Birds of Prey e la rinascita di Harley Quinn – IL PRESSBOOK UFFICIALE CON TUTTE LE CURIOSITA’

“Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)”

LA PRODUZIONE

Rapida lezione di storia: Joker ed io? Ci siamo lasciati…

Per la prima volta, sono tutta sola.

  Ma non ero l’unica a Gotham in cerca di una rinascita.

 

Questa è la nostra storia. E lo dico, quindi inizierò da dove voglio”.

~Harley

E’ caccia aperta ad Harley Quinn, da quando la sua vita sempre imprevedibile è fuori controllo, a seguito della rottura particolarmente esplosiva con il suo unico vero amore, Mr J. Per la prima volta, non è protetta ed è in fuga … con tutti i delinquenti di Gotham alle calcagna, a cominciare dal signore del crimine Roman Sionis. Ma con l’aiuto inaspettato di tre elementi molto improbabili – Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya – Harley e la sua banda improvvisata dovranno sopravvivere ad una giornata follemente selvaggia, e potenzialmente (probabilmente) mortale.

Margot Robbie, che ha ripreso il ruolo e prodotto il film, afferma: “La cosa più eccitante per un attore è avere una varietà di scelte per il proprio personaggio, e nell’interpretazione di Harley Quinn si può fare qualsiasi cosa. Con alcuni ruoli, si possono avere al massimo un paio di possibilità; ma con Harley, ne hai più o meno 20, e ognuna ha un senso per il personaggio. È una sensazione davvero liberatoria e creativamente stimolante”.

Per questo motivo, tra gli altri, quando stava ancora girando la sua prima uscita nei panni dell’anti-eroina più amata dai fan in “Suicide Squad”, ricorda: “sapevo di non esser assolutamente pronta a smettere di interpretarla, perche c’era ancora così tanto da scoprire ed esplorare sullo schermo”.

Quel territorio inesplorato ha portato la Robbie a valutare delle opzioni per Harley, tra cui il fatto di inserirla in una banda di ragazze, ossia la popolare squadra DC di Birds of Prey. “Volevo vedere come sarebbe stata Harley senza che qualcuno si prendesse cura di lei. Ed essere un membro di un gruppo di ragazze che fanno tutto insieme, ha sempre fatto parte della mia vita. Siamo un miscuglio di varie personalità”, sorride, “ma ci vogliamo bene nonostante le nostre diversità. Questo è ciò che mi ha spinto a sviluppare una storia per Harley con le Birds of Prey, per formare un gruppo unico di donne che si completano a vicenda, soprattutto nei loro stili di combattimento. Insieme, compongono tutti i pezzi del puzzle”.

Per aiutare a delineare i personaggi e creare il mondo del film, la Robbie ha contattato la sceneggiatrice Christina Hodson, che racconta: “Margot ed io ci siamo subito intese di fronte ad una pizza e un mimosa una mattina dell’estate del 2015. Mi ha raccontato del suo sogno di realizzare un film su Harley Quinn e una banda di ragazze, e mi ha subito entusiasmata. Eravamo perfettamente d’accordo sul tono, il divertimento, ed il fare qualcosa di audace e diverso nell’ambito di un film di supereroi. Entrambe amiamo quei film, ma volevamo provare qualcosa di diverso, di non lineare, pieno di azione ma anche molto umoristico”.

“Christina ed io quando ci siamo conosciute siamo entrate subito in sintonia, e saremo amiche per sempre”, aggiunge la Robbie. “È geniale. Avevo molte idee che però non si adattavano bene, riguardo al rapporto tra le ragazze, ai riferimenti ai fumetti, ai personaggi, alla trama… e lei ha trovato il modo di intrecciare il tutto e trasformarlo in qualcosa che riflettesse la personalità di Harley, direttamente dalla voce autentica di Harley “.

Per la storia originale che avrebbe affiancato Harley Quinn con una nuova collezione di personaggi, hanno tratto ispirazione da vari fumetti, come la serie dei Nuovi 52, dove Harley è sola e non più con il Joker. Quella circostanza le ha attratte come un logico punto di partenza perché, per essere la protagonista del suo film, non dovrebbe essere anche l’unica star della sua stessa vita? Per Black Canary, hanno optato per Dinah Lance, figlia dell’originale ed omonimo Supereroe dal grido killer, ma che esita ancora a raggiungere quella nota alta. A loro piaceva la versione della poliziotta Renee Montoya che poteva essere un po’ più dura, e che Cacciatrice, con il suo tragico retroscena, era l’ideale per una solitaria ed enigmatica avversa all’interazione sociale. Tutte insieme avrebbero dato vita al gruppo più improbabile di individui totalmente riluttanti, quindi chi meglio di loro poteva affiancarsi alla famigerata fidanzata criminale, nota per essere sempre al fianco del suo uomo … dopo che lui l’ha mollata?

Una volta definita la squadra, la Robbie insieme ai produttori Bryan Unkeless e Sue Kroll,  hanno individuato la loro regista nella stella nascente Cathy Yan, una scoperta del Sundance.

“Non avrei potuto chiedere un team creativo più solidale, sono stati tutti fantastici”, afferma la Yan. “So che è stato un percorso molto lungo e personale per Margot, quindi mi sono sentita molto onorata di farne parte. Ed il suo attivo coinvolgimento, sia come star che come produttrice, è stato davvero sorprendente”.

La regista inoltre, era legata al mondo di Harley e delle Birds. “Crescendo, ho adorato Gotham”, racconta. “Quando ho letto la sceneggiatura di Christina, ho apprezzato il modo in cui l’ha trasformato, e lo spirito della sua narrazione, nonché lo stile e l’atteggiamento dei personaggi. Sono delle combattenti toste, inoltre Harley è al massimo, dice parolacce e prende decisioni terribili; le sue imperfezioni la rendono riconoscibile ma anche molto divertente, ed era tutto lì scritto sulle pagine”.

Sue Kroll ricorda: “Margot adora interpretare Harley, e dedica tempo ed energia a capire tutte le sue stranezze. Christina e lei hanno catturato ogni dimensione del personaggio, quindi quando Cathy ha esposto le sue idee per il film – i personaggi, gli ambienti, il contesto – ha creato un senso di quel luogo che ci ha permesso di cogliere la sua visione, e metterla in linea alla nostra”. La Kroll afferma che Cathy Yan ha fornito un punto di vista completo che si è perfettamente allineato con il loro, dall’inizio alla fine. “Anche le sue idee per la musica, che sono incredibilmente parte integrante di questo film, erano indiscutibili”.

La Robbie concorda: “L’abilità di Cathy di dare ad ogni personaggio di un ensemble il suo momento sullo schermo, è stata una delle ragioni principali per cui ho adorato il suo film “Dead Pigs”, ma anche il motivo per cui ho capito che era la persona giusta per dirigere questo film. Quando è arrivata, era chiaro che capiva la storia e i personaggi, e ha apportato nuove idee. Sue, Bryan ed io ci siamo guardati e abbiamo avuto la sensazione che fosse giusta”.

All’inizio del film, Harley Quinn viene scaricata senza tante cerimonie dal Joker e, come racconta al pubblico (aggiungendo forse qualche piccola bugia bianca), sta finalmente vivendo il periodo più bello della sua vita, che include una nuova migliore amica: una iena chiamata Bruce per, beh … quell’altro ragazzo di Gotham. Allo stesso tempo, incontra molte altre donne, ognuna delle quali passa la giornata a modo proprio: risolvendo omicidi di massa, commettendo omicidi di massa, o esibendosi in un club frequentato da assassini di massa e dai loro amici. Rispettivamente, sono la poliziotta del GCPD Renee Montoya, interpretata da Rosie Perez; Cacciatrice, interpretata da Mary Elizabeth Winstead; e Black Canary, interpretata da Jurnee Smollett-Bell.

“Adoro i film d’azione. Se mi propongono un film su un gruppo di ragazze combattive, io ci sto! “, dice la Perez.

La Winstead concorda, osservando: “Ho adorato il fatto che questa era una storia di donne forti che cercavano di trovare la propria indipendenza e, insieme, la trovano dentro loro stesse e l’una nell’altra”.

E la Smollett-Bell, che nel film ha il doppio compito di recitare e cantare, ha apprezzato l’aspetto collaborativo tra le Birds e Harley. “Con i personaggi che fanno squadra e il tipo di umorismo di Harley, ho capito che stavamo facendo qualcosa di diverso”, dice. “Mi vedevo benissimo nei panni di Black Canary e nel pazzo mondo di Harley”.

Per unire le donne in una causa comune, il film è infuso di un’azione non-stop che fa sobbalzare dalla poltrona, mettendole contro due criminali non comuni: il boss della mafia Roman Sionis, noto anche come Black Mask, interpretato da Ewan McGregor e il suo scagnozzo Victor Zsasz, interpretato da Chris Messina, al fine di salvare una ragazza, Cassandra Cain. Cass è una borseggiatrice che ruba il portafoglio sbagliato, ed è interpretata dalla nuova arrivata Ella Jay Basco.

Per l’aspetto del film, i registi e le squadre addette alla progettazione, guidate dallo scenografo K.K. Barrett e dalla costumista Erin Benach, hanno tratto ispirazione visiva dalla stessa Quinn, incorporando alcuni motivi in ​​una versione molto Harleyzzata di Gotham City.

Unkeless aggiunge: “La storia si svolge nelle strade malfamate di Gotham: non la versione ispirata a Manhattan, ma in periferia dove prospera la criminalità. Riguarda un modo di fare, un atteggiamento raccontato attraverso gli occhi di Harley Quinn e tutto ciò che comporta: la sua prospettiva grossolana, la sua scortese esuberanza e la sua energia folle, acuta, sovversiva che è sempre imprevedibile. Tutto questo è stato messo insieme ad un gruppo eclettico di donne davvero potenti, che sono spinte al limite e devono formare un’alleanza – sebbene libera – non solo per fare ciò che è giusto, ma per arrivare vive a fine giornata”.

Esatto: tutto si svolge nell’arco di circa 24 ore. Solo un giorno in più nella vita di Harley Quinn.

 

HARLEY QUINN

Ehi, sei quella cantante che nessuno ascolta!

BLACK CANARY

Sei quella che non piace a nessuno.

 

LE BIRDS

Margot Robbie era ansiosa di tornare nel ruolo dell’audace Harley Quinn. Questa volta, Harley è la ex fidanzata del Joker che tutti i criminali di Gotham City vogliono morta. Il suo legame più stretto ora è con la sua nuova coinquilina: una iena.

“All’inizio del film”, afferma la Robbie, “Harley e Mr. J si lasciano. Pur dicendo che è stata una sua scelta, e che sta gestendo la cosa molto bene, in effetti non è così: rappresenta l’ inaffidabilità della narratrice con cui Christina Hodson ed io ci siamo divertite”.

“Harley è un milione di contraddizioni alla volta”, aggiunge la Hodson, “ma soprattutto vuole divertirsi, quindi era quello il tono che volevamo dare alla narrazione: sfruttare il tutto e vedere cosa sarebbe successo se un personaggio fosse felice di non seguire regole, e non facesse nulla di prevedibile. Con Harley come narratrice, mentirà, esagererà, cambierà i fatti per soddisfare le sue esigenze e, a volte, è scriteriata, quindi si contraddirà. Ho adorato scrivere dietro di lei, per così dire, perché ti permette di dire cose che non dovresti dire, e farà cose che non dovrebbe fare, in un modo che non dovrebbe fare”.

La Yan osserva: “Penso che Harley sia diventata un personaggio DC così iconico, perché la sua complessità è particolarmente affascinante. All’anagrafe è l’ex dottoressa Harleen Quinzel, ma nel suo cuore è tutta Harley Quinn. E’ buona o cattiva? È divertente, ma ha anche un lato oscuro: è sia vulnerabile che forte e fa cose terribili, ma ha un cuore d’oro. Questo dualismo è persino rappresentato dal rosa e dal blu dei capelli: non riesce nemmeno a scegliere un solo colore, giusto?”.

Senza la protezione di Mr J, Harley sceglie di fare un affare per mettersi al sicuro, con il boss della mafia Roman Sionis, accettando di recuperare un diamante criptato da una giovane borseggiatrice di nome Cass. Ma per Harley, essendo Harley, attenersi a qualsiasi accordo che fa è meno che probabile.

