18 Maggio QUELLA CASA NEL BOSCO The Cabin In The Woods con Chris Hemsworth , Jesse Williams, Kristen Connolly, con un cameo di Sigourney Weaver
QUELLA CASA NEL BOSCO
Se credi di conoscere già la storia, ripensaci!
Opera prima di Drew Goddard (già produttore e sceneggiatore di Cloverfield e delle serie tv Alias e Lost), scritto a quattro mani con Joss Whedon (padre di Buffy l’ammazzavampiri e Angel, regista di The Avengers) che ne è anche produttore, QUELLA CASA NEL BOSCO, è un’allucinante horror che rivolta completamente un genere e che, dichiara il regista: “Metterà la parola fine a tutti gli altri horror sulle case stregate. Vedrete delle cose che non avete mai visto nella vostra vita, resterete increduli davanti ad alcuni dei luoghi in cui vi porteremo. Però sarà divertente. Anche cruento, violento e terrificante ma divertente”.
Nel cast Chris Hemsworth (Thor), Jesse Williams (star di Gray’s Anatomy), Richard Jenkins, Bradley Whitford, Kristen Connolly e in un cameo anche Sigourney Weaver
QUELLA CASA NEL BOSCO, comincia come tantissimi horror: un gruppo di giovani sfrenati composto da cinque compagni di college va in gita in campagna, in un’isolatissima casetta, per un week-end di dissolutezze, ma subiscono l’attacco di orripilanti esseri sovrannaturali e trascorrono una notte di infinito terrore tinto da fiumi di sangue. Ti sembra una storia già sentita? Aspetta! I nostri adolescenti cominciano a comportarsi come tutti gli eroi dei tipici film horror, mentre un gruppo di tecnici rinchiuso in una sala operativa scruta, e spesso controlla, ogni mossa dei ragazzi terrificati. La storia dietro il loro coinvolgimento è solo la punta dell’iceberg di una fantastica e incredibile odissea che demolisce le convenzioni del genere horror con una vertiginosa e spietata spirale di follia sanguinaria, caratterizzata da una fantasia fervente e uno humour malizioso.
INFORMAZIONI SULLA PRODUZIONE
Goddard spiega, “A un primo livello QUELLA CASA NEL BOSCO funziona come un classico film del terrore: il tipico film da popcorn che ti fa stringere la tua ragazza o il tuo ragazzo mentre segui le sorti di cinque adolescenti che si inoltrano nel bosco e vanno incontro a esperienze allucinanti. Ma è anche la nostra versione di questo genere di film. Significa che tutto diventa molto più folle di quanto potresti mai immaginare”.
L’attore Chris Hemsworth, conosciuto dal grande pubblico per Thor, ricorda il giorno in cui ha letto la sceneggiatura di Goddard e Whedon per la prima volta. “All’inizio ho pensato, ah, ma questo è il solito horror. Non avevo ancora capito. Poi la sceneggiatura ha cominciato a evolversi, a prendere una piega diversa, a sconvolgermi sempre di più. Diventava sempre più pazzesca, fino a quando – beh, niente. Non c’è tregua. Ti accompagna su una strada che ti sembra riconoscibile, ma poi sovverte tutto quello che pensi di sapere”.
Per Goddard e Whedon questo film è un atto di amore verso il genere horror e rende omaggio ad alcuni classici come La casa di Sam Raimi o Suspiria di Dario Argento. È chiaro che il film rende omaggio a questi predecessori, ma li mette anche in discussione. “Adoro l’horror” spiega Whedon. “Ma le trame stanno diventando sempre più prevedibili. Le morti sono sempre più disgustose. I giovani protagonisti sono sempre più intercambiabili e ci si dedica agli strumenti di tortura che non ai dialoghi. Si tende a deprezzare tutto il rituale del cinema horror”.
Che non si tratta del tipico film horror di oggi lo si intuisce scoprendo che il cast comprende due attori veterani, Bradley Whitford e Richard Jenkins, nel ruolo dei capi della sala operativa Hadley e Sitterson. I due, con l’impiego di varie tecnologie, costringono i cinque amici a incarnare gli stereotipi dell’horror. Se all’inizio i nostri ragazzi si comportano a un livello al di sopra della maggior parte delle vittime degli horror contemporanei, man mano diventano sempre più incapaci di resistere alle idee di Sitterson e Hadley su come dovrebbero agire. “I capi della sala operativa sono i nostri supplenti, si sostituiscono al pubblico” spiega Whedon. “Ma rappresentano anche tutto quello che noi, in quanto narratori, ci troviamo sempre ad affrontare: la necessità di inferire sempre di più sui ragazzi che vediamo sullo schermo, farli comportare come degli stupidi, rendere le loro morti più importanti della suspense che li porta a morire”.
“Il pericolo di molti horror è che spesso trattano il pubblico come una massa di idioti” sostiene Hemsworth. “Questo film ha come priorità il rispetto per il pubblico, ponendogli delle domande su cosa ci spinge a vedere dei film del terrore”.
Whedon ammette che questo interrogativo lo affascina. Perché amiamo tanto l’horror? “C’è una parte di noi, profonda, buia e primitiva, che vuole assistere al sacrificio degli eroi sullo schermo. Volevo realizzare un film che spiegasse il perché di tutto questo. Ed è stata un’esperienza molto strana, perché noi realizziamo anche film del terrore convenzionali. È indubbio che amiamo il genere e i suoi tropi, ma allo stesso tempo ci poniamo molte domande sul perché ci piace tanto e sulle strade che il genere sta prendendo”. Goddard aggiunge, “Il film del terrore è solo un punto di partenza per porre alcune domande sull’umanità in generale. Per quale motivo sentiamo l’esigenza di emarginare, oggettificare e massacrare dei ragazzi? Non è qualcosa di specifico al genere horror, o al cinema in generale, o alla cultura contemporanea. Infliggiamo le stesse cose ai giovani da sempre. È questo l’interrogativo al centro del film”.
Drew Goddard e Joss Whedon si sono conosciuti quando Goddard è stato assunto come sceneggiatore per la serie TV “Buffy l’ammazzavampiri”. Si è creato un sodalizio fruttuoso e creativo – nonché un’autentica amicizia – e i due lavorano regolarmente insieme da allora, così è nato anche il progetto di QUELLA CASA NEL BOSCO.
“L’idea iniziale è stata di Joss – cercavamo qualcosa da scrivere insieme e lui aveva questo progetto che gli girava in testa. E appena ho sentito le parole ‘si svolge in una casetta isolata’ ho detto ‘ci sto”. I due hanno elaborato l’idea e scritto rapidamente la sceneggiatura nel tempo libero dai loro altri impegni.
La sceneggiatura ha poi avuto il semaforo verde dalla MGM, grazie al sostegno della produttrice Mary Parent. Ma per via di alcuni cambiamenti aziendali, la MGM non ha potuto proseguire con il film e a quel punto è subentrata la Lionsgate. “Vuoi sempre che il tuo film trovi la casa giusta”, dice Whedon, “e indubbiamente la Lionsgate era la casa ideale per il nostro film. Moltissimi dei film da cui trae ispirazione, erano stati distribuiti proprio dalla Lionsgate!”.
Goddard aggiunge, “In alcuni ambienti non ci si intende troppo sull’horror, ma alla Lionsgate in una riunione posso dire cose del tipo, ‘vorrei qualcosa di rosso, ma non rosso in stile Discesa nelle tenebre, pensavo più a un rosso alla Alta tensione” senza che mi guardino come se fossi completamente matto. Parliamo la stessa lingua, insomma. Sono fantastici”.
