SINOSSI
Dopo la scomparsa dell’amatissimo Re (Sean Bean), la perfida moglie (Julia Roberts) assume il controllo del regno e tiene la bellissima figliastra diciottenne, Biancaneve (Lily Collins), rinchiusa nel palazzo. Ma quando la principessa conquista il cuore di un affascinante e ricco principe di passaggio (Armie Hammer), la Regina, in preda alla gelosia, relega la ragazza in una foresta vicina.
Biancaneve trova ospitalità presso una simpatica gang di sette nani ribelli e generosi, che la aiutano a trovare il coraggio di lottare per salvare il suo paese dalla Regina Cattiva. Insieme ai suoi nuovi amici, Biancaneve parte alla riconquista del trono che le spetta di diritto e del cuore del suo adorato Principe, in una commedia magica ed avventurosa che catturerà l’immaginazione degli spettatori di tutto il mondo.
L’intramontabile fiaba di Biancaneve prende vita nel divertente ed originale adattamento di Tarsem Singh (Immortals, The Cell- La Cellula). Il regista riporta sul grande schermo una delle attrici più amate dal pubblico e dalla critica internazionale, il Premio Oscar® Julia Roberts, che indosserà i panni di un’affascinante quanto spietata Strega Cattiva, che non si rassegna al passare del tempo e si impegna a distruggere, ad ogni costo, la bellezza di Biancaneve.
Nel cast del film, oltre a Julia Roberts (Erin Brockovich, Mangia Prega Ama), Lily Collins (The Blind Side, Priest), Armie Hammer (The Social Network), Nathan Lane (Piume di Struzzo), Sean Bean (Il Trono di Spade) e Mare Winningham (Brothers).
LA PRODUZIONE
Una giovane principessa innocente, una matrigna cattiva, un principe affascinante e sette nani che vivono nel bosco; a prima vista gli elementi dell’ultimo film di Tarsem Singh potrebbero sembrare familiari, ma il pubblico resterà sorpreso e deliziato dai nuovi risvolti coi quali questo visionario regista è riuscito ad arricchire una fiaba antica come Biancaneve.
Secondo quanto racconta Bernie Goldmann, che ha collaborato assieme al produttore Josh Pate e alla sceneggiatrice Melisa Wallack, durante lo sviluppo della sceneggiatura, sono stati ispirati dalla fotografia di una modella vestita come l’eroina della celebre fiaba. “La nostra intenzione era quella di fare una versione cinematografica della fiaba classica, con attori in carne e ossa, che però conservasse l’atmosfera di un film di animazione. Ci siamo resi conto del fatto che era una storia fantastica che non era mai stata esplorata in termini narrativi in un film che non fosse di animazione”.
Riguardo alla scelta di un regista in grado di trasformare il concetto in realtà, Goldmann spiega perchè Tarsem Singh rappresentasse la scelta più ovvia. “Tarsem era il filmmaker perfetto per dirigere questo film”, afferma Goldmann. “Sa come migliorare una storia attraverso il colore e la luce ed ha grande familiarità con la ‘grandezza’ che volevamo per questo film. Non c’è nessun altro come lui”.
Per Singh, che stava ultimando le riprese del film d’azione, Immortals, per Relativity Media, questo progetto rappresentava l’opportunità di mettersi alla prova con qualcosa che non aveva mai fatto prima di allora: un film per famiglie che mescola azione, commedia e complotti con la sua peculiare visionarietà sfavillante. “Questo era uno dei pochi progetti in cui mi interessava cimentarmi”, spiega Singh. “Aveva un’energia totalmente diversa rispetto agli altri miei film e m’interessava molto la possibilità di aggiornare una storia classica ed eterna come questa”.
Una volta trovato il regista, la sceneggiatura ha iniziato a prendere forma, divenendo un film spettacolare, reso ancor più vivace dallo humour e dal tema romantico. Singh e Goldmann hanno deciso che il modo migliore per individuare un approccio unico, rispetto alla fiaba classica, fosse di ritornare alla storia originale. Hanno così scoperto un vasto numero di possibilità. “La storia è stata tramandata per cinque o seicento anni in tutta l’Europa, in paesi diversi e con versioni differenti”, racconta Goldmann. “Nel film abbiamo incorporato quello che abbiamo scoperto durante le nostre ricerche”.
Come spiega anche Singh: “Tornare alla storia originale è stata una scelta assai importante. Ci sono migliaia di varianti diverse, che si sono sviluppate rispetto alla versione originale, e ci hanno ispirato alcune idee che successivamente sono state utilizzate nel film”.
Ad esempio, in alcune delle prime versioni, i nani si mantengono facendo i briganti. Per dirla con le parole di uno dei personaggi del film “rubano ai ricchi…per se stessi”. “Abbiamo ritenuto che questo fosse un buon elemento da recuperare”, afferma Goldmann. “E’ una cosa che arricchisce molto i loro personaggi. Essi sono stati emarginati dalla società e questa è la loro forma di vendetta”.
“In alcune delle storie, abbiamo anche scoperto una sorta di bestia che viveva nel bosco e abbiamo deciso di includerla nella nostra versione”, prosegue Goldmann. “Poi abbiamo ampliato il ruolo del Re, aggiungendo un elemento misterioso che lo riguarda”.
Oltre alle diverse versioni storiche della fiaba di Biancaneve, Singh ha attinto anche dalla sua sconfinata immaginazione per trovare l’ispirazione. “Sin dall’inizio sapevo che il centro della storia sarebbe stato il rapporto tra la Regina, Biancaneve e il Principe”, spiega.
Goldmann è certo che il film piacerà al pubblico di tutte le età e vorrebbe che si conquistasse un posto accanto ad altri grandi adattamenti cinematografici di fiabe classiche. “Mi auguro che questo film diventi una delle pellicole preferite per tutte le famiglie e che riesca a ridefinire la storia di Biancaneve”.
LA PIU’ BELLA DEL REAME
Mentre Singh e Goldmann erano occupati a scrivere la storia di Biancaneve, un personaggio che nella versione tradizionale della fiaba rimane in secondo piano, ha iniziato a rivendicare il suo posto al centro della storia, trasformandosi in un ‘villain’ spinto da motivazioni complesse. “Nella versione più famosa della storia, la motivazione alla base del comportamento della Regina è la vanità”, chiarisce Singh. “Nel nostro film, invece, ciò che la spinge è la brama del potere: vuole controllare il regno e la sua bellezza è il mezzo per ottenere questo scopo”.
Astuta, vanitosa e totalmente amorale, la Regina avrebbe facilmente potuto trasformarsi nella classica, banale ‘cattiva’ cinematografica, ma Singh aveva un’idea molto più complessa ed ha fatto una scelta di casting tutt’altro che convenzionale. Per il ruolo dell’epitome del male, voleva un’attrice che rappresentasse esattamente il contrario per la stragrande maggioranza del pubblico cinematografico. “Immaginavo la Regina come malefica, oscura e malvagia ma anche irresistibilmente affascinante”, sottolinea il regista. “Julia Roberts è così intensamente carismatica che è stata capace di fare tutto questo senza sforzo”.
La Roberts ha fatto ricorso a tutto il suo magnetismo nel ruolo della strega priva di scrupoli, che mira ad un facoltoso e giovane Principe e prova un odio smisurato nei confronti della figliastra. “E’ stata la nostra prima e unica scelta per questo ruolo”, afferma Goldmann. “La sua risata e il suo sorriso l’hanno resa un’icona. Qui, quelle sue stesse caratteristiche diventano un aspetto del suo lato malvagio. E’ divertente vedere la sua immagine capovolta”.
Con la sua interpretazione anticonvenzionale, la Roberts ha conferito una dimensione del tutto nuova al ruolo. “Chi c’è di meglio per il ruolo della regina cattiva della donna più amata d’America?”, si domanda il produttore Kevin Misher. “Chiedere a qualcuno come la grande Julia Roberts di impersonare una delle cattive classiche nella storia delle fiabe, rappresentava una grande opportunità per creare qualcosa di fresco e innovativo”.
La Roberts, che conosceva i film diretti da Singh, è rimasta immediatamente incuriosita dalla storia. “I suoi film sono così visivi, originali e interessanti” dice. “Mi sono sempre chiesta come faccia. Il suo coraggio ha conferito al film un senso d’integrità incredibile, che ha permesso a tutti gli attori di realizzare appieno questi personaggi. La storia dei Grimm è lunga poche pagine, mentre il film della Disney, che non ha niente a che vedere con il nostro, dà solo una limitata interpretazione dei personaggi. Tarsem racconta la storia a un livello molto più ampio”.
La Roberts spiega che l’aspetto multidimensionale del suo personaggio è stato un altro incentivo che l’ha spinta ad accettare il ruolo. “C’è la componente della doppia personalità che mi ha molto incuriosita”, spiega l’attrice vincitrice dell’Oscar. Vediamo la Regina come appare nella vita quotidiana e poi, ovviamente, come il riflesso della Regina nello specchio. La Regina dello Specchio è più calma e composta. Possiede il potere e la sicurezza che la Regina fa fatica a mantenere”.
Fondamentalmente, il film rimane la storia di una giovane donna che affronta una serie di sfide e difficoltà. Come spiega la stessa Roberts, “La Regina rappresenta solo il conflitto. Lily Collins è notevole nel ruolo di Biancaneve. E’ esattamente come pensi che Biancaneve debba essere. Mi ha letteralmente incantata, perché è una ragazza molto giovane, ma è già una professionista. E’ stata molto carina, anche se il mio personaggio è terribilmente cattivo e antipatico nei suoi confronti, lei è sempre stata molto dolce con me”.
La Collins, che si è fatta conoscere con The Blind Side e Abduction, ha osservato incantata la trasformazione della Roberts . “Julia ha quel sorriso che tutti amano così tanto, ma qui lo usa in maniera quasi sinistra e spaventosa. Biancaneve, essendo giovane e innocente, non si rende conto della vera natura malefica della Regina. All’inizio, lei ha il sopravvento, ma poi alla fine Biancaneve usa le sue stesse parole contro di lei. E’ stato molto strano dover essere cattiva nei confronti di Julia Roberts”.
I filmmakers hanno fatto delle lunghe ricerche per trovare un’attrice in grado d’incarnare l’innocenza e la determinazione di Biancaneve, hanno impiegato un mese a fare audizioni a circa 300 ragazze, prima di riuscire a scovare la Collins. “Nel momento esatto in cui è entrata, tutti hanno capito che Lily era la nostra Biancaneve”, racconta Misher. “E’ stata scelta il 1° Aprile, perciò, quando il suo agente l’ha chiamata 24 ore dopo il provino, ha pensato che fosse un pesce d’aprile. Al giorno d’oggi è molto difficile trovare un’attrice in grado di incarnare la grazia di Audrey Hepburn e la classe di Elizabeth Taylor e che non sia vittima dei vizi contemporanei. Lily sembrava incarnare il bene classico di cui il personaggio di Biancaneve aveva bisogno”.
Goldmann concorda: “Biancaneve è amata dalla natura e ama la natura. E’ bella fuori così come lo è dentro. Le ragazze di oggi sono così sofisticate che a 21 anni ne dimostrano 35. Mentre Lily sembra giovane e innocente. Trasuda genuinità, e questa non solo appare sullo schermo ma anche nella vita reale, ed era proprio quello che cercavamo”.
