DAL 9 MAGGIO “CHRONICLE” Tutte le curiosità
Questo è il massimo della realtà.
Andrew, Matt e Steve sono adolescenti comuni, con cui tutti possono identificarsi; ognuno di loro ha una personalità ben distinta con cui affronta le normali difficoltà legate alla scuola, alle nuove amicizie, in una fase della vita in costante evoluzione. Sono imperfetti, goffi e un po’ avventati.
Sono come noi…
Come molti di noi, sono ossessionati all’idea di raccontare la loro vita, sia gli eventi più ordinari, sia - come nel loro caso – quelli più straordinari. Perché Andrew, Matt e Steve s’imbattono in qualcosa che trascende la loro comprensione e quella di chiunque altro. I tre ragazzi, infatti, improvvisamente sviluppano incredibili capacità telecinetiche: per dirla nel linguaggio dei fumetti, sono dotati di superpoteri!
I ragazzi diventano praticamente capaci di qualsiasi cosa. Possono muovere gli oggetti con la forza del pensiero e scaraventare in aria automobili solo con la volontà. Imparano persino a volare … realizzando così il loro sogno più grande.
Ad un certo punto però la faccenda si complica.
Cosa fareste se succedesse a voi? Come reagireste?
Sono queste le affascinanti domande suggerite da CHRONICLE, un film diverso da tutto ciò che avete visto finora. E’ un film con supereroi ma non sui supereroi. Ad una prima impressione appartiene al genere relativamente nuovo dei film realizzati con “vero materiale amatoriale”, da un punto di vista “soggettivo”, ma in realtà ribalta questo genere. E’ inquietante, eppure realistico; ricco di riprese spettacolari e di effetti visivi ma ben radicato nella realtà.
Dunque, cosa fareste se improvvisamente vi ritrovaste dotati di abilità incredibili? Indossereste un costume speciale, partendo in quarta per combattere i malvagi? Se foste adolescenti, molto probabilmente nulla di tutto questo. Prima di tutto vi divertireste un mondo; creereste scherzi elaborati, oppure preparereste una rivalsa contro chi vi ha fatto un torto. Probabilmente quei poteri lascerebbero spazio ai vostri sentimenti meno nobili. O peggio ancora.
“Nella maggior parte delle storie, i superpoteri vengono utilizzati per il bene o per il male, mentre nella realtà verrebbero senza dubbio applicati alle proprie necessità”, afferma Josh Trank, che con CHRONICLE esordisce nella regia di un lungometraggio, dopo aver scritto la storia insieme a Max Landis. “Un teenager è felice soprattutto quando soddisfa le proprie esigenze. Sicuramente userebbe i suoi superpoteri solo per ridere e divertirsi”.
Trank non voleva che CHRONICLE fosse raccontato “dal punto di vista di un adulto che osserva i ragazzi in modo distaccato. La storia è molto realistica, lontana dal fantasy o da un film di genere; è una storia che parla di giovani. Giovani in carne ed ossa, non caricature. Adolescenti con una vita assolutamente imperfetta. Ancor prima che succeda qualcosa di straordinario nella loro vita, lo spettatore impara a conoscerli, entrando nel loro mondo e scoprendo i loro problemi. Quando i ragazzi si rendono conto di possedere superpoteri, l’elemento è così saldamente intrecciato alla storia e ai personaggi, che essa segue il modo in cui i protagonisti iniziano a relazionarsi con questo nuovo modo di essere”.
Max Landis, che ha scritto la sceneggiatura basata sulla storia da lui precedentemente scritta insieme a Trank, aggiunge: “Credo che dopo aver visto CHRONICLE, gli spettatori penseranno che anche loro si sarebbero comportati così se avessero scoperto di avere poteri cinetici”.
Il produttore John Davis osserva che CHRONICLE non è affatto uno di quei film prodotti in serie, ma risponde alla necessità di raccontare una storia nuova, non convenzionale, rivolta ad un pubblico contemporaneo. “E’ un film diverso”, dice Davis, che conosce lo sceneggiatore Landis sin da quando questi era un bambino. “CHRONICLE conserva la visione particolare che Josh e Max avevano fin da quando iniziarono a parlare di questa idea. Si basa su concetti noti come quello del supereroe e dei filmini amatoriali, ma li elabora in modo nuovo”.
Il titolo stesso esprime la nostra odierna ossessione dell’auto-documentazione, inseguita tramite i social network oppure semplicemente portando con sé una telecamera che registra la propria vita, semplicemente perché ormai si hanno i mezzi per farlo. “Viviamo in un mondo in cui è possibile riprendere qualsiasi cosa, in ogni momento”, dice Trank. “Da questa generazione emerge un’estetica ben precisa. I ragazzi del liceo oggi sono le persone più fotografate di tutta la storia. Quasi tutti hanno una telecamera e non fanno altro che caricare le proprie immagini sui social network. Quindi in futuro vedremo molti film ispirati a questo nuovo stile di ripresa”.