Un obiettivo di Goddard e Whedon era avere un cast che unisse attori affermati, volti nuovi e molti dei veterani del mondo di Whedon, ed è esattamente su questo che hanno lavorato i direttori casting Amy Britt e Anya Colloff, che avevano già lavorato su “Buffy L’ammazzavampiri” e “Angel”. Ma il processo del casting non è stato privo di difficoltà. “Chiediamo molto ai nostri attori” spiega Goddard. “Devono sapersi alternare tra il comico e il drammatico. Spesso all’interno di una stessa scena – o addirittura di una stessa frase. È difficile trovare attori in grado di cambiare marcia così velocemente”.
Sin dall’inizio il sogno di Goddard era di avere Richard Jenkins nel ruolo del capo della sala operativa Sitterson. Gli ha mandato la sceneggiatura il venerdì sera e lunedì mattina è arrivata la telefonata con l’entusiastica adesione di Jenkins al progetto.
“Mi ero innamorato di tutti quei colpi di scena, di tutto l’approccio. È un film coraggiosissimo” dice l’attore. “La sala operativa è piuttosto spoglia. Sembra un ufficio qualunque. Ma poi cominci a capire che combinano lì dentro ed è tutto talmente bizzarro. Fa un effetto incredibile vedere questi due mondi all’interno di uno stesso ambiente”.
La partecipazione di Jenkins ha subito dato vigore al tutto il processo di casting. Bradley Whitford ha accettato il ruolo di Hadley, lasciando Goddard incredulo di tanta buona sorte. “Avere entrambi gli attori sembrava un sogno irraggiungibile, invece sono stati i primi ad accettare” dice. Racconta Whitford, “All’inizio pensavo che fosse un horror adrenalinico secondo tutti i carismi, ma più ci pensavo e più mi sembrava che avesse delle qualità estremamente divertenti e ingegnose. È un modo molto arguto di affrontare il genere. Hadley non batte ciglio, come se il suo doversi occupare costantemente di violenza lo escludesse da una vera esperienza della stessa”.
Per tenere la storia segreta ed evitare che fosse diffusa nella blogosfera, la sceneggiatura è stata super protetta e gli autori hanno scritto delle parti finte per i provini del resto del cast, il che si è rivelato un esercizio in sé divertentissimo. Ricorda Whedon, “nella sceneggiatura di Curt era diventato un film sui pterodattili; nella scena di Holden e Jules con i tentacoli nell’idromassaggio, Marty aveva un monologo su un essere mostruoso fatto esclusivamente di artigli. Quindi, il principio era prendere il personaggio che t’interessava e inserirlo in un film completamente diverso”.
La ricerca per i ruoli dei più giovani, tuttavia, è stata più difficile, perché servivano attori in grado di interpretare sia i personaggi autentici che gli stereotipi che sono costretti a diventare. La squadra del casting è stata estremamente presciente nella scelta di Chris Hemsworth per il ruolo di Curt, prendendolo prima della sua rapida ascesa al successo con Thor e l’imminente The Avengers, dello stesso Whedon. Spiega Goddard, “È impossibile negare la presenza scenica di Chris, l’abbiamo sentita immediatamente nel momento in cui è entrato in quella stanza. Riesce a immedesimarsi nel ruolo della star del football americano, così comune in questo tipo di film, ma ha una capacita istintiva di trovare anche il lato umano del personaggio senza cadere negli stereotipi, il che era cruciale per il ruolo”.
Racconta Hemsworth, “Ho avuto la parte e ne ho parlato con il mio agente che mi ha detto, ‘Congratulazioni. È fantastico.’ Ed io, ‘Sì, ma qualcuno ha letto la sceneggiatura?’ E loro, ‘No’. Si scommetteva tutto sulla reputazione di Joss e Drew, dando per scontato che si trattasse di qualcosa di assolutamente positivo. Poi ho finalmente letto la sceneggiatura e mi è piaciuta da morire. È segno di grande talento, secondo me, scrivere una storia da incubo ma piena di venature comiche. Sono due uomini geniali”.
Gli autori si sono trovati d’accordo sul fatto di dover trovare l’attrice per il ruolo di Dana, sulla quale si sarebbe basata la scelta degli altri giovani protagonisti. La ricerca è stata lunga e frustrante e all’inizio sembrava non ci fossero alternative fattibili, finché non hanno avuto la fortuna di conoscere Kristen Connolly. Ricorda Whedon, “dal primo momento in cui l’abbiamo vista in video, non ho avuto dubbi. Il suo provino filmato era talmente forte che l’avremmo potuto includere nel film”.
“Dana è una ragazza normale che non si crede una strafiga” dice Connolly. “La cosa bella di Joss è che fa diventare eroi chi non ti aspetteresti. Dana è una ragazza semplice la cui forza deriva dall’amore per i suoi amici e dalla necessità”.
La profondità del provino di Fran Kranz, uno dei protagonisti della serie TV dello stesso Whedon “Dollhouse”, aveva particolarmente colpito gli autori del film”.Molti attori venivano con dei provini molto unidimensionali. L’atteggiamento era, per esempio, semplicemente ‘io sono lo sballato che si fa le canne,’” racconta Goddard. “Ma, all’interno del ruolo, Fran è riuscito a trovare quel senso di solitudine e quell’innocenza che noi ritenevamo importantissimi per la parte”.
Con un rovesciamento della tradizionale morale del genere horror, che di solito vuole che il ‘tossico’ sia una vittima facile e inconsapevole, la paranoia da fattone di Marty lo aiuta a capire la verità che sta dietro alla casetta. “Alla fine intuisce la manipolazione messa in atto da quelli della sala operativa” dice Kranz”.Fiuta che c’è qualcosa che non va”. E Whedon aggiunge “Marty è quello a cui nessuno dà credito. Tutti lo umiliano e lo prendono in giro; è il buffone che prende calci da tutti. Ma è lui il primo ad avere un sentore di quello che sta succedendo”.
Per il ruolo di Holden, il cui personaggio diventa l’intellettuale rigido e inflessibile del gruppo, l’erudito, il bel Jesse Williams sembrerebbe una scelta atipica. Ma, come ci rivela Goddard, questa era proprio l’intenzione degli autori”.Volevamo contrastare i cliché, far capire la marginalizzazione che può crearsi in questi film di genere. Jesse sapeva come immedesimarsi nell’angosciante introspezione che è centrale al personaggio di Holden, e questo è qualcosa in forte contrasto con il suo carisma da idolo del cinema giovanile”.“Quando indossa gli occhiali per interpretare la versione ‘nerd’ di se stesso” spiega Whedon “Jesse si trasforma completamente. Sono tra le sequenze del film che più amo”.
Da parte sua, anche a Williams è piaciuto interpretare un ruolo diverso dal suo cliché”.Holden è un tipo in gamba e prudente” dice l’attore. “Non ama il rischio e non è il tipo del maschio alfa. È stato un ruolo divertente per me, specialmente quei momenti imbarazzanti con Dana, il personaggio interpretato da Kristen Connolly”.
Ad arricchire il cast, Anna Hutchison ha accettato con entusiasmo il ruolo di Jules, la “bionda mozzafiato”, dando grande profondità a un personaggio che i capi della sala operativa trattano da oggetto. Racconta Whedon, “Anna ha colto in pieno l’ironia della violenza e delle situazioni sessuali. Era infiammata da tutto. Poteva cadere con la faccia per terra come una stuntwoman, si lanciava di qua e di là. Le dicevamo di non farlo, ma lei andava avanti lo stesso. A ogni ripresa c’era qualcosa di nuovo – un’improvvisazione, qualche momento frizzante pieno di energia. Dà tantissimo come attrice”.
Per i ruoli chiave secondari Goddard e Whedon non hanno saputo resistere alla tentazione di invitare alcuni dei loro attori preferiti che avevano già lavorato in alcune delle loro precedenti produzioni. Tom Lenk, noto ai fan di Whedon per i suoi ruoli in “Buffy l’ammazzavampiri” e “Angel” interpreta Ronald, lo stagista della sala operativa. Whedon ne parla spesso come del “portafortuna” suo e di Goddard”.