Questo approccio alla storia dà origine a un personaggio più attuale, secondo la Collins. “Adoro l’idea che siamo riusciti a modernizzare l’immagine di Biancaneve. All’inizio della storia ricorda molto la classica Principessa della fiaba, che tutti abbiamo imparato a conoscere: ingenua e con gli occhi sgranati. E’ rimasta rinchiusa nella sua torre, inconsapevole di quanto accadesse all’esterno. Poi, con l’evolversi della storia diventa una ragazza in grado di combattere per ciò in cui crede. Dal momento che capisce chi è veramente, Biancaneve si apre al mondo e diventa una giovane donna”.
Collins crede che il personaggio possegga un appeal universale. “Credo che ogni donna, sia giovane che adulta, abbia un po’ di Biancaneve dentro di lei”, dice. “Abbiamo cercato di fare tutto ciò con grande humour. E’ una commedia avventurosa per tutta la famiglia”.
Anche lo spasimante di Biancaneve, il Principe Alcott, è stato sottratto dal reame dei classici personaggi delle fiabe ed è stato trasformato in un eroe più contemporaneo. Il Principe, che è interpretato dall’attore Armie Hammer, è una figura che ha un ruolo chiave nel conflitto tra Biancaneve (che gli chiede aiuto per riconquistare il suo trono), e la matrigna (che tenta in ogni modo possibile di sposare il bel giovane). “Ci sono molti pochi attori in grado di comportarsi con un senso di dignità e regalità, oltre che con la goffaggine e la spiritosaggine che a volte il film richiede”, avverte Misher. “Armie è in grado di muoversi agilmente tra la solennità e la totale mancanza di autocoscienza. Credo che gli uomini s’identificheranno facilmente con lui, mentre le donne se ne innamoreranno. E’ questa la definizione stessa di stella del cinema”.
Hammer, che è alto un metro e ottanta ed è il classico bel ragazzo, sembrava nato per questo ruolo, sostiene Goldmann. “Se ci fosse un Principe d’America, non potrebbe essere che Armie. E’ un ragazzo molto bello e imponente, ma in questo film vediamo un lato totalmente diverso di lui. E’ accessibile, affascinante e divertente. Tutti sul set lo consideravano come il loro miglior amico”.
La Roberts concorda con la scelta di Hammer. “Prima di tutto, è un giovane davvero simpatico”, conferma. “Abbiamo girato assieme delle scene lunghe ed era molto preparato, oltre che divertente in questa parte. Ha conferito grande humour e onestà al suo personaggio. Non ci si stanca mai di vederlo recitare”.
La possibilità di lavorare assieme alla Roberts rappresentava un’attrattiva enorme per Hammer. “Ha portato tutta la Julia che conosciamo in questo ruolo, il che è fantastico. E’ stato incredibile vederla al lavoro, perché è così padrona dei suoi strumenti. Ogni movimento, ogni gesto, erano precisi. Il pubblico vedrà una Julia che non ha mai visto prima”.
Inizialmente, Hammer ammette di aver provato dello scetticismo nei confronti del ruolo del Principe Azzurro. “Sembrava una cosa così sdolcinata”, dice. “Ma ho parlato delle mie perplessità assieme a Tarsem e lui mi ha assicurato che avrei contribuito alla creazione del personaggio. Disse che voleva fare un film sulla ricerca del coraggio, dell’amore, del proprio posto nel mondo, pieno di humour e caratterizzato da una grande recitazione. Il suo entusiasmo per il progetto è stato contagioso. Ha portato con sé un’effervescenza inarrestabile sul set, dando sempre il mille per mille in ogni cosa. Non puoi fare a meno di sentirti galvanizzato quando ti trovi sul set assieme a lui”.
Hammer si è reso conto di avere di fronte un personaggio in cerca di uno scopo, proprio come Biancaneve. “Il Principe ha molte qualità”, racconta. “Come ogni buon Principe è stato addestrato a combattere e a danzare. Conosce la storia, la scienza e la matematica. Comprende il mondo, anche se solo sulla carta. Non sa come stanno le cose realmente, perciò decide di andare alla ricerca dell’avventura, e all’inizio ne trova molta più di quanta ne possa gestire”.
Discostandosi dalla fiaba originale, i filmmakers hanno aggiunto un personaggio cruciale alla corte della Regina: Brighton, il suo fedele e imbranato servo. “Brighton ricopre il ruolo del cacciatore che abbiamo imparato a conoscere nella fiaba tradizionale”, osserva Goldmann. “E’ una parte molto complessa. E’ lui che decide se Biancaneve debba vivere o morire, ma è anche l’aiutante della Regina. Mentre cercavamo l’attore giusto da affiancare a Julia, il suo personaggio ha iniziato a definire il modo stesso in cui il film sarebbe stato”.
Ad interpretare la parte di Brighton è l’attore vincitore del Tony® e dell’Emmy®, Nathan Lane; grazie a lui il ruolo si è trasformato in una sorta di tour de force comico. “Nathan ha influenzato molte altre performance del film”, racconta Goldmann. “E’ un attore comico molto dotato. E’ generoso con gli attori coi quali interagisce”.
Brighton interpreta il ruolo del servo della Regina, che viene costantemente maltrattato anche se cerca sempre di dare il meglio di sè per renderla felice, come ribadisce Lane. “Ma non fa altro che deluderla. Credo sia un po’ come immagino debba essere l’assistente di Faye Dunaway. Ma in questo caso, fortunatamente, conferisce una grande dose di comicità”.
Con il suo caratteristico brio, Lane spiega le ragioni che lo hanno spinto ad accettare il ruolo. “Ho accettato la parte per il costume”, dice. “E’ stata l’opportunità di vestirmi come il defunto Shirley Booth che mi ha spinto a interpretare il ruolo di Brighton”.
In realtà, dice, era felice di poter lavorare assieme alla Roberts. I due si erano conosciuti alcuni anni prima in occasione di un evento benefico per il Hole in the Wall Gang Camp, di Paul Newman. “Ho pensato che ci saremmo divertiti molto assieme”, dice Lane. “Il suo personaggio è abbastanza simile a quello che ha interpretato in Il Matrimonio del Mio Migliore Amico, solo più malvagio. Il suo personaggio non è affatto gentile, ma quelle dei cattivi sono sempre le parti migliori. Se interpreti la Regina Cattiva, parte del divertimento deriva dal fatto di impersonare qualcuno che apparentemente è privo di coscienza. E poi è favolosa in quegli strepitosi costumi”.
Il rapporto tra Lane e la Roberts è diventato uno dei pezzi forti comici del film. “Assieme hanno conferito un senso di allegria alle azioni malvagie che tramano”, dice Misher. “Per gli adulti sono i cattivi e, allo stesso tempo, sono gli elementi di comicità per i bambini. La parte, originariamente, era stata concepita come un ruolo minore, ma con un attore di talento come Nathan si è trasformata in un ruolo da star”.
Dopo essere stata abbandonata nel bosco da Brighton, Biancaneve si ritrova circondata da una banda di fuorilegge, in cui nessuno supera il metro e mezzo di altezza. Singh ha reinventato i familiari personaggi dei piccoli minatori trasformandoli in una gang di banditi attaccabrighe, che si sono dati al crimine dopo essere stati costretti a lasciare le loro confortevoli vite nel villaggio. “La Regina, a cui interessa solo la bellezza esteriore, li ha esiliati perché non rientrano nei suoi standard ideali di bellezza”, spiega Goldmann. “Questo dettaglio arricchisce la narrazione conferendo profondità emotiva ai personaggi, in modo che sia più facile il processo di identificazione da parte dello spettatore”.
Per la sua reinterpretazione dei famosi Nani, Singh ha trovato sette fantastici attori. “Abbiamo avuto una gran fortuna con tutto il cast di questo film e questi attori non fanno eccezione”, sottolinea. “Il livello di energia e creatività che hanno portato in questa storia è fenomenale”.
Invece di attingere l’ispirazione dai famosi personaggi animati, i filmmakers hanno permesso ad ogni singolo attore di creare un personaggio originale. “Prima abbiamo scelto gli attori e poi abbiamo sviluppato i personaggi attorno alle loro personalità”, spiega Goldmann. “Tutti gli attori hanno partecipato ad un workshop che li ha aiutati a definire i loro ruoli. Ognuno di loro ha dovuto contribuire con qualcosa di speciale nell’aiutare Biancaneve a crescere e a diventare una donna”.
Con questo concetto bene a mente, i personaggi di Butcher, Grimm, Half-Pint, Napoleon, Wolf, Chuckles e Grub (rispettivamente Martin Klebba, Danny Woodburn, Mark Povinelli, Jordan Prentice, Sebastian Saraceno, Ronald Lee Clark e Joe Gnoffo) hanno iniziato a prendere forma. Come spiega lo stesso Klebba, “Io mi chiamo Butcher perché ero il più grande macellaio della città. Half-Pint era il proprietario del pub locale. Grimm era un insegnante. Ognuno di loro proviene da un ambito diverso della società di cui faceva parte. Il loro unico elemento comune è l’essere stato allontanato a causa dell’ altezza”.
Come spiega anche Clark, “Dopo essere stati banditi dal Regno, noi sette diventiamo una famiglia. Litighiamo tutto il tempo ma riusciamo comunque a rimanere assieme perché sappiamo quanto bisogno abbiamo l’uno degli altri”.
Biancaneve, una volta rimasta sola, può contare solo sull’aiuto dei sette uomini, che le insegnano come funziona il mondo. Man mano che impara a conoscere i suoi improbabili mentori, anche il pubblico scopre i loro rispettivi talenti. “Ognuno di noi le insegna qualcosa di diverso, come combattere con la spada, lottare e comportarsi in battaglia. Ma soprattutto le insegniamo a credere in se stessa”, spiega Woodburn.
La Collins ha lavorato a stretto contatto con tutti loro, sviluppando un senso di cameratismo non diverso da quello che si vede sullo schermo tra Biancaneve e i Sette Nani.
Come spiega lei stessa, “Martin, Danny, Mark, Sebastian, Jordan, Ronald e Joe son fantastici. Hanno dato vita a dei personaggi memorabili, che creano un gruppo perfetto, nonostante le loro differenze”.
Completano un cast già di per se illustre, l’attrice candidata agli Oscar, Mare Winningham, nel ruolo di Margaret, la confidente di Biancaneve a Palazzo; l’attore candidato agli Oscar, Michael Lerner, nel ruolo del Barone, le cui goffe avances romantiche mandano su tutte le furie la Regina; l’attore vincitore del SAG Award, Sean Bean, nella parte del Re, il gentile e sfortunato padre di Biancaneve; e il giovane attore esordiente inglese Robert Emms, nel ruolo di Charles Renbock, fedele valletto del Principe e suo riluttante compagno di viaggio.
Singh è rimasto molto soddisfatto degli sforzi profusi dal cast di attori secondari, che hanno aiutato a popolare il mondo di fantasia da lui creato, come spiega lui stesso, “Vuoi sempre avere dei grandi attori nei tuoi film. La speranza è quella di fare un film che resista al test del tempo e un cast di bravi attori secondari è ciò che lo rende possibile”.
La qualità del cast è la prova del talento di Singh e della sua immaginazione, secondo la Roberts. “Ciascuno ha contribuito con un’incredibile interpretazione del proprio personaggio”, dice. “Credo che ciò sia dovuto al fatto che ognuno di noi era impaziente di aiutare Tarsem e di far parte del luogo magico che ha inventato”.
