VISTI IN SALA

Rapina a Stoccolma inizia bene poi si perde e diventa simile a molti altri film.

Il film racconta di una rapina (con Ethan Hawke) dove gli ostaggi (tra i quali Noomi Rapace) si affezionano ai loro rapinatori da qui il titolo che ricorda la sindrome di Stoccolma (un particolare stato di dipendenza psicologica che si manifesta in alcuni casi in vittime di maltrattamenti che finiscono per provare un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore)

Ethan Hawke e Noomi Rapace li abbiamo visti molto più bravi e convincenti altrove, il film non ti prende mai realmente e scena dopo scena la curiosità di capire come andrà a finire invece di aumentare, si trasforma in noia.