Trank, il cui cortometraggio sperimentale “Stabbing at Leia’s 22nd Birthday” è stato un fenomeno online che ha catturato oltre dieci milioni di spettatori, abbraccia questa nuova estetica senza riserve e ne spiega l’impatto e la potenzialità. “Il lavoro di Josh in CHRONICLE riflette la fase successiva di questo genere di narrazione”, dice il produttore Adam Schroeder. “Abbiamo visto film basati sul punto di vista soggettivo, che fanno largo uso di cineprese manuali, ma il modo in cui viene usata la macchina da presa nel nostro film è assolutamente inedito: non è solo uno strumento con cui raccontare una storia, bensì un personaggio vero e proprio, oppure un’estensione del personaggio principale”.
La maggior parte del film è raccontato attraverso il punto di vista di Andrew, un ragazzo inquieto ma creativo, con un occhio molto ‘fotografico’ e una telecamera ad alta definizione. “CHRONICLE non è il classico film che mostra il girato amatoriale”, spiega Trank, riferendosi ai film volutamente sgranati e mossi che vanno di moda soprattutto nel genere horror. “Al contrario, volevamo un film con immagini pensate e controllate, filtrate attraverso gli occhi di un ragazzo capace. C’è intelligenza nel modo in cui Andrew usa la sua telecamera, catturando eventi sempre più incredibili”.
Le nuove abilità telecinetiche di Andrew aggiungono una nuova dimensione al suo talento di operatore, e questo conferisce a CHRONICLE un look e una qualità sui generis. “Andrew inizia a muovere la sua telecamera telecineticamente, spalancando tutto il suo mondo”, spiega Trank. “La sua telecamera è, in un certo senso legata, al suo cervello ed egli è in grado di farla fluttuare e volare, catturando l’azione in un modo speciale. Nel corso del film ci si rende conto che le immagini che vediamo sono una vera e propria novità del genere; poi negli ultimi 15 minuti tutto impazzisce. La storia evolve da una situazione reale e personale, ad una vicenda epica, totalmente inaspettata”.
All’inizio del film, Andrew si presenta come un ragazzo introverso, che si muove in modo maldestro nel suo ambiente e che, anche prima di diventare telecinetico, non si separa mai dalla sua telecamera, che è, in effetti, il suo unico mezzo di comunicazione. “Andrew è il classico ragazzo che passa sempre inosservato, ce n’è sempre qualcuno in tutte le scuole; una persona timida che spesso gli altri ignorano o prendono in giro”, dice Trank.
Come accade quando una persona come lui viene in contatto con una circostanza straordinaria, Andrew trasforma la sua insicurezza adolescenziale in un narcisismo conclamato. Dice Dane DeHaan, l’interprete di Andrew: “Quando qualcuno ottiene il massimo dei poteri ed entra in possesso di capacità che nessuno possiede, è possibile che sviluppi un delirio di onnipotenza”.
“Andrew è un individuo solitario ma molto creativo dal punto di vista visivo”, aggiunge Trank. “La sua compagna costante – la telecamera digitale – non è solo un mezzo per raccontare ciò che vede. Il modo in cui si muove e ciò che inquadra esprime molto di Andrew”.
Nella gran parte del film, Andrew viene solo “percepito” come la figura nascosta dietro le lenti della telecamera, quindi era importante scritturare un attore con una presenza forte, che possa essere percepita anche se non viene inquadrato. DeHaan, un noto attore di teatro, aveva il talento necessario per portare in vita questo ruolo cruciale. “Dane è un attore molto spontaneo, il ché è importante perché volevamo che il personaggio e le sue azioni sembrassero reali”, dice Adam Schroeder.
“Ero molto contento all’idea di girare CHRONICLE perché è una storia nuova e diversa”, afferma DeHaan. “Parte da una situazione credibile, ma al terzo atto descrive eventi incredibili”.
La prospettiva di Andrew – collocato dietro una telecamera con cui registra tutto quello che vede – ha consentito a DeHaan di cimentarsi in un’esperienza diversa, e di recitare come se fosse lui stesso a maneggiare la cinepresa. Allo stesso tempo il direttore della fotografia Matthew Jensen e i cine-operatori di CHRONICLE hanno dovuto imparare a pensare come se fossero attori.
Per riuscire a trasmettere la prospettiva di Andrew, gli operatori della macchina da presa hanno dovuto “disimparare” il loro mestiere. Jensen spesso ha lavorato dietro le spalle di DeHaan, per creare l’illusione che il personaggio stia registrando le sue esperienze, mentre in realtà era una squadra di professionisti conclamati a maneggiare l’attrezzatura.