Lo stesso non vale per la Robbie, che, dice la Yan, non potrebbe essere più affidabile. “Margot è molto devota al suo lavoro. Ha lavorato a pieno regime sia come attrice che come produttrice in questo progetto, ed è stata coraggiosa e pronta a fare qualsiasi cosa. È anche una grande improvvisatrice, arguta, e conosce Harley meglio di chiunque altro”.

Alla ricerca di Harley nel vasto Universo DC, la Robbie si è imbattuta in Cacciatrice, ed è rimasta immediatamente affascinata dal personaggio e dalla sua storia. “Desideravo una bella storia di vendetta”, afferma la Robbie, “e le azioni di Cacciatrice sono proprio motivate dalla vendetta”.

Il vero nome di Cacciatrice è Helena Bertinelli, figlia di quello che un tempo era uno dei mafiosi più ricchi di Gotham. Prima cioè che lui e il resto dei suoi parenti venissero uccisi dalle bande rivali. Ormai cresciuta, questo evento traumatico l’ha portata ad avere una sola idea in testa: quella di vendicare la sua famiglia. Essendo stata cresciuta da assassini, è diventata anche una combattente resiliente, e che difficilmente si arrende.

Mary Elizabeth Winstead ha assunto il ruolo di questa enigmatica assassina, dotata di una balestra e abituata ad essere sola, avendo vissuto a lungo con un’unica missione in mente. “Cacciatrice è sicuramente uno di quei grandi personaggi dei fumetti che è nato dalla sofferenza. Ha assistito allo sterminio della sua famiglia quando era bambina, e crescendo si è allenata per diventare un’assassina, fondamentalmente, con l’obiettivo di rintracciare gli uomini che hanno ucciso la sua famiglia, e annientarli sistematicamente. Ora è una macchina letale in piena caccia all’uomo. Non si è adattata alla società, non socializza e non è particolarmente interessata a stringere amicizie. Non fa parte della sua strategia”, afferma l’attrice.

“Quando incontra tutte le altre donne del film, inizialmente non è interessata ad unirsi a loro o a lavorare in squadra”, continua la Winstead. “Ma si rende conto che la situazione in cui si trovano richiede la sua presenza. Quindi, a malincuore, entra a far parte della banda al femminile, il che penso che mostri altri lati del suo carattere, su chi è veramente, in un modo davvero interessante. È stato molto divertente per me riuscire a capire come si sarebbe manifestata o sarebbe emersa la sua personalità”.

A differenza della sua controparte cinematografica, la Winstead ha apprezzato il cameratismo nato sul set, e il duplice compito della co-protagonista Robbie. “Margot è stata fantastica, ha davvero messo le mani su tutto in questo film”, osserva. “Allo stesso tempo, è riuscita a mantenere la mente lucida, in modo impressionante”.

“E Cathy è stata fantastica, così equilibrata e fiduciosa con un tale rispetto per il materiale”, aggiunge la Winstead. “Siamo state benissimo”.

Ricambiando, la Yan afferma: “abbiamo ragionato a lungo su come sarebbe una donna cresciuta in Sicilia con degli assassini, che non è mai andata a scuola o fatto amicizia, e che ha perso importanti esperienze comuni di vita. Mary è stata davvero in grado di apportare profondità, ma anche umorismo, al ruolo di Cacciatrice che passa dall’ essere una outsider a membro di questa squadra”.

Un altro membro delle Birds – e l’unica con una vera denominazione aviaria – è Black Canary. Conosciuta da molti come Dinah Lance, questa misteriosa sirena è la cantante lounge preferita di Sionis del suo locale Black Mask, di notte,  e (grazie ad Harley) la sua autista, di giorno. Continuando a distinguere i suoi punti di forza dai suoi superpoteri, una cosa è certa: questo uccello canterino ha una voce assassina, il suo “canary cry”, un urlo ultrasonico, la rende l’unica nel gruppo ad avere un vero superpotere.

Jurnee Smollett-Bell, che la ritrae, afferma: “È molto la Dinah Lance che amiamo dei fumetti. Quel che volevo davvero catturare era l’essenza del personaggio, e una delle cose che amo di Dinah è il suo cuore. Lei è tutto cuore. È tutta compassione. Ma è anche una straordinaria esperta di arti marziali e combattimenti di strada; tuttavia, quando la incontriamo nel film, non è ancora diventata la potente Black Canary che conosciamo, non è ancora consapevole della sua forza e del suo potere.

“È in un punto della vita in cui non vuole avere nulla a che fare con il risanamento di Gotham”, continua l’attrice. “Non le importa di fare la vigilante, vuole solo stare lontana dai problemi e svolgere il suo lavoro di cantante nei locali”.

Come Helena Bertinelli, Dinah Lance ha una storia straziante da raccontare. “Ha perso sua madre per mano del crimine, il che l’ha resa stanca e cinica tanto da chiedersi ‘Beh, cosa diavolo ha da offrirmi Gotham? Hanno già ucciso mia madre, quindi perché dovrei preoccuparmi di ripulire la città?’ ”. Tuttavia, in realtà è contro la natura di Dinah questo atteggiamento, quindi per me è stato molto interessante approfondire l’idea di una donna comunque potente; è forte ma sceglie di non usare i suoi poteri”.

Tutte le voci del personaggio, sia come cantante che “metaumane”, sono state interpretate dalla Smollett-Bell. “È stato molto divertente abbracciare le esigenze vocali di Black Canary: il canto e il suo urlo ultrasonico”, racconta. “Mi ha decisamente spinto fuori dalla mia zona di comfort, perché ho gran rispetto per i cantanti, ma è stato divertente. E cantare ‘It’s A Man’s Man’s Man’s World’ è un po’ sarcastico, no?” dice sorridendo.

“Jurnee è una bravissima cantante, e la sua cover di “Man’s World” nel film è meravigliosa”, dice la Yan. “E’ stato particolarmente divertente lavorare con lei, catturare il suo particolare urlo e renderlo unico portandolo sul grande schermo per la prima volta”.

In effetti, l’urlo supersonico della Smollett-Bell derivava non solo dalle raffigurazioni trovate nei fumetti, ma dalla vocalizzazione di Black Canary in un videogioco. “L’ho sentito per la prima volta nel gioco ‘Injustice 2’, ed è così che mi è rimasto impresso nella mente”, dice.

Forse il membro delle Birds più inaspettato è la detective più intuitiva del dipartimento di polizia di Gotham City. Sebbene Renee Montoya fosse ben consapevole della reputazione di Harley Quinn nel mondo del crimine, le loro strade non si erano mai incrociate. Ma Renee è, ovviamente, la prima a capire che il mafioso Roman Sionis sta rafforzando i suoi interessi. Sfortunatamente, è l’ultima poliziotta a cui i suoi superiori del GCPD daranno retta. La sua dedizione al lavoro e il fatto di essere una donna, spesso le hanno dato poca credibilità o alcun rispetto da parte dei suoi colleghi. Ciononostante, farà tutto il necessario per sconfiggere Sionis, anche combattere al fianco della psicopatica più ricercata di Gotham.

Rosie Perez, che ha interpretato una grande varietà di archetipi di New York City nel corso della sua carriera, ritrae questa poliziotta di Gotham indurita, ma non spietata. Ha anche apprezzato la possibilità di apportare qualcosa di nuovo al ruolo, dicendo: “Quando ho svolto le mie ricerche su Renee Montoya nei fumetti, ho capito che è molto più giovane di me. È anche molto determinata a rendere il mondo un posto migliore, pur essendo sempre criticata. Ho reputato giusto non cercare di comportarmi come una ragazza più giovane, ma apportare al personaggio la saggezza e la mia maturità”.

“Rosie è semplicemente un’icona”, afferma la Yan. “È stato fantastico lavorare con lei: ha portato tanta grinta e veridicità a Renee. Il personaggio è forte, e Rosie lo è altrettanto, e ha dato a Renee l’atteggiamento perfetto e la tenacia che le occorreva”.

La Perez afferma che Renee “ha in mente una cosa sola: la giustizia. Ma deve mettere da parte i suoi pregiudizi e le sue valutazioni, al fine di unirsi alle altre per un bene più grande, che in questa storia consiste nello sconfiggere un potente criminale e proteggere una bambina”.

Uno dei momenti più belli del film a detta dell’attrice, arriva quando Renee si rende conto della situazione in cui si è invischiata. “Harley dice a tutte e tre ‘Chi di voi ci sta?’ E Renee risponde ‘Con te? Ma stiamo scherzando?’ ” dice ridendo. “Il mio personaggio è abituato a fare affidamento solo su sé stessa, perché è sempre stata ignorata dai suoi colleghi, ma per fortuna è abbastanza intelligente per capire che è meglio formare una squadra con una psicopatica che andrà ben oltre i limiti, pur di fermare un villain, come nessun altro oserebbe fare. Inoltre, si guarda intorno e vede che ci sono anche Black Canary e Cacciatrice, quindi pensa che avranno buone possibilità. Penso che sia una bella lezione per le donne e le ragazze, perché ci viene sempre detto di contare solo su sé stessi e non di fare squadra. Mentre noi l’abbiamo fatta”.

La Perez spera anche che la sua apparizione nel film sproni “le donne di una certa età ad uscire, tornare in palestra e dare qualche calcio nel sedere! Non è finita! “.

Se Renee Montoya è diventata più dura a causa del lavoro, Cassandra Cain a 12 anni ha già imparato a sopravvivere nelle strade di Gotham. Cass, come viene chiamata, è una ragazzina irriverente che ha imparato a mantenersi da sola, in parte grazie alla sua misteriosa abilità nel borseggio. Ma quando ruba un gioiello inestimabile, diventa un bersaglio e si mette in guai seri, e solo Harley e la banda al completo delle Birds potranno salvarla.

Al suo debutto cinematografico, Ella Jay Basco interpreta il quinto e ultimo membro del gruppo, che funge anche da catalizzatore per unire le ragazze. La Basco ricorda: “Quando ho letto la sceneggiatura, ho adorato Cassandra Cain. È una ragazza di strada senza famiglia e senza casa, quindi è sia fuorviata che super indipendente. Ha dovuto combattere per sopravvivere in questo  mondo, fino a quando non incontra Harley Quinn”. La Basco aggiunge che non appena ha saputo di aver ottenuto la parte “Ho comprato una pila di fumetti di Birds of Prey e Cassandra Cain, e questo mi ha sicuramente aiutato a capire chi fosse, e come sviluppare il personaggio nel film”.

In effetti, è stata una particolare storia di un fumetto che inizialmente ha ispirato la Robbie a includere la relazione Harley / Cass che alla fine si svolge sullo schermo. “Nella mia ricerca, ho letto Harley Quinn: Behind Blue Eyes, e ho voluto approfondire quella relazione allievo-mentore”, ricorda. “Mi ha detto molto su chi fosse Harley e di cosa fosse capace. Non abbiamo usato la trama esatta della serie, ma è stata illuminante per capire meglio lei e la sua connessione con Cass”.

La Basco ha considerato la Robbie e l’intero cast, insieme alla Yan, dei grandi mentori. “È stato davvero entusiasmante lavorare con tutti loro, sono molto stimolanti”, afferma. “Ogni giorno è stata un’esperienza di apprendimento completa e divertente. Tutti erano super gentili; è stato come un lungo sogno”. Come richiesto dalle circostanze della storia, la giovane attrice ha trascorso gran parte del tempo sul set al fianco della Robbie. “Margot è stata come una sorella maggiore per me, ci siamo trovate benissimo. Mi ha insegnato molto sul lavoro delle persone davanti e dietro la telecamera. È stato stupefacente”.

La Yan ha ammirato il duro lavoro svolto dalla sua attrice più giovane. “Ella è stata impressionante”, afferma. “Questo è il suo primo lungometraggio, quindi non riesco a immaginare come si sia sentita a presentarsi sul set e lavorare con Margot Robbie quotidianamente, ma è stata una campionessa, incredibilmente matura per la sua età. Ha davvero colto lo spirito di Cass e le ha apportato una certa autenticità: una bambina vera, non una versione brillante e perfetta di una bambina”.

 

HARLEY QUINN

Ora dà la caccia a tutte noi. Quindi se non vogliamo morire tutte,

dobbiamo lavorare insieme.

 

I CATTIVI

 

Nel film, sia Cassandra Cain che l’oggetto molto lucido che sottrae, mettono in moto la storia. Il diamante che ruba ad uno degli uomini di Roman Sionis è più di una pietra: criptato con informazioni finanziarie essenziali, potrebbe portarlo ad acquisire tutto il potere che desidera e il pieno controllo degli inferi di Gotham. Roman lo vuole indietro e assicura ad Harley che se riuscirà a recuperarlo, non la farà uccidere … esattamente il tipo di offerta che nemmeno Harley Quinn potrebbe rifiutare.

