Molto interessante il documentario di Steve Della Casa “Boia, maschere e segreti: l’horror italiano degli anni Sessanta”

Molto interessante il documentario di Steve Della Casa “Boia, maschere e segreti: l’horror italiano degli anni Sessanta”    (in concorso a Venezia Classics)

Per chi non ama il genere indispensabile

Il doc inizia con Dario Argento che parla di “divi” della macchina da presa come Wes Craven, John Carpenter, George A. Romero

“erano tutti amanti del cinema italiano di genere…. horror o poliziesco.. i più giovani amavano il poliziesco, quelli meno giovani l’horror più cuento alla Riccardo Freda o Mario Bava che mi ha ispirato in alcuni film”

Steve Della Casa parla degli inizi dell’horror in Italia dove si producevano (spinti dai titoli della Hammer)  film a basso costo per il mercato internazionale

Si parla molto nel doc  del papà del genere,  Mario Bava, ma anche di come l’horror raccontava quelle che erano  le perversioni sessuali dell’epoca, tabù raccontati in maniera esplicità nell’horror italiano. Il bene trionfava ma era importante rendere esplicite alcuni tabù.

Il doc regala anche lunghe sequenze di film introvabili per chi ama il genere …quando non c’era il digitale, non c’erano gli effetti o la tecnologia di oggi  e non c’era il 3d ma sono rimasti film che ancora terrorizzano e incuriosiscono gli appassionati.

Un doc enciclopedico ben realizzato.

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