“Tom Lenk è uno degli attori più divertenti con cui abbia mai lavorato” dichiara Goddard. “Mi incanta infinitamente e spero di avere la fortuna di poter lavorare con lui per il resto della mia carriera”.
Un’altra veterana di Whedon, Amy Acker (“Angel”, “Alias”, e “Dollhouse”), la troviamo nei panni di Lin, un assistente della sala operativa che lavora al fianco di Sitterson e Hadley. Dice Goddard, “Amy è la nostra arma ‘non troppo segreta’. Incarna la competenza tecnica che è così importante per il nostro stile. Nessuno è più brava di lei a farti ridere e a spezzarti il cuore in un’unica frase”.
Gli autori si sono rivolti ad alcuni collaboratori del passato anche per altri elementi chiave della troupe. Oltre ai direttori del casting Amy Britt e Anya Colloff, Goddard e Whedons hanno chiamato la montatrice Lisa Lassek (“Angel”, Serenity e “Firefly”), la costumista Shawna Trpcic (“Firefly”, “Angel”, “Dr. Horrible’s Sing Along Blog”, e “Dollhouse”) e lo scenografo Martin Whist (Cloverfield). Come direttore della fotografia, Goddard ha pensato a Peter Deming, che aveva il “curriculum perfetto per il LA CASETTA”, avendo alle spalle film come Scream – chi urla muore, La casa 2 e Mulholland Drive. Con un altro colpo di fortuna, Deming si è rivelato essere amico intimo del capo produzione del film e ha subito accettato di entrare nel progetto.
La lavorazione si è svolta tra il 9 marzo e il 29maggio in varie location nei pressi di Vancouver, British Columbia. Tranne alcuni problemi meteorologici nella fase iniziale, Goddard e Whedon hanno potuto proseguire con quello spirito di meraviglia infantile nato in fase di scrittura. “Questo non era un film in cui si stava tutto il giorno chiusi in una stanza a discutere” dice Goddard “Ogni giorno c’era qualcosa che il dodicenne in noi avrebbe ammirato a occhi spalancati per lo stupore. Abbiamo sempre cercato di tener fede a questo principio. Ricordo che leggendo la scaletta una settimana prima delle riprese, davo un’occhiata a ogni scena e dicevo, ‘questa sarà divertentissima da girare, e quest’altra pure, e quest’altra sarà un vero spasso”.
“In questo film succedono molte cose decisamente spiacevoli, eppure si tratta del set più allegro sul quale abbia mai lavorato” dichiara Jenkins. “Gli attori lavorano molto meglio quando non ci sono tensioni. E siamo stati tutti benissimo, perché era chiaro che Joss e Drew amavano il proprio lavoro”.
Anche se QUELLA CASA NEL BOSCO rappresenta il suo esordio alla regia, la lunga esperienza di Goddard come sceneggiatore per la televisione l’ha preparato bene a questo nuovo ruolo. Ci spiega “In televisione gli sceneggiatori/produttori hanno molti dei poteri che nel mondo del cinema sono prerogativa dei registi. Ti trovi a sovrintendere un po’ a tutto e a stare quasi sempre sul set. Quindi, stare sul set del film nei panni del regista non mi è sembrato poi qualcosa di così alieno”. Al contrario, secondo Goddard l’esperienza è stata più come l’avverarsi di un sogno. “Non saprei immaginare un’opportunità migliore di questa per il mio primo film. Mi ha dato la possibilità di girare più film in uno, perché abbiamo continuamente cambiato marcia. Dovevo darmi almeno un pizzico al giorno per assicurarmi che non stessi sognando”.
“Drew è chiarissimo su cosa si aspetta da te” commenta Jesse Williams, “ed è chiaro che ha una vera passione per quello che fa. Per lui ogni singola ripresa è fondamentale. È un piacere lavorare con qualcuno che ti dà questa sensazione, un vero capitano di nave. E le riprese sono durate a lungo. Quindi è stato fantastico aver conservato la stessa energia, la stessa positività per tutto il tempo. Se c’è una parola per descrivere Drew è proprio questa. Che persona positiva!”.
“Drew è un autentico appassionato di horror” aggiunge Whedon. “Avrebbe comprato tutto il sangue disponibile in Canada. È quel tipo di regista horror che se ne può stare una giornata intera a studiare diversi schizzi e spruzzi di sangue per trovare quello perfetto”. Qualunque sfida si trovassero ad affrontare, Goddard e Whedon erano determinati a continuare nel loro spirito di collaborazione. “Quando siamo insieme sul set c’è sempre un gran brulicare d’idee, ma siamo sempre in sintonia” spiega Goddard. “Certo, abbiamo avuto i nostri disaccordi, ma ha sempre vinto la passione per il progetto. Quindi, se un contrasto era troppo forte, uno di noi rinunciava alla propria idea”.
La narrazione su più livelli di QUELLA CASA NEL BOSCO richiedeva scenografie distinte e ben immaginate per i due ambienti principali: la casetta e la sala operativa. “Hanno caratteristiche completamente diverse, sembrano quasi appartenere a film diversi” spiega lo scenografo Martin Whist. “I due ambienti dovevano risultare molto distinti l’uno dall’altro, per mantenere questa freschezza e sorprendere costantemente il pubblico”. Whist e gli autori hanno ricreato un’autentica “casetta californiana dell’epoca post-Guerra Civile/Corsa all’oro” dopo approfondite ricerche fotografiche, mentre la sala operativa è ispirata a un ambiente high-tech tipo “NASA, Houston anni ‘70”. “Per me era importante che tutto sembrasse autentico, anche quando succedono le cose più assurde ed esagerate” dice Goddard. “Volevo delle scenografie sobrie ed eleganti, così che quando il film entra nel surreale, resta comunque una base realistica”.
I costumi riflettono il contrasto tra la casetta rustica e l’elegante sala operativa tramite dei codici di colore diversi per i ragazzi e gli adulti. “I giovani indossano abiti vivaci e festosi” spiega la costumista Shawna Trpcic. “Mentre per quelli della sala operativa mi sono ispirata principalmente a una foto di una base nucleare di guerra degli anni ‘50. C’erano tutte le varie caste che lavorano all’interno di una base nucleare, dagli scienziati agli addetti di laboratorio”.
Per quanto riguarda i tantissimi effetti speciali presenti nel film, Goddard e Whedon hanno cercato di evitare il più possibile le immagini generate al computer. “Per quanto possano essere eccellenti, gli effetti digitali non possono competere con un essere mostruoso fisicamente presente” afferma Goddard. “Quindi, la regola è sempre stata, ‘se è possibile costruirlo, lo costruiamo.’ Questo principio ha costretto tutti a essere più creativi è credo che il film tragga vantaggio da questa politica estetica”.
Ora che il film è stato completato ed è in attesa di uscire nelle sale, Goddard e Whedon hanno un po’ di tempo per contemplare il loro lavoro prima che Internet si riempia di recensioni da parte dei fan di Whedon e del genere horror. “Quello che mi rende più felice è che il film si accosta moltissimo alla nostra idea iniziale” dice Goddard. “È un film che il sistema di Hollywood poteva tranquillamente stroncare sul nascere, e il fatto che non siamo mai dovuti arrivare a compromessi con nessuno riguardo alla nostra visione dice molto sulla forza del nostro produttore”.
“QUELLA CASA NEL BOSCO è fedele a quello che io e Drew abbiamo scritto” concorda Whedon. “La nostra intenzione era creare un’esperienza di due ore che apparisse familiare ai fan dell’horror come noi, e poi capovolgere il tutto facendo andare il pubblico in tilt”.