Ewan McGregor interpreta il mafioso deciso a tagliare (o aumentare) la concorrenza e consolidare il resto. Intrattiene rapporti nel suo night club di Gotham City, il Black Mask, dove funge da gentiluomo, giudice e giuria.

“Volevo lavorare con Margot, inoltre ho visto il film “Dead Pigs” di Cathy Yan e mi è piaciuto molto. Mi ha ricordato “Trainspotting”, qualcosa di nuovo e interessante, quindi ero entusiasta di lavorare anche con lei”, dice. “Ma soprattutto mi è piaciuta la sceneggiatura. I dialoghi erano intelligenti e molto ben scritti, ed ero felice di interpretare il cattivo principale tutto concentrato sul controllo e sul potere, che pensa di essere tanto astuto e meraviglioso. Ma ovviamente è una persona orribile, spregevole”.

Anche Roman ha degli antefatti che hanno aiutato l’attore a comprendere le sue nefaste motivazioni. “È importante che un attore capisca il personaggio”, afferma. “Non puoi interpretare il ‘cattivo’ o il ‘bravo ragazzo’, devi interpretare la persona, e sapere da cosa è motivato. Nel caso di Roman, è un narcisista assoluto che pensa di poter incantare chiunque, e ha problemi a gestire la rabbia, quindi perde la calma in ogni occasione. E’ stato divertente interpretare entrambe le sue sfaccettature”.

“Adoro Roman”, afferma la Yan, “Lo reputo divertente, perché Ewan è stato in grado di apportare fascino e persino comicità e vulnerabilità al ruolo. Ha usato l’elemento finanziere / party boy che Christina ha intrecciato nella sceneggiatura: proviene da una grande dinastia di Gotham dal sangue blu che possiede la Janus Corporation, ma Roman è la pecora nera della famiglia. E non sopporta che una persona come Harley gli rubi la scena o le luci della ribalta. Entrambi amano essere al centro dell’attenzione, e questo li rende dei veri antagonisti”.

La Robbie afferma: “Ewan è stato un grande villain; ha fatto delle scelte inaspettate e coraggiose nei panni di Roman: è passato dalla virilità tossica al narcisismo, evidenziando quanto sia completamente instabile e irrazionale. Ho adorato il suo lavoro perché le sue reazioni sono esagerate rispetto alla situazione”.

A differenza dei suoi legami spinosi con Harley o Renee, Roman instaura un rapporto di fiducia con Black Canary … all’inizio. La Smollett-Bell spiega: “La relazione di Dinah con Roman è complicata, perché l’ha aiutata e le ha dato un lavoro che non solo la aiuta a sopravvivere, ma le dà visibilità, in un certo senso, cosa che nessun altro nel suo mondo le ha procurato. Ma penso che in qualche modo si identifichi in Cass, e quindi quando le scatena contro tutta Gotham, Dinah non può rimanere indifferente”.

McGregor descrive la loro connessione dal punto di vista di Roman come “la sua nuova proprietà. Si potrebbe pensare che la voglia sedurre, invece no. Gli piace il modo in cui canta, ma la considera come un canarino in una gabbia. La sua gabbia”.

Se Roman è la mente, il suo braccio è lo scagnozzo Victor Zsasz, colui che spara i proiettili o, molto probabilmente, fissa gli obiettivi. McGregor spiega: “Roman non potrebbe esistere senza Zsasz. Riguardo agli affari, è lui che cura tutto, ovviamente tutti gli affari sporchi”.

Con un coltello a serramanico sempre a portata di mano, Zsasz è fedele al suo capo e al lavoro – in effetti, probabilmente gli piace un po’ troppo il suo lavoro. Chris Messina, che ha assunto il ruolo di quest’uomo maniacale, aggiunge: “La sceneggiatura era fantastica; c’era molto da cui attingere, ma non essendo un grande appassionato di fumetti, non sapevo molto di lui, quindi mi sono letto tutti i fumetti e le storie sulle origini di Zsasz, e … ho dovuto tingere i miei capelli”, riferendosi al taglio cortissimo biondo platino della capigliatura di Zsasz. “Nei libri spesso appare calvo, quindi sono stato contento che abbiano optato solo per il biondo platino”, dice sorridendo.

Zsasz lavora per Roman, “ma ha anche dei secondi fini. Il suo approccio, penso, è semplice”, ipotizza Messina. “Guarda tutti come degli zombi e li vuole liberare, portandoli fuori dalla loro miseria”. E Zsasz non si limita ad usare ed esercitarsi col coltello sulle sue vittime. “È un autolesionista”, rivela Messina, “quindi ha cicatrici su tutto il corpo – come indice di conteggio di tutte le sue uccisioni”.

Messina voleva garantire l’autenticità del ruolo, quindi, dice: “Ho lavorato con un amico che conosce i coltelli e mi ha insegnato le loro caratteristiche, i loro diversi usi. Pur avendo provato delle nuove mosse col coltello, non mi sono venute bene, quindi non compariranno nel film!”.

 

L’ADDESTRAMENTO DELLE SFRONTATE

L’addestramento è iniziato molto prima che venisse girato il film. Il ruolo della Robbie richiedeva molte acrobazie, con uno stile di combattimento che incorpora una buona dose di ginnastica. L’attrice ha svolto gran parte del lavoro da sola, ma ha avuto la fortunata di lavorare con la stuntwoman di fama mondiale Renae Moneymaker per le mosse più impegnative di Harley. Inoltre, ha lavorato con il coordinatore degli stuntman Jonathan Eusebio e il suo team dell’ 87Eleven Action Design, che hanno curato anche i combattimenti della Winstead, della Smollett-Bell e della Perez.

“Non c’è nessuno meglio di Jonathan e la 87Eleven per le coreografie dei combattimenti, e per renderle intense e viscerali, come se fossero lotte reali”, dice Unkeless.

“Oltre a ciò, Cathy voleva incapsulare il divertimento e la gioia”, osserva Eusebio, “perché si tratta pur sempre di Harley e le Birds, quindi l’azione hardcore doveva fornire anche momenti di leggerezza”.

La squadra ha iniziato con mesi di anticipo, con alcuni esercizi per preparare i movimenti meccanici del corpo degli attori alla coreografia. “Quando alleniamo gli attori, è importante che sembrino aver fatto quelle mosse per tutta la vita, quindi adattiamo lo stile di combattimento alla personalità di ogni figura”, afferma. “Nei fumetti, Black Canary è un’artista marziale, ma nel film non è ancora esattamente una supereroina, quindi abbiamo optato per il taekwondo e il kickboxing, puntando sui movimenti delle gambe. Jurnee quasi ogni giorno per alcune ore si è allenata a fondo.

“Rosie interpreta una poliziotta”, continua, “e le piace il pugilato, quindi l’abbiamo usato come base per i suoi allenamenti. E poiché Cacciatrice è un’assassina addestrata, abbiamo insegnato a Mary Elizabeth un po’ di judo, jujitsu e karate: molto efficiente e brutale, che è un riflesso del personaggio, una vigilante”.

Ispirato ad un numero dei Nuovi 52, ​​il film d’azione include scene con Harley Quinn impegnata in una corsa coi pattini a rotelle su una pista sopraelevata – o rialzata – così come per le strade di Gotham. Sebbene la Robbie abbia confidenza col pattinaggio grazie al suo ritratto della pattinatrice su ghiaccio Tonya Harding, ha comunque avuto due controfigure. Lo scopo era quello di rendere la pattinata meno raffinata tecnicamente, e più ‘sporca’, nei panni di Harley.

“Non è stato impegnativo come il pattinaggio su ghiaccio, ma è stato comunque difficile”, ammette la Robbie. “Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con dei veri team di roller derby, per rendere il tutto il più autentico possibile”.

La maggior parte degli atleti proveniva dall’ Angel City Derby, la più importante lega di roller derby Flat Track di Los Angeles (e la squadra numero 6 al mondo di Flat Track) e dalla LA Derby Dolls, la prima lega di roller derby femminile Banked Track di Los Angeles.

La Robbie aggiunge: “Una conoscenza approfondita della comunità di roller derby e dell’idea che c’è dietro, si è adattata perfettamente al nostro film, perché c’è l’unione di molte donne che si sentono diverse, che forse non si uniscono in modo tradizionale, ma che condividono una passione comune nello sport. Il senso di comunità e amicizia è molto forte, e sono toste. Questa idea era la stessa intessuta nel nostro film, quindi sono grata che ne abbiano fatto parte”.

Per il pattinaggio così come per le mosse fisiche richieste, la Robbie commenta: “Il team della 87Eleven ha impostato il lavoro dopo aver parlato con noi della storia e dei personaggi, cercando di fondere i movimenti in modo che non ci fosse mai solo azione fine a sé stessa, ma che fosse intrecciata con i ritmi della storia o del personaggio. Quindi, l’allenamento è diventato ancora più vitale”. E ce n’è stato molto, dice. “Ci stavamo divertendo, ma eravamo decisamente esauste”.

 

 

CASS

Oh, quella nella vasca è una iena?

 

HARLEY QUINN

L’ho chiamata Bruce, in onore di Wayne.

 

E … BRUCE?

Non quel Bruce.

“Harley ha due iene nei fumetti, e sono le sue bambine, Bud e Lou”, osserva la Robbie. “Qui ce n’è solo una, ed è Bruce”.

L’attrice / produttrice afferma di non ricordare bene quando la iena Bruce è entrata nella sceneggiatura. “Non riesco nemmeno a ricordare a cosa stavamo pensando Christina ed io in quel momento, ma di certo non alla sua logistica! Avanziamo rapidamente di alcuni anni, ed arrivati alla pre-produzione, improvvisamente è sorto il più grande enigma: come possiamo girare delle scene con una iena?

“Abbiamo consultato un esperto – un uomo che in realtà ha una iena addestrata in California – e ci ha confermato che sono incredibilmente pericolose e, abbiamo appreso che se una iena tocca qualcosa, lo considera come suo”, continua. “Si siederà su un divano?”, Abbiamo chiesto. ‘Sì, ​​ma poi diventa il suo divano, e mangerà chiunque – probabilmente tu – cerchi di portarglielo via’. Sarebbe stato come avere una imponente e letale primadonna sul set! ”.

Sebbene la maggior parte delle acrobazie e delle sequenze d’azione del film siano state catturate direttamente, i realizzatori hanno capito che la presenza di una iena reale non era fattibile e hanno scelto, come descrive la Robbie: “un cane grande, grande, grande con cui interagisce Harley”. Poi, lo hanno trasformato nell’adorabile iena Bruce di Harley, con i VFX in fase di post produzione.

 

HARLEY QUINN

È tempo che Gotham incontri la nuova Harley Quinn.

 

 

i  COSTUMI: NUOVA VITA / NUOVO LOOK

Poiché il film è una storia raccontata da Harley Quinn su sé stessa e molte altre sfrontate, e ed essendo Harley tutt’altro che ‘tradizionale’, i realizzatori hanno voluto adottare dei costumi che riflettevano realmente la sua personalità, nonché i gusti e le esigenze delle Birds. Lavorando con la costumista Erin Benach, ogni attore del cast è stato determinante nel definire il proprio abbigliamento tenendo conto dello stile, il comfort e l’alto livello di azione.

La Benach e la Robbie ovviamente hanno cominciato da Harley che, come sottolinea il titolo si sta evolvendo, modificando il suo aspetto per riflettere il suo nuovo senso di indipendenza. E malgrado il suo potere decisionale, ha comunque fatto delle scelte rischiose. Come afferma la Robbie: “Inizialmente, Harley non bada alla propria cura, e si taglia i capelli mentre è molto ubriaca. Pertanto porta una frangetta irregolare e dei codini davvero divertenti”.

Per il guardaroba insolito di Harley, la Benach ha lavorato con la Robbie e la Yan per progettare e realizzare 13 costumi diversi. Come per la sceneggiatura e le performance, tutto è iniziato dal materiale originale.

“Abbiamo letto i fumetti per capire da dove cominciare, e ho pensato che fosse interessante mostrare la sua evoluzione”, riferisce la Benach. “Questa è stata anche un’opportunità per collocarla in un posto in cui non è mai stata prima e nel nostro mondo, che era molto “di strada”. È stata una delle prime conversazioni che ho avuto con Cathy e Margot, perché volevo comunicare loro di non essere interessata a creare dei look puramente sexy, ma dei modelli con cui queste donne potevano sentirsi a proprio agio.