Trank ha dato a Jensen e alla sua squadra carta bianca per concepire nuove idee, nuove tecniche e per creare modi ingegnosi di sospendere la telecamera che consentissero di ottenere lo stile ‘manuale-telecinetico”. Il risultato è sorprendente: il lavoro della macchina da presa è elegante e sottile e trasmette la forza del personaggio. “Josh ha concepito in modo specifico ogni movimento della telecamera”, dice Jensen. “Alla fine del film, la cinepresa volteggia sulle strade di Seattle [dove è ambientata la storia], con straordinaria libertà e flessibilità, catturando la forza crescente ed i poteri che i nostri personaggi sviluppano nel corso della storia”.
Gli altri due membri del super trio sono il cugino di Andrew, Matt (interpretato da Alex Russell), e Steve (Michael B. Jordan), il ragazzo più popolare della scuola. All’inizio della storia, Matt è un adolescente cinico, saputello, troppo “fico” per scomporsi minimamente. Come i suoi due nuovi compagni di ventura, tuttavia, Matt cambia radicalmente dopo l’incontro con la forza misteriosa che gli regala poteri incredibili.
L’attore australiano Alex Russell commenta il suo ruolo di tipico studente americano: “Questo progetto mi ha conquistato perché la sua idea è surreale; parla di adolescenti dotati di superpoteri ma allo stesso tempo è totalmente collocato nella realtà. Matt non potrebbe essere più diverso da Andrew e da Steve – non sarebbero mai diventati amici in circostanze normali – ma in questa esperienza diventano incredibilmente uniti”.
Michael B. Jordan, che ha recitato nell’apprezzata serie “Friday Night Lights” e nel film epico di George Lucas “Red Tails”, interpreta Steve, un personaggio che, come dichiara l’attore, “è tutto ciò che un adolescente vorrebbe essere. E’ lo studente più popolare, l’atleta più bravo ed ha tutti i numeri per diventare il rappresentante studentesco della scuola. Entra nella vita di Andrew come se fosse un angelo custode, catapultandolo sulla scena sociale della scuola ed aiutandolo a diventare più sicuro di sé”.
Il cast degli interpreti principali comprende anche l’attore veterano Michael Kelly, nel ruolo di Richard, il padre di Andrew, un vigile del fuoco senza lavoro il cui fallimento come genitore si ripercuote sul figlio più che i sui suoi nuovi poteri; ed Ashley Hinshaw nel ruolo di Casey, la ragazza di Matt, che ne scopre il segreto quando si ritrova coinvolta in un’incredibile battaglia aerea.
LA PRODUZIONE
Prima dell’inizio della produzione, Trank ha descritto meticolosamente la sua idea di CHRONICLE. Trank ha creato la pre-visualizzazione di ogni effetto visivo e di ogni ripresa, e ha redatto un dettagliato “Director’s Statement” in cui elencava i suoi progetti, tematiche e metodologie. A causa della difficoltà di coniugare con disinvoltura live action, acrobazie, effetti visivi ed effetti speciali, la pre-visualizzazione si è rivelata una guida preziosa per i vari dipartimenti del film.
La priorità di Trank era restare ancorato alla realtà. “La cosa diversa di questo film è che si tratta di una storia veramente personale; arriviamo a conoscere bene la psicologia dei personaggi”, dice Robert Habros, uno dei supervisori degli effetti visivi del film. “E’ importante che il pubblico viva l’esperienza di Andrew e non assista solo al modo in cui i ragazzi volano. Gli effetti visivi dovevano sparire all’interno della storia, amalgamandosi con i personaggi e con le emozioni del racconto”.
Le sequenze di volo del film erano estremamente difficili e sono state realizzate non solo grazie agli effetti visivi, ma anche attraverso la magia di nuove tecniche ideate da Simon Hansen, un celebre supervisore di effetti visivi che in passato ha lavorato a stretto contatto con l’acclamato film-maker Neill Blomkamp. Trank osserva che grazie alle sue creazioni, Hansen è riuscito a mostrare “il volo come non avete mai visto prima al cinema. E’ il volo più realistico che abbia mai visto”.
Hansen ha ideato una struttura circolare che simula la libertà di tuffarsi nell’aria, rendendo possibile ogni genere di illuminazione interattiva ed i più elaborati movimenti di volo, come spirali e capriole. L’intenzione dei film-maker era proprio quella di mostrare il volo come il momento di maggior divertimento e felicità per i personaggi.