COSTRUIRE UN REAME MAGICO
La straordinaria visionarietà di Tarsem Singh non sorprenderà nessuno di quelli che hanno visto i film da lui diretti prima di Biancaneve. Costruiti in enormi studi cinematografici a Montreal, i set del film comprendono una foresta innevata, una baita rustica, ricca di dettagli, collocata all’interno di un albero cavo, una maestosa sala da ballo per le elaborate e costosissime feste della Regina e una mastodontica camera da letto in cui essa trama i suoi efferati piani. Ad accompagnare queste fantastiche location ci sono i sontuosissimi costumi del film, le acconciature e il makeup di stili diversi, nei quali si mischiano sia dettagli storici autentici che di fantasia.
Come spiega il produttore esecutivo Kevin Misher, “Tarsem è stato capace di amalgamare poesia, magia e una peculiare infiammante visionarietà in ogni suo film. Riesce ad incorporare una vasta gamma di influenze dell’architettura orientale nella cultura occidentale”.
Le scenografie erano un elemento centrale del film sin dall’inizio del processo creativo, secondo Singh. “Mentre stavamo creando il concept di Biancaneve, mi venne in mente un film russo che avevo visto, intitolato L’Infanzia di Ivan. In questo film c’è una scena romantica, ambientata in una foresta di betulle bianche. Ho subito pensato che se fossi riuscito a far creare un set simile, questo avrebbe definito il tono stesso del film”.
Singh spiega la sua passione per i dettagli visivi, “Costruire fisicamente una realtà alternativa è un’esperienza bellissima. Voglio creare il mondo in cui vivono i personaggi, affinché gli attori possano avere una migliore comprensione del modo in cui devono essere raffigurati. E’ stata una gioia immensa creare il mondo in cui essi vivono”.
Lo scenografo Tom Foden, il direttore della fotografia Brendan Galvin e la costumista Eiko Ishioka avevano già collaborato assieme a Singh in tre dei suoi film precedenti. Questa lunga partnership artistica è stata la chiave del successo delle scenografie del film, spiega Goldmann. “Tom e Tarsem hanno sviluppato un modo di lavorare assieme che ha definito il look del film. Tom ci ha fornito delle magnifiche basi per la magia e per l’emozione che ci eravamo prefigurati. E’ uno scenografo fantastico il cui lavoro ci ha aiutato a creare i personaggi”.
“Vedere i set prendere forma è stato incredibile”, prosegue. “Ero conscio del fatto che non avrei mai più avuto l’opportunità di vedere dei set del genere. Questo è il cinema vecchio stile in tutto e per tutto, ci sembrava di girare un film della Warner Bros. degli anni ’30 o ’40. Il livello dei dettagli e la maestria artigianale è incredibile. E’ estremamente sfarzoso”.
Invece di affidarsi agli effetti speciali, per creare il vasto universo di Biancaneve, quando possibile, i filmmaker hanno optato per dei set reali. “Ovviamente abbiamo usato anche dei green screen e dei meravigliosi effetti visivi”, sottolinea Singh. “Tuttavia, volevo anche rendere gli ambienti in cui i personaggi si muovono quanto più reali e viscerali possibile. E’ per questo che i set dovevano essere più grandi della norma”.
La Roberts non aveva mai visto scenografie come quelle di questo film. “I set sono sensazionali”, dice stupita. “Il cottage magico, dove la Regina incontra il suo alter ego, è bellissimo, e la grande sala, dove abbiamo girato gran parte delle scene della festa, è straordinaria. Quando si vedono questi spazi, pieni di tutte queste persone con indosso costumi sensazionali, si rimane letteralmente a bocca aperta. Non fanno più film come questo”.
Anche Hammer racconta che i set erano più grandi e arditi di quanto avrebbe potuto mai immaginare. “La camera della Regina era più grande di molti anfiteatri”, dice. “L’atmosfera generale era così grandiosa che per un attimo ti veniva da pensare che fosse tutto reale. La vastità dei set era tale che era quasi difficile da comprendere. La gente vedrà qualcosa di davvero unico in questo film”.
I sublimi costumi, che vanno dagli incredibili abiti della Regina di colore rosso e dorato, all’abito color pastello di Biancaneve, al suo abbigliamento da combattimento, sono stati creati da Eiko Ishioka, in quello che sarebbe diventato il suo ultimo film. La costumista premio Oscar, che aveva già lavorato assieme a Singh in quattro dei suoi precedenti film, si è infatti spenta a gennaio del 2012. “Il rapporto tra Tarsem e Eiko, da un punto di vista spirituale, era speciale e il lavoro che hanno fatto assieme testimonia questa loro unione”, afferma Misher. “Credo che il suo lavoro in questo film rappresenti il testamento della sua arte, in generale, e del loro rapporto, in particolare. E’ un bellissimo dono che ci ha lasciato e che ci ricorda quanto fosse speciale”.
Ishioka, che aveva vinto l’Oscar per gli spettacolari costumi di Dracula, di Francis Ford Coppola, era anche un’artista rispettata, le cui opere fanno parte della collezione permanente del Museum of Modern Art di New York City. “Era un’artista incredibile”, ribadisce Singh. “Non si limitava a disegnare abiti, creava opere d’arte”.
Il suo design elaborato e fantasioso combina sfarzo e personalità, e s’ispira all’epoca che va dal XVI al XIX secolo, dando origine a qualcosa di totalmente nuovo. “Eiko amava lo spettacolo”, dice Goldmann. “Ma, come Tom Foden e Brendan Galvin, si preoccupava anche di creare dei personaggi. Visivamente era un genio e ha dato un grande contributo nella creazione dei personaggi di Biancaneve e del Principe. Grazie a lei gli attori subiscono un’evoluzione non solo a livello emozionale ma anche fisico”.
I suoi sensazionali costumi non si limitavano agli abiti da sera e ai vestiti indossati dagli attori principali del film. Ishioka si è occupata anche di creare i 300 costumi indossati dalle comparse, quasi tutti creati a mano. Hammer afferma che è proprio questo che rende il film così speciale. “I costumi creano il tono di tutto il film. Eiko ha fatto un lavoro straordinario creando dei costumi che sembrano lirici ed eccessivi, ma che allo stesso tempo sono totalmente credibili”.
Il makeup e le acconciature create da Felicity Bowring hanno il compito di arricchire l’esasperata opulenza dei costumi. “Tutto nasce dal design creato da Eiko”, sostiene la Bowring. “E’ stato favoloso lavorare con i suoi colori vibranti. Immaginate persone con indosso colori vividi, come il rosso, il giallo, l’arancione, il verde, il rosa shocking e l’argento, tutti nella stessa scena. Per il ballo in maschera abbiamo creato circa dieci maschere di animali dipinte direttamente sul viso degli ospiti. Anche le acconciature dovevano essere all’altezza dei costumi. Quando un abito ha un sellino alto un metro, la parrucca deve essere ancora più alta, per poter sembrare straordinaria”.
UNA BATTAGLIA CAMPALE
Sullo sfondo di questo mondo così meticolosamente immaginato, si dipana un’avventura allegra che vede protagonista una Principessa, che fino a quel momento aveva vissuto in disparte e che deve imparare ad adattarsi alla vita al di fuori delle mura del palazzo. Dai suoi amici del bosco, Biancaneve impara a cavarsela da sola, come vediamo nelle emozionanti sequenze d’azione. Come sempre, la preoccupazione di Singh era mantenere l’autenticità. “Volevo dei combattimenti fisici realistici, con armi vere”, dice Singh. “Ma più di ogni altra cosa, volevo che gli attori prendessero parte alle scene d’azione del film”.
Gli attori hanno partecipato per mesi ad allenamenti intensivi per essere in grado di partecipare alle estenuanti scene di azione, che includevano l’uso della spada, mirabolanti acrobazie, corse a cavallo a tutta velocità, e molto altro ancora. “Ci siamo allenati cinque giorni alla settimana, per quasi sei ore al giorno con la spada”, dice Hammer. “Ed io avevo le vesciche e i calli che lo provavano. Ho imparato a fare i salti all’indietro e in avanti con la spada in mano, i salti laterali e i salti a mulinello, tutte cose che non sapevo fare. Ero sempre impaziente di sapere cosa avremmo fatto in seguito. La cosa che preferivo fare era andare al galoppo a tutta velocità”.
La Collins aggiunge, “Ci siamo allenati molto nei combattimenti per questo film. Abbiamo imparato a combattere con la spada, a lottare, a fare acrobazie. Ci siamo allenati in palestra, siamo andati a correre, abbiamo fatto i pesi. E’ stato davvero intenso”.
Il Fight coordinator, Jean Frenette, ha insegnato agli attori le basi del combattimento, passo dopo passo. “Bisogna seguire una progressione”, spiega. “All’inizio è un po’ come l’addestramento militare. Il fatto di ripetere le stesse cose più volte aiuta gli attori a prendere dimestichezza. Vogliamo che affrontino gli allenamenti con serietà, ma allo stesso tempo non vogliamo esagerare e rischiare di farli stancare eccessivamente. E’ un po’ come preparare un atleta per una gara”.
Lo Stunt coordinator Marc Desourdy aggiunge, “Lily e Armie sono stati fantastici. Sono coordinati e pieni di talento e imparano molto velocemente. A Lily piaceva l’idea di fare lei i suoi stunt. Le abbiamo insegnato a saltare e a fare acrobazie. E abbiamo fatto lo stesso con Armie. Quando si vedono i loro primi piani, durante i combattimenti con la spada, sono davvero loro”.
Alla fine, il lavoro ha dato i suoi frutti e le sequenze d’azione appaiono estremamente naturali, come spiega Goldmann. “Vedendoli nel film, ci si dimentica facilmente di tutto il lavoro che hanno dovuto fare. Lily e Armie si sono allenati tantissimo. E quando abbiamo girato le sequenze sono stati davvero perfetti”.
Una delle innovazioni intelligenti introdotte da Singh è proprio la presenza di queste scene d’azione, che richiedono una preparazione complessa e delle doti fisiche notevoli. Poiché i Nani sono stati banditi dal regno a causa della loro altezza, il regista ha immaginato che avrebbero potuto sviluppare una specie di ossessione nei confronti della loro statura. Per compensare quest’ultima, infatti, i piccolo uomini di Biancaneve commettono i loro furti su dei trampoli. Desourdy ha rintracciato un gruppo di temerari trampolisti a Toulouse, in Francia, i quali hanno insegnato agli attori a combattere sui trampoli.
“Sono stati eccezionali”, racconta. “Hanno insegnato ai nostri attori a camminare, correre e saltare con i trampoli. Gli stunt sui trampoli ovviamente sono assolutamente sensazionali e unici. Il pubblico assisterà ad un spettacolo favoloso”.
Il climax spettacolare del film è una festa da ballo reale, per celebrare il matrimonio tra Biancaneve e il suo Principe. Singh voleva aumentare l’atmosfera festosa con uno stupefacente numero musicale in pieno stile Bollywood. Per questa sequenza il regista ha scelto la canzone pop di Nina Hart, degli anni ’60, ‘Love’. “Avevo quella canzone in mente sin dall’inizio, ma continuavano a ripetermi che non sarei riuscito ad ottenere i diritti”, racconta il regista. “Alla fine, poco prima che iniziassimo le riprese, ci sono riuscito. Quando ho saputo che Lily sapeva cantare, le ho fatto registrare una versione della canzone. E’ stata fantastica. Sapevamo di dover inserire la sua voce in una grande sequenza di ballo”.
