DOC – Processi mediatici Dall’11 Maggio – STAGIONE 1
Questa docuserie true crime analizza alcuni dei più drammatici processi della storia, con particolare attenzione all’impatto che i media possono aver avuto sui verdetti
Nel panorama mediatico odierno, nel quale i drammi veri che si svolgono nei tribunali si trasformano in una forma di intrattenimento, la docuserie Netflix Processi mediatici riflette su alcuni dei casi più drammatici e memorabili della storia recente. La copertura televisiva ha introdotto nel sistema giudiziario una nuova enfasi sulla narrazione creativa e sulla spettacolarità, cambiando per sempre l’ambiente dei tribunali. In sei avvincenti episodi, Processi mediatici analizza il contributo della stampa a plasmare la percezione, da parte dell’opinione pubblica, della colpevolezza o dell’innocenza prima, durante e dopo il processo. La serie racconta di alcuni casi in vari ambiti del sistema giudiziario, come gli indimenticabili processi per omicidio trasmessi su Court TV che hanno coinvolto Jenny Jones, l’incredibile storia del tracollo politico di Rod Blagojevich e il caso di Amadou Diallo, immigrato africano che, pur essendo disarmato, è stato colpito da 41 pallottole sparate dalla polizia a New York.
Processi mediatici è una produzione Supper Club, in collaborazione con Smokehouse Pictures, con la regia di Skye Borgman (Rapita alla luce del sole), Garrett Bradley (Time), il candidato all’Oscar Yance Ford (Strong Island), il candidato agli Emmy Brian McGinn (Amanda Knox), Sierra Pettengill (The Reagan Show) e Tony Yacenda (American Vandal). I produttori esecutivi sono l’avvocato e scrittore Jeffrey Toobin (Il caso O.J. Simpson), il giornalista, sceneggiatore e fondatore di Court TV Steven Brill, i premi Oscar George Clooney e Grant Heslov di Smokehouse Pictures e Brian McGinn, Jason Sterman e David Gelb di Supper Club.