Gli attori si sono sottoposti ad un intenso training per prepararsi alla ripresa. “Sin dall’inizio Josh voleva realizzare il più possibile un lavoro “di ripresa”, dal vivo, con gli attori che eseguivano i propri stunt in prima persona”, dice il produttore esecutivo James Dodson. “Abbiamo cercato di unire con fluidità i fantastici effetti live-action, che accadono realmente, con gli effetti creati digitalmente da Simon. Alcune delle riprese di questo film sono assolutamente inedite, poiché generate da questa invisibile integrazione”.
La preparazione meticolosa, le innovative tecniche di ripresa di volo e il complesso lavoro della cinepresa, sono stati cruciali soprattutto nell’epico terzo atto del film, in cui ha luogo una battaglia a base di superpoteri al di sopra delle strade di Seattle e del suo famoso Space Needle. La sequenza mostra non solo il volo, ma anche automobili che schizzano in aria, un autobus che si schianta contro un edificio ed una città sotto assedio. L’onnipresente telecamera di Andrew, ormai distrutta, viene sostituita da una serie di strumenti di registrazione che catturano la battaglia: le videocamere dei telefonini, le telecamere a circuito chiuso, quelle dei bancomat, o quelle collocate sui cruscotti delle auto della polizia.
E’ un crescendo ad alta intensità, che produce un climax emotivo. Ma che dire dell’inizio – da dove provengono questi poteri? Trank e Landis non si sbilanciano, ma lo scenografo Stephen Altman afferma di essersi divertito nella creazione della location dove ciò accade –un buco che sprofonda nel terreno, dove si trova camera che contiene una grande roccia cristallina da cui irradiano sottili fasci di luce.
Altman confessa che la realizzazione di questo elemento misterioso è stato un momento importante per lui. “E’ diverso da tutto ciò che avevo ideato fino a quel momento, ed è assolutamente inedito. Josh [Trank] ritiene che si tratti di qualcosa che non appartiene a questa terra. Non so se è di origine animale, vegetale, minerale o un insieme di queste tre condizioni. Per ideare questa struttura, abbiamo preso come riferimento elementi di geologia, biologia, materia organica e inorganica”.
Questa scena, oltre a tutto ciò che accade in seguito, susciterà numerose domande da parte del pubblico – e questa è esattamente l’intenzione dei film-maker. Dice Max Landis: “Josh ed io sappiamo cosa è accaduto in quella grotta. Ma nel film non viene mai spiegato”.
Oltre agli straordinari effetti visivi, agli strumenti sofisticati ed al lavoro degli stunt, CHRONICLE presenta imponenti effetti speciali, compreso l’uso di gas compresso per sollevare due veicoli da mezza tonnellata ciascuno, ad un’altezza di 10 metri nell’aria, per poi farli andare in pezzi schiantandosi al suolo. C’è un’altra scena che molti penseranno sia stata realizzata con la tecnica CGI mentre è stata girata dalla telecamera: mostra Andrew che delicatamente alza il braccio e riesce a far sbandare una macchina che implode e va in frantumi. L’automobile è implosa, dopo il segnale d’azione, grazie a 9 tonnellate di pompe idrauliche che risucchiano il metallo e creano un indimenticabile suono di metallo contorto.
Schiacciare le macchine il solo pensiero. Volare. Possedere la forza per radere al suolo un’ intera città senza muovere un dito. Chi non vorrebbe avere questi poteri? Chi non vorrebbe fare l’impossibile? Cosa fareste voi, chiede CHRONICLE, al posto di Andrew, Matt o Steve?
Di cosa sareste capaci, voi?
IL CAST
DANE DEHAAN (Andrew Detmer), da soli tre anni nello “show biz”, non ha perso tempo e si è imposto come una delle stelle nascenti dell’industria.
Dane è noto al grande pubblico per il suo ritratto di Jesse, nella serie di HBO “In Treatment”, premiata con il Golden Globe®. Al fianco di Gabriel Byrne, Debra Winger ed Amy Ryan, la sua performance è stata elogiata da Variety, che l’ha definita “innovativa”, dal Sun-Times di Chicago che la considera “brillante” e da Entertainment Weekly secondo cui si tratta del “paziente più interessante della terza stagione della serie”.
Presto Dane apparirà nel film del premiato regista John Hillcoat dal titolo “Wettest County”, al fianco di Shia LaBeouf, Tom Hardy, Guy Pearce, Gary Oldman, e Mia Wasikowska. Dane recentemente ha ultimato le riprese di “Jack e Diane” (con Kylie Minogue). Vedremo inoltre Dane insieme a Daniel Radcliffe, Elizabeth Olsen e Jack Huston in “Kill Your Darlings”, un thriller su un omicidio che coinvolge gli scrittori della Beat Revolution.
