Taron Egerton BRAVISSIMO PERO’ “Rocketman” IL FILM DI ELTON JOHN NON CI HA CONVINTO DEL TUTTO ANCHE SE E’ DA VEDERE ASSOLUTAMENTE PER CHI AMA I FILM MUSICALI…COMUNQUE INCASSERA’ MOLTO MA NON COME Bohemian Rhapsody
E’ tornata l’era dei biopic musicali, aspettando “Yesterday” di Danny
Boyle sui Beatles (12 settembre) e dopo i 903 milioni di dollari
(costato 52), 4 Oscar e tanti altri riconoscimenti (Golden Globes,
BAFTA, Screen Actors Guild Awards, etc..) di “Bohemian Rhapsody”
Hollywood continua a celebrare i grandi miti della musica del passato.
Il 30 maggio arriva “Rocketman” di Dexter Fletcher con Taron Egerton
(visto nel doppio Kingsman) nel ruolo di Elton John (Elton John aveva
anche un cameo nel film “Kingsman – Il cerchio d’oro”, non riuscito e
non all’altezza del primo “Kingsman”).
In “Rocketman” la storia di Elton John viene raccontata al ritmo di
musica, un bambino che non riceve l’affetto che vorrebbe dal proprio
padre, le continue dipendenze (sesso e droghe), fino alla
consacrazione… e tante canzoni l’80% evergreen.
Il lavoro dell’attore Taron Egerton è straordinario. Grande attore in
questo film.
Se in Bohemian Rhapsody non viene raccontato l’aspetto delle
dipendenze, “Rocketman” è il contrarrio ci sono in scena effusioni tra
uomini, uso di droghe, etc..
Ma cosa non funziona? L’aspetto spesso onirico di alcune scene dove
non sarebbe richiesto, in alcune scene al posto della musica sarebbe
stato interessante seguire un dialogo (anche se le musiche legate alle
fasi della sua carriera sono azzeccate).
Forse ci aspettavamo qualcosa di travolgente come emozioni, comunque
un film da vedere senza aspettarsi troppo.
Il film ha tra i produttori esecutivi Elton John e si vede, i migliori
biopic sono quelli realizzati senza la supervisione del mito che
racconti
Voto 6 1/2
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Per chi vuol invece invece immergersi in un viaggio musicale
interessante legato ad Elton John
Su Rai Play è possibile vedere
“Discovering Music: Elton John” uno degli episodi di una serie che
traccia il ritratto dei musicisti più interessanti del XX secolo, alla
scoperta delle icone che con la loro arte sono entrati nelle colonna
sonora della nostra vita.
LA SUA BASE CLASSICA (CONSERVATORIO), LA RIBELLIONE ARTISTICA, LA SCELTA DEL NOME (NOME DI BATTESIMO Reginald Kenneth Dwight), I DUETTI CON TUTTI (ANCHE LADY GAGA) COMPRESO QUELLO CON EMINEM CHE CONSENTE AL RAPPER DI LIBERARSI DALLE ACCUSE DI OMOFOBIA….
Meglio il doc che il film (A PARTE il grandelavoro di Taron Egerton)