“Ovviamente Margot aveva già interpretato questo personaggio, quindi era già un passo avanti”, continua. “Ha raccontato la sua esperienza passata, cosa ha appreso del personaggio, ed ha aiutato a completare l’intera storia. Margot è anche una produttrice, quindi ci ha parlato dell’etica del film che stavamo realizzando. È stata bravissima a collaborare, e a dare lo spazio alla nostra creatività”.

Secondo la Robbie: “Tutto ciò che fa Harley è totalmente poco pratico. Indossa capi non  appropriati alla situazione, come una grande giacca di stoffa che le si sfila in una scena di combattimento, o dei pattini a rotelle per combattere su una piattaforma mobile. Niente di tutto ciò ha senso, ma Harley è così; porta una mazza da baseball in uno scontro a fuoco perché le sembra la scelta più divertente. Erin ha svolto un lavoro fenomenale interpretando ogni esigenza di Harley, ed assecondando ogni suo capriccio”.

La Benach afferma che per questa incarnazione di Harley Quinn: “ha adorato mescolare i suoi stili: pantaloni della tuta e paillettes, assolutamente. Glamour e comfort, sempre. Harley è l’anima della festa. È spudoratamente onesta, presente al momento giusto e sempre pronta a far fronte a qualsiasi sfida che le si presenta. Non indossa mai un tacco a spillo o una gonna, perché abbiamo sempre voluto che la nostra Harley fosse in grado di muoversi, calciare e correre, e quindi tutte le sue scarpe e tutti i suoi abiti sono in realtà altamente funzionali, nonostante quello che potrebbe apparire sullo schermo. I suoi vestiti sono stretch e tutte le scarpe avevano tacchi davvero robusti. Ho pensato al design del suo aspetto partendo dal presupposto che anche Margot e Cathy avevano in mente una donna i cui abiti l’avrebbero fatta sentire forte, comoda, alla moda e così via”.

La costumista ha intuito che anche quando il mondo di Harley le sta crollando addosso, doveva apparire comunque in qualche modo “aspirazionalmente cool. È il suo atteggiamento del ‘non me ne importa niente’ che la rende amabile e magnetica. E c’è una piccola parte in ogni donna, penso, che vorrebbe sentirsi così, almeno per un minuto”.

Forse il miglior esempio di ciò, pensa la Benach, è stato un capo che Harley indossa all’inizio della storia. “La giacca con pezzi di nastri segnaletici era ovviamente divertente e scintillante, ma dava anche un’altra idea: quella di ‘Non avvicinarti a me, sai. Sono Harley Quinn, ti potrei prendere a calci nel sedere’ “.

Per alleviare il suo cuore spezzato, Harley fa ciò che ogni donna farebbe: trascorrere una nottata selvaggia in città, o starsene da sola sul divano. “Ho disegnato la tutina rosa con il cuore che piange per Harley perché è molto triste dopo la rottura con Joker”, dice la Benach, “ma anche perché dentro di lei è ancora una bambina. Abbiamo mostrato il suo lato infantile con quel completino, e con una felpa con cappuccio con delle piccole orecchie”.

Hanno anche creato una salopette divertente e funzionale dorata, con piccoli rombi in tinta opachi, che Robbie indossa per le scene di azione, con sotto una canotta a fascia rosa acceso.

Grazie allo stile di vita incline al pericolo di Harley, la sua vita non sarebbe completa senza un deposito di armi per soddisfare ogni sua necessità. Solo una delle sue mazze originali di “Suicide Squad” è stata usata in questo film. Invece, il dipartimento addetto agli oggetti di scena ha creato delle mazze più piccole del 30 percento, per facilitare l’azione e le acrobazie. Hanno creato una mazza da supereroe pesante, oltre a tre versioni in gomma leggera da utilizzare durante le riprese, tutte coperte da disegni colorati da Harley.

I colori vivaci invece non erano adatti per descrivere Cacciatrice. “Pensa agli abiti Supreme e Louis Vuitton prima della funzionalità”, afferma la Benach. “Per lei è stato fatto tutto su misura e high tech, e ci siamo riferiti profondamente al suo personaggio dei fumetti, usando la sua combinazione di colori viola, argento e nero. Abbiamo mantenuto le sue silhouette con cappuccio, un mantello e altre varianti che fanno tutte molto, molto Cacciatrice”.

Il suo aspetto non sarebbe completo senza la sua eterna compagna: la balestra. Il team di oggetti di scena ne ha create sei – tre da supereroe e, per motivi di sicurezza, tre versioni in gomma da utilizzare durante le riprese di acrobazie.

La Benach ha pensato a Black Canary come “la sopravvissuta per eccellenza, il tipo di donna che sa abbinare in modo naturale dei capi presi in un negozio di abbigliamento vintage, spendendo sette dollari e uscire alla grande”.

La costumista per il suo aspetto si è rifatta al personaggio dei fumetti, senza però volerlo duplicare. “Abbiamo ripreso le sue caratteristiche chiave – le calze a rete, la pelle nera, la tavolozza dei colori gialla, blu e nera – e le abbiamo esaltate per creare un vestito adatto a lei. Di giorno indossa una sorta di tailleur color blu e oro”.

Black Canary non è solo armata del suo urlo distintivo, in realtà è anche l’unico personaggio del film ad usare la tradizionale mazza da baseball impreziosita di Harley.

La detective della GCPD Renee Montoya, dice la Benach, “è molto impegnata nel lavoro, quindi abbiamo pensato per lei ciò che indosserebbe un’ investigatrice di polizia: pantaloni scuri, camicia abbottonata scura”. Tuttavia, la costumista aggiunge: “C’è un vero colpo basso per Renee nel film, quando dopo un “incidente”, non ha nulla da indossare se non quel che trova nell’ufficio oggetti smarriti della stazione di polizia: un paio di pantaloni della tuta e una maglietta con la scritta ‘Mi sono rasato le palle per questo?’ sul davanti. Sebbene Renee non ne era assolutamente divertita, speriamo che il pubblico lo sia invece, quando la vedono”, dice sorridendo.

L’ultima femmina da vestire è stata la dodicenne Cassandra Cain. “Cass è la nostra piccola monella di strada, un maschiaccio, una ribelle con giusta causa: sé stessa”, afferma la Benach. “È subdola e ama indossare ogni genere di merce rubata, quindi le abbiamo fatto indossare una giacca rossa gonfia e grossa, con delle Air Jordans, che si desume abbia rubato”.

Il personaggio di Cass richiedeva anche una particolarità molto importante: un gesso per il suo polso “rotto” che costituiva uno specchietto per le allodole durante i piccoli furti di Cass. Per decorare l’esterno del gesso, il reparto addetto agli oggetti di scena lo ha avvolto in una garza rosa e lo ha dato alla Basco, che lo ha disegnato nel corso di un fine settimana.

La Benach ha creato diversi look per l’ultra vanitoso Roman Sionis, il mafioso al quale Cass ha sottratto l’importantissimo diamante. “Roman è il massimo della vanità personale”, osserva la Benach. “È impeccabile, ha un vestito per ogni occasione e si prende cura di ciò che indossa. Si veste bene sia per stare in casa che per uscire, sia per apparire nel suo club che per uccidere gente. Per lui abbiamo optato per una tavolozza di colori che reggeva bene l’illuminazione notturna degli interni, come quella del suo club, e che rifletteva la luce: ha una giacca di velluto verde acqua, ad esempio, che sembra brillare nella telecamera”.

Molti dei costumi e degli oggetti di scena di Roman portavano anche le sue iniziali o lo stemma di una maschera ricamata o stampata da qualche parte: dentro un bavero della giacca, sui suoi guanti di pelle, e lo stemma di famiglia su un anello. Persino il suo pigiama era decorato con la sua stessa faccia.

Per lo scagnozzo di Roman, Victor Zsasz, la Benach afferma: “Poiché Zsasz è uno degli uomini di Roman, doveva essere un po’ alla moda, ma un tantino più di ‘strada’, un po’ punk di fascia alta e un po’ … spaventoso. Dopotutto, è un assassino”.

“Erin Benach è probabilmente la donna più cool del mondo”, aggiunge Unkeless. “Apporta eleganza, e vero spirito contemporaneo ai suoi costumi. Certamente ha lavorato nel mondo dei fumetti con Harley e le Birds, ma ha aggiunto naturalismo, quell’attitudine che vedi ad una festa dove tutti sono almeno il 25 percento più cool di te. Erin ha dato vita ai nostri personaggi in quello spazio e lo ha reso reale”.

La Benach ha anche creato la maggior parte degli accessori indossati dai personaggi. La regista Yan afferma: “Erin è una costumista straordinaria. Sa bene cosa le persone, in particolare le donne, vogliono indossare oggigiorno. È stato divertente vedere le sue creazioni rendere omaggio ai fumetti, che però allo stesso tempo erano pertinenti, e ha davvero dato un gran contributo alla visione del mondo che stavamo creando”.

 

 

RENEE

Dobbiamo ripulire questa città dall’interno.

 

LOCATION / SCENOGRAFIE

 

Il film d’azione “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)” è stato girato a Los Angeles, in California – principalmente a Downtown, Chinatown e dintorni – e su quattro teatri di posa presso i Warner Bros. Studios.

Lo scenografo K.K. Barrett rivela: “Tutto il mio design deriva dai personaggi, dalla loro visione del mondo”. Per questo film, ciò ha significato entrare nella mente affascinante e incostante di Harley Quinn. “Harley si muove nel mondo con umorismo e astuzia, usando le cose e disponendole come in un fast food, avvolte in una confezione vivace e brillante, molto d’impulso. Lei è anche la nostra finestra sugli altri personaggi e sul loro posto nel suo mondo”.

Quel mondo, ovviamente, è Gotham City, ma in questo film doveva apparire diversamente da come era stata descritta in precedenza. Barrett dice: “Cathy ed io abbiamo stabilito che la nostra versione di Gotham sarebbe stata più simile ai quartieri periferici di New York come Queens, Bronx e Brooklyn, per esempio; una Gotham cruda, radicata e rissosa che si sviluppa più sulle strade che sui grattaceli. I tetti appartengono più a Batman. La prospettiva di Harley è in mezzo alla strada, a volte scende dal marciapiede, finisce nel canale di scolo e salta nuovamente sul gradino; di conseguenza è un ambiente più chiassoso. Ci sono auto in riparazione per strada, rapine agli angoli della strada e tutti vivono di espedienti e, come Harley, si reinventano”.

Poiché Harley viene prontamente cacciata da casa, Barrett ha avuto il piacere di crearne una nuova, osservando: “Nella nostra storia, si stabilisce in un posto sopra un ristorante cinese, arredato in parte con mobilia lasciata dagli inquilini precedenti e in parte con oggetti suoi, che rispecchiano il disordine del suo attuale stato d’animo; come ad esempio un grande bersaglio dipinto sul muro. Inoltre, a quanto pare dorme sul divano”.

Gli altri tocchi personali di Barrett nell’appartamento includono un cuscino con il ritratto della regina Elisabetta, mazzi sciolti di dinamite, lanterne cinesi e testimonianze della folle dieta di Harley: varie scatole di ramen, puff al formaggio, gelato allo zucchero filato, caramelle Twizzlers, crema da spalmare Fluff al gusto di Marshmallow, dolcetti di Marshmallow Peeps, biscotti, formaggio spalmabile Cheez Whiz, cereali zuccherati, lecca-lecca, caramelle alla frutta Mike & Ike e collane di caramelle. E inoltre un castoro impagliato che indossa un tutù rosa, su cui il property master Andy Siegal ha messo personalmente lo smalto sulle unghie delle zampe posteriori.

All’estremità opposta del design ci sono la discoteca e l’appartamento elegante di Roman Sionis. Barrett ha incluso un insolito mix di elementi nella casa di Roman, come 24 statue di agopuntura di due dimensioni diverse; una statua di Roman stesso; diverse sedie di velluto e divani, e grandi sculture rosse a forma di vecchi altoparlanti Victrola. Tutto inteso a denotare il desiderio insaziabile del personaggio di acquisire oggetti.

