Curiosità – JOKER e i bambini

Curiosità

JOKER e i bambini

Gli sceneggiatori Phillips e Silver

“Nel film si nota la differenza del modo in cui i bambini e gli adulti reagiscono ad Arthur, perché i bambini vedono il mondo senza filtri; non vedono i ricchi contro i poveri oppure non considerano un individuo emarginato come fanno gli adulti. Vedono Arthur semplicemente come qualcuno che cerca di farli sorridere. Non è una cosa innata, impariamo col tempo a non accettare gli altri e, sfortunatamente, di solito lo facciamo”.  

 

“Inizialmente vuole far ridere le persone, cercando di metter loro un sorriso sulla faccia. Ecco perché è un pagliaccio, e perché sogna di diventare un comico. Vuole solo portare un po’ di allegria nel mondo. Ma poi l’ambiente malsano di Gotham lo butta giù: la mancanza di compassione ed empatia, la perdita di civiltà … Questo è ciò che ha creato il nostro Joker”.

 

Phoenix ammette che anche durante le riprese: “Ci sono stati momenti in cui ho provato compassione per lui, avendo compreso le sue motivazioni, ma nel momento successivo ho rigettato le decisioni che prendeva. Interpretare questo personaggio è stato una sfida per me come attore, e sapevo che avrebbe sfidato anche il pubblico e le idee precostituite che si hanno sul Joker, perché nel suo mondo immaginario, così come nel nostro mondo reale, non ci sono risposte facili”.

“Parliamo spesso della punta dell’iceberg, ma raramente ci soffermiamo su ciò che c’è sotto, ciò che ci porta ad essere in un certo modo”, afferma Phillips. “Arthur è l’uomo che se incontri per strada ci passi oltre … o sopra. Con questo film speriamo di andare a vedere ciò che si cela sotto la superficie”.

Sono stati questi temi, insieme alla passione del cineasta per il suo lavoro, a evocare l’idea non solo di un qualsiasi film di Joker, ma di questo film su Joker. “Sono stato ispirato dagli studi sul  personaggio che ho visto quando ero più giovane. L’aspetto, l’atmosfera, il tono di quei film avevano senso per questa storia”.

Per Phillips, ciò significava gli anni ’70 e ’80, l’era di grandi film come “Serpico”, “Taxi Driver” e “Quinto potere”. Dice: “Abbiamo incluso alcuni elementi canonici e li abbiamo inseriti in una Gotham City fatiscente del 1981 perché si rifà a quell’epoca, e l’avrebbe rimossa dal mondo dei fumetti che conosciamo bene nei film di oggi”.

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