Lo scorso anno Dane ha ricevuto un Obie® Award (il premio più prestigioso per gli spettacoli Off-Broadway) per la sua splendida performance in “The Aliens” di Annie Baker, in scena al Rattlestick Playwrights Theatre. La rappresentazione è stata nominata “Play of the Year” da parte del New York Times.
Dane si è laureato presso la Scuola d’Arte della University of North Carolinas e ha iniziato la sua carriera cinematografica nel film “Amigo” con il regista plurinominato all’Oscar® John Sayles.
ALEX RUSSELL (Matt Garetty), nato in Australia, ha frequentato il prestigioso corso di recitazione NIDA ed è stato uno dei primi studenti della sua classe ad aver ottenuto un ruolo protagonista in un lungometraggio.
Alex ha interpretato il film “Wasted on the Young”, uno dei film rivelazione del Toronto Film Festival 2010, che lo ha imposto all’attenzione di pubblico e critica. Al suo arrivo a Los Angeles, Alex è stato scritturato nel film indipendente “Almost Kings”. Da allora ha girato l’atteso film australiano “Bait”, al fianco di Julian McMahon e Xavier Samuel.
MICHAEL B. JORDAN (Steve Montgomery) ha recitato in due delle più importanti fiction TV dell’ultimo decennio: “The Wire” e “Friday Night Lights”. E’ stato elogiato per il ruolo di Wallace, un uomo con una corazza di ferro ma dal cuore d’oro, nella drammatica serie di HBO “The Wire” e in seguito ha recitato nel ruolo del quarterback Vince Howard in “Friday Night Lights” (NBC). Recentemente ha interpretato il ruolo di Alex, un ragazzo che cerca di guarire dalla sua dipendenza dall’alcol, nella serie NBC “Parenthood”.
Michael, che ha inaugurato la sua carriera professionale da giovanissimo, ha attratto l’attenzione di Bill Cosby e, nel 1999, è stato scritturato nel ruolo fisso di Michael per la sitcom di CBS “Cosby”. Allo stesso tempo è apparso nella serie HBO “The Sopranos”. L’anno successivo Michael è stato selezionato fra centinaia di aspiranti attori per interpretare il ruolo di Jamal nel film di Paramount Pictures “Hardball”, con Keanu Reeves.
Nel 2003 Michael è stato il più giovane attore afro-americano ad aver firmato un contratto per una serie di ABC, “All My Children”. Ha interpretato il ruolo di Reggie, il figlio adottivo di Erica Kane (Susan Lucci). Ha avuto un ruolo protagonista nel film indipendente “Blackout” con Melvin Van Peebles, Jeffrey Wright e Zoe Saldana. Nel 2007 Michael è stato scritturato nella sitcom “The Assistants”, del network The N.
Il suo film d’esordio è stato “Pastor Brown”, presentato all’American Black Film Festival nell’estate del 2009. Michael è stato star ospite in “CSI”, “Cold Case”, “Lie to Me”, “Without a Trace” e “Law & Order”.
Michael interpreta il ruolo di Maurice “Bumps” Wilson nel recente film epico di George Lucas “Red Tails”, la storia dei primi piloti afro-americani che guidarono i caccia della seconda guerra mondiale.
Michael ha ricevuto nomination al NAACP Image Award come “Outstanding Male Actor in a Television Daytime Drama Series” nel 2005, 2006 e 2007. Vive a Los Angeles, dove svolge attività a sostegno di associazioni benefiche quali Help USA e Lupus LA.
MICHAEL KELLY (Richard Detmer) ha recitato regolarmente in “Criminal Minds: Suspect Behavior”, ha interpretato il migliore amico di Matt Damon nel film “The Adjustment Bureau” (I guardiani del destino) ed è apparso nel film “Fair Game” (Fair game – caccia alla spia) con Sean Penn e Naomi Watts. Presto lo vedremo nel film di Zack Snyder “Man of Steel”, la cui uscita è prevista nel 2013.
Nel 2008 Kelly ha recitato al fianco di Angelina Jolie e John Malkovich in “Changeling” di Clint Eastwood, presentato al festival di Cannes. Per la sua performance, Michael è stato segnalato da Daily Variety fra i 10 attori più promettenti del momento. Quello stesso anno Kelly ha recitato nella miniserie di HBO “Generation Kill”, che racconta la vicenda di un marine durante l’assalto americano a Baghdad del 2003.
Altri lungometraggi di Kelly comprendono: “Law Abiding Citizen” (Giustizia privata), “Did You Hear About the Morgans?” (Che fine hanno fatto i Morgan?), “Defendor”, “Invincible” (Imbattibile), “Dawn of the Dead” (L’alba dei morti viventi), “Tenderness”, “The Narrows”, “Broken English” e “Loggerheads”. Kelly è apparso inoltre nel film di M. Night Shyamalan “Unbreakable”, in “Man on the Moon” di Milos Forman ed in “River Red”.
