che ha prodotto nel 2011 The Gray Man di James Gray.
Nel 2009 ha prodotto Brighton Rock, con Helen Mirren e Sam Riley.
Recentemente si è associato al suo collaboratore storico Joe Wright e al produttore Guy Heeley per formare la Shoobox Films, le cui prime produzioni saranno Anna Karenina, per la Working Title, e il debutto alla regia di Steve Knights, Hummingbird, che Paul coprodurrà con la Shine Pictures per la New Regency.
LASSE HALLSTROM – Regista
Uno dei registi svedesi più rinomati, Lasse Hallström è noto al grande pubblico internazionale per i suoi film di formazione, come La mia vita a quattro zampe e Buon compleanno mr. Grape.
Hallström nasce a Stoccolma il 2 giugno 1946 e comincia la sua carriera cinematografica quando frequenta ancora le scuole superiori, girando con un gruppo di amici un cortometraggio su alcuni compagni che avevano formato una rock band.
Hallström debutta con il dramma romantico En Kille och en tjej nel 1975. Dopo una serie di commedie romantiche, l’affermazione a livello internazionale arriva nel 1985 con Mitt Liv Sond Hund (La mia vita a quattro zampe). Un grande successo per un autentico prodotto d’autore, La mia vita è un film di formazione toccante, ma assolutamente non indulgente. Racconta la storia di un ragazzo mandato a vivere da alcuni parenti dopo che la madre malata terminale non può più occuparsi di lui. Il film colleziona una serie di premi internazionali, tra cui il Golden Globe per Miglior Film Straniero e il premio della New York Film Critics Circle. Hallström ottiene anche la nomination agli Oscar per Miglior Regista e Miglior Adattamento.
Dopo il successo de La mia vita a quattro zampe, Hallström resta in Svezia dove realizza film per bambini. Nel 1991 si trasferisce negli Stati Uniti e realizza il suo primo prodotto americano, Ancora una volta, commedia romantica con Holly Hunter e Richard Dreyfuss, accolta molto positivamente da critica e pubblico. Due anni dopo la reputazione internazionale del regista si consolida ancora di più con il film Buon compleanno mr. Grape, un altro racconto di formazione sulle sofferenze del giovane del titolo (interpretato da Johnny Depp), che desidera ardentemente cambiare vita rispetto alla banalità del suo quotidiano. Le interpretazioni degli attori del film sono fortissime, particolarmente quelle di Depp e di un allora sconosciuto Leonardo Di Caprio, che ottiene la nomination agli Oscar e ai Golden Globe per il ruolo del fratello ritardato di Gilbert.
Hallström torna alla commedia romantica nel 1995 con Qualcosa di cui… sparlare. Il regista non realizza altri film per quattro anni, tornando solo nel 1999 con l’adattamento del romanzo di John Irving, Le regole della casa del sidro, sceneggiato dall’autore stesso e interpretato da Tobey Maguire, Charlize Theron, e Michael Caine. L’anno successivo Hallström colleziona un altro grande successo con la commedia drammatico-romantica Chocolat. Il film riceve diverse nomination, tra cui quattro ai Golden Globe e cinque agli Oscar. Hallström non dà segni di voler rallentare la sua produttività e nel 2001 esce The Shipping News – Ombre dal passato. Il film è ben accolto dalla critica e ha ottimi incassi. Tra i suoi film più recenti, citiamo Il vento del perdono (2005), Casanova (2005) e Dear John (2010), un adattamento del romanzo di Nicholas Sparks, con Channing Tatum e Amanda Seyfried, che al botteghino ha superato Avatar, che occupava il primo posto della classifica dei film più visti da sette settimane.
