IL TRADITORE? BUONA RICOSTRUZIONE, NON E’ ASSOLUTAMENTE (SECONDO NOI) UN FILM DA PREMI A CANNES MA COMUNQUE INTERESSANTE ANCHE PER SCOPRIRE TANTE BELLE “FACCE”..LE SCENE MIGLIORI? QUELLE DEL PROCESSO..

“Tommaso Buscetta, detto anche il boss dei due mondi  e don Masino”

Bellocchio ci fa conoscere una delle figure storiche del nostro paese
affidando a Favino  il compito di “emozionare”  lo spettatore

Grande attore, la sua interpretazione comunque interessante non ci ha
fatto impazzire sul piano emotivo (bravo ma speravamo in qualcosa di
più coinvolgente emotivamente)  si vede però l’impegno di un attore
tra i più richiesti italiani, manca ancora (secondo noi)  il film che
possa suggellare il suo talento (attendiamo Hamamet).

Ottima la fotografia e il montaggio, le scene migliori sono quelle del
processo dove vedi facce di attori che non conosci o forse hai visto
altrove in altre fiction.

Dopo aver visto ti rimangono impresse le facce-interpretazioni di
Fabrizio Ferracane: Pippo Calò, Nicola Calì: Totò Riina, Giovanni
Calcagno: Gaetano Badalamenti, Vincenzo Pirrotta: Luciano Liggio…

Molto bravo Bellocchio a “ridurre”, nonostante la durata (poco piu di
due ore),  in un film il più grande processo di tutti i tempi.

La scena emotivamente più forte è quella dell’attentatto a Giovanni
Falcone, una cena che ti arriva al cuore, a dimostrazione di quanto
Falcone sia da sempre uno dei pochi simbolo della dedizione al proprio
lavoro, un ricordo indelebile nella società di oggi fatta di chi vuol
occupare poltrone solo per guadagnare (soldi e potere) e non per voler
cambiare le cose.

Un film interessante per scoprire tanti ruoli comprimari che speriamo
di vedere altrove..sempre al cinema.

Voto 7

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