In televisione Kelly è recentemente apparso in “Law & Order: Criminal Intent” ed in “Fringe”. Michael ha avuto un ruolo fisso in “The Sopranos”, nella serie di USA network “Kojak” e nell’action-drama di UPN “Level 9”. E’ stato star ospite di numerosi show televisivi fra cui: “Law & Order: Special Victims Unit”, “Law & Order”, “C.S.I. Miami”, “The Shield”, “Judging Amy”, “The Jury” e “Third Watch”.
Membro onorario dell’Actor’s Studio, Kelly ha recitato in varie rappresentazioni teatrali, fra cui la produzione di Arthur Penn di “Major Crimes” e “Miss Julie” al Theatre Studio.
ASHLEY HINSHAW (Casey Letter) ha esordito nel ruolo di una sensuale sconosciuta, invischiata in una situazione complicata e poco limpida nella serie televisiva di successo “Gossip Girl”. E’ apparsa inoltre nella serie “Fringe”.
Hinshaw apparirà presto al fianco di Miley Cyrus e Demi Moore nella commedia “LOL”, diretta da Lisa Azuelos. Ashley interpreta Emily, la migliore amica di Lola (Miley Cyrus) che vorrebbe esplorare il mondo, ma viene repressa dai suoi rigidi genitori.
Hinshaw è cresciuta nel Midwest e si è trasferita a New York City da giovanissima per intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo. E’ stata testimonial di alcune delle più importanti campagne pubblicitarie del mondo, fra cui Abercrombie & Fitch.
I FILMMAKER
JOSH TRANK (Regista, Storia) lavora nel cinema da quando aveva 14 anni, iniziando come montatore televisivo a Los Angeles. Dopo il diploma liceale è stato assistente di post-produzione in diverse strutture di Los Angeles. Qualche anno più tardi ha creato “Stabbing at Leia’s”, un fenomeno su internet con oltre 10 milioni di visualizzazioni online. In seguito, insieme a Robert Siegel, ha realizzato l’apprezzato film indipendente “Big Fan”.
MAX LANDIS (Sceneggiatura, Storia), 26 anni, scrive abitualmente dall’età di 15 anni. Ha ultimato oltre sessanta sceneggiature. Per un certo periodo Max ha frequentato la University of Miami. CHRONICLE ha segnato l’inizio di un anno molto fruttuoso in cui Max ha venduto diverse sceneggiature e ha ricevuto diverse offerte. Sull’onda di questo successo, Max è apparso sulla copertina di Script magazine. Gli sono stati affidati diversi progetti in via di sviluppo per i maggiori studios e società di produzione. In futuro spera di diventare regista.
JOHN DAVIS (Produttore), presidente della Davis Entertainment a Los Angeles, è uno dei produttori più prolifici di Hollywood, con più di 89 lungometraggi e film TV ed incassi per oltre 4,8 miliardi di dollari.
Davis Entertainment, fondata nel 1986, vanta un lungo accordo di prelazione con 20th Century Fox, tuttavia produce progetti per tutti gli altri studios e mini-major.
L’imponente listino di film prodotti da Davis interessa diversi generi.
Tra i film d’azione, avventura e thriller della società ricordiamo la hit di fantascienza “I, Robot”(Io, robot) con Will Smith, il blockbuster “The Firm” (Il socio) con Tom Cruise, “Courage Under Fire” (Il coraggio della verità) con Denzel Washington, “Waterworld” con Kevin Costner, “Predator” con Arnold Schwarzenegger, “Behind Enemy Lines” (Dietro le linee nemiche) con Owen Wilson e Gene Hackman, “Predator 2”, “Flight of the Phoenix” (Il volo della fenice) con Dennis Quaid, il film d’azione di John Woo con Ben Affleck e Uma Thurman “Paycheck” per Paramount e “Alien vs. Predator”, un action-thriller che unisce le due note creature.
I film per la famiglia di Davis comprendono: “Mr. Popper’s Penguins” (I pinguini di Mr. Popper) con Jim Carrey, “Norbit” con Eddie Murphy (nel loro quarto film insieme) per DreamWorks/Paramount; “Garfield” e “Garfield 2”, entrambi per Fox; il grande successo da oltre 100 milioni di dollari con Eddie Murphy “Daddy Day Care” (L’asilo dei papà), prodotto con Revolution Studios; i due grandi successi di “Dr. Dolittle” (Il Dottor Dolittle)con Eddie Murphy; la trilogia di Jack Lemmon/Walter Matthau “Out to Sea” (Gli impenitenti), “Grumpy Old Men” (Due irresistibili brontoloni) e “Grumpier Old Men” (That’s amore – due improbabili seduttori); “Fat Albert” (Il mio grasso grosso amico Albert) scritto insieme a Bill Cosby; “Marmaduke” (Sansone), basato sull’omonimo fumetto; e la commedia d’avventura con Jack Black, “Gulliver’s Travels” (I fantastici viaggi di Gulliver) che ha guadagnato200 milioni di dollari in tutto il mondo.