In fase di pre-produzione, il coreografo Paul Becker ha affiancato all’intero cast, oltre 200 comparse. “Inizia quasi senza avvertimento”, dice. “Improvvisamente, Lily si mette a cantare e a ballare e tutti sembrano chiedersi cosa abbia in mente. Ma poi, lentamente, i Nani si uniscono a lei e poi tutti quanti iniziano a ballare. E’ una gran bella festa”.
Becker ha creato una coreografia che ricorda i numeri di Hollywood dell’indimenticabile Busby Berkeley, con inquadrature dall’alto che riprendono le piroette dei
ballerini. Secondo la Collins, “E’ stato davvero divertente. Sembrava un colossale video musicale, con centinaia di persone che ballavano attorno a me. Non avrei mai pensato di poter fare un numero come quello. E’ stato semplicemente fantastico”.
La brillante immaginazione di Singh trasporta sia gli attori che gli spettatori in uno scintillante mondo fantastico. Come spiega la Collins, “Tutti amano una bella favola. Le fiabe creano uno spazio in cui si può ridere, dove ci si spaventa, o dove, semplicemente, ci si stupisce. La nostra è una storia multi-generazionale ed è proprio questo che dovrebbe essere una fiaba, qualcosa in grado di divertire tutti”.
La Roberts concorda, aggiungendo, “Credo che gli spettatori si perderanno in questo film. Mi piacerebbe che si rilassassero e si lasciassero trasportare da qualche altra parte per due ore”.
La più grande speranza di Singh è che sia il pubblico a raccogliere i frutti del meticoloso lavoro fatto dal cast e dalla truppe. “Il mio obiettivo principale era creare un film per famiglie in grado di divertire gli spettatori”, dice. “E’ stato un grande onore poter reinterpretare creativamente questa storia classica, che ha significato tanto per molte generazioni. Spero davvero che il pubblico apprezzi ciò che abbiamo creato”.
IL CAST
JULIA ROBERTS (La Regina)
Ha lavorato con i più stimati registi dell’industria cinematografica, recitando in film che complessivamente hanno incassato oltre 2.5 miliardi di dollari in tutto il mondo. La Roberts, che ha ricevuto il premio Oscar® per Erin Brockovich (Migliore Attrice), si è fatta conoscere grazie all’acclamato ruolo interpretato in Mystic Pizza. In seguito, ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar come Migliore Attrice non Protagonista per Fiori D’Acciaio. Il suo film successivo, Pretty Woman, è stata la pellicola che ha incassato di più nel 1990 e le ha valso la sua seconda candidatura agli Academy Award. A questa, hanno fatto seguito delle performance memorabili in film come Linea Mortale, Al Letto con il Nemico, Scelta D’Amore, Il Rapporto Pelican, Qualcosa di cui…Sparlare, Michael Collins, Nemiche Amiche, Mona Lisa Smile, I Perfetti Innamorati e Tutti Dicono I Love You.
Successivamente, la Roberts è stata la protagonista di L’Amore All’Improvviso-Larry Crowne, al fianco di Tom Hanks, il quale ha scritto, diretto e prodotto il film. Inoltre l’abbiamo vista in Mangia Prega Ama, tratto dal romanzo bestseller di Elizabeth Gilbert e diretto da Ryan Murphy. La Roberts ha recitato al fianco di Clive Owen in Duplicity, per la regia di Tony Gilroy ed è apparsa nella commedia corale Appuntamento con L’Amore, diretta da Garry Marshall.
Nel 1997 è stata la protagonista del film campione di incassi Il Matrimonio del mio Migliore Amico, diretto da P.J. Hogan e del thriller di Richard Donner, Ipotesi di Complotto, con Mel Gibson.
Nel 1999 è stata interprete di altri due grandi film di successo: Notting Hill, interpretato anche da Hugh Grant, e diretto da Roger Michell, e Se Scappi Ti Sposo, in cui la Roberts è tornata a lavorare assieme al regista di Pretty Woman, e a Richard Gere e Garry Marshall.
La Roberts ha prestato la voce al personaggio di Charlotte, nel film di animazione La Tela di Carlotta, ed ha fatto il suo debutto a Broadway in “Three Days of Rain”, di Richard Greenberg.
LILY COLLINS (Biancaneve)
E’ una delle giovani attrici più ricercate dell’industria cinematografica.
Da quando ha fatto il suo debutto nel film del 2010, vincitore dell’Oscar, The Blind Side, dove recita al fianco di Sandra Bullock (vincitrice dell’Oscar come Migliore Attrice), la Collins è apparsa anche in Priest, diretto da Scott Stewart e interpretato da Paul Bettany. Di recente ha recitato al fianco di Taylor Lautner, Sigourney Weaver e Alfred Molina, nel thriller Abduction. Ha iniziato, inoltre, le riprese di Mortal Instruments, il primo di una possibile franchise di film tratti dalla popolare serie di libri dallo stesso titolo.
Sul piccolo schermo è apparsa nei due episodi finali della prima stagione di “90210”.
La Collins non è nuova nell’ambiente cinematografico ed ha sempre considerato l’industria dell’intrattenimento come una parte fondamentale della sua vita, sin da quando è nata, nel West Sussex, in Inghilterra. Ha iniziato a recitare quando era ancora una bambina nella versione inglese della serie televisiva “Genitori in Blue Jeans”. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, a sei anni, ha portato il suo amore per la recitazione e il canto sul palco del teatro. Ha studiato recitazione presso la Youth Academy for Dramatic Arts.
Ha scoperto la passione per il giornalismo a 15 anni, quando ha iniziato a lavorare presso il famoso magazine di moda ElleGirl U.K., dove ha creato una pagina d’informazione sulle ultime tendenze a Hollywood e sui locali più cool di Los Angeles. In seguito, si è occupata di seguire le Convention Nazionali dei Repubblicani e dei Democratici del 2008, per conto del Magazine Seventeen, e l’inaugurazione presidenziale, per conto di Nickelodeon.
Ha lavorato come giornalista anche per CosmoGIRL! Magazine ed è stata la presentatrice di “Hollywood Hang” e “Countdown to Kids’ Choice!” in onda su Nickelodeon, e di “Live from the Red Carpet at the Oscars” per il Network E!.
La Collins ha partecipato agli Spanish Glamour Awards del 2008 a Madrid, dove ha ricevuto il premio “Best International Model”. Inoltre le è stato assegnato il premio “One to Watch”, in occasione degli Young Hollywood Awards del 2008. E’ stata, inoltre, la presentatrice degli Annual Hollywood Style Awards della rivista Hollywood Life, che si sono tenuti a Los Angeles.
Quando non lavora, la Collins frequenta la USC’s Annenberg School for Communications. In veste di rappresentante del college, presso il consiglio del Maple Counseling Center, la Collins si occupa di programmi come il “Teens Helping Teens”, attraverso dei gruppi di supporto.
ARMIE HAMMER (Principe Alcott)
Ha ricevuto grandi elogi da parte della critica per la sua interpretazione di entrambi i gemelli Winklevoss, nel pluripremiato film di David Fincher, The Social Network. La sua performance gli ha fatto ottenere ottime recensioni da parte della critica e lo ha trasformato in uno dei giovani attori emergenti di Hollywood. E’ stato nominato nella categoria ‘Most Promising Performer’ dal Chicago Film Critics Circle, ed è stato premiato come Migliore Attore non Protagonista dalla Toronto Film Critics Association. Il film ha anche ricevuto la nomination ai SAG Award per il Miglior Cast, ed il Golden Globe® come Miglior Film Drammatico.
Di recente Hammer è apparso al fianco di Leonardo DiCaprio nel biopic di Clint Eastwood, J. Edgar. Nel film, scritto dallo sceneggiatore premio Oscar Dustin Lance Black (Milk), Hammer veste i panni di Clyde Tolson, un avvocato diventato un agente dell’FBI, che diviene l’amante di Hoover.
NATHAN LANE (Brighton)
Di recente è apparso nel musical di Broadway di grande successo “The Addams Family”. La sua acclamata interpretazione di Max Bialystock in “The Producers”, in scena a Broadway, gli ha valso i premi Drama Desk, Outer Critics Circle e il Tony come Migliore Attore di un Musical. Inoltre, per la sua performance, ha vinto l’Olivier Award.
L’attore ha ottenuto le candidature agli Screen Actors Guild Award e ai Golden Globe per Piume di Struzzo, di Mike Nichols, ed ha ricevuto la candidatura ai Golden Globe per la sua performance nell’adattamento cinematografico di The Producers.
Ha prestato la voce a Timon, il suricata, nel film di animazione di grande successo, Il Re Leone, oltre che in diversi altri film di animazione, come Stuart Little e Un Topolino Sotto Sfratto.
Tra gli altri film di cui è stato interprete, vale la pena citare Isn’t She Great?, Trixie, Pene D’Amor Perdute, La Famiglia Addams 2, Cercasi Superstar, Paura D’Amare, Dice lui, Dice lei, The Lemon Sisters, Jeffrey, Nicholas Nickelby e Appuntamento Da Sogno.
Lane è anche un attore teatrale di successo ed ha vinto il Tony, l’Outer Critics Circle e il Drama Desk per la sua performance in “A Funny Thing Happened on the Way to the Forum”. E’ apparso a Broadway in “Butley”, “Waiting for Godot” e nella commedia di successo di David Mamet, “November”. Inoltre ha lavorato nella produzione di Broadway di “The Odd Couple”, di Neil Simon.
Sempre a Broadway ha recitato in “Love! Valor! Compassion!”, di Terrence McNally (per il quale ha vinto il Drama Desk, l’Outer Critics Circle e l’ Obie); “Laughter on the 23rd Floor” di Neil Simon; “Guys and Dolls” (Drama Desk e Outer Critics Circle, e nomination ai Tony; “Present Laughter” (nomination ai Drama Desk); “On Borrowed Time”; “Merlin”; “The Wind in the Willows”; “Some Americans Abroad”; “The Man Who Came to Dinner”; e nel tour nazionale di “Broadway Bound”, di Neil Simon.
Off Broadway è apparso in “Lips Together, Teeth Apart” di Terrence McNally; “The Lisbon Traviata” (Drama Desk e Lucille Lortel); “Bad Habits at the Film Society”; “In a Pig’s Valise”; “The Common Pursuit”; “She Stoops to Conquer”; “Measure for Measure”; “Mizlansky/Zilinsky”; e “Trumbo”.
Ha vinto, infine, due Daytime Emmy Awards, nella categoria ‘Outstanding Performer in an Animated Program’, per “The Lion King’s Timon and Pumbaa” e “Teacher’s Pet”. Sempre in ambito televisivo ha recitato in “The Last Mile” di Terrence McNally, “The Boys Next Door” e “Laughter on the 23rd Floor”.
MARE WINNINGHAM (Margaret)
E’ apparsa in oltre 50 film per la tv e miniserie. Di recente ha interpretato il ruolo di Ida nella miniserie della HBO “Mildred Pierce”, con Kate Winslet. Ha ricevuto un Emmy e la candidatura ai Golden Globe e ai SAG award per “George Wallace” in onda sul canale TNT. La Winningham, inoltre, ha ricevuto l’Emmy Award per “Amber Waves” e le candidature agli Emmy per “Love is Never Silent” e “The Boys Next Door”, in onda su Hallmark Hall of Fame.
