Paolo Del Brocco al Bifest – Quella volta a Berlino che ci dimenticammo dell’Orso d’Oro

La produzione al centro della Masterclass odierna al Teatro Petruzzelli

DEL BROCCO: “QUELLA VOLTA A BERLINO

CHE CI DIMENTICAMMO DELL’ORSO D’ORO”

L’Amministratore Delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco al Bif&st per
parlare di una società che ha contribuito alla realizzazione e
all’affermazione di tanti film italiani degli ultimi anni, tra i quali
“Dogman” di Matteo Garrone, proiettato prima dell’incontro moderato da
Enrico Magrelli.

Nei dieci anni di vita del Bif&st, il palco del Teatro Petruzzelli ha visto
avvicendarsi decine di registi, attrici, attori, direttori della fotografia,
musicisti. Meno esplorata è stata la figura del produttore, pur così
strategica nell’ambito dell’industria cinematografica. A colmare la lacuna,
come meglio forse non si poteva, la presenza, stamattina, della società che
da 20 anni affianca i produttori indipendenti nella realizzazione dei loro
film, offrendo un contributo decisivo all”affermazione di tanti film sul
mercato nazionale e all’estero. Rai Cinema, rappresentata sul palco dello
storico teatro barese dal suo Amministratore Delegato Paolo Del Brocco, è
nata a seguito di una legge che ha imposto alla rete di Stato di destinare
una parte del suo bilancio all’acquisizione, produzione e distribuzione dei
contenuti cinematografici e audiovisivi. Da allora, Rai Cinema ha prodotto e
distribuito centinaia di film, alcuni dei quali hanno fatto la Storia del
cinema italiano contemporaneo.

Paolo Del Brocco segue l’attività di Rai Cinema fin dalla sua istituzione e
vi ha ricoperto vari ruoli fino a quello attuale di Amministratore Delegato.
La sua passione per il cinema data però da più lontano, come ha raccontato
nella conversazione con Enrico Magrelli partendo dalla sua emozione di
ritrovarsi al Teatro Petruzzelli “dove nel 1972, quando avevo 9 anni, passai
una intera settimana in un palchetto per assistere alle riprese di ‘Polvere
di stelle’ dove mio padre era truccatore. In quella lunga scena, tra
l’altro, era presente anche mio nonno come comparsa, travestito da ufficiale
dell’esercito americano, seduto proprio in prima fila. Ma sono tanti i
ricordi che ho dei set dove lavorava mio padre e dove mi sono anche
innamorato perdutamente due volte: la prima di Agostina Belli e la seconda
di Michelle Pfeiffer, giovanissima in ‘Ladyhawke’ in cui ho fatto anch’io la
comparsa. Mi sono anche ritrovato a fare l’attore, in un piccolo ruolo di
‘Liquirizia’ di Salvatore Samperi. Insomma, il cinema l’ho sempre
frequentato, pensate che poteva capitare anche che Robert Mitchum venisse a
cena a casa mia! Ma non potevo immaginare che mi sarei trovato, molti anni
dopo, a lavorarvi.”

L’assetto societario, la mission e la storia di Rai Cinema sono stati
riassunti da alcuni filmati istituzionali proiettati nel corso
dell’incontro. Ma quali sono i criteri con cui la società sceglie di
co-finanziare un progetto piuttosto che un altro, li ha spiegati lo stesso
manager: “I progetti li presenta il produttore, o direttamente o attraverso
una mail dedicata sul nostro sito. Ce ne giungono, ogni anno, dagli 800 ai
1000 di cui ne verranno effettivamente realizzati dai 50 ai 70. Il processo
decisionale non ha tempi molto brevi, anche perché dobbiamo valutare il
piano di produzione annuale complessivo, sia dal punto di vista economico
che artistico, volendolo diversificare per generi, storie e pubblico di
riferimento. Partiamo dalla valutazione della storia, prediligendo quelle
più originali, poi si valutano il trattamento, la sceneggiatura da discutere
con chi l’ha scritta, il nome del regista e qui la questione diventa più
delicata quando si tratta di opere prime. Dopodiché il produttore deve
dimostrare di avere i finanziamenti necessari, ove il nostro contributo è
sempre minoritario. Ogni step viene affrontato con criteri assolutamente
oggettivi.”

Sulla diversificazione del prodotto, Del Brocco è stato più esplicito: “Fino
a qualche tempo fa avevamo solo due linee, quella della commedia comica e
quella del cinema d’Autore. Oggi, però, stimoliamo gli autori a proporci
idee forti, che trasmettano sentimenti e che possibilmente spazino tra più
generi. Due esempi su tutti, ‘Ammore e malavita’ dei Manetti Bros, al cui
interno si si trovano ben cinque generi diversi o ‘La mafia uccide solo
d’estate’ di Pif che tratta un tema drammatico con toni da commedia. In
generale, direi che la qualità del cinema italiano negli ultimi anni è
decisamente cresciuta anche se i film nel complesso incassano meno. Il
nostro obiettivo è quello, attraverso la qualità dei film, di riavvicinare
il pubblico alla sala cinematografica.”

I film co-prodotti da Rai Cinema hanno ricevuto decine di premi nei Festival
di tutto il mondo, come documentato da uno dei filmati proiettati nel corso
dell’incontro. Ai premi sono legati anche alcuni aneddoti che Del Brocco ha
voluto raccontare al pubblico della Masterclass. Uno su tutti: “Quando il
nostro ‘Fuocoammare’ vinse l’Orso d’Oro a Berlino eravamo tutti molto
eccitati, ci passavamo la statuetta di mano in mano, il medico Pietro
Bartolo ci volle persino dormire insieme. Il giorno dopo la premiazione
eravamo in aeroporto quando la mettemmo al centro del tavolo dove stavamo
pranzando. Solo quando eravamo già a bordo dell’aereo ci siamo accorti che
la avevamo lasciata lì!”.

Nel filmato, anche un inedito girato con due telefonini del momento in cui a
Cannes fu annunciata la vittoria di Marcello Fonte per la migliore
interpretazione di “Dogman” (il film di Matteo Garrone è stato proiettato
prima della Masterclass) con l’attore che incredulo ripeteva, dal suo posto:
“Hanno sbagliato, hanno sbagliato!”.

La proiezione di fotografie, alcune delle quali anch’esse inedite, hanno
permesso a Paolo Del Brocco di annunciare alcuni dei progetti finanziati
recentemente da Rai Cinema, alcuni in uscita come “Il traditore” di Marco
Bellocchio che sarà in Concorso al Festival di Cannes, altri in lavorazione
come “Hammamet” di Gianni Amelio e “Pinocchio” di Matteo Garrone, altri
ancora in pre-produzione come “Colt” di Stefano Sollima da una sceneggiatura
inedita di Sergio Leone, “Freak Out” di Gabriele Mainetti e “Diabolik” dei
Manetti Bros.

Stasera Paolo Del Brocco riceverà il Federico Fellini Platinum Award al
Teatro Petruzzelli, prima della proiezione in anteprima mondiale di “Il
grande spirito” di Sergio Rubini, una delle più recenti co-produzioni di Rai
Cinema.

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