IL CAST ARTISTICO
KRISTEN CONNOLLY (Dana), dopo la laurea presso la Yale School of Drama ha partecipato come guest star a numerose fiction televisive newyorchesi, tra cui “New Amsterdam”, “Law & Order: Criminal Intent”, “Life on Mars”, “Nurse Jackie” e “Mercy”. È apparsa più volte nelle soap “Sentieri” e “Così gira il mondo”.Ha partecipato a diversi film di successo tra cui “Revolutionary Road”, “E venne il giorno” e “I Love Shopping”. Kristen ha recitato in “Misura per misura” e “Tutto è bene quel che finisce bene” all’evento ‘Shakespeare in the Park’ di New York nell’estate 2011. In autunno del 2011 ha interpretato ‘Cordelia’ nella produzione del New York Public Theater di “King Lear”, recitando al fianco di Sam Waterston e Kelli O’Hara.
Prossimamente potremo vedere la Kristen tra i protagonisti della serie americana “House of Cards” per la regia di David Fincher, al fianco di Kevin Spacey e Robin Wright.
L’attore australiano CHRIS HEMSWORTH (Curt), protagonista di Thor, adattamento cinematografico di Kenneth Branagh del famoso fumetto della Marvel, è diventato uno dei divi più richiesti di Hollywood. In primavera vestirà di nuovo i panni di ‘Thor’ in The Avengers, recitando al fianco di Robert Downey Jr., Samuel L. Jackson e Scarlett Johansson. Lo potremo ammirare anche in “Biancaneve e il cacciatore” della Universal, al fianco di Kristen Stewart e Charlize Theron, nel remake di Dan Bradley di “Alba rossa” nel ruolo che fu di Patrick Swayze e in“Rush” di Ron Howard, dove interpreta il pilota di Formula Uno inglese James Hunt.
Hemsworth ha debuttato sul grande schermo con Star Trek di J.J. Abrams, nel ruolo chiave di ‘George Kirk’ al fianco di Chris Pine e Zoe Saldana. Lo si è anche visto in A Perfect Getaway – Una perfetta via di fuga della Relativity Media/Rogue Pictures al fianco di Timothy Olyphant. Hemsworth è nato e cresciuto in Australia.
ANNA HUTCHISON (Jules) è una delle giovani attrici più ricercate in Nuova Zelanda e sta già mietendo successi nei mercati australiani e statunitensi. È conosciutissima in Australia come co-protagonista, nel ruolo di ‘Alison Dine’ della popolarissima serie TV del 2009 acclamata dalla critica “Underbelly – A Tale of Two Cities” del Nine Network Australia. Nel 2011 ha partecipato più volte come guest alla quinta serie di “Sea Patrol” sempre per Nine Network. Lo stesso anno la vede protagonista del film TV di Channel Nine “Panic at Rock Island” e della serie TV di Seven Network “Wild Boys”.Nel 2008 ha interpretato la coprotagonista della serie TV neozelandese “Go Girls” per la South Pacific Pictures. Il suo personaggio, ‘Amy’ è poi riapparso regolarmente come guest nella seconda serie del 2009 e la terza del 2011.
Sempre nel 2008 Anna è stata la principale guest della prima stagione della serie TV statunitense “La spada della verità” per la ABC/Disney Networks. Nel 2007 Anna è stata la coprotagonista, nei panni di ‘Lily’, nella serie TV statunitense “Power Rangers” per la ABC/Disney Networks e nei panni di ‘Pony’ nella serie TV neozelandese “Ride With The Devil” per la Isola Productions. Nel 2006 Anna ha interpretato il ruolo di ‘Lisa’ nel film TV dellaDisney USA “Wendy Wu”. Nel 2005 è stata guest fissa nel ruolo di ‘Anya’ per la serie neozelandese della TV1 “Orange Roughies” e tra il 2002 e il 2004 Anna ha interpretato il ruolo di ‘Delphine’ nella serie TV più longeva della neozelandese TVNZ “Shortland Street”.
Tra i lavori per il teatro di Anna ricordiamo due stagioni di “The Woman” ai teatri Downstage e Silo di Auckland, “Sex with Strangers” al teatro Herald di Auckland e “To Russia with Love” al teatro Silo della stessa città.
Tre le nomination di Anna ricordiamo: nomination al premio Grahame Kennedy per Nuovo Talento Eccezionale ai premi televisivi australiani (Logie) per “Underbelly: A Tale of Two Cities” (2010), finalista nel concorso Successo in Cinema e Televisione dei WIFT awards neozelandesi – premi dedicati alle donne nel cinema e nella televisione – per “Gossip Girls” (2009), Miglior Interpretazione in un Cortometraggio per “The Lost One” ai New Zealand Film Awards (2006), Miglior Attrice ai neozelandesi People’s Choice Awards nel 2004 e nel 2005 per il suo lavoro in “Shortland Street” e nel 2004 Miglior Giovane Interprete di una Serie TV, sempre per “Shortland Street”.Nel 2004 Anna ha vinto il People’s Choice Award come Miglior Astro Nascente, ancora una volta per “Shortland Street”.
Uno dei giovani talenti più richiesti e brillanti di Hollywood, FRAN KRANZ (Marty) continua a eccellere in ogni progetto in cui è coinvolto.Kranz lavora da attore professionista sin dai tempi del liceo. Attualmente lo si può vedere in teatro a Broadway all’Ethel Barrymore Theatre nella regia di Mike Nichols di “Morte di un commesso viaggiatore” al fianco di Philip Seymour Hoffman e Andrew Garfield. Ha già collaborato con Joss Whedon per altri due progetti. Insieme hanno appena completato una produzione di “Molto rumore per nulla”, una rilettura in chiave moderna della classica commedia shakespeariana, dove interpreta ‘Claudio,’ mentre prima ancora avevano lavorato insieme alla serie TV fantascientifica di Whedon per la Fox “Dollhouse”,con Kranz nei panni del tecno-enfant prodige sarcastico ‘Topher,’ recitando al fianco di Eliza Dushku.
Kranz ha recentemente completato “Lust for Love” al fianco di Beau Garrett, produzione indipendente che racconta la storia di un uomo che conquista finalmente il cuore della ragazza di cui era innamorato da bambino, ma la perde subito dopo a causa della sua inesperienza con le donne. Per riconquistarla si affida alla migliore amica di lei, che gli insegnerà come si corteggia una donna. Tra gli altri film di Kranz ricordiamo: “The TV Set – “Call Me Crazy” di Jake Kasdan, al fianco di David Duchovny e Sigourney Weaver; “The Village”; “Il genio della truffa”; “Orange County”; “Training Day”; “Donnie Darko”; “The Night of the White Pants” al fianco di Tom Wilkinson e Nick Stahl; “Wieners – Un viaggio da sballo” al fianco di Zachary Levi; “Don’t Fade Away”; “Diario di una schiappa 2”; “Whirlygirl”; “Shades of Ray”; “Careless”; “Admissions”; “Bickford Schmeckler’s Cool Ideas”; e “La setta delle tenebre”.
Tra i lavori di Kranz per il teatro, ricordiamo la produzione Off Broadway della Second Stage di “Bachelorette”, nonché le numerose produzioni a cui ha partecipato nei tempi in cui frequentava Yale, tra cui: “La dodicesima notte”; “Miss Saigon”; “Sideman”; “Morning after Optimism”; “A Chorus Line”; “Antonio e Cleopatra”; “The Dining Room”; “Angels in America”; “A Bright Room Called Day”; “Enrico IV parte I” e “Hedda Gabler”. A Oxford ha vinto un premio come Miglior Attore per la sua interpretazione di ‘Petruccio’ in “La bisbetica domata”. In televisione lo si è visto, al fianco di Jeffrey Tambor, nella commedia della CBS “The Captain”, scritta e diretta da John Hamburg. Tra le altre sue apparizioni televisive, citiamo “It’s Always Sunny in Philadelphia”, “Private Practice” e “Frasier”.
