Per sopraggiunti impegni di lavoro Stefano Accorsi ha anticipato la sua presenza alla 49ma edizione del Giffoni Film Festival, inizialmente prevista per sabato 27, a conclusione della manifestazione. Al popolare attore i piccoli giurati di Giffoni hanno tributato una calorosa accoglienza da superstar , sia durante il fed carpet, sia durante la sua masterclass.
A Giffoni, Accorsi, tra l’altro, ha fornito importanti anticipazioni sui suoi più vicini impegni di interprete del piccolo e grande schermo. Per cominciare STEFANO Accorsi ha svelato che non sarà pù in “The New Pope”, di Paolo Sorrentino. “C’e stato un rimaneggiamento dei copioni”, ha sottolineato l’attore che, comunque, ha dichiarato la sua profonda ammirazione per Paolo Sorrentino e ha raccontato il personaggio che ha interpretato, il Presidente del Consiglio.
“Sorrentino scrive in un modo incredibile e ha un controllo totale del set”, ha commentato Accorsi, aggiungendo che “Jude Law è un attore preparatissimo e ci siamo molto divertiti ad improvvisare.”
Sul parallelismo tra “1992,1993 e 1994” e “Loro” di Sorrentino Accorsi ha confermato come per lui Sorrentino sia un visionario e come sappia cogliere l’essenza dei personaggi. Su “1994”, che presto vedremo su Sky, ha anticipato che “questa sarà la stagione più matura”. Leonardo Notte non è morto come sembrerebbe alla fine di 1993 ma “è sopravvissuto alla morte ed è l’uomo più vivo di questo pianeta”.
Sul versante del Cinema un’altra sorpresa: Dopo “Le fate ignoranti” e “Saturno contro”, Stefano Accorsi tornera nelle sale il 28 novembre con “La Dea Fortuna”, di nuovo diretto da Ferzan Ozpetek, che ha definito “un fuoriclasse”. Con Edoardo Leo, Filippo Nigro, Jasmine Trinca e Serra Yilmaz accanto ad Accorsi, il nuovo film di Ozpetek racconterò di una coppia di omosessuali in crisi, la cui routine viene stravolta all’improvviso dall’arrivo di due bambini. “E’ stata una bella lavorazione”, ha asserito Accorsi precisando che questo “non è un film a tesi, a Ferzan piace sorprendere il pubblico ed è proprio li’ che comincia il vero cuore del film”. Per quanto riguarda le adozioni a favore di coppie gay l’attore ha dichiarato che “La famiglia è un posto dove c’è l’amore, se i genitori sono felici i bambini sono felici e questo è importante”.
Paolo Calcagno