Con “A MANO DISARAMATA” Bonivento riesce sicuramente a rappresentare il disagio di chi decide di andare contro la criminalità organizzata

Il film non segue i “fatti di cronaca”, non si vede un telegiornale, ma fotografa quello che prova una donna che si ritrova improvvisamente a vivere sotto scorta (lei ma non la famiglia), con grate alla finestra, impossibilità di uscire da sola e continue minacce verso i figli minorenni.

La scena più bella del film è quella in cui Claudia Gerini (che interpreta Federica Angeli che vive dopo le sue inchieste sotto scorta) deve spiegare ai figli il perché ci siano uomini che ogni giorno accompagnano la mamma in macchina …quella la scena più toccante…

Intorno alla Gerini che è tutto il film ci sono attori e attrici che recitano chi non benissimo (un 50% a nostro avviso sembrano appiccicati più che scelti per il ruolo) e chi in maniera convincente (i genitori di lei i più bravi) ma la forza del film è soprattutto la storia raccontata con uno stile anni ”80-90.

Una storia interessante che doveva essere raccontata per capire la forza e il coraggio di chi si ribella e il marcio che ci circonda a tutti i livelli.

Interessante. Da domani in sala.

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