Barrett dice: “Roman è una persona molto vanitosa che si preoccupa dell’apparenza degli oggetti quanto del suo aspetto, e persino delle persone intorno a lui. La sua estetica è intrinseca al modo in cui pensa e si presenta, quindi non è affatto timido. Colleziona futilità e maschere. Anche il suo club si chiama Black Mask. Molti degli oggetti sia nell’appartamento che nel club sono metafore della sua personalità e del suo comportamento”.

La Kroll aggiunge: “Adoro la dimensione che K.K. ha fornito col suo design. La nostra Gotham è popolosa, culturalmente diversificata, vibrante ma radicata e un po’ sporca. Il Black Mask club è il mio set preferito del film. Adoro tutta l’iconografia femminile: le statue, la tavolozza dei colori, le trame. È sontuoso e si adatta perfettamente al personaggio di Ewan, Roman”.

Forse il set più elaborato – e certamente più ampio – di Barrett è stato la Casa Dei Divertimenti al coperto noto come Booby Trap, dove si svolge una sequenza d’azione altrettanto elaborata e critica. Lo scenografo afferma di averla immaginata come “un posto di fantasia che chiaramente è stato costruito a cavallo degli anni ’60 e ’70, ma è stato chiuso forse 15 o 20 anni fa”.

L’ingresso esterno alla Casa Dei Divertimenti presenta la grafica di una donna gigantesca che urla, fatta di polistirolo e gesso, creata in quattro pezzi separati e posizionata dal dipartimento artistico e dal team di costruzione nel corso di una settimana.

La Robbie afferma: “Quel set è incredibile. Siamo stati così fortunati ad avere K.K. Barrett come nostro scenografo. È un visionario. Riesce a costruire un mondo apparentemente assurdo nei modi più belli e inaspettati. È un’esplosione di colore e movimento, e il suo design dona fluidità alla scena, e lascia intendere che le Birds, quando combattono insieme, sono più forti”.

La Winstead è d’accordo. “Era incredibile, così colorato e surreale, un’assoluta opera d’arte: la pop art. Era diverso da qualsiasi cosa avessi mai visto prima, incluso lo scivolo, che era davvero epico e ha risvegliato la bambina che c’è in me”.

Riguardo allo scivolo, lo stesso direttore della fotografia Matthew Libatique mentre filmava una sequenza acrobatica con Cacciatrice che scendeva all’interno del Booby Trap, è scivolato giù con lei, azionando una mini videocamera Alexa per catturare l’azione.

La Yan è stato colpita dagli sforzi di tutti su entrambi i lati della telecamera. “Il cast ha dato il massimo in ogni momento”, afferma. “E la troupe è stata incredibile: dalla squadra di Matt a K.K., che è geniale, e ha costantemente spinto me e tutti gli altri a pensare fuori dagli schemi con i suoi meravigliosi design. Per me, la Casa Dei Divertimenti in particolare, è indimenticabile, e spero che il pubblico si diverta tanto quanto noi”.

 

HARLEY QUINN

Mi hai fatto venire voglia di essere una persona meno terribile!

 

NOTE MUSICALI E STOCCATA FINALE

 

Per interpretare i temi musicali e la particolare natura Harley-esca del film, la Yan si è rivolta al compositore Daniel Pemberton per creare la colonna sonora di “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)“. In aggiunta, ha incluso un’entusiasmante gamma di canzoni popolari di artisti come SOFI TUKKER, Doja Cat, WHIPPED CREAM con Baby Goth, JuceeFroot e Halsey, con classici come “Hit Me With Your Best Shot”, “Barracuda”, “Love Rollercoaster” e l’inno di rottura di ogni ragazza, “I Hate Myself For Loving You”.

La Yan afferma: “Il tono del film è totalmente ispirato a Harley Quinn e al suo umorismo irriverente, nonché al suo lato oscuro e all’incredibile gioia infantile che ha nei confronti del mondo che la circonda. Christina ha catturato tutto nella sceneggiatura, e ci siamo assicurati di rappresentarla in tutti gli aspetti delle riprese in modo che, si spera, faccia parte del DNA del film. Spero che immergendosi nel mondo di Harley, il pubblico conoscerà lei e il suo cuore, ma che fondamentalmente si divertirà a guardare queste incredibili sfrontate”.

La Robbie concorda, aggiungendo: “Il film è un viaggio selvaggio e molto divertente – un assaggio di vita dal punto di vista di Harley, che è imprevedibile, fuori dal comune, divertente, pericoloso, commovente … un po’ di tutto, come lei”.

 

 

IL CAST ARTISTICO

 

MARGOT ROBBIE (Harley Quinn) è un’attrice e produttrice nominata all’Oscar, che ha affascinato il pubblico mondiale con performance straordinarie accanto ad alcuni tra i nomi più noti del cinema. In continua evoluzione, la sua carriera è costellata di ruoli cui ha dato vita e potenza, e che l’hanno fatta affermare sul grande schermo.

La Robbie è attualmente impegnata nella produzione di “The Suicide Squad”.  Inoltre, la sua casa di produzione, la LuckyChap, ha da poco lanciato la sua prima serie televisiva, “Dollface”, dal 15 novembre 2019, disponibile su Hulu. Nella serie recitano Kat Dennings e Shay Mitchell.

La Robbie sta per tornare al cinema in Italia in “Bombshell – la voce dello scandalo”, diretto da Jay Roach e scritto da Charles Randolph. Nel film interpreta il personaggio fittizio di Kayla Pospisil, al fianco di Charlize Theron, Nicole Kidman e John Lithgow. Il film è già uscito negli Stati Uniti il 20 dicembre del 2019, e per questa sua performance ha ottenuto la nomination all’Academy Award, al Golden Globe, al SAG e al BAFTA.  Ha anche recentemente recitato nel film di Quentin Tarantino, “C’era una volta a…Hollywood”, nel ruolo di Sharon Tate, al fianco di Brad Pitt e Leonardo DiCaprio. Il film è uscito il 29 giugno negli Stati Uniti.

All’inizio di quest’anno, la Robbie è diventata il volto del profumo CHANEL, “Gabrielle”, e dal marzo 2018 è testimonial della casa di moda francese.

Quello stello anno, la Robbie era nel film di Josie Rourke, “Maria Regina di Scozia”, uscito nelle sale statunitensi il 7 dicembre 2018. Nel film interpretava la Regina Elisabetta al fianco di Saoirse Ronan nei panni di Maria Stuarda. Per questa sua performance è stata candidata al SAG e al BAFTA.

Altro suo credito cinematografico, “Tonya”, in cui interpretava il ruolo protagonista di Tonya Harding. E’ stata anche produttrice del film con la sua società, la LuckyChap Entertainment, e per la sua performance è stata candidata all’Oscar, al Golden Globe, al BAFTA, e al SAG. Il film è incentrato sulla controversa storia della pattinatrice olimpica Tonya Harding, che cospirò tristemente per mettere fuori gioco, ferendola, la sua avversaria più diretta ai Giochi Olimpici invernali del 1994, Nancy Kerrigan, ferita prima dell’inizio delle competizioni. Il film è stato presentato nel 2017 al Toronto International Film Festival per poi approdare nelle sale statunitensi l’8 dicembre del 2017.

Nel 2016, la Robbie era in “Suicide Squad”, nell’ambito ruolo di Harley Quinn, al fianco di Jared Leto, Will Smith, e Viola Davis. Questa performance ha segnato il debutto sul grande schermo della cattiva dei fumetti DC.  Il  film, diretto da David Ayer, è uscito il 5 agosto 2016 negli Stati Uniti, e ha incassato oltre 356,700,000 milioni di dollari in tutto il mondo.

Il ruolo che ha lanciato la carriera della Robbie, è del 2013, in “The Wolf of Wall Street”, diretta da Martin Scorsese, in cui interpretava  la protagonista femminile al fianco di Leonardo DiCaprio. Basato sull’ominimo romanzo di memorie di Jordan Belfort, il film racconta della storia di un agente di cambio di New York  (DiCaprio).

Tra gli altri suoi crediti cinematografici: “Dreamland”; “Terminal”; “Peter Rabbit”; “Vi presento Christopher Robin”; “Whiskey Tango Foxtrot”, al fianco di Tina Fey; “Z for Zachariah”, al fianco di Chris Pine; “Focus- Niente è come sembra”, al fianco Will Smith; “The Legend of Tarzan”; “Suite Française”, al fianco di Michelle Williams, Kristen Scott Thomas e Matthias Schoenaerts; e “Questione di tempo”, al fianco di Rachel McAdams e Domhnall Gleeson.

La Robbie ha diversi progetti televisivi e cinematografici in fase di sviluppo, attraverso la sua LuckyChap Entertainment, tutti focalizzati sul raccontare storie con forti personaggi femminili. La LuckyChap ha da poco fatto squadra con la Hodson Exports nel lancio di Lucky Exports Pitch Program (LEPP), una nuova iniziativa che ha selezionato sei sceneggiatrici donna per partecipare al programma, che svilupperanno un progetto per poi diventare un lungometraggio.

La LuckyChap Entertainment ha prodotto il pluri-premiato  “Tonya”. Tra i suoi progetti cinematografici indipendenti,  “Dreamland”, interpretato da Margot Robbie e Finn Cole, presentato al Tribeca Film Festival il 28 aprile 2019. I prossimi due progetti sono “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)”, e “Promising Young Woman”, diretto dalla regista donna debuttante, Emerald Fennell, e interpretato da Carey Mulligan. Il film è stato presentato al Sundance nel gennaio del 2020.

La LuckyChap Entertainment ha inoltre altri variegati progetti a diverse fasi di sviluppo, ed ha un accordo di first look con i Warner Bros. Studios. Annunciato di recente, la LuckyChap produrrà una serie drammatica guidata e interpretata da donne, insieme alla John Wells Productions e ispirata alle memorie di Stephanie Land, bestseller del New York Times,  Maid: Hard Work, Low Pay, and a Mother’s Will to Survive.  Tra gli altri progetti: un adattamento cinematografico del libro Bad Monkeys, scritto da Jessica Knoll e co-prodotto dalla Dylan Clark Productions, e l’atteso “Marian”, che vedrà la Robbie anche attrice, oltre che produttrice insieme a Donald De Line e Amy Pascal. Un altro progetto cinematografico in fase di sviluppo alla LuckyChap: il film “Barbie”, in associazione con la Mattel, e ancora “The Mall”, che stanno producendo insieme alla regista cilena premiata al Sundance, Francisca Alegría, e l’adattamento del libro di Ottessa Moshfegh, My Year of Rest and Relaxation, insieme alla Atlas Entertainment.  In aggiunta, la LuckyChap ha recentemente annunciato che insieme alla Assemble Media e alla Warner Horizon produrrà una serie horror, “Ameri-Scares”, basata sulla serie di romanzi di Elizabeth Massie.

Sul versante televisivo, la Robbie ha fatto il suo debutto americano nella serie ABC, “Pan Am”, nel 2011. In Australia, la Robbie è meglio nota per il ruolo di Donna Freedman nella popolare  soap-opera, “Neighbours”. Questo ruolo le è valso due nomination ai Logie Award, per Most Popular New Female Talent e Most Popular Actress.

Nata in Australia, la Robbie è cresciuta sulla Gold Coast e in seguito si è trasferita a Melbourne, dove ha iniziato a recitare professionalmente all’età di 17 anni.

Attualmente risiede a Los Angeles.

 

MARY ELIZABETH WINSTEAD (Cacciatrice) è un’attrice con uno smisurato talento, e un dono speciale, quello di saper rendere stimolanti e dinamici i personaggi che interpreta, sia sul piccolo che sul grande schermo. Mentre la sua carriera continua ad evolversi, attraverso performance e nuovi progetti, la Winstead sta rapidamente diventando una tra le attrici più talentuose dei giorni nostri, sia attraverso progetti indipendenti che prodotti da major.

La Winstead è attualmente impegnata nella produzione del thriller Netflix,  “Kate”, al fianco di Woody Harrelson. La storia ruota attorno ad un’assassina che, dopo essere stata avvelenata ed avere solo 24 ore di vita, dovrà dare la caccia al suo assassino per le strade di Tokyo, prima che la colga la morte. Il film è scritto da Umair Aleem e diretto da Cedric Nicolas-Troyan. David Leitch, Kelly McCormick, Patrick Newall e Bryan Unkeless, che hanno lavorato con la Winstead a “Birds of Prey…,”, sono i produttori del film.

