AL VIA LE RIPRESE DE “IL COMMISSARIO RICCIARDI”, LA NUOVA SERIE TV CON LINO GUANCIALE PRODOTTA DA RAI FICTION E CLEMART

Sono iniziate il 23 Maggio le riprese de IL COMMISSARIO RICCIARDI, la nuova serie targata Rai Fiction tratta dai romanzi di successo di Maurizio de Giovanni, pubblicati da Einaudi.
La fiction, scritta da Maurizio de Giovanni con gli sceneggiatori Salvatore Basile, Viola Rispoli e Doriana Leondeff, è diretta da Alessandro D’Alatri e vede come protagonista Lino Guanciale nei panni del commissario Luigi Alfredo Ricciardi.
Nel cast anche Serena Iansiti (Livia), Maria Vera Ratti (Enrica), Antonio Milo (Maione), Enrico Ianniello (Dr Bruno Modo), Fabrizia Sacchi (Lucia Maione), Nunzia Schiano (Rosa), Peppe Servillo (Don Pierino), Mario Pirrello (Garzo), Adriano Falivene (Bambinella), Massimo De Matteo (Padre Enrica), Susy Del Giudice (Madre Enrica) e Marco Palvetti (Falco).

Prodotta da Rai Fiction con la Clemart, la serie IL COMMISSARIO RICCIARDI andrà in onda prossimamente in prima serata su Rai1.

Le riprese si svolgeranno a Taranto e Napoli e avranno una durata di circa 23 settimane. Nel cast tecnico: Davide Sondelli (Direttore della fotografia), Carlo De Marino (Scenografie) e Alessandra Torella (Costumi).

La serie è realizzata con il sostegno di Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission, con il Patrocinio del Comune di Taranto e in collaborazione con la Film Commission Regione Campania.

SINOSSI: 1932. Luigi Alfredo Ricciardi ha trent’anni ed è commissario della Mobile di Napoli. Catturare gli assassini è la vocazione e l’ossessione di Ricciardi, che si porta dentro un terribile segreto, una maledizione ereditata dalla madre. Vede il fantasma delle persone morte in modo violento. La madre, consapevole del carico di dolore che il piccolo Luigi Alfredo dovrà sopportare, lo ha avvertito prima di morire: “Non commettere il mio stesso errore, non avere figli, altrimenti li condannerai come ho io ho fatto con te”. Come si può invitare una donna a condividere la vita con un uomo tormentato dai fantasmi dei morti, che gli sussurrano per giorni e giorni il loro ultimo pensiero? Per questo Ricciardi si dedica in modo totalizzante al suo lavoro, indagando sui casi più spinosi e complicati. Gli manca la maggior parte degli strumenti usati oggi per risolvere i delitti, ma è dotato di straordinarie doti intuitive, di un’ossessiva tenacia ed è come guidato dalle ultime parole delle vittime, che sembrano sollecitarlo a cercare giustizia. Ricciardi è circondato da un’aura di mistero, che allontana i suoi colleghi: sia il diretto superiore, Garzo, e sia i subordinati. Uniche eccezioni, il brigadiere Maione e il medico legale Modo, suoi stretti collaboratori: di loro si fida e li considera suoi amici. La sua solitudine, che divide con l’anziana tata Rosa, è scalfita dall’incontro con due donne, diverse ma ugualmente affascinanti. Una, Enrica, incarna la quieta normalità degli affetti familiari cui Ricciardi aspira; l’altra, Livia, rappresenta la sensualità e la passione, da cui si sente attratto. Quale delle due riuscirà a fare breccia nel cuore del commissario?

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