JESSE WILLIAMS (Holden) è fondatore della società di produzione farWord Inc. e attualmente appare regolarmente nella serie TV della ABC “Grey’s Anatomy” nei panni del ‘Dottor Jackson Avery.’ Dopo le lauree in Studi Afro-Americani e Cinema e Media presso la Temple University, Jesse ha dato il via alla sua carriera professionale come Professore di Storia Africana e Americana nelle scuole pubbliche dei quartieri a basso reddito di Philadelphia. Da lì, Jesse si è trasferito a New York, dove è cominciata la sua carriera da attore professionista, recitando off-Broadway in “The Sandbox” del premiato autore teatrale Edward Albee. È stato anche direttore del teatro per adolescenti “Life Stories Student Theatre”. Tra i lungometraggi che lo vedono tra i protagonisti, ricordiamo “Brooklyn’s Finest” e “4 amiche e un paio di jeans 2”.
RICHARD JENKINS (Sitterson) è uno degli attori caratteristi più richiesti di Hollywood, con alle spalle oltre sessanta lungometraggi e una nomination agli Oscar come miglior attore per “L’ospite inatteso” di Tom McCarthy, film presentato al Toronto Film Festival del 2007, a Sundance nel 2008, vincitore del Gran Premio al 34esimo Festival del Cinema Americano di Deauville e acclamato dalla critica. La sua interpretazione di ‘Walter Vale’ ha fatto sì che “The Visitor” diventasse il film indipendente dell’anno nel 2008, facendogli anche guadagnare nomination agli Independent Spirit Award e agli Screen Actors Guild Award. Jenkins apparirà prossimamente al fianco di Kevin Kline, Diane Keaton e Dianne Wiest in “Darling Companion” di Lawrence Kasdan, commedia drammatica che debutterà alla serata d’apertura del Santa Barbara International Film Festival 2012 e verrà distribuita dalla Sony Pictures Classics a partire dal 20 aprile. Sempre quest’anno Jenkins apparirà al fianco di Brad Pitt e James Gandolfini nel film di Andrew Dominik “Cogan’s Trade”, e al fianco di Robert Redford Nick Nolte, Shia LaBeouf e Susan Sarandon in “The Company You Keep”, per la regia dello stesso Redford. Inoltre, lo potremo vedere al fianco di Josh Radnor, Elizabeth Olsen e Allison Janney nel film diretto dallo stesso Radnor, “Liberal Arts”, che ha debuttato al Sundance Festival 2012 con recensioni entusiastiche e che sarà distribuito da IFC Films, e con Tom Cruise e Robert Duvall in “One Shot” di Christopher McQuarrie.
Nel 1997 Jenkins ha ricevuto una nomination agli Independent Spirit Award come Miglior Attore Maschile Non-Protagonista per la sua interpretazione nella commedia di David O. Russell “Amori e disastri”.
Nel 1986 Richard ha debuttato come attore protagonista nel film scritto dallo sceneggiatore premio Oscar Horton Foote, “Nel giorno di San Valentino”. Sono seguiti diversi ruoli in numerosi film, tra cui “Le streghe di Eastwick” di George Miller; “Nikita, spie senza volto” di Richard Benjamin; “Seduzione pericolosa”; “Wolf – la belva è fuori” di Mike Nichols; “North Country – Storia di Josey”; la commedia di Judd Apatow “Dick & Jane – Operazione furto” e il film del 2007 di Peter Berg “The Kingdom”.
Tra i suoi titoli più recenti, ricordiamo la produzione Overture “Blood Story”; “Mangia Prega Ama” di Ryan Murphy: “Amici di letto”di Will Gluck; “Dear John” di Lasse Hallstrom, ispirato al romanzo di Nicholas Spark; “Burn After Reading – A prova di spia” dei fratelli Coen (la sua terza collaborazione con il duo) e la commedia di successo di Adam McKay “Fratellastri a 40 anni”. Negli anni Richard Jenkins ha lavorato con autori stimati come Clint Eastwood per “Potere assoluto”; i fratelli Farrelly per “Tutti pazzi per Mary”, “Io, me & Irene” e “Libera uscita” e con Sydney Pollack per “Destini incrociati” al fianco di Harrison Ford e Kristin Scott Thomas. Nel 2001 è cominciata la sua collaborazione con Joel e Ethan Coen, partecipando con Billy Bob Thornton, James Gandolfini e Scarlett Johansson a “L’uomo che non c’era”. Ha lavorato nuovamente coi fratelli Cohen nel 2003, al fianco di George Clooney e Catherine Zeta-Jones, per “Prima ti sposo, poi ti rovino”.
In televisione Jenkins è ricordato sopratutto per la sua interpretazione di ‘Nathaniel Fisher’ il defunto patriarca della famiglia Fisher, nella popolarissima fiction della HBO, “Six Feet Under”. Le sue apparizioni occasionali nel ruolo di colui che è il cuore della famiglia un po’ disfunzionale della serie TV ha aiutato a far guadagnare agli attori una nomination agli Screen Actors Guild Awards del 2002 per il Miglior Cast in una Serie Drammatica. Jenkins è inoltre apparso in numerosi film TV, tra cui “Sins of the Father” e il film della HBO vincitore di un Emmy Award “Guerra al virus”.
A teatro Richard ha collezionato numerosissime interpretazioni come membro, per 14 anni, della Trinity Repertory Company di Rhode Island, di cui è anche stato Direttore Artistico per quattro anni.
BRADLEY WHITFORD (Hadley), attore di teatro di formazione classica, è stato acclamato dalla critica per le sue interpretazioni sul palcoscenico, al cinema e in televisione, arrivando da un giorno all’altro alla fama nei panni del sarcastico ma vulnerabile ‘Josh Lyman’ nella serie della NBC “West Wing”. Tra i pochi attori a lavorare simultaneamente con successo in teatro, cinema e televisione, Whitford è diventato uno dei talenti più richiesti di Hollywood.
Recentemente Brad è stato ammirato nella produzione teatrale “ART” alla Pasadena Playhouse, ricevendo le lodi di eminenti critici teatrali. Les Spindle della rivista “Backstage” l’ha definito un attore “dai tempi comici impeccabili” e “la spalla comica per antonomasia”. Brad è tra i protagonisti del recente film della Hallmark “Have a Little Faith” insieme a Laurence Fishburne e Martin Landau. Nel 2010 è stato tra i protagonisti della serie TV della FOX “The Good Guys”, creata da Matt Nix e con Colin Hanks. Tra le altre partecipazioni televisive di Brad, ricordiamo “Studio 60 from the Sunset Strip”, la fiction acclamata dalla critica “West Wing”, creata da Aaron Sorkin, “ER – Medici in prima linea”, “X-Files” e “NYPD Blue”. Per il ruolo di ‘Josh Lyman’ in “The West Wing” ha vinto un Emmy nel 2001 e nomination ai Golden Globe nel 2001 e nel 2002.
Tra i film di Whitford, ricordiamo il thriller verità “An American Crime”, al fianco di Catherine Keener e Ellen Page; “4 amiche e un paio di jeans”, film della Alcon Entertainment, con Amber Tamblyn e Alexis Bledel e ispirato al best-seller di Ann Brashares; “Innamorarsi a Manhattan”, commedia romantica scritta e diretta da Mark Levin e Jennifer Flackett; la commedia romantica targata Miramax “Kate & Leopold”, al fianco di Meg Ryan e Hugh Jackman; “La dea del successo” con Albert Brooks; “L’uomo bicentenario” al fianco di Robin Williams; “Scent of a woman – Profumo di donna”; “Un mondo perfetto”; “Philadelphia”; “Il cliente”; “My life – questa mia vita”; “L’angolo rosso – Colpevole fino a prova contraria”; “Presunto innocente” e “Fuga dalla Casa Bianca”.Crescendo nel Wisconsin, Whitford ha studiato Teatro e Letteratura Inglese alla Wesleyan University, frequentando anche il Centro Teatrale Juilliard. Recentemente Whitford è stato acclamato dalla critica dopo il suo ritorno al palcoscenico per la produzione di “Boeing, Boeing” del Longacre Theatre al fianco di Mark Rylance, Christine Baranski, Kathryn Hahn, Gina Gershon, e Mary McCormack. Whitford è apparso sui palcoscenici di Broadway nel dramma di Aaron Sorkin ambientato in un tribunale militare “A Few Good Men”, mentre il suo debutto nel teatro professionale è stata la produzione off-Broadway di “Curse of the Starving Class” al fianco di Kathy Bates. Tra gli altri suoi lavori per il teatro, ricordiamo “Three Days of Rain” al Manhattan Theatre Club, “Misura per misura” al Lincoln Center Theater e il ruolo principale in “Coriolano” al Folger Shakespeare Theatre di Washington, D.C.
