Il regista di Last Christmas ora in sala racconta la doppia sfida di Emilia ed Emma

Il regista di Last Christmas ora in sala racconta la doppia sfida di Emilia ed Emma

Last Christmas, I gave you my heart …recita la canzone degli Wham ed e’ anche la canzone principale (e non solo) del film che ha incassato 112 milioni di dollari  nel mondo “Last Christmas” la storia di una ragazza imbranata stile Bridget Jones che si invaghisce  improvvisamente di un uomo misterioso  che arriva nella sua vita

Il regista Paul Fieg ha raccontato a Capri Hollywood  l’Iter per riuscire a fare un film con 15 canzoni di Georgios Kyriacos Panayiotou noto a tutti come George Michael, l’artista da 110 milioni di dischi venduti.

“C’e’ stato un lungo e dispendioso lavoro per i diritti delle canzoni, chi li aveva voleva che facessero parte della storia come poi e’stato”

La sceneggiatura è stata scritta da Bryony Kimmings ed Emma Thompson, che ha realizzato il soggetto della pellicola col marito Greg Wise.

“Emma Thompson non era prevista nel cast ma ho lottato perché lei ci fosse” ha svelato il regista amo circondarmi di donne, artiste che recitano,  che scrivono o che dirigono quando sono produttore di un film ed Emma e’stata brava, anche  Emilia Clarke si e’ lasciata andare accettando anche di cantare cosa non prevista all’inizio e che poi ai e’trasformata nella scena più commovente del film. Poi ho anche scoperto che aveva cantato la canzone di Tony Renis Quando quando nello spot di Dolce e Gabbana e ho detto perché no?
Avevo incontrato per caso Emilia in una serata di cinema dove c’erano tante persone e mi ero soffermato ad osservarla,  quella donna così forte e decisa del  Trono di Spade nascondeva un talento da tirar fuori e dal film si vedono le sue potenzialità e la sua poliedricità nel recitare con un registro completamente diverso.

L’unico rammarico e’ relativo ad alcuni giornalisti e critici che nel mondo hanno dovuto per forza svelare sui giornali  la sorpresa del film cosa completamente sbagliata soprattutto nei confronti di chi paga per andare al cinema… e’una scorrettezza e un  comportamento inaccettabile svelare alcune scene che sono poi il cuore del film mai come questa volta.

Amo il cinema, le serie sono interessanti ma come regista mi piace girare solo film per il cinema ma sono a favore delle piattaforme web per lanciare talenti, con la mia casa di produzione ho realizzato il film diretto da una regista donna con 8 milioni di dollari, per Netflix, grazie a quel film la regista ora.si e’fatta conoscere. Le piattaforme consentono di fare quello che gli Studios non hanno più il coraggio spesso di fare: sperimentare generi e talenti. Come regista però amo girare per il cinema.

Con la Universal ora girerò un un film sui mostri sull’onda di Dracula e
Frankenstein ma sempre con il mio stile.

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