Curiosità – JOKER – Musica

Per interpretare i molti temi esplorati nel film, Phillips si è da subito rivolto alla compositrice Hildur Guðnadóttir. “Hildur ha scritto le musiche fin dalla pre-produzione”, ricorda Phillips. “Le inviavo delle pagine della sceneggiatura e lei scriveva musica prima ancora che girassimo, e quello che ha fatto per il film è unico”.

Guðnadóttir dice: “Todd mi ha chiesto di scrivere un po’ di musica basandomi sulle sensazioni derivate dalla lettura della sceneggiatura, che mi ha davvero ispirato dato che ho trovato molta risonanza”. Dopo avergli inviato una prova, ricorda: “Pensava che avessi davvero catturato l’atmosfera del film”.

Ciò che ha più colpito la musicista, dice: “è stato Arthur, questo personaggio con una specie di semplicità multidimensionale, così generoso e infantile, che sta solo cercando di adattarsi. Ma le sue circostanze e il modo in cui le persone reagiscono di fronte a lui, non gli permettono di farlo. Musicalmente, ciò si traduce in melodie molto semplici e monotoniche, perché è un po’ così che vede le cose. Quindi ho cercato di espandere con quella semplicità l’orchestrazione, non con accordi o musica complicata, ma con una trama che fosse in sintonia con la malinconia del protagonista”.

La sua composizione presenta il violoncello come il fulcro della musica, che porta a melodie basate sugli archi. La Guðnadóttir rivela: “C’è spesso un’intera orchestra sinfonica di 90 musicisti che suonano la stessa cosa, ma è nascosta dietro il violoncello. Ho sentito che si adattava bene al personaggio, viene visto in questo modo, e ci sono molte situazioni complicate dietro di lui, ma non se ne accorge. Ho pensato di orchestrarlo così, in modo che gli strumenti non fossero sempre udibili, pensando di ascoltare solo un violoncello mentre invece, come Arthur, c’è molto altro dietro”.

La Guðnadóttir ha iniziato a lavorare così presto che Phillips ha potuto introdurre le musiche già durante la produzione, e ha portato un pezzo a Phoenix dopo poche settimane in fase di riprese, come fonte di ispirazione del suo lavoro in una scena fondamentale in cui il pubblico vedrà il primo accenno di ciò che accadrà. “Joaquin ed io eravamo sul set ad un punto fermo”, racconta il regista. “Non avevamo capito appieno la scena, ma poi mi sono ricordato di aver ricevuto questo fantastico brano musicale di Hildur che avevo ascoltato la sera prima. Gliel’ho fatto sentire, gli è piaciuto moltissimo e da lì ha iniziato un ballo lento, e dal nulla da Arthur è scaturita questa grazia, l’emergere della sua ombra. Abbiamo iniziato a girare la scena, e da lì è cominciata la sua trasformazione”.

Phoenix attesta: “Todd ha messo questa musica per violoncello, ed è stata davvero efficace.

Gli ho chiesto ‘qui dovrei fare un movimento’, e mi ha risposto: ‘Beh, inizierei dal tuo piede, fai la tua mossa’. Questo è tutto ciò che ha detto e tutto ciò che avevamo. La preparazione è stata nello studio del movimento e della danza durante le prove, ma quello che è venuto fuori da quel pezzo musicale è stato un punto di svolta per il personaggio, e per me e Todd lavorando insieme … e comprendendo Arthur”.

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