BRIAN WHITE (Truman) avrà un anno pieno di impegni, con un altro film prossimamente nelle sale oltre a QUELLA CASA NEL BOSCO, “Good Deeds” (della Lionsgate), nel ruolo di ‘Walter Deeds’ fratello del protagonista Tyler Perry, Nel cast anche Thandie Newton, Gabrielle Union, Phylicia Rashad, Rebecca Romijn, Eddie Cibrian e Jamie Kennedy.
White ha esibito il suo talento in una moltitudine di ruoli in film dei generi più diversi. Nel 2011 White è stato uno dei protagonisti della commedia romantica “Politics of Love”, al fianco dell’attrice bollywoodiana Mallika Sherawat, Loretta Devine e Ruby Dee. Il film segue il destino di un team politico preso da un vortice di euforiche avventure sentimentali durante la campagna presidenziale di Barak Obama. Sul piccolo schermo White ha recentemente ripreso il popolarissimo ruolo di ‘Marcus’ nella fiction nominata agli Emmy Awards “Men of A Certain Age” con Ray Romano, Andre Braugher e Scott Bakula nei panni di tre amici tardo quarantenni che affrontano la realtà della mezza età.
Nel 2009 White è stato tra i protagonisti di “I Can Do Bad All by Myself” di Tyler Perry (Lionsgate) al fianco di Taraji P. Henson. È anche apparso al fianco di Channing Tatum e Terrance Howard in “Fighting” (Rogue Pictures) al fianco della superstar mondiale del Wrestling John Cena in “12 Rounds” (Fox Atomic). Nel 2008 è stato protagonista insieme a Jason Statham dell’avventura fantastica “In the Name of the King” (Fox International). White è anche tra i protagonisti del musical “Stepping – Dalla strada al palcoscenico” (Screen Gems) e, al fianco di Dwayne ‘The Rock’ Johnson del successo di botteghino della Disney “Cambio di gioco”. Tra gli altri film di successo che lo vedono tra i protagonisti ricordiamo anche “La neve nel cuore” (Fox 2000) e “Brick – Dose mortale” (Focus Features/Universal), nominato agli Independent Spirit Awards. Nato a Boston, con la madre consulente finanziaria e il padre (JoJo White) leggendario giocatore di basket dei Boston Celtics, White è cresciuto con la consapevolezza dell’importanza sia dello sport che della cultura. Ha studiato Scienze Politiche, Psicologia e Teatro al Dartmouth College. Ha giocato a football americano e lacrosse per tutti gli anni del college e dopo la laurea è stato ingaggiato dai New England Patriots per il football e i Boston Blazers per il lacrosse. Nel 2000, a causa di un infortunio, White ha dovuto abbandonare lo sport professionistico ed è diventato broker finanziario. Poi, dopo un incontro casuale con un dirigente del mondo dello spettacolo, ha abbandonato il mondo della finanza per una nuova carriera prima come modello e poi come attore. White è noto al pubblico televisivo principalmente per il ruolo del ‘Detective Tavon Garris’ nella pluripremiata seria poliziesca di FX “The Shield”. Tra gli altri suoi lavori per la TV, ricordiamo “Moonlight” (CBS), “Moesha”, “The Parkers”, e “Second Time Around” (tutti per UPN) e “Spyder Games” (MTV). È reduce da una tournée degli stati uniti con lo spettacolo di David E. Talbert “What My Husband Doesn’t Know” insieme a Michelle Williams, Ann Nesby, Clifton Davis e Morris Chestnut.
White è anche filantropo, avendo cofondato diverse associazioni no profit, tra cui: “The Helping Hands Celebrity Weekend (HHCW)” a St. Thomas (Isole Vergini americane) che crea un’arena unica nel suo genere dove personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e delle aziende si incontrano per aiutarsi a vicenda nelle loro attività benefiche; Black Carpenter (www.BlackCarpenter.org), un’iniziativa multimediale per l’accrescimento dei giovani; la scuola di danza Phunk Phenomenon Urban Dance Theatre. È socio fondatore di una società di produzione per cinema, televisione e banda larga con base a Los Angeles.
AMY ACKER (Lin) è diventata nota al grande pubblico con la serie TV della Warner Bros. “Angel”, di cui è stata protagonista nel ruolo di ‘Winifred ‘Fred’ Burkle’ nelle ultime puntate della seconda stagione al fianco di David Boreanaz. Il ruolo ha avuto un successo strepitoso è la Acker è diventata un personaggio fisso della serie.
Ha studiato danza per tredici anni prima di intraprendere la carriera di attrice, con successi teatrali in Texas per “La tempesta” e “Molto rumore per nulla”, vincendo anche il Therese Raquin Award. Amy si è poi trasferita a New York, dove è stata scelta per ruoli da protagonista in due lungometraggi indipendenti, “The Energy Specialist”, al fianco di Greg Dickerson, e “The Accident”. Questi successi hanno ancor più alimentato la sua passione per la recitazione e Amy si è trasferita a Los Angeles, dove è stata scelta per il film di fantascienza “Visitor”, scritto e diretto da William Shatner, e poi per “Angel”. Ha studiato Belle Arti, laureandosi anche in recitazione, alla Southern Methodist University del Texas. Amy vive attualmente a Los Angeles con il suo Jack Russell, Abby, e quando non lavora 14 ore al giorno ai Paramount Studios, ama giocare a golf e praticare yoga. Oltre a queste attività pacifiche, ha anche un lato più avventuroso e adrenalinico, essendo appassionata di alpinismo.
Amy Acker ha appena finito di girare “Molto rumore per nulla” per la regia di Joss Whedon e la si può vedere in “Sironia”, film che ha debuttato all’Austin Film Festival di quest’anno. Tra gli altri suoi film, ricordiamo “21 and a Wake-Up”, “Prova a prendermi” di Steven Spielberg e “The Novice”, con Jacob Pitts e Frank Langella. Appare nella serie TV della ABC “No Ordinary Family”. Tra gli altri suoi lavori televisivi citiamo “Happy Town”, “Dollhouse” e “Alias”. Inoltre ha interpretato ‘Fred’ della serie “Angel” per tre stagioni. Amy ha lavorato frequentemente in teatro ed è stata votata Miglior Attrice dalla rivista Fort Worth Weekly per il suo lavoro in “Beast on the Moon”.
I REALIZZATORI
DREW GODDARD (cosceneggiatore e regista) ha iniziato la sua carriera di sceneggiatore con la serie TV “Buffy l’ammazzavampiri”. Ha poi scritto e prodotto numerosi prodotti televisivi, tra cui “Angel”, “Alias”, e “Lost”. Ha anche scritto il lungometraggio “Cloverfield”.
