“Le Mans ’66 – La grande sfida” e’ un buon film

Anche per chi non ama le macchine “Le Mans ’66 – La grande sfida” e’ un buon film ed è la conferma che si puo’ girare in un bar, su una piazza, su un aereo o su una pista automonilistica, quello che conta sono le emozioni e Christian Bale (lui da sempre una sicurezza) e Matt Damon sono riusciti ad arrivare al traguardo ..il film ha solo 2 cose che secondo  noi non vanno (leggi sotto)

Punto di forza

Il film e’una storia di riscatto e di amicizia. Il riscatto di chi non può piu’ gareggiare ma vuole sempre far parte del proprio mondo  in prima linea (Damon) e di chi  (Bale) si mette in pista fidandosi di una sola persona.

Anche per chi non ama il genere

Il film e’ molto avvincente anche per chi non ama le automobili perché a viaggiare in sala sono le emozioni che riescono a scatenare i due attori.

Il regista anche produttore ha ricordato che  ci  sono cose  che neanche gli effetti speciali possono dare: fotografare il pensiero del personaggio, fare in modo che si possa percepire il loro pensiero.

Bale come sempre il migliore

Christian Bale e’ da sempre una sicurezza. Insieme a  Daniel Day-Lewis e Joaquin Phoenix sono i tre migliori attori  che lavorano ogni volta  al loro personaggio molto fisicamente (basti ricordare la grande prova d’attore di Bale  da Oscar per The Fighter per  non parlare del miglior Bataman di sempre da lui interpretato)

Non solo sulla pista

L’attenzione del pubblico (a parte seguire  la gara) sarà sul volto  sempre convincente (per tutto il film) di Bale e gli sceneggiatori e il regista  regalano la migliore scena (recitativa) di  Damon nel finale

Nel film  anche Remo Girone che interpreta bene Enzo Ferrari, bravo, lo vediamo nei suoi uffici e poi anche durante tutta la gara.

Limiti

Il film ha solo due punti non “positivi” per come la pensiamo noi, intanto l’attrice che interpreta la moglie di Bale poco emozionante, ha poco appel, funziona solo nella scena dove spinge il marito a raccontargli la verità spingendo (lei) il piede sul pedale.

Il secondo lato non e’ negativo ma un limite, il fatto che il film duri 2 ore e 30 minuti, naturalmente il film  ha molto ritmo e non ti annoia mai ma la domanda e’ a meno che  non si tratti di Tarantino, Scorsese e altri 3/4 registi quanta.gente (non cinefila) accetta di stare in sala 2 ore 30 oggi?
Pariamo di incasso.
Il film (e il cast) e’ inoltre molto maschile, riuscirà quindi ad incassare in Italia?

Ce lo auguriamo anche perché sarebbe un peccato perdere una bella storia raccontata da due bravi attori

Dal 14 novembre in sala.
Voto 7

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