TERRY STACEY – Direttore della fotografia
Tra i lavori di Terry Stacey, citiamo 50 e 50di Jonathan Levine, con Joseph Gordon-Levitt, Seth Rogen, Anna Kendrick e Bryce Dallas Howard; Dear John di Lasse Hallström; Adventureland di Greg Mottola; Tell-Tale di Michael Cuesta; P.S. I Love You di Richard LaGravenese, con Hilary Swank; il pluripremiato American Splendor;Friends With Money di Nicole Holofcener; In Her Shoes – se fossi lei di Curtis Hanson; Winter Passing di Adam Rapp; The Door In The Floor di Tod Williams; The Laramie Project di Moises Kaufman; World Traveler di Bart Freundlich; Endigo di Larry Fessenden; Just A Kiss di Fisher Stevens; Things Behind the Sun di Alison Anders; Happy Accidents di Brad Anderson; Trick di Jim Fall; Spring Forward di Tom Gilroy e The Dream Catcher di Edward Radtke, lavoro con cui ottiene una Menzione Speciale al Festival di Salonicco del 1999. Stacey ha anche girato sette puntate della serie TV di Peter Berg, “Wonderland” e una puntata della serie della Showtime, “Dexter.” Il suo cortometraggio“The Hat” (co-diretto con Julia Jordan) debutta a Sundance nel 2002.
Dopo la laurea presso il Manchester College Stacey si trasferisce a New York, dove collabora con la Collective for Living Cinema, realizzando cortometraggi in 8 e 16 millimetri. Nel 1987 torna in Inghilterra, dove per tre anni girerà documentari per la BBC e Channel 4. Negli anni ’90 lavora come direttore della fotografia per videoclip di artisti del calibro di Rod Stewart, Toni Braxton e Dwight Yoakam.
Attualmente Stacey risiede a New York.
LISA GUNNING – Montaggio
Lisa comincia la sua carriera alla fine degli anni ’90 montando spot pubblicitari per l’affermata società di post-produzione Whitehouse. Nel 1998 lavora a un corto per l’ONLUS Comic Relief insieme ad Anthony Minghella, dando inizio a una lunga collaborazione tra i due. Lavora al suo primo lungometraggio proprio con Minghella, Complicità e sospetti, e lavora di nuovo con il regista per il Film TV The No.1 Ladies Detective Agency. Oltre a lavorare con John Madden per il thriller Killshot (2008), Lisa collabora con l’artista e regista Sam Taylor-Wood per il cortometraggio vincitore di un premio BAFTA, Love You More, e per il primo lungometraggio della regista, Nowhere Boy, che annovera numerose nomination ai premi BAFTA e BIFA.
SIMON BEAUFOY – Sceneggiatura
Il film sceneggiato da Simon Beaufoy 127 ore ha ricevuto 8 nomination ai premi BAFTA, tra cui Miglior Adattamento e Miglior Film Britannico, e una nomination per Miglior Adattamento ai Golden Globe e agli Oscar.
The Millionaire, sempre sceneggiato da Beaufoy, ha vinto 8 Oscar nel 2009, tra cui Miglior Adattamento, Miglior Regista e Miglior Film.
Nel 2009 ha scritto “Burn Up”, la fiction sui cambiamenti climatici scritta per Kudos/BBC e il film Miss Pettigrew, con Frances McDormand e Amy Adams.
Tra i lavori precedenti di Simon, ricordiamo Full Monty, la sua prima sceneggiatura per un lungometraggio, scritta nel 1996. Il film è stato nominato agli Oscar nelle categorie Migliore Sceneggiatura Originale e Miglior Film, ai premi Writers’ Guild of America per la Migliore Sceneggiatura Originale e ai Golden Globe nelle categorie Miglior Film e Miglior Sceneggiatura Originale. Ha avuto 11 nomination ai premi BAFTA, vincendo in varie categorie, tra cui Miglior Film, e ricevendo il Premio del Pubblico Daily Mail per il Miglior Film.
Tra gli altri lungometraggi da lui sceneggiati, ricordiamo Fra i giganti (1999), The Darkest Light (1998) e Yasmin (2003). Il film digitale a basso budget da lui scritto, This is not a Love Song, è stato girato in Scozia nel 2004 ed è stato ben accolto dalla critica.