E’ apparsa in telefilm e miniserie come “Off the Minnesota Strip”, “Helen Keller: The Miracle Continues”, “Everything that Rises”, “Eye on the Sparrow” e “The Thornbirds”.
Ha fatto il suo debutto in una serie televisiva, nel dramma di David E. Kelley “The Brotherhood of Poland, New Hampshire” e, da allora, ha interpretato ruoli ricorrenti in serie come “Grey’s Anatomy” e “24”. Ha ricevuto una nomination ai Daytime Emmy per la sua performance in “Maldonado Miracle” di Showtime, ed è apparsa in “The Magic of Ordinary Days”, di Hallmark Channel.
Per la sua performance nel film Georgia, la Winningham ha ricevuto le candidature agli Academy Award e ai SAG Award ed ha vinto un Independent Spirit Award come Migliore Attrice non Protagonista. Tra gli altri film di cui è stata interprete ricordiamo Brothers, Swing Vote-Un Uomo da 300 Milioni di Voti, Wyatt Earp, St. Elmo’s Fire, Turner e Il Casinaro, One Trick Pony, The War, Miracle Mile e I Diffidenti.
In ambito teatrale è apparsa presso l’Atlantic Theater Co. nel musical “10 Million Miles”, per il quale ha ricevuto una nomination ai Drama Desk e il premio Lucille Lortel Award come Migliore Attrice di un Musical, oltre che nel recente successo Off Broadway “After the Revolution”. Sempre a teatro ha recitato in “The Glass Menagerie”, “Bonnie and Clyde: The Musical” e nella premiere della West Coast di “Sideman”.
La Winningham è, infine, una cantautrice di successo. Si esibisce a livello nazionale ed ha pubblicato diversi CD.
MICHAEL LERNER (Il Barone)
E’ meglio noto per i suoi ruoli da comprimario, in film come Barton Fink-E’ Successo a Hollywood (per il quale ha ricevuto una nomination agli Oscar), Otto Uomini Fuori e Elf.
Sul piccolo schermo è apparso in alcune serie come “The Good Wife”, “Entourage” e “Law & Order: Special Victims Unit” e “Entourage”. Più recentemente, lo abbiamo visto in “Suburgatory”, ed ha interpretato il ruolo di Wesley Mouch, nel film Atlas Shrugged: Part I.
Lerner si è laureato presso il Brooklyn College e la London Academy of Music and Dramatic Art. Ha iniziato la carriera di attore alla fine degli anni ’60, presso l’American Conservatory Theater di San Francisco. All’età di 24 anni, ha regalato una performance sorprendente nel ruolo di Hieronymous the Miser, in una produzione radiofonica di KPFA, della commedia di Michel de Ghelderode “Red Magic”.
Lerner è apparso nel ruolo di Pierre Salinger, l’addetto stampa di John F. Kennedy, in “The Missiles of October”. Tra le sue prime apparizioni televisive ricordiamo: “The Brady Bunch”, “The Odd Couple” e “M*A*S*H”.
L’attore ha fatto il suo debutto cinematografico nel film di Donald Sutherland, Alex in Wonderland. In seguito è apparso in alcuni ruoli secondari, in diversi film di Hollywood come Il Candidato di Robert Redford, St. Ives di Charles Bronson e Il Postino Suona Sempre Due Volte di Jack Nicholson.
Lerner è apparso al fianco di Eddie Murphy nella commedia Harlem Nights.
Per il ruolo del produttore cinematografico Jack Lipnick, nel film dei Fratelli Coen, Barton Fink, ha ricevuto la candidatura agli Academy Award come Migliore Attore non Protagonista.
A teatro, Lerner è apparso nella produzione del West End di “Up for Grabs”, con Madonna. Inoltre ha recitato nella serie di David Quantick, “One” di Radio Four.
ROBERT EMMS (Charles Renbock)
Di recente lo abbiamo visto nel film di Roland Emmerich, Anonymous. Dopo aver visto la performance di Emms nella produzione del West End di “War Horse”, Steven Spielberg ha offerto all’attore il ruolo di David Lyon, nel suo adattamento cinematografico.
Emms ha studiato presso la London Academy of Music and Dramatic Arts. Ha vinto il premio Evening News Best Newcomer, per il ruolo interpretato in “The Glee Club”. Nel 2009, Emms è apparso nella 3a serie del pluripremiato dramma, di Jimmy McGovern, dal titolo “The Street”.
SEAN BEAN (Il Re)
E’ celebre sia nell’ambito della televisione inglese che del cinema americano. Di recente lo abbiamo visto in “Il Trono di Spade”, la serie di successo della HBO, oltre che nelle pellicole Black Death e Percy Jackson e Gli Dei dell’Olimpo: Il Ladro di Fulmini.
Bean ha da poco terminato le riprese di Cleanskin e presto riprenderà il ruolo di Christopher Da Silva in Silent Hill, sequel di Silent Hill: Revelation 3D. Inoltre è stato scelto per far parte del cast del dramma della ABC, dal titolo “Missing”.
Ha interpretato il ruolo di Boromir in Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello, di Peter Jackson, che lo ha portato all’attenzione del pubblico. Da allora, è stato interprete di film come la trilogia di Red Riding, Silent Hill, Flightplan e Il Mistero dei Templari. Tra gli altri film vale la pena citare anche Agente 007-GoldenEye, Ronin, Equilibrium, Don’t Say a Word, Essex Boys, Troy, The Island, North Country-Storia di Josey e The Hitcher.
Bean ha scoperto l’amore per la recitazione mentre frequentava il Rotterham College of Arts and Technology, dove si è esibito in “Cabaret” e “The Owl and the Pussycat”. Successivamente si è iscritto alla Royal Academy of Dramatic Arts.
Ha fatto il suo debutto teatrale nel ruolo di Tybalt in una produzione di “Romeo e Giulietta”, presso il Watermill Theatre di Newbury.
A seguito del suo debutto nella televisione britannica in “Winter Flight”, Bean ha recitato, per un’intera stagione, allo Young Writers Festival. In seguito si è unito alla Royal Shakespeare Company, dove ha interpretato il ruolo di Romeo.
Ha fatto il suo debutto cinematografico in Caravaggio, di Derek Jarman. Poi è tornato a lavorare assieme al regista anche in War Requiem; ma il primo ruolo importante è arrivato con Stormy Monday-Lunedì di Tempesta, diretto da Mike Figgis. In seguito, ha ricevuto la candidatura agli Oscar per il ruolo del figlio represso di Richard Harris nel film di Jim Sheridan, Il Campo.
Nell’ambito della televisione britannica è apparso in “Lady Chatterley”, “Lorna Doone”, “Clarissa”, “Extremely Dangerous” e “Bravo Two Zero”.
JORDAN PRENTICE (Napoleon)
Ha regalato una performance memorabile al fianco di Colin Farrell e Brendan Gleeson nel thriller In Bruges-La Coscienza dell’Assassino. Prentice è un attore molto versatile che ha interpretato qualsiasi tipo di personaggio: dallo sprovveduto sceriffo di una piccola città alla ricerca di Jason Mewes nel telefilm “Silent but Deadly”, ad un senzatetto al fianco di Christopher Walken in The Power of Few.
Nato nell’Ontario, nel 1973, questo attore canadese si è trasferito a Toronto oltre un decennio fa. E’ apparso in diversi show televisivi. Tra i personaggi che ha interpretato, ricordiamo l’amareggiato tecnico del suono in The Life and Hard Times of Guy Terrifico, l’impulsivo leader di una confraternita e quarterback in due spinoff di American Pie, e una guardia di sicurezza appassionata del medioevo in Weirdsville, di Allen Moyle.
MARK POVINELLI (Half-Pint)
Vanta una carriera cinematografica che dura da oltre 17 anni. E’ apparso in oltre 40 film e show televisivi, 25 produzioni teatrali e dozzine di commercial nazionali. Nel corso della sua carriera, si è dimostrato capace di cimentarsi con ogni mezzo, stile e genere. Attualmente interpreta un ruolo ricorrente nella commedia della NBC, “Are You There, Vodka? It’s Me, Chelsea”, con Chelsea Handler.
Di recente l’abbiamo visto al fianco di Robert Pattinson e degli attori premio Oscar, Reese Witherspoon e Christoph Waltz, in Come L’Acqua per gli Elefanti, dove interpreta il ruolo di Kinko. Tra gli altri film di cui è stato interprete vale la pena ricordare Epic Movie, Polar Express, Van Helsing e Beer For My Horses.
In ambito televisivo è apparso in “Modern Family”, “Boardwalk Empire”, “Cold Case”, “‘Til Death”, “It’s Always Sunny in Philadelphia”, “Pushing Daisies”, “Charmed”, “Frasier”, “Dharma & Greg” e “The Parkers”.
Nel corso degli ultimi cinque anni, Povinelli ha girato il mondo interpretando il ruolo di Torvald Helmer, nella produzione vincitrice dell’OBIE award di “A Doll’s House” di Mabou Mines, tratto dal classico di Henrik Ibsen. Sempre in ambito teatrale ha recitato nel ruolo di Henri Toulouse-Lautrec, nella premiere di “Belle Epoque”, in scena al Lincoln Center. Povinelli ha lavorato anche in ambito regionale presso lo Shakespeare Theater, la Children’s Theater Company, il Radio City Music Hall, l’Oklahoma Lyric Theater e il Will Geer Theatricum Botanicum.
Si dedica, inoltre, alla Little People of America, un’organizzazione che si occupa di risvegliare la coscienza, di offrire patrocinio e assistenza medica alle persone affette da nanismo.
Povinelli risiede a Los Angeles assieme alla moglie e a due figli.
JOE GNOFFO (Grub)
E’ apparso a teatro nel ruolo di Krogstad in “A Doll’s House”. E’ stato scelto da Adam Sandler per recitare nella commedia Gli Scaldapanchina, e sul piccolo schermo ha recitato nella settima stagione di “Desperate Housewives”.
I due amori di Gnoffo sono la recitazione e la musica. Suona come batterista nella rock band professionista dei Post Trauma. Il padre di Gnoffo, Vincent, e sua madre, Patricia, sono i due più grandi lavoratori che conosca. Sono loro che gli hanno permesso di avere il successo che ha ottenuto.
DANNY WOODBURN (Grimm)
E’ un performer versatile capace di passare agilmente dal teatro, al cinema, alla televisione e al circuito della commedia. Woodburn è conosciuto soprattutto per aver interpretato il ruolo di Mickey Abbott, l’amico di Kramer, nella commedia “Seinfeld”. E’ un volto noto della televisione americana, è un attore veterano, interprete di oltre 120 serie televisive, con ruolo ricorrenti in “Tracy Takes On…”, “La Signora in Giallo”, “Becker”, “Charmed”, “Baywatch”, “Conan”, “Special Unit 2” e “Passions”.
E’ apparso in “Party Down”, “Monk”, “Bones”, “Men in Trees”, “CSI: Crime Scene Investigation”, “One Tree Hill”, “8 Simple Rules”, “Hope and Faith”, “The New Adventures of Lois and Clark” e “Veronica’s Closet”. Di recente, Woodburn ha girato Bad Ass, il suo ventesimo film assieme a Danny Trejo.