In precedenza, la Winstead era in “Gemini Man”, al fianco di Will Smith per la regia di Ang Lee. Interpretava il ruolo di Danny, un’agente cui viene ordinato di tener d’occhio Henry Brogan (Smith), un sicario d’elite che diventa a sua volta bersaglio di un misterioso agente, capace di prevedere ogni sua mossa, e che presto si troverà sommersa nell’azione.

La Winstead la scorsa primavera ha fatto il suo debutto a teatro, nello psicodramma off-Broadway “Dying City”, in cui recitava al fianco di Colin Woodell. Ambientato in un modesto appartamento di Manhattan, “Dying City”, analizza le ricadute sociali sulle persone degli eventi globali, tra cui la guerra in Iraq e l’11 settembre. Questo spettacolo, allestito per la prima volta nel 2006 alla Royal Court di Londra, è la storia di una giovane vedova che riceve l’inaspettata visita del fratello gemello del suo defunto marito.

In televisione, la Winstead era recentemente nella terza stagione della serie acclamata dalla critica di FX, “Fargo”, nel ruolo della furba e seducente Nikki Swango, che è sempre focalizzata sull’essere un passo avanti ai suoi avversari. Questo ruolo le è valso la nomination al Critics Choice Award nella categoria Best Supporting Actress in a Movie or Limited Series.

L’anno scorso, la Winstead ha recitato nella commedia drammatica,  “All About Nina”, in cui ha regalato una splendida performance nei panni di Nina, una vivace comica cabarettista, provocatoria e sarcastica, la cui vita privata è però un disastro quasi totale. Scritto e diretto da Eva Vives, il fim è stato candidato al Best Narrative Feature al Tribeca Film Festival del 2018.

Tra gli altri recenti crediti cinematografici e candidature a vari premi della Winstead:  il thriller psicologico di J.J. Abram, “10 Cloverfield Lane”, in cui interpretava la protagonista femminile al fianco di John Goodman e John Gallagher Jr.; ha ripreso il suo ruolo di Lucy Gennaro McClane nell’action thriller di John Moore, “Die Hard- un buon giorno per morire”; “The Spectacular Now”, al fianco di Shailene Woodley; il film di Timur Bekmambetov, adattamento del romanzo di Seth Grahame-Smith, “La leggenda del cacciatore di Vampiri”; il film acclamato dalla critica di James Ponsoldt, “Smashed”, per il quale nel 2013 è stata candidata a Miglior Attrice Protagonista agli Indie Spirit Award; “La cosa”, al fianco di Joel Edgerton; l’adamento della graphic novel del regista Edgar Wright, “Scott Pilgrim vs. the World”, al fianco di Michael Cera e Anna Kendrick; il film drammatico di Emilio Estevez, “Bobby”, al fianco di William H. Macy, Sharon Stone e Anthony Hopkins, che ha ottenuto due nomination al Golden Globe e una agli Screen Actors Guild per Miglior Cast; “The Hollars”; “Swiss Army Man”; “La regola del gioco”; “A Glimpse Insidethe Mindof Charles Swan III”; e “Die Hard- Vivere o Morire”.

Tra i suoi crediti televisivi: ruoli da protagonista in diversi show, tra cui la mini-serie della TBS “Mercy Street”, prodotta da Ridley Scott e interpretata al fianco di Josh Radnor e Gary Cole; la serie CBS, “Braindead” al fianco di Aaron Tveit e Tony Shalhoub; e la serie A&E, “The Returned”.

 

JURNEE SMOLLETT-BELL (Black Canary) è una pluripremiata attrice, e attivista, colma di talento e dedizione. Attualmente è impegnata nella produzione del film di J.J. Abrams e Jordan Peele, per la HBO, “Lovecraft Country”, che sarà trasmesso il prossimo anno.

La Smollett-Bell ha fatto il suo strepitoso debutto ad 11 anni, recitando in “La Baia di Eva”, al fianco di Samuel L. Jackson, e per il cui ruolo ha ricevuto il Broadcast Film Critics Award nella categoria Miglior Giovane Attore ed è stata citata da InterviewMagazine tra le 5 giovani stelle da tener d’occhio, in quanto promesse del millennio. La Smollett-Bell ha poi recitato in “The Great Debaters” al fianco di Forest Whitaker e Denzel Washington, che era anche il regista. Oltre ad essere stato sommerso da critiche ottime, il film è stato candidato al Golden Globe per Miglior Film e la Smollett-Bell ha vinto l’NAACP Image Award nella categoria Outstanding Lead Actress in a Motion Picture. Ha anche recitato nel film di Tyler Perry, “Temptation”, che è stato il più alto incasso al botteghino per il regista.  Tra gli altri suoi crediti cinematografici: il film indipendente “One Last Thing”, al fianco di Wendell Pierce; “Hands of Stone”, al fianco di Robert DeNiro e Edgar Ramirez; “Roll Bounce”; “La gang di Gridiron”; e “Beautiful Joe”.

Oltre all’esperienza sul grande schermo, la Smollett-Bell ha anche affrontato diversi ruoli in televisione. La sua ultima apparizione, in ordine temporale, nel dramma della WGN acclamato dalla critica, “Underground”, che narra dei rischi del fuggire lungo la Underground Railroad. Il debutto dello show ha segnato il rating di gradimento più alto nella storia del network.

Tra gli altri suoi crediti televisivi: la serie cult a metà tra horror e dramma della HBO, “True Blood”, le serie di successo della NBC, “Friday Night Lights” e “Parenthood”, “House”, “Strong Medicine”, “NYPD Blue” e “Grey’s Anatomy”. Ha anche prestato la voce per il doppiaggio di diversi episodi della popolare serie di Disney Channel, “Sofia la principessa”.

Oltre alla recitazione, la Smollett-Bell è un’attivista su cause come l’HIV/AIDS ed il Time’s Up. Attualmente fa parte del consiglio d’amministrazione del Children’s Defense Fund.

 

ROSIE PEREZ (Renee Montoya) è un’attrice e coreografa nominata all’Oscar, al Golden Globe e all’Emmy Award che è diventata un pilastro nel suo campo dopo le clamorose performance in film di successo come quello di Spike Lee, “Fa’ la cosa giusta- Do the Right Thing”, quello di Ron Shelton, “Chi non salta bianco è” e quello di Peter Weir, “Fearless- Senza Paura”.

La Perez sarà a breve in “The Last Thing He Wanted”, al fianco di Anne Hathaway e Ben Affleck per Netflix.

La Perez tornerà a breve anche in un ruolo protagonista in televisione, nella serie drammatica e thriller di HBO Max, “The Flight Attendant”. Nella serie reciterà al fianco di Kaley Cuoco, anche produttrice.

Tra gli altri suoi crediti cinematografici: il film di Andrew Bergman, “Può succedere anche a te”, “Qualcuno da amare” e “The Take- Falso indiziato”, per il quale è stata candidata all’Independent Spirit Award.

La Perez ha lasciato un segno anche sul palcoscenico. Ha ricevuto ottime critiche per la sua interpretazione in “The Ritz”, ed ha fatto il suo debutto a Broadway, nel remake dell’opera di Terence McNally, “Frankie and Johnny in the Clair de Lune”. La Perez è tornata a Broadway nel 2015 con lo spettacolo di successo, “Fish in the Dark”, al fianco di Larry David.

Nel corso della sua carriera, la Perez è stata anche ambasciatrice e attivista per diverse cause ed è parte del consiglio d’amministrazione della Artistic Board Chair for Urban Arts Partnership. Ha descritto dettagliatamente la sua infanzia e la sua carrier nel libro, Handbook for an Unpredictable Life: How I Survived Sister Renata and My Crazy Mother, e in Still Came Out Smiling (with Great Hair).

 

ELLA JAY BASCO (Cassandra Cain) si sta rapidamente affermando come una delle più talentuose attrici della sua generazione, attraverso interpretazioni che riflettono il suo talento nella recitazione.

Tra i suoi crediti:  “Veep”, “Grey’s Anatomy”, “Teachers”, “Superior Donuts”, “Happyland” e il cortometraggio “Glimpse of Heaven”. La Basco ha iniziato la sua carriera a soli sei mesi, in una campagna pubblicitaria per la stampa del brand americano Old Navy.

Al di fuori della recitazione, la Basco è anche una cantante/cantautrice, e musicista affermata, e suona con talento la chitarra, il pianoforte e l’ukulele. È anche un’esperta ballerina.

Attualmente risiede a Los Angeles con la famiglia.

 

CHRIS MESSINA (Victor Zsasz) è apparso recentemente nei panni del Detective Richard Willis nelle serie di Jean-Marc Vallée, per HBO, “Sharp Objects”, al fianco di Amy Adams. In precedenza, ha trascorso sei anni al fianco di Mindy Kaling nella realizzazione di “The Mindy Project”. A breve tornerà in televisione, nella terza stagione dell’acclamata serie antologica, “The Sinner”, che sarà trasmessa a febbraio negli Stati Uniti.

Lo scorso anno, ha girato l’episodio pilota di “Dark Cargo” prodotto da Ben Stiller e Nicky Weinstock; e il film indipendente “The Secrets We Keep” per la regia di Yuval Adler, e interpretato al fianco di Noomi Rapace e Joel Kinnaman. Ha da poco terminato le riprese del film indipendente, “I Care a Lot” diretto da J. Blakeson, al fianco di Rosamund Pike, Peter Dinklage, e Eiza Gonzalez. Attualmente è impegnato nelle riprese di un progetto pilota, ancora senza titolo per FX, scritto da Paul Simms e interpretato al fianco di Ari Graynor.

Tra gli altri crediti cinematografici di Messina: “La legge della notte”, al fianco di Ben Affleck; il film di Gia Coppola, “Palo Alto”; il film di David Gordon Green “Manglehorn” al fianco di Al Pacino; e “Argo”, premiato con l’Academy Award per Miglior Film nel 2012. Nel 2003, Messina ha fatto il suo debutto a Broadway, nella riedizione dell’opera di Oscar Wilde “Salomè”, allestita presso l’Ethel Barrymore Theater.

 

EWAN MCGREGOR (Roman Sionis) è considerato uno degli attori più versatili dei giorni nostri, che ha già dimostrato il suo talento attraverso ruoli variegati ed estremamente accattivanti. Dal suo ruolo d’esordio, quello dell’eroinomane Mark Renton in “Trainspotting”, al leggendario Obi-Wan Kenobi nel seconda trilogia di “Star Wars”, fino al ruolo di Christian nel musical premiato con l’Oscar e il Bafta, “Moulin Rouge!”, la carriera di McGregor continua ad essere costellata di interpretazioni solide e molto ben riuscite.

McGregor ha recntemente avuto ottime critiche per il suo impegno nella serie drammatica FX premiata con l’Emmy, “Fargo”, in cui interpretava il duplice ruolo dei fratelli Emmit e Ray Stussy nella terza stagione.  Nel 2018 per questi ruoli McGregor ha vinto sia il Golden Globe che il Critics’ Choice Awards per Miglior Attore in Miniseries or Television Film.

McGregor è attualmente impegnato nella produzione della terza stagione della sua serie sulle motociclette, “Long Way Up”.  A breve inizierà le riprese della miniserie Netflix, “Simply Halston”, in cui avrà il ruolo protagonista. Curerà anche la produzione esecutiva di una serie incentrata sull’ascesa e caduta del primo fashion designer per celebrità nella storia americana.

Più recentemente, ha recitato nel 2019 in “Doctor Sleep”.  Nel 2018 McGregor era in “Vi Presento Christopher Robin”, secondo lungometraggio del franchise basato sulla vita vera dell’autore di “Winnie the Pooh”, A.A. Milne.  Quello stesso anno, McGregor era nel film di Drake Doremus,  “Zoe” al fianco di Léa Seydoux e Theo James.  Nel 2017, ha anche ripreso il ruolo di Renton in “T2 Trainspotting”, al fianco di Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert Carlyle, che gli ha portato la nomination al BAFTA Scotland Award. In aggiunta, McGregor era anche nell’adattamento live-action del classico “La Bella e la Bestia” in veste di doppiatore di Lumière.  Uscito nel marzo del 2017, il film ha incassato oltre 1,2 miliardi di dollari nel mondo.

McGregor ha fatto il debutto dietro la macchina da presa con “American Pastoral”, basato sull’omonimo romanzo premio Pulitzer.  McGregor ha anche recitato nel film, al fianco di Jennifer Connelly e Dakota Fanning,  uscito nell’ottobre del 2016.