Altre produzioni di Davis comprendono: “When a Stranger Calls” (Quando chiama uno sconosciuto), il remake dell’horror del 1979, per Screen Gems, numero uno ai botteghini nella prima settimana di uscita nelle sale; il film di MGM “Heartbreakers” (Heartbreakers – vizio di famiglia), con Sigourney Weaver, Gene Hackman e Jennifer Love Hewitt, anche questo numero 1 nei botteghini del Paese.
Il successo di Davis è caratterizzato dalla sua abilità nel riuscire a collaborare costantemente con i nomi più illustri dell’industria dello spettacolo, attori, registi, scrittori ed altri talenti di alto profilo. I suoi quattro blockbuster con i loro sequel (“Predator”, “Grumpy Old Men”, “Dr. Dolittle” e “Garfield”) sono diventati dei veri e propri franchise, che hanno lanciato il nome di Davis anche al di là del mondo del cinema.
La carriera di Davis si distingue inoltre per i film da lui prodotti con budget contenuti, che diventano grandi successi nazionali ed internazionali. Il primo “Garfield”, ad esempio, è stato prodotto con 42 milioni di dollari e ne ha incassati quasi 200 in tutto il mondo.
Davis si è inoltre dimostrato abile nell’assicurare i diritti dei progetti più ambiti, fra cui i film di “Garfield”, “Fat Albert” (Il mio grosso grasso amico Albert), “I Simpson”, “Marmaduke” (Sansone), il circo “Ringling Bros.”, “Dr. Dolittle” (Il Dottor Dolittle), “Flight of the Phoenix” (Il volo della fenice), i film basati sui due romanzi di Grisham “The Firm” (Il socio) e “The Chamber” (L’ultimo appello) e, per la TV, la storia di Jesse Ventura e Little Richard.
Davis continua anche a produrre DVD legati ai suoi franchise di successo quali “Garfield” e “Dr. Dolittle”.
Per la televisione, Davis Entertainment Television ha prodotto 20 telefilm, fra cui “The Jesse Ventura Story” e “Little Richard” (NBC), “Miracle at Midnight” (ABC), con Sam Waterston. Il suo dipartimento televisivo ha in cantiere serie e telefilm per tutti i maggiori network e canali via cavo.
Davis ha inoltre prodotto la miniserie di NBC “Asteroid”, “Volcano: Fire on the Mountain” per ABC, il film che ha battuto il record di spettatori su NBC “One Christmas” di Truman Capote, con Katharine Hepburn ed il popolare film per CBS “This Can’t Be Love” con Katharine Hepburn e Anthony Quinn.
Davis è nato e cresciuto vicino Denver, nel Colorado. La sua passione per il cinema è iniziata quando, da ragazzo, suo padre acquistò la sala cinematografica del suo quartiere, dove lui lavorava vendendo popcorn e, di conseguenza, guardava tutti i film in proiezione, più di 300 all’anno. Davis si è diplomato presso il Bowdoin College, ha frequentato l’Amherst College, con un master alla Harvard Business School. Si occupa inoltre dell’avvio e della gestione di stazioni televisive e di ristoranti della catena Wetzel’s Pretzels, alla cui espansione e vendita Davis ha contribuito in modo fondamentale nel 2007.
ADAM SCHROEDER (Produttore) ha prodotto “Sleepy Hollow” (Il mistero di Sleepy Hollow) di Tim Burton, “The Truman Show” di Peter Weir, “A Simple Plan” (Soldi sporchi) di Sam Raimi e “The Tuxedo” (Lo smoking) con Jackie Chan, “A Little Bit Of Heaven” (Il mio angolo di paradiso) con Kate Hudson, Gael Garcia Bernal e Kathy Bates.
Schroeder è stato il produttore esecutivo di “Wonder Boys” di Curtis Hanson “Angela’s Ashes” (Le ceneri di Angela)di Alan Parker, “Bringing Out the Dead” (Al di là della vita) di Martin Scorsese, “In & Out” di Frank Oz, “Rules Of Engagement” (Regole d’onore) di William Friedkin, “South Park: Bigger, Longer & Uncut” (South Park il film: più grosso, più lungo & tutto intero), “Shaft”, “The First Wives Club” (Il club delle prime mogli), “Changing Lanes” (Ipotesi di reato), “Orange County” e “Zoolander”.