Woodburn è grato per tutte le opportunità che ha avuto di parlare delle problematiche dei disabili e di aver contribuito affinché la gente prenda coscienza del trattamento offensivo e disumano con cui le persone affette da nanismo si scontrano all’interno della società e dei media. Persegue questa missione anche lavorando come comico nel circuito dei club, oltre che nelle interviste che rilascia (“CBS Sunday Morning”, MSNBC, “Biography” di A&E, “Access Hollywood”) e come oratore in occasione di eventi legati a questa causa. Ha dedicato tempo ed energia a raccolte di fondi per conto di Inclusion Network of Cincinnati, California RespectAbility Coalition e il Disability Rights Legal Center.
Mentre prestava servizio presso il comitato degli Screen Actors Guild Performers with Disabilities, ha aiutato a negoziare un trattamento migliore per gli attori disabili. Nel 2009 ha ricevuto un riconoscimento da parte del Congresso, che gli ha conferito il premio DRLC Dream Award. Nel 2010 ha ricevuto lo Screen Actors Guild Harold Russell Award e nel 2001 gli hanno conferito l’“Outstanding Alumni Achievement Award” della Temple University. E’ da tempo sostenitore del Little People’s Research Fund e sarà sempre riconosente al dottor Steven Kopits per le ricerche da lui effettuate, che gli hanno permesso di realizzare il suo sogno.
Woodburn ha due fratelli molto alti e la mamma è la sua press agent.
SEBASTIAN SARACENO (Wolf)
E’ meglio noto per essere apparso negli show di successo “Pit Boss” e “Last Comic Standing”, oltre che nel film Racconti Incantati, con Adam Sandler. Nell’ambito dei commercial è apparso negli spot di Verizon Wireless, Del Taco e Dr. Pepper.
Saraceno è di origini siciliane ed è orgoglioso di essere un italo americano di seconda generazione. E’ cresciuto a Glastonbury, nel Connecticut, e poi si è trasferito a Clearwater, in Florida, per seguire la carriera di attore. Ha iniziato facendo delle performance live per diverse stazioni radiofoniche della Florida, tra cui WXTB 98 Rock, WTKS Real Radio 104.1 e WSUN 97X. Ha fatto esperienza teatrale con la compagnia Salerno Theatre di Tampa Bay, dove è apparso in classici di Broadway come “Damn Yankees”, “A Funny Thing Happened on the Way to the Forum” e “Jekyll and Hyde”. Da allora, ha recitato in produzioni come “The Radio City Christmas Spectacular” e “Barney and Friends”.
Tra i suoi hobby ci sono la storia, la chitarra acustica, il basso, la bicicletta e la pesca. Spera un giorno di poter realizzare il sogno di volare.
MARTIN KLEBBA (Butcher)
Ha interpretato il ruolo di Marty, il membro dell’equipaggio del pirata Jack Sparrow, in Pirati dei Caraibi: La Maledizione della Prima Luna, Pirati dei Caraibi: La Maledizione del Forziere Fantasma e Pirati dei Caraibi: Ai Confini del Mondo. In televisione, Klebba è meglio noto per il ruolo di Randall Winston in diversi episodi di “Scrubs”. Tra i suoi film più recenti ricordiamo Feast 2 e 3, All’s Faire in Love, Bloodshot e Apollo Thorne.
E’ apparso in numerosi altri film per il cinema e la televisione, sia come attore che come stuntman. In ambito cinematografico lo abbiamo visto in Men in Black II, Amici per la Morte, Eliminate Smoochy e Corky Romano-Agente di Seconda Mano ed ha lavorato come stunt man nei film Epic Movie, Una Settimana da Dio, Il Pianeta delle Scimmie, Leprechaun: Back 2 Tha Hood, Van Helsing, I Tuoi, I Miei, I Nostri, SuperBabies: Baby Geniuses 2 e Benvenuti a Zombieland.
Sul piccolo schermo, Klebba è apparso, di recente, in “The Cape”, della NBC e in “Pair of Kings” di DisneyXD. Nell’ambito dei telefilm ha lavorato in “Biancaneve” e “The Santa Trap” e nelle serie “Little People, Big World”, “Mad TV”, “Drake and Josh”, “ER”, “Charmed”, “Malcolm in the Middle” e “Just Shoot Me!”.
Klebba ha intepretato il ruolo di protagonista, il detective Hank Dingo, in “Knee High P.I” di Comedy Central. E’ anche un ospite frequente nel popolare programma radiofonico di Howard Stern.
Klebba detiene il titolo di “Nano più veloce del mondo” e gareggia a livello mondiale nella sua categoria. E’ membro dei L.A. Breakers, tre volte vincitori della Medaglia D’oro ai giochi mondiali.
Inoltre, ha fondato un’organizzazione benefica, la CoDA (Coalition for Dwarf Advocacy), assieme al suo amico Matt Roloff; lo scopo di questa organizzazione è quello di trovare i fondi per facilitare l’adozione dei bambini affetti da nanismo.
Klebba è originario di Troy, nel Michigan. Il suo ruolo preferito è quello di padre di suo figlio Alec, e marito di sua moglie, Michelle.
RONALD LEE CLARK (Chuckles)
E’ apparso in televisione nelle serie di successo “Pit Boss”, “Weeds” e “90210”, oltre che sul grande schermo in Hercules Saves Christmas e Epic Movie.
Clark è cresciuto a Choctaw, in Oklahoma. Dopo il liceo, è stato cheerleader al Trinity Valley Community College ed ha vinto un campionato nazionale assieme alla sua squadra.
Dopo essersi trasferito a Los Angeles, ha iniziato a recitare con la Shortywood Productions. Attualmente lavora come agente della compagnia.
Clark si occupa della salvaguardia dei cani pit bull e partecipa ad eventi che riguardano questa causa. Si occupa anche di addestrare in cani prima che vengano adottati. Nel suo tempo libero ama viaggiare e fare sport.
I REALIZZATORI
e
TARSEM SINGH (Regista)
E’ celebre per la sua grande attenzione per i dettagli, per l’incredibile art direction e per la sua incredibile visionarietà. E’ uno dei registi più acclamati e ricercati nell’ambito del mondo della pubblicità, a livello mondiale.
Il film Immortals, da lui diretto, e interpretato da Mickey Rourke, Henry Cavill, Freida Pinto e Stephen Dorff, ha incassato oltre 215 milioni di dollari in tutto il mondo.
Singh ha studiato presso il collegio Himalayan, a Shimla, in India. E’ andato negli Stati Uniti all’età di 24 anni e si è laureato presso l’Art Center College of Design, di Pasadena.
Singh si è fatto conoscere con il video dei REM, “Losing My Religion”, vincitore di un Grammy Award® e di otto MTV awards, tra cui quello per il Miglior Video Musicale. Nel corso degli anni, Singh ha collezionato numerosi altri premi, tra cui due Grand Prix a Cannes, il D&AD, il DGA e il BAFTA Britannia.
Il primo film diretto da Singh è stato The Cell- La Cellula, uno sconvolgente thriller psicologico interpretato da Jennifer Lopez e Vince Vaughn. A questo ha fatto seguito The Fall, del quale Singh è anche produttore e co-sceneggiatore. Parte viaggio eroico, parte pura celebrazione narrativa, The Fall è stato girato in location esotiche di 25 paesi ed è stato accolto come una delle pellicole più originali del 2006.
Attualmente Singh divide il suo tempo tra Los Angeles e Londra.
MARC KLEIN (Sceneggiatore)
Si è fatto conoscere dal pubblico di tutto il mondo con l’acclamato film della Miramax, Serendipity. Il film, diretto da Peter Chelsom (Shall We Dance), e interpretato da John Cusack e Kate Beckinsale, racconta la storia di un amore a distanza che resiste al tempo e alle circostanze della vita. Serendipity ha ottenuto delle reazioni positive per la sceneggiatura, che si contraddistingue per la narrazione romantica e l’economia narrativa, che caratterizzano i salti temporali del film.
Klein si è occupato di adattare il romanzo di Peter Mayle, Un’Ottima Annata, per Fox 2000, e per il regista Ridley Scott. La pellicola racconta la storia di un inglese (interpretato dall’attore premio Oscar Russell Crowe) che eredita una vigna in Provenza, ma quando arriva sul luogo incontra una donna americana (Abbie Cornish), secondo la quale la terra apparterrebbe a lei.
Klein ha fatto il suo debutto come regista con Suburban Girl-Talvolta La Fine è Solo Un Nuovo Inizio, di cui ha anche curato l’adattamento per il grande schermo. Questo bestseller internazionale, scritto da Melissa Banks, racconta la storia di un editor letterario di Manhattan (Sarah Michelle Gellar) che cambia idea sull’amore dopo aver catturato l’attenzione di un influente uomo più vecchio di lei (Alec Baldwin).
Attualmente sta scrivendo una commedia romantica originale, dal titolo Unreasonable Doubt, per Universal Studios e per il regista Jon Turtletaub (Il Mistero dei Templari). Inoltre sta riscrivendo la sua sceneggiatura originale del film TMI, che ha venduto alla Universal, assieme al suo co-sceneggiatore Kirsten Smith.
Klein risiede a Los Angeles.
JASON KELLER (Sceneggiatore)
E’ uno sceneggiatore di grandi ambizioni il cui lavoro ha attratto i talent più desiderati di Hollywood e lo ha reso uno degli sceneggiatori di riferimento dell’industria, in grado di produrre dei progetti forti, che hanno al loro centro i personaggi. Ha scritto la sceneggiatura dell’action-thriller Machine Gun Preacher, di Marc Forster, con Gerard Butler (300, Giustizia Privata). La pellicola racconta la storia vera di un ex-membro di una gang di spacciatori che, da solo, salva centinaia di bambini arruolati dai signori della Guerra, nel corso della Guerra civile in Sudan.
Il prossimo progetto di Keller è un film d’azione per la Summit Entertainment, dal titolo The Tomb. Arnold Schwarzenegger e Sylvester Stallone saranno i protagonisti del film, la cui regia è affidata al regista danese Mikael Håfström (1408); Mark Canton e Robbie Brenner sono i produttori.
Keller ha scritto l’adattamento per il grande schermo del libro di A.J. Baime, “Go Like Hell: Ford, Ferrari and Their Battle for Speed and Glory at Le Mans”, il cui titolo provvisorio è Go Like Hell, in corso di sviluppo presso la Fox; il regista della pellicola sarà Michael Mann. La storia è incentrata sull’emozionate rivalità tra la Ford e la Ferrari nel 1966, e racconta come la Ford si sia imposta nel circuito internazionale delle corse automobilistiche.
Keller di recente ha ultimato l’adattamento del romanzo di Justin Cronin, “The Passage”, per la Fox. Il regista Matt Reeves (Cloverfield, Blood Story) si è occupato di sviluppare il progetto e ha scelto Keller come suo collaboratore. “The Passage” è il primo episodio della trilogia scritta da Cronin, ed è ambientato nel futuro, dopo che il governo ha compiuto un esperimento per allungare la vita media umana, che ha trasformato le persone in vampiri.
Keller è nato e cresciuto a Indianapolis, frequentava la Ball State University quando un professore lo raccomandò per partecipare a un programma di studio di un anno sul teatro e il cinema, presso il Regents College di Londra. Lì, scrisse e diresse alcune opere teatrali. Nel 1998 ha ricevuto il riconoscimento New Harmony Writing Fellowship per la sua opera teatrale dal titolo “Paris Moon”.