Sul versante teatrale, McGregor ha debuttato a Broadway nel ruolo di Henry nell’opera premiata con l’Emmy Award di Tom Stoppard,“The Real Thing”, diretto da Sam Gold.  Questa piece ha debuttato il 30 ottobre del 2014 con repliche fino al 4 gennaio del 2015 presso l’American Airlines Theatre di New York.

McGregor è stato diverse volte premiato per il suo lavoro sul grande schermo, recentemente ha avuto la nomination al Golden Globe nella categoria Miglior Attore per la sua performance in “Il Pescatore di Sogni”; e la nomination allo Screen Actors Guild (SAG) Award condivisa con tutto il cast, per il film di John Wells, adattamento dell’opera premiata con il Tony award e il Pulitzer di Tracy Letts, “I Segreti di Osage County”.  Ha anche ricevuto le candidature all’Empire Award, al London Critics Circle Film Award e al British Independent Film Award, ed ha vinto il BAFTA Scotland Award per il suo lavoro in “Young Adam”.  Ha avuto la sua prima nomination al Golden Globe ed ha vinto l’Empire Award e il London Critics Circle Film Award per la sua performance in “Moulin Rouge!”, ed ha anche condiviso la nomination al SAG Award per Outstanding Motion Picture Cast. All’inizio della sua carriera, ha vinto tre Empire Award consecutivi: nel 1996 per “Piccoli omicidi tra amici”; nel 1997 per “Trainspotting”, per il quale ha anche portato a casa il BAFTA Scotland Award; e nel 1998 per un altro film di Danny Boyle, “Una vita esagerata”.  Nel 1997, la London Critics Circle lo ha eletto British Actor of the Year, per il suo lavoro in “I Racconti del cuscino”, “Trainspotting”, “Grazie, Signora Thatcher” e “Emma”.  Per il suo ruolo in “Piccoli omicidi tra amici”, McGregor ha anche vinto l’Hitchcock D’Argent Best Actor Award.  Sul versante televisivo, McGregor è stato nominato all’EmmyAward, per miglior attore rivelazione in una serie drammatica, per il suo ruolo nella serie televisiva della NBC, “ER- Medici in prima linea”.

Tra gli altri suoi numerosi crediti cinematografici: il film di Susanna White, “Il traditore tipo”; il film di Rodrigo García, “Gli ultimi giorni nel deserto”; il film di Don Cheadle, “Miles Ahead”; il film di Gavin O’Connor, “Jane Got a Gun”; il film di Julius Avery, “Son of a Gun”; il film di David Koepp, “Mortdecai”; il film di J.A. Bayona, “The Impossible”; “Il Cacciatore di Giganti”; il film di Mike Mills, “Beginners”; il film di Steven Soderbergh, “Haywire”; il film di Roman Polanski “L’Uomo nell’ombra”; il film di Mira Nair, “Amelia”; il film di Ron Howard, “Angeli e Demoni”; “I Love You Phillip Morris”, interpretato al fianco di Jim Carrey; “Deception”, al fianco di Michelle Williams e Hugh Jackman; “Senza apparente motivo”; il film di Woody Allen, “Sogni e Delitti”; “Miss Potter”, al fianco di Renée Zellweger; “Scenes of a Sexual Nature”; il film di Marc Forster, “Stay”; il film di Michael Bay, “The Island”; “Star Wars: Episodio I – La Minaccia fantasma,” “Star Wars: Episodio II – L’Attacco dei Cloni” e “Star Wars: Episode III – La vendetta dei Sith”; i film d’animazione “Robots” e “Valiant- Piccioni da Combattimento”; il film di Tim Burton, “Big Fish”; “Abbasso l’Amore” al fianco della Zellweger; il film di Ridley Scott, “Black Hawk Down”; “Rogue Trader”; il film premiato con il Golden Globe “Little Voice- È nata una Stella ”; e il film glam rock, “Velvet Goldmine”.

McGregor è Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNICEF, un’organizzazione senza fini di lucro dedita a fornire assistenza umanitaria e aiuti a lungo termine a bambini e madri nei paesi in via di sviluppo.

 

 

IL CAST TECNICO

 

CATHY YAN (Regista) è una cineasta nota per il suo senso estetico, fatto di cupo umorismo e con una vena fortemente sovversiva capace di capovolgere le regole tipiche dei generi e di raccontare storie non convenzionali. Il suo film di debutto “Dead Pigs”, che ha scritto e diretto, ha vinto il premio speciale della giuria per il cast Sundance Film Festival del 2018, tra i molti altri riconoscimenti ottenuti in numerosi festival. Il film, ambientato a Shanghai, è stato realizzato dopo aver letto la notizia secondo cui 16.000 maiali morti galleggiavano misteriosamente lungo il fiume Huangpu.

Il suo lavoro a “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)” la rende la prima donna asiatica a dirigere un cinecomic. A breve, sarà dietro la macchina da presa, e anche in veste di produttrice, dell’adattamento cinematografico di Sour Hearts, bellissima raccolta di storie brevi di Jenny Zhang. La Yan co-scriverà anche la sceneggiatura insieme alla  Zhang. Il film sarà una sorta di racconto autobiografico basato sull’esperienza di una ragazza che da Shanghai si trasferisce a New York insieme alla famiglia, negli anni ‘90.

La Yan ha studiato presso la Princeton University, dove ha conseguito un BA, e anche presso la New York University, dove ha conseguito una doppia specializzazione in Cinema. In precedenza, è stata reporter per il Wall Street Journal a New York, Hong Kong e in Cina, e ha portato questa sua passione giornalistica anche nel modo di fare cinema. La Yan è nata in Cina ed attualmente risiede a New York.

 

CHRISTINA HODSON (Sceneggiatrice) è passata dall’essere una dirigente al ruolo di sceneggiatrice, nel 2012. Le sue prime tre sceneggiature sono state inserite nell’ambitissima Black List di Hollywood per tre anni consecutivi, l’ultima delle quali, “The Eden Project”, è diventato un copione di fantascienza ambito da molte major. Questo successo l’ha portata ad essere sceneggiatrice associata in “Transformers” del 2015. Da quell’esperienza è poi diventata sceneggiatrice dello spin-off di “Bumblebee”, uscito nel dicembre del 2018. Attualmente sta curando le sceneggiature per i film dedicati a “Flash” e “Batgirl”.

 

MARGOT ROBBIE (Produttrice) Vedere BIO nella sezione Cast Artistico.

 

BRYAN UNKELESS (Produttore) e la sua Clubhouse Pictures hanno diversi progetti di alta qualità in fase di sviluppo destinati ad un vasto pubblico. Unkeless ha prodotto “Tonya”, interpretato da Margot Robbie e Allison Janney, per il quale la Janney ha vinto l’Oscar per Miglior Attrice non protagonista. Quello stesso anno, ha prodotto per Netflix “Bright”, diretto da David Ayer e interpretato da Will Smith e Joel Edgerton, e attualmente Unkeless è impegnato nello sviluppo del sequel. Ha anche prodotto il film premiato all’SXSW con il premio del pubblico, “First Match” per Netflix, e la serie comica per Hulu “Dollface”, interpretata da Kat Dennings.

Unkeless sta anche producendo  “Project Power”, interpretato da Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt, e “Kate”, interpretato da Mary-Elizabeth Winstead e Woody Harrelson, che entrambi arriveranno su Netflix nel corso del 2020.

Prima di fondare la Clubhouse Pictures, Unkeless ha guidato lo sviluppo e co-prodotto il fenomenale franchise “Hunger Games”, con protagonista l’attrice premio Oscar, Jennifer Lawrence.

 

SUE KROLL (Produttrice) è una leader dell’industria dell’intrattenimento, produttrice e fondatrice della Kroll & Co Entertainment, una società di produzione con sede presso le strutture della WarnerBros., dedita a dare vita a storie fresche e originali. In una carriera che va avanti da trent’anni, la Kroll si è costruita una reputazione stellare fatta di integrità, dedizione, istinto creativo e leadership visionaria.

Come produttrice, la Kroll ha diversi progetti in cantiere in varie fasi di sviluppo, tra cui: il thriller di fantascienza, “Nemesis” con i produttori Ridley Scott e Jules Daly; una commedia ancora senza titolo, con protagonista Sandra Bullock, che ne sarà anche produttrice assieme a Michael Bostick;  il thriller d’azione “The Six Billion Dollar Man”, con Mark Wahlberg, di cui è anche produttore assieme a Stephen Levinson, Bill Gerber, Scott Faye e Karen Lauder; un film basato sull’articolo di Peter Kornbluth su Politico “My Dearest Fidel: A Journalist’s Secret Liaison with Fidel Castro”, che vede tra i produttori Gal Gadot e Jaron Varsano; e adattamenti cinematografici del libro di Annie Ward, Beautiful Bad,  del libro di Jonathan Lethem, The Feral Detective, e del libro di Elizabeth Gilbert, City of Girls.

In aggiunta, la Kroll è stata recentemente produttrice esecutiva di diversi film in via di sviluppo, tra cui il cinecomic DC “Blackhawk”, che Steven Spielberg produrrà e dirigerà. Più recentemente, la Kroll è stata produttrice associata del film premio Oscar di Bradley Cooper, “A Star is Born”; del film di John Crowley “Il Cardellino”, basato sul romanzo premio Pulitzer di Donna Tartt; e del film di Edward Norton “Motherless Brooklyn- I segreti di una città”, ispirato al libro di Jonathan Lethem e interpretato da Norton, Bruce Willis, Gugu Mbatha-Raw, Willem Dafoe e Alec Baldwin.

Prima di fondare la Kroll & Co. Entertainment, la Kroll ha lavorato per 25 anni alla Warner Bros Pictures, fino ad arrivare alla crica di Presidente del Marketing e della Distributione internazionalePictures. Durante il suo periodo come capo del marketing, ha guidato le creazioni strategiche e l’implemento delle campagne di marketing dei film della compagnia, e con il suo ruolo nella distribuzione ha supervisionato i piani di uscita i tutti i film della Warner Bros. nel mercato mondiale. La Kroll ha collaborato a stretto contatto con i team creativi della Warner Bros. Pictures e della New Line Cinema, nello sviluppo strategico di un certo numero di produzioni diversificate, costruite appositamente per i listini dello Studio costellati di successi impressionanti, e ha contribuito a lanciare i film e le saghe più popolari ed acclamate nella storia del cinema.

Nel corso della carriera, la Kroll ha lavorato con alcuni tra i più famosi registi dello spettacolo, tra cui Ben Affleck, Alfonso Cuarón, Guillermo del Toro, Clint Eastwood, Peter Jackson, Patty Jenkins, Nancy Meyers, George Miller, Christopher Nolan, Todd Phillips, Zack Snyder, Steven Spielberg, i fratelli Wachowski, David Yates e Robert Zemeckis.

Sotto la sua direzione, la Warner Bros. ha vinto un Oscar come Migliore Film con “Argo”, un Oscar per il Migliore Cartone Animato con “Happy Feet” oltre a numerose candidature agli Oscar come Migliore Film, come ad esempio “Dunkirk”, “Mad Max: Fury Road”, “American Sniper”, “Gravity”, “The Blind Side”, “Lei- Her”, “Inception”, “Molto forte, Incredibilmente vicino” e “Lettere da Iwo Jima”.

La Kroll fa parte del Board of Directors of Film Independent, dell’organizzazione no profit di Los Angeles che istituisce il premio Spirit Award, e del Los Angeles Film Festival. Inoltre è anche membro della Board of American Cinematheque, e nel 2016 ha ricevuto il premio Sid Grauman dalla American Cinematheque per il suo contributo al cinema: nel 2015 ha ricevuto il premio Tao Arte al Festival del Cinema di Taormina, e il premio Women in Film’s Tiffany/Bruce Paltrow Mentoring Award. Ha inoltre ricevuto il prestigioso premio Sherry Lansing ai ‘Big Brothers Big Sisters’ di Los Angeles, nel 2009.

La Kroll ha iniziato la sua carriera in ambito televisivo, riuscendo a farsi strada in diverse posizioni delle divisioni della Viacom, e in seguito è approdata alla Turner Network Television (TNT), lavorando in città come New York, Atlanta e Londra prima di essere assunta alla Warner Bros. nel 1994.

