VENEZIA 76 Federico Fellini in frames

Federico Fellini in frames

Alla 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, le ‘Pillole d’Archivio’ di Istituto Luce Cinecittà festeggiano i 100 anni del mago del nostro cinema

 

Fellini (quasi) cento. Parrebbe una notizia improbabile, una di quelle invenzioni messe in giro dall’autore sul proprio conto. Eppure tutto il mondo del cinema si appresta a celebrare, il 20 gennaio 2020, i primi 100 anni di Federico Fellini. Lui continua ad apparirci un bambino, e i suoi film a serbare l’incanto del loro primo apparire incredibili e veri. Ma mai come in questa ricorrenza il cinema non festeggia solo un suo creatore, e il più notorio regista italiano, e il più rappresentativo esponente nel mondo della figura stessa del regista. In questa ricorrenza, il cinema celebra se stesso.

Istituto Luce Cinecittà da qualche anno porta alla Mostra del Cinema di Venezia delle speciali storie di Cinema, con le sue ‘Pillole d’Archivio’: piccolissimi film da un minuto o poco più, tratti dall’immenso Archivio Storico Luce, che accompagnano alcuni film della Selezione Ufficiale. Salutate a ogni edizione dagli applausi, le Pillole hanno raccontato via via la storia del Festival, anniversari, i mestieri della settima arte… ma mai un unico personaggio. Questo omaggio non poteva che toccare a Federico Fellini.

Federico Fellini in frames è così la raccolta di 18 pezzi d’archivio di quest’anno, un modo per dare il via da Venezia alle celebrazioni di questo grande centenario.

Sarebbe forse piaciuta a Fellini questa sua biografia in pillole. Una vita in sedicesimo che lo coglie in momenti diversi. Sono cronache cinematografiche, prime di gala, premiazioni, backstage, provenienti dall’Archivio Luce nonché dalle Teche Rai e dalla Gaumont. Vi si trova Fellini al lavoro, nel suo elemento. Ciò che sorprende di più – potere del cinema – è il lavoro del tempo, vedere l’evolversi dell’uomo negli anni. Si comincia con un Fellini visibilmente teso alla vigilia dell’anteprima de I vitelloni a Venezia ’53. Dieci anni dopo, nel 1965 sul set di Giulietta degli spiriti, Federico è già un personaggio, amato e temuto dalle maestranze per l’imprevedibilità delle idee. Nel ’56 una pausa in esterni delle Notti di Cabiria permette una spiegazione del film al regista e alla protagonista della sua vita, Giulietta Masina. Arriva La dolce vita raccontata in diretta dalla Fontana di Trevi (dove Anita Ekberg viene asciugata dagli assistenti di scena), dalla prima romana del film, e dalla Palma d’oro a Cannes con la giuria presieduta da un gigante (e amico di spirito di Fellini) come Simenon. Con lo speaker Luce si fa ossequioso, si parla di un maestro ormai, premiato all’Academy con l’Oscar per il film straniero, consegnato al regista da ‘Giulia Andrews’. Nel ’69 un altro film da farsi (che non si farà), in compagnia di un fratello d’arte, Ingmar Bergman.

Possiamo assistere al Fellini mitico ‘provinatore’, in Amarcord, alle indicazioni di doppiaggio (date a due voci come Oreste Lionello e Gigi Proietti) per il suo Casanova. Sul set di La città delle donne Fellini è sorpreso a recitare, con una prova da brividi. E fa dire, a un attore del Satyricon, il celebre ‘uno due tre quattro’ da riscrivere al doppiaggio. Chiosa commossa è l’arrivo in lancia a Venezia, da dove il viaggio è partito, nel 1983 per E la nave va, inseguito dai fotografi. Di cui sorridendo dice ‘sono creature mie, i paparazzi li ho inventati io. Riconoscono Pinocchio. Come i burattini che salutano Pinocchio’.

Le pillole di Federico Fellini in frames ci restituiscono i lampi di quella magnifica invenzione, mista di sospette verità e parziali bugie, che è stata la vita nel cinema di Fellini. E restituiscono le capitali di quest’arte: Venezia, Cannes, la Los Angeles degli Oscar, e la città in cui avrebbe voluto vivere, Cinecittà.  Su tutto, quel continente più vasto degli altri, in cui ancora ci muoviamo: l’immaginario che questo bambino di cento anni sapeva e sa ancora contenere.

 

Una produzione Istituto Luce Cinecittà

A cura di Nathalie Giacobino. Montaggio di Patrizia Penzo.

Si ringrazia la Rai Direzione Teche per aver gentilmente concesso il materiale filmato,

e Gaumont Pathé Archives – collection Gaumont.

 

 

FEDERICO FELLINI

in frames

 

  • 1953 14. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Leone d’argento a Federico Fellini per il film “I VITELLONI” (Archivio Storico Luce)
  • 1954 Leone San Marco per il film “LA STRADA” alla 15. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (Archivio Storico Luce)
  • 1956 Si gira a Via Veneto a Roma il film “LE NOTTI DI CABIRIA” con Giulietta Masina e Amedeo Nazzari (Archivio Storico Luce – RAI Teche)
  • 1960 Roma, Fontana di Trevi, sul set del film “La DOLCE VITA” con Anita Ekberg (Gaumont Archive/ RAI Teche)
  • 1960 Roma, al cinema Fiamma l’anteprima del film “LA DOLCE VITA” (Archivio Storico Luce)
  • 1960 Festival di Cannes. Palma d’oro per il film “LA DOLCE VITA” (Archivio Storico Luce)
  • 1963 Roma, al cinema Fiamma l’anteprima del film “8 ½” (Archivio Storico Luce)
  • 1964 Accademy Awards. Al Civic Auditorium di Santa Monica Federico Fellini ritira l’Oscar come miglior film straniero al film “8 ½” (Archivio Storico Luce)
  • 1965 Roma, Cinecittà. Federico Fellini prova una scena con Giulietta Masina per le riprese del film “GIULIETTA DEGLI SPIRITI” (RAI Teche)
  • 1965 Roma, prove di scena con Sandra Milo le riprese del film “GIULIETTA DEGLI SPIRITI” (RAI Teche)
  • 1969 Roma, all’ Excelsior conferenza stampa di Federico Fellini e Ingmar Bergman per il film mai realizzato “DUET LOVE”. (Archivio Storico Luce)
  • 1969 Federico Fellini dirige una comparsa sul set del film “SATYRICON” (RAI Teche)
  • 1969 30. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Federico Fellini presenta il cast del suo “SATYRICON” (Archivio Storico Luce)
  • 1974 Provino per il ruolo del padre di Titta nel film “AMARCORD” (RAI Teche)
  • 1977 Cinecittà. Al doppiaggio del film “CASANOVA” con Oreste Lionello e Gigi Proietti (RAI Teche)
  • 1980 Cinecittà. Prove tecniche sul set del film “LA CITTÀ DELLE DONNE” (Gaumont Archive)
  • 1980 Cinecittà. Lettura del copione per il film “LA CITTÀ DELLE DONNE” (Gaumont Archive)
  • 1983 Fellini seguito dai paparazzi sul motoscafo arriva a Venezia per presentare il suo film “E LA NAVE VA” (Archivio Storico Luce – Fondo Mario Canale)

 

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