In seguito, ha lasciato il college e si è trasferito a Los Anegeles per perseguire la carriera di sceneggiatore. Per pagarsi l’affitto del suo austero appartamento a Koreatown, e permettersi la benzina per la sua malandata e vecchia automobile, accettava qualsiasi lavoro gli capitasse nell’ambito della produzione. Mentre lavorava come macchinista, capo macchinista o assistente, continuava a studiare, da solo, sceneggiatura. Assieme ad un suo amico scrisse una sceneggiatura che in qualche modo arrivò all’attenzione di Mel Gibson. Dopo aver scritto una nuova versione gratis, seguendo i suggerimenti del cineasta, Gibson comprò la sceneggiatura.
Keller si trovò un agente e, successivamente, la sua sceneggiatura dal titolo Sugar’s Sweet Science of Bruising, innescò una guerra per i diritti tra alcuni dei maggiori nomi di Hollywood. Alla fine, fu venduta alla New Line per 1.4 milioni di dollari. Sebbene il progetto non abbia mai visto la luce, esso ha segnato la fine dei tempi duri per Keller.
Oggi Keller vive con la moglie e i suoi due figli a Los Angeles.
MELISA WALLACK (Soggetto per lo Schermo)
Nel 2005 è stata inserita da Variety tra i “10 Migliori Sceneggiatori da Tenere D’Occhio”. Da allora, ha scritto sia per il cinema che per la televisione. Attualmente, si sta occupando di scrivere Emily the Strange per la Universal , l’interprete del film sarà Chloe Grace Moretz. Sta inoltre producendo Dallas Buyers Club, da lei scritto assieme a Craig Borten. Le riprese del film inizieranno questa primavera. Tra gli interpreti ci sono Mathew McConaughey e la regia è di Jean-Mark Vallee.
La Wallack vive col marito, il produttore Bernie Goldmann e i loro tre figli.
BERNIE GOLDMANN (Produttore)
I film da lui prodotti hanno incassato complessivamente oltre 2 miliardi di dollari al boxoffice. Goldmann lavora nell’industria cinematografica sia come produttore che come dirigente. Lavora come dirigente sia alla Disney che per Village Roadshow Pictures. In questo ambito si è occupato di una serie di pellicole di successo come Training Day, Ocean’s Eleven, Three Kings, Matrix, Space Cowboys, Amori e Incantesimi, Terapia e Pallottole, Miss Detective, Blu Profondo e Come Cani & Gatti.
Goldmann ha prodotto 300, la feroce versione cinematografica diretta da Zack Snyder dell’antica battaglia delle Termopili, basata sulla graphic novel di Frank Miller. Il film è stato accolto entusiasticamente sia dalla critica che dal pubblico di tutto il mondo, infrangendo diversi record al botteghino. Tra gli altri film da lui prodotti ricordiamo Identità Violate, La Terra dei Morti Viventi e Looney Tunes Back in Action.
Goldmann, attualmente, è occupato nella fase di pre-produzione dell’attesissimo sequel di 300, intitolato Battle of Artemesia.
RYAN KAVANAUGH (Produttore)
E’ l’Amministratore Delegato e il fondatore di Relativity Media (Relativity), oltre che un produttore di successo ed un esperto di finanziamenti per il cinema assai apprezzato. Oltre ad essere stato il produttore esecutivo del film di David Fincher candidato agli Oscar, The Social Network, è stato il produttore di pellicole come Limitless di Neil Burger, con Bradley Cooper e Robert De Niro e di The Fighter di David O. Russell, con Mark Wahlberg e Christian Bale. Attualmente, è impegnato nella fase di pre-produzione di Safe Haven di Nicholas Sparks. Tra gli altri film che ha prodotto ricordiamo anche Cattivissimo Me, Mamma Mia!, Brothers, Quel Treno per Yuma, Un Weekend da Bamboccioni e Dear John.
Con Kavanaugh al timone, Relativity oggi è diventata una società importante che si occupa di creare, finanziare e distribuire contenuti d’intrattenimento di ottima qualità, attraverso molteplici piattaforme. Relativity ha prodotto, distribuito e\o finanziato oltre 200 pellicole che hanno generato oltre 16 miliardi di dollari di incasso ed hanno ottenuto 60 nomination agli Oscar.
Kavanaugh ha ricevuto, nel 2009, l’Hollywood Producer of the Year Award in occasione del XIII Galà degli Annual Hollywood Awards. Daily Variety ha pubblicato un numero speciale per celebrare Kavanaugh. Nel 2010 l’Hollywood Reporter ha conferito il Leadership Award a Kavanaugh ed ha dedicato un numero speciale alla sua carriera. E’ stato inoltre nominato da Variety ‘Showman of the Year’ del 2011 ed è stato onorato all’ultimo Festival del Cinema di Cannes. Kavanaugh è stato anche incluso nella classifica di Fortune delle “40 persone al di sotto dei 40 anni più influenti del Business” e da Forbes in “I futuri 400 volti da tenere d’occhio”.
Kavanaugh si è occupato di creare accordi commerciali per numerosi studios, società di produzione e produttori, introducendo oltre 10 miliardi in capitale in queste strutture. Nel corso del primo anno di operatività di Relativity, Kavanaugh si è occupato di mettere a segno un rivoluzionario accordo finanziario con i Marvel Studios, che ha permesso di lanciare la franchise cinematografica di grande successo di Iron Man. In seguito, ha continuato a occuparsi di strutturare accordi commerciali per società come Sony, Universal e Warner Bros., solo per citarne alcune.
Kavanaugh ha acquisito una serie di risorse strategiche, tra cui le operazioni di distribuzione e marketing di Overture Films, l’unità cinematografica della Liberty Media/Starz, di John Malone. Ha concluso un accordo per la pay tv con Netflix. Inoltre, ha forgiato una partnership con le marche Virgin, di Richard Branson, Virgin Mobile e Virgin Produced.. Kavanaugh ha anche negoziato un’innovativa partnership commerciale assieme a Clear Channel Radio, la maggiore società media d’America, che negli Stati Uniti ha una portata maggiore di qualsiasi altro outlet radiofonico o televisivo.
Kavanaugh è stato fondamentale anche nel lancio della storica partnership di Relativity con la cinese Huaxia Film Distribution Co. Ltd, per diventare partner uguali nella SkyLand Entertainment e gestire la produzione e distribuzione di film in Cina e negli Stati Uniti. Questa joint venture è il primo ed unico patto sancito dal governo di questa tipologia.
BRETT RATNER (Produttore)
Si è imposto come uno dei registi di maggior successo di Hollywood, con otto film che in poco tempo hanno incassato oltre 1.5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Ratner ha infranto diversi record al botteghino con la release del suo terzo episodio della popolare serie cinematografica di X-Men. X-Men: Conflitto Finale, aprendo con uno strabiliante incasso di 123 milioni di dollari in solo quattro giorni, il più alto incasso nel weekend del Memorial Day della storia. Nel solo primo giorno di uscita il film ha incassato 45.1 milioni di dollari, divenendo il secondo film che ha incassato di più nella storia, nel suo primo giorno di uscita; alla fine, la pellicola ha raggiunto un totale di oltre 400 milioni di dollari in tutto il mondo.
Ratner è cresciuto a Miami Beach e sognava di diventare un filmmaker dall’età di 8 anni. Dopo essersi iscritto alla Tisch School of the Arts dell’Università di New York a 16 anni, è diventato il più giovane studente del dipartimento. Il suo cortometraggio Whatever Happened to Mason Reese ha vinto diversi premi e ha ottenuto dei fondi dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg.
La sua grande occasione è arrivata quando ha fatto vedere il suo cortometraggio all’impresario dell’hip-hop, Russell Simmons, che ha lanciato la sua carriera nel mondo dei video musicali. Ratner ha diretto oltre 100 video per artisti come Mariah Carey, Jessica Simpson, Miley Cyrus, Jay-Z, Mary J. Blige, Wu-Tang Clan, solo per citarne alcuni. Ha vinto un MTV Video Music Award per “Beautiful Stranger” di Madonna.
A 26 anni ha diretto il suo primo film, Money Talks, una commedia con Charlie Sheen e Chris Tucker. In seguito, la sua action-comedy Rush Hour-Due Mine Vaganti ha incassato oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo. Interpretato da Jackie Chan e Chris Tucker, il film ha poi inaugurato una trilogia di grande successo.
Tra gli altri film diretti da questo regista ricordiamo il fantasy romantico The Family Man, grande successo di critica e di botteghino, interpretato da Nicolas Cage e Tea Leoni; il thriller Red Dragon, prequel de Il Silenzio degli Innocenti, con Edward Norton, Anthony Hopkins, Ralph Fiennes ed Emily Watson; e l’action-comedy After the Sunset, con Pierce Brosnan, Salma Hayek, Woody Harrelson e Don Cheadle.
Ratner ha vinto l’MTV Movie Award nella categoria Best Fight Sequence per Rush Hour 2, e il Tony Award per la produzione di “Russell Simmons’ Def Poetry Jam”, in scena a Broadway.
Oltre al successo ottenuto nell’ambito del cinema e della musica, Ratner è un autore di libri e si occupa anche di fotografia. Attraverso la sua casa editrice Rat Press, ha pubblicato il controverso libro “Naked Pictures of My Ex-Girlfriends”, ed è l’autore di “Hilhaven Lodge: The Photo Booth Pictures”, che è stato pubblicato a ottobre del 2003. Le sue fotografie sono apparse su riviste come Vanity Fair, Interview e Heeb. Vogue Homme, V-Life e Haute Living gli hanno dedicato le loro copertine. Ratner ha anche girato le campagne pubblicitarie di stilisti come Baby Phat, Jimmy Choo e Jordache.
Dedica il suo tempo e la sua energia a diverse cause filantropiche. Attualmente fa parte del consiglio di Best Buddies e Chrysalis ed ha ricevuto il premio Spirit of Chrysalis Award per il suo impegno a favore dei senza tetto e delle persone indigenti.
Ratner fa anche parte del Consiglio di Amministrazione di We Are Family Foundation. Presta servizio nel Consiglio di Presidenza della NYU Tisch School of the Arts e, di recente, è diventato il membro più giovane del Consiglio del Simon Wiesenthal Center and Museum of Tolerance.
Attualmente vive a Los Angeles.
TUCKER TOOLEY (Produttore Esecutivo)
E’ il co-presidente di Relativity Media e si occupa di supervisionare le operazioni giornaliere assieme al presidente e AD, Steve Bertram. Si occupa anche di sovraintendere la programmazione dei film di Relativity. A Settembre del 2011 Tooley è stato promosso al rango di presidente della produzione mondiale.
Da quando si sono uniti alla società nel 2007, Tooley e Ryan Kavanaugh hanno fatto sì che la società diventasse un grande studio a tutti gli effetti, in grado di sviluppare, finanziare, produrre, acquisire e distribuire dagli 8 ai 10 film all’anno. Nel 2010, Tooley ha avuto un ruolo integrante nell’acquisizione di Overture Films, che ha dotato Relativity di una realtà distributiva propria. Di recente, ha lavorato alla commedia 21 and Over ed è stato il produttore esecutivo del film d’azione di Steven Soderbergh Knockout-Resa dei Conti.
Tra i film che ha prodotto ricordiamo anche Limitless di Neil Burger, con Bradley Cooper, Abbie Cornish e Robert De Niro; The Fighter di David O. Russell, con Mark Wahlberg, Amy Adams, Christian Bale e Melissa Leo; e Dear John di Lasse Hallström, con Channing Tatum e Amanda Seyfried.
