LETTERA…”Ormai le sale come sono le discoteche piene solo nel week end… invece il teatro è quasi sempre pieno (vi siete chiesti il perché?) ..al cinema senti sempre più spesso battute recitate in romanesco e con tono monocorde dai soliti artisti diventati radical-chic e inutilmente montati” …Un noto regista ci scrive
E-mail ricevuta (cinemotore@gmail.com)
UN REGISTA….
Sugli incassi preoccupanti legati ai film italiani ci scrive una persona che lavora da anni nel cinema come regista (molto considerato e che lavora spesso) e il cinema lo vede (ancora) in sala.
“….sono stato 10 volte al cinema e 4 a teatro nell’ultimo mese, amo pagare il biglietto anche per amici, un’usanza che dovrebbe essere normale (quella di pagare per amici pur se ridotto, come accade anche per il libri, etc..). Ora il biglietto per il teatro non è costato mai meno di 18 euro (il ridotto) eppure la platea era sempre piena. Sempre piena.
Qualcuno si è chiesto perché 18 euro vengono spesi più volte e per 5.6.7.8 euro per il cinema si grida all’allarme costi… ? Con politiche promozionali sul biglietto discutibili che a parte statistiche assolutamente non attendibili non funzionano assolutamente.
Ormai è chiaro, inutile dirlo, che il cinema italiano ha perso completamente quell’appeal di una volta, serve quindi riconquistare la fiducia con belle idee.”
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NOI
Ora riallacciandosi all’e-mail ricevuta…
Il problema è che spesso i produttori realizzano le idee di registi che hanno nella loro scuderia, una su tre può funzionare, altre 2 no e quelle due che non funzionano (ma realizzate perché in quel momento c’è un’attivazione quindi uno spiraglio per quella produzione di fare un film grazie ad una distribuzione) allontanano spettatori dalla sala ma soprattutto allontanano la gente dal dedicare tra le proprie uscite una serata alla sala cinematografica. Questa scarsa considerazione è iniziata da un paio di anni, ora la sfiducia per il cinema italiano è altissima, molti sono “poveri” altri invece non promettono quello che mantengono (che è anche peggio).
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REGISTA
Il regista poi nell’e-mail continua “Ormai i cinema sono diventati come le discoteche piene solo nei week end. Leggevo i dati preoccupanti e ormai una cosa è chiara, non serve creare sale fantasmagoriche, non serve allungare la stagione (anche perchè nonostante il prodotto la gente è sempre meno informata sui film in uscita e spesso sceglie il film da vedere tra quelli programmati nell’ala sala di riferimento), serve puntare su ottime idee…”
“In Italia ormai la gente non va più in sala per gli attori (a parte Zalone, Verdone, Siani e un altro paio di artisti comici) per il resto vedo un continuo affannarsi nel cercare i soliti attori spesso tra i propri amici (cosa ridicola) che parlano quasi tutti romani (i grandi incassi si fanno spesso al Nord dove non sopportano più il dialetto romano in tutti i film) quando la gente è attratta da ottime idee, non da battute recitate sempre uguali e con tono monocorde dai soliti artisti diventati radical-chic. Naturalmente devi dare allo spettatore quello che prometti, se l’idea è geniale ma ti annoia e non è scritta bene difficile consigliarlo ad altri e il film muove dopo una settimana..”
Quale il futuro del cinema italiano ? Visto che la sala viene scelta solo per i blockbuster a parte rarissimi esempi…
Vedremo…