Raccogliendo l’indicazione della presidente onoraria del Festival Lina Wertmüller, espressa la notte dei Governors Awards nel ricevere l’Oscar alla carriera   “Capri, Hollywood 2019” sarà dedicato a “Il ruolo delle donne nell’industria cinematografica e alla parità di genere”. Dal mondo del cinema a quello della musica tra le protagoniste, con Marina Cicogna, ci saranno anche la produttrice americana Cheryl Boone Isaacs, che da presidentessa rivoluzionò l’Academy rendendo gli Oscar più aperti e inclusivi; la produttrice dell’anno la statunitense Shannon McIntosh (“C’era una volta…a Hollywood” di Tarantino); le registe Elisa Amoruso (artefice di “Chiara Ferragni – Unposted”,documentariorecord diincassiitaliano di sempre) e Nunzia Di Stefano (Nevia al Festival di Venezia 2019), l’attrice rumena Madalina Ghenea, l’americana Kiersten Dolbecinsieme a Cristina Donadio, Alessia Fabiani, Maria Rosaria Omaggio, Virginia Apicella, Antonella Salvucci, le cantanti  Nicole Slack Jones e il soprano coreano Sumi Jo, la ballerina Lucrezia Lando e la modella italo-cubana Maylin Aguirre, madrina del Festival.

Dopo l’apertura del festival con “Piccole donne”, attese le anteprime di: Dolemite is My Namedi Craig Brewere American Factory di Julia Reichert e Steven Bognar (Netflix), “The Last Full Measures” di Todd Robinson e “Arctic Dogs” (animazione) di Aaron Woodley  (Notorious),  Incitement” di Yaron Ziberman, presente l’attore protagonista Yehudi Pahari Halevi, e “Legacy” di Dorian Boguta, alla presenza dell’attrice Madalina Ghenea.

Tra le proiezioni speciali, “Judy” di Rupert Goold (Notorious, con Renée Zellweger in odor di premi), “Queen & Slim” di Melina Matsoukas (Universal, con Daniel Kaluuya e Jodie Turner-Smith) e “Honey Boy” di Alma Har’el (Sony, con Shia LaBeouf, Lucas Hedges e Noah Jupe). Tra le altre opere Netflix: “The Irishman” di Martin Scorsese e con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci; “Marriage Story” di Noah Baumbach e con Adam Driver e Scarlett Johansson. “The Two Popes” di Fernando Meirelles e con Jonathan Pryce ed Anthony Hopkins;  “The King” di David Michôd e con Tom Glynn-Carney, Gábor Czap e Tom Fisher.

Due le mostre in programma: alla Casa Rossa di Anacapri (concessa dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’aerea metropolitana di Napoli), alla presenza di Cheryl Boone Isaacs e Marina Cicogna sarà inaugurata il 28 dicembre (ore 15.00) la mostra con Bozzetti scenici, foto e costumi di “Pinocchio” dal film diretto di Matteo Garrone di cui è protagonista il premio Oscar Roberto Benigni, nelle sale dal 19 dicembre. 30 immagini selezionate dallo stesso regista, esposte al pubblico per la prima volta, e il costume di Pinocchio, realizzato da Massimo Catini Parrini e in prestito dalla sartoria Tirelli.

Alla Certosa di San Giacomo (concessa dal Polo Museale della Campania), invece, la mostra fotografica “My Divas” del maestro Roberto Rocco, sarà inaugurata il 27 dicembre (ore 15.30) da Francesca Archibugi ed Elisa Amoruso. Si tratta di 30 fotografie: cresciuto alla scuola del leggendario regista Franco Zeffirelli per il film “La Bisbetica Domata”, Rocco si è affermato tra la Penisola e Hollywood come uno dei più importanti operatori dell’immagine fotografica. Un traguardo che l’ha reso tra i più ambiti target delle artiste di ogni parte del mondo, come Lina Wertmüller,   Lucia Bosè e Claudia Cardinale, insieme a Julia Roberts, Monica Bellucci, Angela Bassett, Micaela Ramazzotti, Jaqueline Bisset, Valeria Golino, Cameron Diaz, Nancy Brilli, Liv Tayler, Imogen Poots, Amy Stewart, Asia Argento, Madalina Ghenea, Iman, Lina Sastri, Valeria Solarino, Claudia Gerini, Shannon Kane, Carol Alt, Laura Chiatti, Miriam Leone, Theresa Russell, Martina Stella, Margaret Madè e, dulcis in fundo, le registe Francesca Archibugi ed Elisa Amoruso.