Rocío Muñoz Morales debutta in teatro a Borgio Verezzi il 17 e 18 luglio con lo spettacolo “Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore” con Giorgio Lupano e Rocío Muñoz Morales
Il Festival teatrale porterà in scena 11 spettacoli teatrali
Il cartellone 2019
Undici gli spettacoli in programma (dieci nell’abituale cornice di Piazza Sant’Agostino e un altro itinerante nella suggestiva ambientazione delle Grotte di Borgio Verezzi) con nove prime nazionali per 26 sere complessive tra il 6 luglio e il 20 agosto: si presenta così il Festival di Borgio Verezzi, che è felicemente giunto alla 53^ edizione e si conferma tra le manifestazioni più longeve dell’estate in Italia oltre a essere sempre di più una vetrina di anticipazioni invernali.
Un omaggio al teatro e al cinema, ma senza dimenticare i collegamenti con la musica: è il filo conduttore del cartellone di quest’anno, nel quale – com’è consuetudine – accanto a qualche classico “evergreen” figurano alcune novità della drammaturgia contemporanea e qualche titolo conosciuto pure per la trasposizione cinematografica. Secondo tradizione, al pubblico sarà proposto un percorso attraverso svariati generi e tipologie teatrali, con un orientamento preferenziale verso la commedia, “sempre sorretta però da contenuti significativi, che oltre al sorriso inducano lo spettatore a qualche riflessione”, precisa il direttore artistico Stefano Delfino.
Non mancherà tuttavia uno sguardo al drammatico, con la versione italiana di un “giallo” che ha avuto ampio successo in Spagna: il 17 e 18 luglio, in prima nazionale, Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore di Helen Salfas, con Giorgio Lupano, Francesco Bonomo, Rocio Munoz Morales, Alarico Salaroli, e la regia di Ricard Reguant. Tra i titoli più conosciuti, che fanno parte della storia del teatro,Liolà di Luigi Pirandello (22 e 23 luglio prima nazionale, con Sergio Assisi, Roberta Giarrusso ed Enrico Guarneri, adattamento e regia di Francesco Bellomo), e I due gemelli… veneziani da Goldoni di Natalino Balasso (3, 4 e 5 agosto prima nazionale, con Jurij Ferrini, regista e protagonista).
E poi le rappresentazioni ispirate a film, come La leggenda del pianista sull’Oceano con Tim Roth, che il regista Giuseppe Tornatore ha tratto da Novecento, il celebre romanzo di Alessandro Baricco, e che adesso Igor Chierici e Luca Cicolella propongono il 14 luglio (in collaborazione con il Festival di Cervo, ultracinquantennale rassegna ligure di musica da camera, ma aperta ad altri linguaggi, dove sarà replicato il 2 agosto). E il cinema viene richiamato anche da Hollywood Burger di Roberto Cavosi (27 e 28 luglio prima nazionale con Enzo Iachetti e Pino Quartullo, anche regista) paradossale vicenda di due strampalati attori americani.
Il tributo al teatro arriva, oltre che dall’omaggio a Strehler e al Piccolo di Milano con L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht (in particolare alla sua storica edizione del 1981) diretta e interpretata da Monica Guerritore, in scena l’11, il 12 e il 13 luglio, prima nazionale, anche dalla ripresa, vent’anni dopo, di Se devi dire una bugia dilla grossa di Ray Cooney, un cavallo di battaglia della ditta Garinei e Giovannini, nella versione dell’indimenticabile Iaia Fiastri alla cui memoria è dedicata (8, 9, 10 e 11 agosto prima nazionale con Gianluca Ramazzotti, Paola Quattrini, Antonio Catania, Nini Salerno, regia originale di Pietro Garinei ma nuova messa in scena di Gianluca Guidi), e dalla riproposta di una notissima commedia di Peppino De Filippo, Non è vero ma ci credo (18, 19 e 20 prima nazionale con Enzo Decaro) per la regia di Leo Muscato.
E poi c’è pure un omaggio al genio italico, un evento speciale in serata unica mediante il quale Antonio Cornacchione, nel ripercorrere tra cronaca e aneddoti divertenti gli anni in cui ha lavorato alla Olivetti, ricorda la creazione del primo calcolatore elettronico italiano (30 luglio D.E.O. ex macchina ).
Ancora una volta, secondo una usanza introdotta in tempi recenti, ad aprire il festival il 6 luglio sarà un’anteprima con uno spettacolo di tipo teatralmusicale, del quale sarà protagonista la Banda Osiris con Banda 4.0, lo show con cui festeggia i 40 anni di attività artistica. E infine l’appuntamento nelle grotte di Borgio, a cavallo del Ferragosto (12, 13, 14 e 16 agosto) con il Paradiso, che conclude il progetto dantesco di un viaggio, cominciato con Inferno e proseguito con Purgatorio, nelle tre cantiche della Divina Commedia. A realizzarlo sarà la compagnia Uno sguardo dal palcoscenico, guest star Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamanti, per la regia di Silvio Eiraldi.