JOSS WHEDON (cosceneggiatore e produttore) è uno dei massimi creativi di Hollywood, più volte nominato agli Emmy Awards e agli Oscar, autore di svariati film di successo e creatore di una delle serie TV più amate dalla critica, “Buffy l’ammazzavampiri”. Nato a New York il 23 giugno 1964, Whedon è sceneggiatore televisivo di terza generazione, il nonno e il padre erano entrambi sceneggiatori di successo di sitcom come “The Donna Reed Show”, “Leave It to Beaver” e “Cuori senza età”. Dopo la laurea in Cinema presso la Wesleyan University, Whedon ha trovato il suo primo lavoro da scrittore con il team della seguitissima serie TV “Pappa e ciccia”. Più in là ha contribuito alla serie “Parenti, amici e tanti guai”, coproducendo e scrivendo numerose puntate. Dopo aver creato “Buffy” come sceneggiatura per un lungometraggio, Whedon ha portato il personaggio in TV nel 1996, facendolo diventare un fenomeno di culto. Nel 2000, Whedon ha ottenuto la prima nomination agli Emmy Awards nella categoria Miglior Sceneggiatura per una Serie Drammatica per l’innovativa puntata di “Buffy”, “L’urlo che uccide”. Nel 2002, ha scritto, composto e diretto una puntata della serie in stile musical di Broadway, intitolata “La vita è un musical”, che ha avuto successo in tutto il mondo e la cui colonna sonora ha venduto oltre 400,000 CD. Il New York Times ha definito “Buffy” “una delle serie TV più intelligenti e sottovalutate”. La serie ha vinto diversi premi, tra cui Emmy, Saturn, SFX e un Hugo Award per la settima e ultima stagione.
Nel 1998, Whedon ha creato e prodotto “Angel”, lo spin-off di “Buffy”, tramite la 20th Century Fox Television e la sua società di produzione Mutant Enemy. La serie ha conquistato un pubblico di fedelissimi con cinque stagioni sul canale TV WB. Il 2002 è stato, invece, l’anno della serie di fantascienza “Firefly” per la Fox TV. Creatore e produttore esecutivo di “Angel”, “Buffy l’ammazzavampiri”, e “Firefly”, Whedon ha anche scritto e diretto numerose puntate di tutte le serie citate. Ha ottenuto una nomination agli Oscar nella categoria Miglior Sceneggiatura con il blockbuster della Disney “Toy Story”. Tra le altre sue sceneggiature per il cinema, ricordiamo “Titan A.E.”, il film “Buffy l’ammazzavampiri”, da cui è stata tratta la serie, “Speed”, e “Alien – La clonazione”. Il 2005 ha visto il debutto alla regia di Whedon con “Serenity”, film ispirato alla serie TV “Firefly”. La serie musicale di Whedon per internet intitolata “Dr. Horrible’s Sing-Along Blog” ha debuttato online nel 2008 ottenendo immediatamente un fortissimo successo, vincendo poi diversi premi, tra cui un Emmy Award nella categoria “Miglior Format Breve Speciale dal Vivo”. Contemporaneamente Joss ha completato la seconda stagione della serie Fox “Dollhouse”, in qualità di creatore, scrittore, e regista. Dopo “Dollhouse”, Whedon ha diretto una puntata dell’acclamata serie TV della Fox“Glee”, con l’attore di “Dr. Horrible” Neil Patrick Harris.
Nell’autunno del 2011 Whedon e sua moglie Kai Cole hanno annunciato la formazione del loro studio a micro-budget, la Bellwether Pictures, e il completamento della fotografia per l’adattamento moderno di “Molto rumore per nulla” di Shakespeare. Il prossimo progetto dello studio è una sceneggiatura originale di Whedon intitolata “In Your Eyes”. Whedon è attualmente in post-produzione con “The Avengers”, basato sui super-eroi dei fumetti della Marvel “I Vendicatori”, da lui stesso scritto e diretto e che uscirà nelle sale americane il 4 maggio 2012.
Oltre alla scrittura per il cinema e la televisione, Whedon è anche autore di fumetti, avendo creato “Melaka Fray” per la Dark Horse Comics, scritto “Astonishing X-Men” e “Runaways” per la Marvel e la settima e ottava stagione di “Buffy l’ammazzavampiri” per la Dark Horse Comics.
PETER DEMING (Direttore della fotografia) ha recentemente firmato la fotografia del prequel della Walt Disney de “Il mago di Oz” intitolato “Oz, the Great & Powerful” per la regia di Sam Raimi. Prima ancora aveva firmato la fotografia di “Last Night”, con Keira Knightley e per la regia di Massy Tadjedin, e il thriller psicologico “Drag Me to Hell” con Allison Lohman. Tra gli altri suoi lavori, ricordiamo il film d’ambientazione anni ‘40 “Arsenico e vecchi confetti”, con Pierce Brosnan, Rachel McAdams, Patricia Clarkson e Chris Cooper; la commedia drammatica romantica di Curtis Hanson “Le regole del gioco”, con Eric Bana e Drew Barrymore; “I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita”; di David O. Russell; la commedia di Rob Reiner “Vizi di famiglia” e “La tela dell’assassino” di Philip Kaufman.
Deming ha collaborato con diversi registi. Ha vinto un Independent Spirit Award per la Migliore Fotografia con “Mulholland Drive” di David Lynch, lavorando di nuovo con Lynch per il film “Strade perdute” e la serie TV “Hotel Room”. Ha collaborato con il regista Jay Roach per “Mystery, Alaska”, con Russell Crowe, e le parodie “Austin Powers – Il controspione” e “Austin Powers in Goldmember”, con Wes Craven per “La musica del cuore”, “Scream 2, 3 & 4” ed è direttore della fotografia aggiunto del primo “Scream”. Tra gli altri film di Deming, citiamo “People I Know” di Daniel Algrant, con Al Pacino; “La vera storia di Jack lo squartatore” degli Hughes Brothers, con Johnny Depp; “The Jacket” con Adrian Brody e Keira Knightley; “Mio cugino Vincenzo”; “A letto in tre”; “Va all’inferno Fred”; “I ragazzi degli anni ’50”; “House Party, festa in casa”, vincitore del premio Migliore Fotografia a Sundance; “Hollywood Shuffle” di Robert Townsend e “La casa 2” di Sam Raimi”, il primo lungometraggio di Deming.
MARTIN WHIST (scenografie) è artista e scenografo con sede a Los Angeles, laureato in Belle Arti a Vancouver e Toronto. Ha poi completato gli studi di arte con un Masters alla Claremont Graduate School, California. I suoi quadri e le sue sculture hanno partecipato a mostre in varie parti del mondo. Da 16 anni Whist lavora in ogni aspetto del reparto artistico, da falegname a scenografo per lungometraggi e spot pubblicitari. Nel 2011 ha curato le scenografie di “Super 8”, per la regia di J.J. Abrams e “Warm Bodies”, per quella di Jon Levine. Tra gli altri suoi film recenti, ricordiamo “The Factory”, “Devil”, “The Promotion”, “Cloverfield”, “Smokin’ Aces” e “Tenacious D e il destino del rock”.Ha inoltre curato la direzione artistica dei lungometraggi “The Island”, “Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi”, vincitore di un Oscar per la Migliore Direzione Artistica, “…E alla fine arriva Polly”, “Abbasso l’amore” e “In linea con l’assassino”.
LISA LASSEK (montaggio) collabora frequentemente con lo sceneggiatore e regista Joss Whedon, avendo lavorato con lui recentemente per “The Avengers”, e “Serenity”, nonché per le serie TV “Firefly” e “Buffy l’ammazzavampiri”.
Tra gli altri lavori di Lisa, citiamo le acclamate serie TV “Community”, “Wonderfalls”, “Pushing Daisies” (serie vincitrice di un Emmy Award) e la sensazionale serie per Internet “Dr. Horrible’s Sing-Along Blog”. Nata a Philadelphia, la Lassek ha studiato Cinema al Vassar College e alla Boston University.