 

MATTHEW LIBATIQUE (Direttore della Fotografia) è stato candidato all’Oscar dopo essersi ritagliato una carriera unica che va avanti da oltre venti anni. Ha iniziato con lo scopo di diventare un direttore della fotografia di video musicali, attratto dal potenziale della manipolazione di immagini elettroniche, finendo quasi subito per realizzare stupefacenti e innovative immagini per il cinema. Il suo credito più recente che gli ha portato diversi riconoscimenti, tra cui la candidatura all’Oscar per il suo lavoro su “A Star is Born”, diretto da Bradley Cooper.

Libatique collabora da lungo tempo con il regista Darren Aronofsky, per il quale ha iniziato lavorando nell’innovativo “Pi greco – il teorema del delirio”, una storia provocatoria in bianco e nero in 16mm. Libatique ha spinto la sua suspence della pellicola al limite, nel ritrarre una persona instabile e malata, ossessionata dai numeri. “Pi greco – il teorema del delirio” ha vinto il Directing Award al Sundance Film Festival, e Libatique è stato nominato agli Independent Spirit Award; da quel momento la carriera di Libatique è decollata.

Altre sue collaborazioni con Aronofsky includono, “Requiem for a Dream” per il quale Libatique ha vinto il premio Independent Spirit Award della sua categoria, “L’albero della Vita”, “Noah”, “Il Cigno nero” e, più di recente, “Madre!”. Per “Il Cigno nero”, Libatique ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar, oltre a quelle ai BAFTA e agli American Society of Cinematographers. Per lo stesso film, ha vinto i premi New York Film Critics’ e Los Angeles Film Critics’, oltre all’Independent Spirit Award.

Libatique ha collaborato anche con altri registi, tra cui Spike Lee, per il quale ha creato le luci per “Chi-Raq”, “Miracolo a Sant’Anna”, “Lei mi Odia” e “Inside Man”; con Joel Schumacher, in “Tigerland” e “In Linea con l’Assassino”; e con Jon Favreau, in “Iron Man”, “Iron Man 2” e “Cowboys & Aliens”.

Tra gli altri suoi crediti cinematografici: “Venom” di Ruben Fleischer; “Straight Outta Compton” di F. Gary Gray; “Gothika” di Mathieu Kassovitz; “Ogni cosa è illuminata” di Live Schreiber; “My Own Love Song” di Olivier Dahan e “Ruby Sparks” dei registi Jonathan Dayton e Valerie Faris. “A Star is Born” ha segnato la sua prima collaborazione con il regista Bradley Cooper.

Libatique ha studiato presso il prestigioso American Film Institute, ottenendo un MFA in cinematografia. Ha lavorato con artisti del calibro dei The Cure, Usher, Death in Vegas, Erykah Badu, Incubus, Tupac Shakur, Moby, Snoop Dogg, Jay-Z e The Fray. Nel 2002 Libatique ha conquistato un premio Music Video Production Association Award nella sua categoria, con “Mad Season” dei Matchbox Twenty, e nel 2013 con il video di Justin Timberlake, “Suit and Tie”. Lavorando per le pubblicità e i video musicali, ha avuto modo di conoscere e collaborare con registi di talento come David Fincher, Stacy Wall, Floria Sigismondi, Dante Ariola, Brian Beletic, Phil Harder, Terry Richardson, Mark Pellington, Traktor, Kinka Usher, StyleWar e Noam Murro.

 

K.K. BARRETT (Scenografo) è uno scenografo candidato all’Oscar, il cui lavoro è riconoscibile in una vasta gamma di progetti cinematografici. Il suo credito più recente è “Il Cardellino”, diretto da John Crowley e basato sull’amato romanzo di Donna Tartt.

Barrett ha ottenuto la candidatura all’Academy Award per le scenografie create per il romantic drama premio Oscar, di Spike Jonze  “Lei- Her”.  Per il suo apporto al film, ha anche vinto l’Art Directors Guild (ADG) Award ed è stato onorato da diverse associazioni di critici, tra cui la Los Angeles Film Critics e la Seattle Film Critics.

Ha anche collaborato ad altri progetti cinematografici di Jonze: “Essere John Malkovich”, “Adaptation” e “Nel paese dei mostri selvaggi”; quest’ultimo ha portato a Barrett la candidatura all’ADG Award. È stato anche elogiato per i suoi lavori al fianco della regista Sofia Coppola, ottenendo la nomination al BAFTA Award per il lavoro al biopic drammatico  “Maria Antonietta” e la sua prima candidatura all’ADG Award per le scenografie del film premio Oscar, “Lost in Translation”.

In aggiunta, è stato ancora nominato all’ADG Award per il suo lavoro al film drammatico di Stephen Daldry, “Molto forte, incredibilmente vicino”. Tra gli altri suoi crediti cinematografici: la commedia di David O. Russell, “I Heart Huckabees- Le strane conicidenze della vita” e il film di Michel Gondry, “Human Nature”.

Barrett ha vinto due MTV Video Music Award nella categoria Best Art Direction: il primo per il video di Beck “New Pollution”, nel 1996; e il secondo, per il video degli Smashing Pumpkins “Tonight, Tonight”, nel 1997.

Ha anche creato un’opera insieme a Karen O, intitolata “Stop the Virgens”, che è andata in scena a New York nel 2011 e poi allestita presso la Sydney Opera House nel 2012.

 

JAY CASSIDY (Montaggio) ha montato recentemente “A Star Is Born”, il debutto alla regia di Bradley Cooper, con il quale aveva già collaborato in precedenza nei film di David O. Russell, “Il Lato Positivo- Silver Linings Playbook” e “American Hustle- L’Apparenza inganna”, per i quali ha ricevuto le candidature agli Oscar per il Migliore Montaggio, e “Joy.”

Cassidy ha curato il montaggio di oltre 30 film. Ha collaborato con Sean Penn in tutti i film che ha diretto, per la precisione, “Into the Wild- Nelle terre selvagge” del 2007, con il quale ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar. Altri suoi lavori sono “Fury” e “Foxcatcher- Una storia americana” del 2014, e “Thank You for Your Service” del 2017.

Cassidy ha iniziato la carriera negli anni ‘70, lavorando a documentari e campagne politiche. Tra gli altri suoi precedenti crediti: “Una scomoda verità” nel 2006, premio Oscar come Migliore Documentario nel 2007; “Brothers” nel 2009; “Conviction” e “Waiting for Superman” nel 2010; “Tuck Everlasting- Vivere per Sempre” nel 2002 e “Urban Legend” nel 1998.

Nel 2017, si è aggiudicato un Emmy Award ed è stato nominato all’Eddie Award per il suo lavoro nel primo episodio della serie di Steve Zaillian, “The Night Of” andato in onda su HBO nell’estate del 2016. Cassidy è membro della Academy of Motion Picture Arts and Sciences e dell’American Cinema Editors.

 

ERIN BENACH (Costumista) recentemente è stata candidata al Costume Designers Guild Award per il lavoro al film di Bradley Cooper “A Star is Born”, e per il suo lavoro nel provocatorio dramma del regista Nicolas Winding Refn, “Drive”. Recentemente è tornata a collaborare con Refn nel thriller “The Neon Demon”.

La Benach ha una proficua collaborazione creativa con il regista Derek Cianfrance, per il quale ha curato i costumi dell’acclamato “Blue Valentine” e ancora del thriller “Come un Tuono” e de “La Luce sugli Oceani”.

Tra gli altri suoi più recenti crediti cinematografici: il film drammatico “Loving” con il quale è tornata a lavorare con il regista di “Midnight Special- Fuga nella notte”, Jeff Nichols.

Ha curato i costumi del film di debutto alla regia di Ryan Gosling “Lost River”; e anche di “The Host” di Andrew Niccol; “The Lincoln Lawyer” di Brad Furman; il film di John Eric Dowdle, “Devil” da un soggetto di M. Night Shyamalan; il film di debutto alla regia di Mark Ruffalo, “Sympathy for Delicious” grazie al quale ha vinto il premio Special Jury Prize al Sundance Film Festival; la commedia “Cold Souls”, scritta e diretta da Sophie Barthes; “The Poker House” di Lori Petty; l’indipendente “Sugar” diretto da Anna Boden e Ryan Fleck, nominato dalla AFI, Film dell’Anno del 2010; “Ben’s Plan” di Jenna Ricker; e “Half Nelson” di Ryan Fleck.

La Benach ha iniziato la sua carriera nell’industria come assistente costumista; in questa veste tra i suoi crediti ci sono: “Bobby Z- Il Signore della Droga”, “SherryBaby” e “One Last Thing”.

 

DANIEL PEMBERTON (Compositore) è un compositore pluri-candidato al Golden Globe, all’Emmy e al BAFTA Award, regolarmente citato come uno tra i talenti più innovativi, originali ed eclettici del panorama cinematografico moderno.

Pemberton ha già curato le musiche per registi del calibro di Danny Boyle (“Yesterday”, “Steve Jobs”), Ridley Scott (“Tutti i soldi del mondo”, “The Counsellor- Il procuratore”), Aaron Sorkin (“Molly’s Game”), Darren Aronofsky (“One Strange Rock- Pianeta Terra”) e Guy Ritchie (“Operazione U.N.C.L.E.”, “King Arthur- il potere della spada”).

Tra i suoi più recenti crediti cinematografici: “Motherless Brooklin- I segreti di una città”, e  la misteriosa serie televisiva, “Dark Crystal- La resistenza”, disponibile su Netflix da questa estate.

La sua audace scrittura e i suoi insoliti arrangiamenti hanno creato colonne sonore costantemente osannate dalla critica, sia che si tratti di progetti per grandi studios vincitori dell’Oscar, come “Spider-Man- Un nuovo universo” e “Ocean’s 8”, o che si tratti di film indipendenti, candidati alla Palma d’Oro a Cannes come “Mal di pietre”.

È stato candidato diverse volte al Golden Globe, tra queste per la sua fusione di musica classica e techno per il film di Danny Boyle “Steve Jobs”, oltre che per Miglior Canzone originale interpretata e co-creata con Iggy Pop, per il film di Stephen Gaghan “Gold”.  È stato recentemente candidato all’Emmy per lo strabiliante episodio “USS Callister” della serie antologica “Black Mirror” per Netflix, e in precedenza è stato onorato come Scoperta dell’Anno al World Soundtrack Award del 2014, ed è stato nominato Compositore dell’Anno nel 2016.

 

Avete mai sentito la storia della poliziotta, dell’uccello canterino, della psicopatica e della principessa mafiosa? “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)”  è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo lei sa fare. Quando il più malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, decidono di dare la caccia alla piccola Cass, la città viene messa sotto sopra per trovarla. Le strade di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incrociano, e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per sconfiggere Roman.

Margot Robbie (“Bombshell – La voce dello scandalo, “C’era una volta a … Hollywood”, “Tonya”) torna a vestire i panni di Harley Quinn, al fianco di Mary Elizabeth Winstead (“10 Cloverfield Lane”, “Fargo” in TV) nel ruolo di Cacciatrice; Jurnee Smollett-Bell (“True Blood” della HBO) nei panni di Black Canary; Rosie Perez (“Fearless- Senza paura”, “Pitch Perfect 2”) in quelli di Renee Montoya; Chris Messina (“Argo”, “Sharp Objects” in TV) è Victor Zsasz; ed Ewan McGregor (“Doctor Sleep”, i film “Trainspotting”) è Roman Sionis. Fa il suo esordio sul grande schermo Ella Jay Basco, nel ruolo di Cassandra “Cass” Cain.

Diretto da Cathy Yan (“Dead Pigs”) da una sceneggiatura di Christina Hodson (“Bumblebee”), il film è basato sui personaggi della DC Comics. La Robbie ha anche prodotto la pellicola assieme a Bryan Unkeless e Sue Kroll. I produttori esecutivi del film sono Walter Hamada, Galen Vaisman, Geoff Johns, Hans Ritter e David Ayer.

La squadra creativa che ha affiancato la Yan dietro le quinte è composta dal direttore della fotografia Matthew Libatique (“A Star Is Born”, “Venom”); lo scenografo K.K. Barrett (“Lei”); i montatori Jay Cassidy (“American Hustle – L’apparenza inganna”, “Il lato positivo – Silver Linings Playbook”) ed Evan Schiff (“John Wick – Capitolo 2” e  “John Wick 3 – Parabellum”); e la costumista Erin Benach (“A Star Is Born”). Musiche di Daniel Pemberton (“Spider-Man: Un nuovo universo”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Lucky Chap Entertainment / Clubhouse Pictures / Kroll & Co. Entertainment, “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)”. Il film uscirà nelle sale e IMAX, distribuito dalla Warner Bros. Pictures.

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