Attualmente sta creando una serie TV per la HBO, anche come produttore esecutivo insieme a Russell Crowe e Maria Bello, ispirata al libro “Emergency Sex e Other Desperate Measures: A True Story From Hell on Earth,” (‘Sesso d’emergenza e altri provvedimenti disperati: una storia vera dall’inferno sulla terra’) di Kenneth Cain, Heidi Postlewait e Andrew Thomson. Il progetto racconta gli incredibili sforzi di alcuni operatori di organizzazioni non-governative all’estero la cui sanità mentale viene messa a dura prova dalle varie atrocità a cui assistono, dalla solitudine e dai loro desideri primari. Tra gli altri suoi progetti, troviamo gli adattamenti di Journey to the River Sea, per la Kudos Film & TV, di “Waterlog” di Roger Deakins, per la BBC4 e del romanzo di culto The Raw Shark Texts, per la Blueprint Pictures/Film 4.
Simon si è laureato presso la Scuola di Cinema di Bournemouth, dove ha prodotto “Release Me”, un film di 30 minuti trasmesso dalla BBC 2 e vincitore di cinque premi a vari festival internazionali. Ha poi realizzato un documentario della stessa durata intitolato “Shattered Dream”, una coproduzione con la John Gau Productions, trrsamesso dalla BBC 2 nel 1993.
MICHAEL CARLIN – Scenografie
Michael Carlin ha studiato scultura a Perth e a Sydney ed ha praticato le belle arti prima di trasferirsi a Londra a fine anni ‘80 per perseguire una carriera cinematografica.
Ha lavorato con diverse mansioni per alcuni film indipendenti come Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante di Peter Greenaway, Demoniaca di Richard Stanley e Backbeat – Tutti hanno bisogno di amore di Iain Softley.
Ha curato le scenografie di molti spot pubblicitari per RSA, Knucklehead, Dab Hand Media, HomeCorp, Gorgeous, & Smuggler, lavorando con svariati registi, tra cui Frank Budgen, Tom Carty, Thomas Leach, Charlie Crane, Barney Cokeliss e Dylan Kendle.
Il primo lungometraggio di Michael come scenografo è l’adattamento del romanzo di Nick Hornby Febbre a 90°, con Colin Firth e per la regia di David Evans. Successivamente ha lavorato a numerosi film, tra cui L’ultimo re di Scozia di Kevin Macdonald; In Bruges – La coscienza dell’assassino di Martin McDonagh, per la Focus Features e con Colin Farrell e Ralph Fiennes; La duchessa di Saul Dibb, con Keira Knightley e Ralph Fiennes, con cui Michael ha ottenuto una nomination agli Oscar per la Migliore Scenografia, e The Eagle, la sua seconda collaborazione con il regista Kevin Macdonald.
JULIAN DAY – Costumi
Julian comincia la carriera dopo la laurea in Studi Teatrali presso l’Università di Birmingham.
Per un anno lavora presso Angels, famoso fornitore di costumi teatrali con sede a Londra, dove nasce il suo interesse nel campo. Julian inizia a disegnare i suoi modelli all’inizio del nuovo millennio per svariate produzioni, tra cui My Summer of Love,’ Last Resort e Control. Oggi è molto richiesto per via del suo stile eclettico e originale. Ha una passione per i costumi da lavoro francesi e l’abbigliamento da caccia americano.
PAUL TORDAY – Autore del romanzo
Paul Torday nasce nel 1946. Tra il 1964 e il 1967 frequenta il corso di laurea in Letteratura Inglese presso il Pembroke College di Oxford. Paul lavora a tempo pieno come imprenditore fino all’età di 59 anni, quando scrive il primo romanzo, il best seller PESCA AL SALMONE NELLO YEMEN, tradotto in 23 lingue. Da allora ha pubblicato L’irresistibile eredita di Wilberforce (2008),La ragazza del ritratto (2009), Vita avventurosa di Charlie Summers (2010), More Than You Can Say e The Legacy of Hartlepool Hall (entrambi del 2011 e ancora inediti in Italia).
Paul è sposato, ha due figli da un precedente matrimonio e due figli acquisiti. Vive e lavora nella Valle del Tyne nel Northumberland. È appassionato di pesca.
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