Con Buscetta (”Il traditore” di Marco Bellocchio) e Romolo e Remo (”Il primo re” di Matteo Rovere) 01 lancia i nuovi film del 2019

Sotto l’albero di Natale del Torino Film Festival RAI Cinema ha allestito i suoi allettanti regali con i film del listino 2019 di 01 Distribution. A scartare i preziosi “regali” ha provveduto l’amministratore delegato di RAI Cinema Paolo Del Brocco che ha presentato il nuovo listino nella storica sede torinese del Circolo dei Lettori.

di Paolo Calcagno


SINTESI INTERVENTO PAOLO DEL BROCCO

 

“Il mercato si aspetta da Rai Cinema un listino all’altezza dei precedenti – ha osservato Del Brocco - Quest’anno abbiamo registrato una quota di mercato superiore al 12%, un dato importante che ci suggerisce, e in qualche senso ci impone, di continuare sulla stessa strada. Dunque, un listino ancora una volta costruito sotto il segno della varietà e della qualità, composto sostanzialmente da opere di grandi autori, esordienti di talento, pochi e selezionati titoli internazionali, che ci permetterà di dialogare con tanti e diversi segmenti di mercato. Grazie alla nostra ricerca incessante è stato possibile nel tempo arricchire il panorama di nuovi registi, come Sydney Sibilia, Matteo Rovere, Pif, Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, Valerio Mastandrea, i Manetti Bros e ora il maestro della graphic- novel Igort”.

“Entrando più nel dettaglio – ha aggiunto l’ad di Rai Cinema- vogliamo intercettare un fil rouge che accomuna diversi dei titoli italiani presenti e uno dei segni predominanti è senz’altro la commistione di generi e una varietà di genere molto netta. Qualche esempio: il film di Fausto Brizzi “Modalità aereo” è una commedia, ma anche un family. “Non ci resta che il crimine” di Massimiliano Bruno è una commedia girata con i toni di un gangster movie, “Gli uomini d’oro” di Vincenzo Alfieri, è un noir metropolitano, “Il campione” di Leonardo D’Agostini è il classico coming of age, “Dolceroma” di Fabio Resinaro un giallo puro. E ancora “Non sono un assassino” di Andrea Zaccariello, un legal thriller tratto dall’omonimo romanzo di Francesco Caringella, “Il grande spirito” di Sergio Rubini il racconto di un’amicizia con i toni della commedia amara. Poi abbiamo alcuni autori che amano utilizzare i codici e i linguaggi del genere. Gabriele Muccino, grande narratore dei sentimenti, torna con “I migliori anni”;Francesca Archibugi, anche lei maestra nel declinare i sentimenti, con “Vivere”, un’intensa storia familiare, e Gabriele Salvatores, di nuovo on the road, ma questa volta per raccontare la storia di un padre e un figlio toccando temi come il disagio e l’handicap”.

Un capitolo a parte, ricco di orgoglio e di prestigio, riguarda i grandi Maestri del nostro Cinema.

“Questo è un anno fortunato che vede l’uscita delle opere di alcuni dei nostri autori più cari – ha sottolineato Del Brocco -. Marco Bellocchio, Matteo Garrone, Gianni Amelio, Mario Martone: Ognuno di loro sceglie di raccontare non una propria storia, ma storie vere, personaggi storici, fatti realmente accaduti o storie universali conosciute in tutto il mondo. Così fa Marco Bellocchio con “Il traditore”, Gianni Amelio con “Hammamet”, Mario Martone con “Capri – Revolution”, Matteo Garrone con “Pinocchio” “.

E per finire i  titoli internazionali “di grande livello e con grandi star. Per citarne alcuni: “Anna” di Luc Besson, “The Lost Prince” di Michel Hazanavicius, “Beautiful Boy” di Felix Van Groeningen, “Flarsky” di Jonathan Levine, “John Wick Capitolo 3” di Chad Stahelski, “After” di Jenny Gage e “355” di Simon Kinberg.

In conclusione qualità inserita in ogni titolo: dai grandi autori all’intrattenimento, per ogni tipo di pubblico che sappia apprezzare e riconoscere il Cinema”.

Pao. Cal.

 

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