Ha iniziato la sua carriera lavorando come co-produttore di “Clueless” (Ragazze a Beverly Hills) di Amy Heckerling ed ha prodotto la serie televisiva di ABC basata sul film. Ha coprodotto “Mother” (Mamma torno a casa) di Albert Brooks, “Ransom” (Ransom – il riscatto) di Ron Howard e “Marvin’s Room” (La stanza di Marvin).
JAMES DODSON (Produttore esecutivo), nel corso del suo incarico di vice-presidente di produzione per Twentieth Century Fox Film Corporation dal 1996 al 2001, ha lavorato con i film-maker Joel Schumacher, i fratelli Hughes, Steven Soderbergh, Laura Ziskin, Mike Newell, Art Linson, Don Murphy e John Davis – nei film “Behind Enemy Lines” (Behind Enemy Lines – dietro le linee nemiche), “From Hell” (From Hell – la vera storia di Jack lo squartatore), “Tigerland” e “Best Laid Plans”. Dodson è stato produttore esecutivo dei film di Twentieth Century Fox “Catch That Kid” (Tre ragazzi per un bottino) e “Sunset Strip”.
Dodson ha diretto la commedia romantica di MGM del 2008 “The Other End of the Line” (Amore in linea) con Jesse Metcalfe e Shriya Saran.
Nel 2006 Dodson ha prodotto, diretto e scritto “Behind Enemy Lines II: Axis of Evil” (Dietro le linee nemiche 2: l’asse del male) di Fox.
Il suo premiato cortometraggio “Gilded Stones” di David Mamet è stato selezionato in concorso ufficiale al Sundance Film Festival 2004, all’HBO Comedy Arts Festival e in altri 15 festival importanti, vincendo la gara dei corti internazionali dei produttori indipendenti (Indie Producer’s International Short Film Contest).
MATTHEW JENSEN (Direttore della fotografia) ha girato varie puntate di noti programmi televisivi fra cui: “Game of Thrones” per HBO, premiato con l’Emmy Award, “Numb3rs” su CBS e “True Blood” di HBO, vincitore del Golden Globe e dell’ Emmy Award. Altri suoi crediti televisivi comprendono le puntate di “Sleeper Cell” e di “CSI: Crime Scene Investigation”. Jensen ha girato i cortometraggi dal titolo “Child Psychology”, “The Ecology of Love”, “The Car Kid”, “The Wedding Dress” e “Morning Breath”. I suoi crediti cinematografici comprendono la commedia “Checking Out” (con Peter Falk), “Killer Diller” e “Devil’s Pond” (Heaven’s pond –il colpo perfetto).
STEPHEN ALTMAN (Scenografia) vanta una lunga serie di crediti: “Lost and Found in Armenia”, “Dr. T and the Women” (IlDott. T e le donne), “The Big Bounce”, “Hot Rod” (Hot Rod – uno svitato in moto), “The Sisters”, il premio Oscar “Ray”, “Grosse Pointe Blank” (L’ultimo contratto), “What’s Love Got To Do With It” (Tina-What’s Love Got To Do With It), “Near Dark” (Il buio si avvicina) e diversi film di Robert Altman, che comprendono “Gosford Park”, “Prèt-à-Porter”, “Short Cuts” (America oggi), “Cookie’s Fortune” (La fortuna di Cookie), “The Gingerbread Man” (Conflitto di interessi), “Kansas City”, “The Player” (I protagonisti), “Vincent and Theo” e “Fool for Love” (Follia d’amore).
I credits televisivi di Stephen includono: “Georgia O’Keeffe”, “The Ballad of Lucy Whipple”, “The Caine Mutiny Court-Martial” e “Tanner ‘88”.
ELLIOT GREENBERG (Montaggio) si è occupato del montaggio dei film “Devil”, “Sorority Row” (Patto di sangue), “Quarantine” (Quarantena) e “The Poughkeepsie Tapes”. Ha inoltre curato il montaggio di “Clerks II”, “Red Eye”, “Cursed” (Cursed – il maleficio) e “Who’s Your Caddy”. Greenberg ha montato il documentario breve “Train Wreck!” e il cortometraggio “The Masquerade”.
ANDREA VON FOERSTER (Supervisore musicale) nel corso degli ultimi dieci anni ha supervisionato la musica di diversi progetti televisivi e cinematografici. E’ stata coordinatrice musicale per le serie TV “Grey’s Anatomy”, “The O.C.”, “Rescue Me” e “Roswell”. E’ nota soprattutto per il lavoro svolto nel film di Fox Searchlight Pictures “(500) Days of Summer” (500 giorni insieme). L’eclettica colonna sonora del film comprende brani di Black Lips, Doves, The Smiths, Feist e Hall & Oates.