Oggi, 2 settembre, in apertura della Masterclass sul tema del tradimento nella tradizione storica e cinematografica italiana, viene consegnato alla Villa degli Autori il Premio SIAE a Marco Bellocchio.
Il regista dichiara: “Sono ovviamente contento per il Premio non sollecitato e spero meritato. È vero, ho cercato di non essere mai un conformista e anche un ribelle e anarchico, ma mai violento. Spero di difendere finché potrò questi principi. Grazie.”
La motivazione data da SIAE e diffusa dalle Giornate degli Autori recitava:
“Con questo riconoscimento la Società Italiana degli Autori ed Editori saluta, all’indomani dell’unanime consenso per il suo nuovo film Il traditore, Marco Bellocchio, figura unica di regista, intellettuale e organizzatore culturale, uomo di cinema che ha sempre saputo connotare con una cifra originale e personale la sua arte. Il suo lavoro riflette un pensiero di respiro internazionale erede di una riflessione politica e storica che ha radici nella migliore cultura italiana. Ribelle lucido e osservatore critico, viaggiatore curioso e testimone del suo tempo, Bellocchio sa coniugare l’analisi introspettiva di sé con quella di una nazione, senza fare sconti all’individuo e alla società civile, ma indicando una consapevolezza che contrasta, ieri come oggi, ogni tipo di conformismo. Il riconoscimento gli viene assegnato in un anno importante della sua carriera segnato dal completamento di una trilogia di storia italiana che ha già regalato capolavori come Buongiorno notte e Vincere. Ma il premio segnala anche il suo impegno costante a difesa dei diritti di tutti gli autori.“