SHAWNA TRPCIC (costumi) è nata ad Artesia, California, il 18 ottobre 1966. Nello stesso anno la madre ha cominciato la carriera di insegnate di Educazione Fisica per mettere da parte i soldi per permetterle di frequentare la scuola privata Pinecrest nella San Fernando Valley. Lì la piccola Shawna si è appassionata alla danza classica. Negli ultimi anni della scuola elementare è passata a una scuola pubblica dove il rock’n’roll aveva sostituito il Lago dei cigni. Ma nei fine settimana, mentre la madre assisteva come volontaria alcuni amici diversamente abili, lei era incollata su Channel 5 a seguire film d’epoca con Doris Day, Cary Grant e Grace Kelly. La sua preferita era, però, Audrey Hepburn. A 16 anni il suo insegnate di Educazione Artistica, Gene Gill, vide in lei qualcosa che andava oltre il suo look tra Stevie Nicks, David Lee Roth e una Cowgirl. La convinse a frequentare il corso avanzato d’Arte dicendole che aveva la tenacia giusta per andare avanti nel campo. L’ha aiutata a imparare le basi e la giovane Shawna si è innamorata di ogni tipo di attività artistica. Dopo le scuole ha vinto borse di studio per frequentare l’istituto d’Arte di Pasadena e l’Otis College of Art and Design di Los Angeles. Ha provato entrambe le università, optando poi per Otis perché, a sua detta, si poteva stare sul campus a piedi nudi (sempre furba, lei). L’insegnante d’Arte della scuola le ha poi consigliato di entrare nel campo della moda, data la sua passione per disegnare le figure umane. Non avendo mai sfogliato una copia di Vogue, Shawna si è trovata molto svantaggiata alle lezioni di Moda. Ma restava in classe a studiare oltre l’orario del college per colmare la lacuna, diventando presto la prima della classe. È stata scelta per entrare a far parte del team di Bob Mackie per il progetto avanzato di design e si è appassionata alla creazione artistica per il corpo umano. Mentre frequentava l’università ha anche lavorato a varie case di moda, ma per lei era troppo come un posto da impiegata. Voleva entrare nel campo dei costumi. Nei pressi dell’Otis College spesso giravano le serie TV “Simon and Simon” e “Agenzia luna blu”. Si metteva lì a osservare il set per ore, per imparare. Tutto del mondo del cinema l’affascinava. Ha anche avuto l’opportunità di fare da modella per il club del disegno di Theodora Van Runkle. Avendo saputo da David Levy che anche lei disegnava, Theodora ha invitato Shawna ad unirsi a quell’incredibile gruppo di artisti e illustratori e ha imparato tantissimo semplicemente facendone parte. May Routh avrebbe poi riconosciuto Shawna nel Consiglio d’Amministrazione della Costume Designers Guild come la modella che aveva disegnato tanti anni prima.
Durante l’ultimo anno d’università, Shawna è andata all’American Film Institute a chiedere agli aspiranti registi se poteva occuparsi dei costumi dei loro film universitari. Hanno accettato, e ha curato vari progetti per due anni consecutivi – sempre lavorando gratis. Ma quando i giovani registi si sono laureati, Shawna ha cominciato a lavorare assiduamente per dei veri film, fino alla puntata pilota e alle prime 40 puntate di “Power Rangers”. A quel punto ha deciso che ne aveva abbastanza di lavorare in base a orari e paghe non sindacali.
Shawna si è iscritta al sindacato 892 nel 1991. Il suo primo film da iscritta è stato “Toys – giocattoli” con Albert Wolsky come scenografo e che ha avuto una nomination agli Oscar. Nel 1995 Shawna si è riscritta all’università per conseguire un diploma in Teologia, che comprendeva corsi di Lingue Straniere. Ha continuamente sviluppato le sue doti artistiche. È pittrice con acquerelli e acrilico, nonché vasaia e muralista con piastrelle in ceramica. Ma la più grande gioia di Shawna è aiutare chi è in difficoltà, cosa che la incita costantemente a superare sfide sempre più grandi. Shawna ha incontrato l’uomo che è diventato suo marito durante un periodo di non lavoro, quando ha accettato un posto di assistente in uno studio di commercialisti. I due si sono sposati a febbraio del 2001. Quando si sono messi insieme ha subito trovato lavoro come assistente ai costumi per il film “Stato di grazia” con Ann Majors. Oltre al cinema e ai nuovi obblighi familiari ha anche lavorato come volontaria a un carcere minorile, convincendo le giovani detenute del loro potenziale valore per la società. Shawna insegna Arte nel carcere maschile di massima sicurezza della California del nord. Nel 2003 Shawna ha avuto il primo figlio, dopo aver completato 13 puntate di “Firefly”. Le acque le si sono rotte sul set di “Angel”. Nel 2005 ha avuto il secondo figlio, dopo aver completato la serie Tv “Point Pleasant”. Dopo di due anni di pausa dal lavoro ha lavorato su “Madness of Jane”, la puntata pilota per Lifetime, e “K-Ville” trasferendosi con la famiglia per cinque mesi e mezzo a New Orleans. Poi il ritorno in California con “Dr. Horrible” e “Dollhouse” per Joss Whedon e la Fox TV.
TODD SHIFFLETT (supervisione effetti visivi) è il supervisore effetti speciali della Rhythm and Hues nel film “Biancaneve e il cacciatore” in uscita negli Stati Uniti il primo giugno 2012 e distribuito dalla Universal. Todd è anche assistente agli effetti visivi di “Alvin & The Chipmunks: The Squeakuel” per la Fox. Tra gli altri suoi film, ricordiamo “Aiuto vampiro”, “La tela di Carlotta” e il film vincitore del premio Oscar nel 2006 per Miglior Film d’Animazione “Happy Feet”. Da quando si è associato allo studio Rhythm and Hues nel 1993, Todd è stato parte integrale di moltissimi dei progetti di alto profilo che hanno consolidato la loro reputazione come produttori leader di effetti speciali e animazione per il cinema e la pubblicità. Tra i suoi primi incarichi come artista digitale ricordiamo i famosi spot della Coca-Cola con gli orsi polari. Poco dopo, come coordinatore grafico, Todd ha sviluppato la pipeline grafica e il software per il film premiato agli Oscar “Babe, maialino coraggioso”, rendendo il progetto tecnicamente possibile. Prima di unirsi alla Rhythm and Hues, Todd ha lavorato per la rinomata agenzia pubblicitaria di New York R/Greenberg and Associates, frequentando al contempo la Tisch School of the Arts di New York, dove ha conseguito lauree in Produzione Cinematografica e Televisiva e Informatica.
JOHN SWALLOW (co-produttore). Come produttore indipendente John Swallow ha coprodotto “HellboyII: TheGoldenArmy”, “Aiuto vampiro”, “LandoftheLost” e “RedDawn”, prossimamente in uscita. Nei 13 anni in cui è stato Vice Presidente Esecutivo delle Tecnologie Produttive alla Universal Pictures, John ha lavorato al fianco di alcuni dei più noti cineasti di oggi, curando gli effetti visivi. Tra alcuni dei titoli usciti durante il suo incarico, ricordiamo la serie “Bourne”, “KingKong”, “L’incredibileHulk”, “JurassicPark2 & 3”, la serie “La mummia”, “Ilgrinch”, la serie de “Il professore matto” e “Il gladiatore”. Prima di lavorare per la Universal, John è stato produttore esecutivo dello studio di effetti speciali Pacific Data Images di Hollywood e Vice-Presidente Produzioni della Apogee Productions. Tra i film a cui ha lavorato in questi anni, citiamo “Assassini nati”, “Carlito’sWay”, “Toys – giocattoli”, “L’olio di Lorenzo”, “TwinPeaks”, “Gremlins2” e “58 minuti per morire – Die Harder”. John è anche il Produttore Effetti Speciali per il film “Dragonheart”. Ha conseguito la laurea in Design e Fotografia presso la California State University, Long Beach ed è membro del consiglio d’amministrazione e del comitato direttivo della sezione effetti visivi della Academy of Motion Picture Arts and Sciences. È anche membro del consiglio d’amministrazione di Vital Ground, associazione che si occupa di preservare l’habitat naturale degli orsi grizzly e del Cougar Fund, la ONLUS che promuove informazioni e consapevolezza sulla drammatica condizione dei coguari negli Stati Uniti.