Durante il periodo che Tooley ha trascorso presso Relativity, la società ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il Golden Globe e l’Oscar per film come The Fighter, Brothers e Nine. Nel 2009, Tooley ha ricevuto il premio Executive of the Year Award, in occasione del Festival del Cinema di Ischia.
Dopo essersi laureato presso l’Università della California, Santa Barbara, ha iniziato a lavorare come produttore e creative executive per conto di Interlight Pictures. Nel 1999 ha fondato la società di produzione Newman/Tooley Films, assieme all’allora socio Vincent Newman. Nel corso dei sette anni successivi, la coppia ha prodotto una serie di film di successo sia a livello indipendente che di studios, lavorando assieme ad alcuni dei maggiori talenti di Hollywood.
Prima di unirsi a Relativity, Tooley è stato AD di Tooley Productions. In quell’ambito si è occupato di produrre show televisivi e film per oltre un decennio. Tooley è stato capace di produrre film commerciali, di attrarre talent di prim’ordine e di terminare i film nei limiti di budget e di tempo prestabiliti. Tra i film di cui si è occupato vale la pena citare Shadowboxer, con Helen Mirren, per la regia di Lee Daniels, e la pellicola acclamata dalla critica Felon-Il Colpevole, diretta da Ric Roman Waugh.
KEVIN MISHER (Produttore Esecutivo)
Si occupa di sviluppare e produrre i film attraverso la Misher Films, la sua società di produzione che ha base a Los Angeles. Ha prodotto Nemico Pubblico di Michael Mann, con Johnny Depp, Christian Bale e Marion Cotillard; Fighting di Dito Montiel, con Channing Tatum e Terrence Howard; e 5 Giorni Fuori di Ryan Fleck e Anna Boden, con Keir Gilchrist e Zach Galifianakis.
Misher ha terminato di recente le riprese di Playing the Field, di Gabriele Muccino, con Gerard Butler, Catherine Zeta-Jones, Uma Thurman, Jessica Biel e Dennis Quaid. Tra gli altri progetti imminenti ci sono Swingles, con Cameron Diaz; The Last Duel, che sarà diretto da Martin Scorsese; e No Blood, No Guts, No Glory, che sarà diretto da Cary Fukunaga.
Misher è nato e cresciuto a Reginas, New York. Ha ottenuto un diploma in economia presso la Wharton School of Business. Il suo primo lavoro nell’industria dell’entertainment è stato presso la HBO di New York, dove ha lavorato come analista finanziario per l’allora AD, Michael Fuchs.
Ben presto si è trasferito a Los Angeles ed è approdato all’agenzia internazionale di talent, ICM. Il suo intuito per scovare progetti cinematografici promettenti ha convinto il leggendario dirigente Mike Medavoy ad assumerlo in veste di creative executive presso la Tri-Star Pictures. Misher ha fatto carriera rapidamente. Durante i sei anni che ha trascorso presso lo studio, si è occupato di molti progetti cinematografici tra cui il Donnie Brasco, diretto da Mike Newell e interpretato da Al Pacino e Johnny Depp.
Nel 1996 Misher è passato alla Universal Pictures, dove all’età di 33 anni gli è stato offerto l’incarico di presidente di produzione. Durante la sua permanenza in carica, la Universal ha goduto di un successo senza precedenti e Misher si è occupato di supervisionare la produzione di alcuni dei film più popolari dello studio. Tra di essi ricordiamo Out Of Sight, Erin Brockovich e quattro delle franchise più redditizie degli studios: La Mummia, Ti Presento I Miei, Fast and Furious e The Bourne Identity.
Misher ha lasciato la Universal nel 2001 per fondare la Misher Films. Il suo primo progetto è stato Il Re Scorpione, il film che prende spunto dalla franchise de La Mummia. Successivamente, ha prodotto il film d’azione Il Tesoro dell’Amazzonia, con Dwayne “The Rock” Johnson, Seann William Scott e Christopher Walken; e il thriller politico The Interpreter, diretto da Sydney Pollack e interpretato da Nicole Kidman e Sean Penn.
JOHN CHENG (Produttore Esecutivo)
E’ il capo dello sviluppo dei progetti cinematografici di Rat Entertainment, la società di produzione del regista e produttore Brett Ratner. Cheng si è occupato di sviluppare i film di Ratner, tra di essi Rush Hour 1, 2, & 3, The Family Man e Red Dragon. Cheng attualmente è occupato nella fase di pre-produzione di Hong Kong Phooey, di Alcon Entertainment, con Eddie Murphy, e sta sviluppando il sequel di Come Ammazzare Il Capo e Vivere Felici, per conto di New Line Cinema.
Oltre a sviluppare questi progetti per Ratner, ha avuto un ruolo importante nella produzione di film di altri registi. I progetti cinematografici di Rat Entertainment riflettono l’occhio esperto di John nell’identificare nuovi talent e progetti commercialmente realizzabili.
Cheng è stato il co-produttore della commedia di New Line Cinema, Come Ammazzare Il Capo e Vivere Felici, diretta da Seth Gordon e interpretata da Jennifer Aniston, Colin Farrell, Kevin Spacey, Jamie Foxx e Jason Bateman, che ha incassato oltre 200 milioni di dollari in tutto il mondo; ed ha anche co-prodotto il film di New Line Cinema, Nome in Codice: Cleaner, con Cedric the Entertainer e Lucy Liu.
Cheng si è laureato presso l’Università della California, Berkeley.
JEFF G. WAXMAN (Produttore Esecutivo, Line Producer)
Ha lavorato come produttore esecutivo, produttore, co-produttore, line producer, supervisore di produzione e regista di molti acclamati film. Ha collaborato assieme ad alcuni dei più rispettati talent di Hollywood, tra cui gli attori Anthony Hopkins, Jamie Foxx, Christopher Walken, Marisa Tomei, Philip Seymour Hoffman, Christian Bale, Mark Wahlberg e Gerard Butler, e i registi Michael Mann, Sidney Lumet, David O. Russell, Tony Kaye, Taylor Hackford e F. Gary Gray.
Più recentemente è stato il produttore esecutivo e il line producer di Immortals, diretto da Tarsem Singh e interpretato da Henry Cavill. Precedentemente si era occupato di un altro progetto di Relativity, The Fighter, del quale Waxman è il co-produttore, e Giustizia Privata, il film di successo del 2009 da lui co-prodotto per conto di The Film Department.
Prima di Giustizia Privata, Waxman era stato produttore associato dei film Reign Over Me (2007), con Adam Sandler, e supervisore di produzione di Miami Vice (2006) diretto da Michael Mann e interpretato da Colin Farrell e Jamie Foxx.
Precedentemente, aveva lavorato con alcune società di produzione. Come capo della produzione di Capitol Films, si è occupato di supervisionare Onora Il Padre e La Madre, di Sidney Lumet, con Philip Seymour Hoffman e Ethan Hawke; Five Dollars a Day, con Christopher Walken; Black Water Transit, con Laurence Fishburne; e Love Ranch, di Taylor Hackford, con Helen Mirren e Joe Pesci.
Waxman è nato a Reginas, New York, e agli esordi della sua carriera si è occupato di supervisionare alcuni film per la Cabin Fever Entertainment, una società con base nel Connecticut. Tra di essi, vale la pena citare The Hunter’s Moon, con Burt Reynolds, e un paio di pellicole vincitrici del premio Houston Film Festival Gold Award: Painted Hero, del 1995, con Dwight Yoakam e Bo Hopkins, e Sioux City, del 1994, diretto e interpretato da Lou Diamond Phillips.
Nel 1996 ha diretto il suo primo film, dal titolo Freebird, di cui è anche produttore. La pellicola racconta i giorni di gloria della rock-band dei Lynyrd Skynyrd e gli eventi che hanno portato alla loro tragica morte a seguito di un incidente aereo avvenuto nel 1977.
In seguito, è stato vice presidente di produzione senior per la Cutting Edge Entertainment di Los Angeles. Assieme a Tom Cruise è stato il produttore esecutivo del film drammatico di Joe Carnahan, Narc (2002), con Ray Liotta e Jason Patric. Waxman ha inoltre prodotto The Devil and Daniel Webster (alias Shortcut to Happiness) per Cutting Edge, interpretato da Alec Baldwin, Jennifer Love Hewitt e Anthony Hopkins. Sempre per Cutting Edge ha prodotto In the Shadows, con James Caan e Cuba Gooding, Jr.; Cutaway, con Tom Berenger e Ron Silver; e Paura Dietro l’Ignoto, con Rosanna Arquette e Michael Madsen.
Waxman abita a Long Island assieme alla moglie, Lauren e ai due figli.
TOMMY TURTLE (Produttore Esecutivo)
Collabora con registi, talent e clienti per sviluppare e produrre l’entertainment della prossima generazione per conto della sua società, la @radical.media. In collaborazione con marche e agenzie, Turtle lavora attraverso differenti forme di media e attraverso tutte le piattaforme immaginabili, esplorando e espandendo costantemente nuove frontiere.
Come produttore esecutivo, Turtle ha una grande esperienza sia nell’ambito della produzione televisiva internazionale, che del live entertainment, delle piattaforme digitali, del cinema e dei centinaia di pluripremiati commercial televisivi da lui prodotti in oltre 70 paesi. Nel corso della sua ventennale carriera di produttore e produttore esecutivo, ha lavorato assieme a registi come Tarsem Singh, Terry Gilliam, Antony Hoffman, Lenny Dorfman e Chris Milk.
Nella lista dei suoi numerosissimi e pluripremiati commercial figurano gli spot per marchi come Pepsi, Nike, Orange, Mastercard, Gatorade, Coca Cola, Adidas, HSBC, Guinness, Sony, Toyota e GM, solo per citarne alcuni. Grazie alla sua esperienza, Turtle è spesso il primo ad essere scelto per quei progetti che necessitano di un’esperienza di respiro internazionale o che prevedono situazioni estreme; il che significa la ricerca di location lontane per le riprese, che vanno dai deserti della Namibia e del Sahara al Circolo Artico o addirittura la vetta del Kilimanjaro, come è accaduto per un recente special televisivo (Summit on the Summit).
Per conto di @radical.media ha continuato a battere nuovi sentieri nel panorama dell’arena globale; l’esperienza internazionale di Turtle e la sua competenza lo hanno visto coinvolto nello sviluppo di nuove opportunità di business in Europa, Medio Oriente e Asia, come l’apertura di nuovi uffici di @radical.media a Londra e Shanghai.
Assieme al suo socio, Tarsem Singh, Turtle ha anche prodotto i film The Cell- La Cellula e The Fall. Ha collaborato assieme a David Fincher in Il Curioso Caso di Benjamin Button, per il quale Turtle si è occupato di produrre le sequenze che dovevano essere girate in location lontane, come l’India e la Cambogia.
Il produttore considera come sua sfida personale quella di creare e sviluppare sempre maggiori opportunità nel campo dell’entertainment, da una prospettiva realmente globale.
JAMIE MARSHALL (Produttore Esecutivo)
Si è creato un’ottima reputazione come leader e partner in grado di superare i tanti ostacoli e le sfide che possono presentarsi su un set cinematografico di Hollywood. Di conseguenza, tanto i produttori quanto i registi si sono rivolti a Marshall affinché li aiutasse a lanciare la franchise di Twilight e progetti importanti come Warrior, di Gavin O’Connor, e Immortals, di Tarsem Singh. In questi e altri film, Marshall ha operato come primo assistente alla regia e co-produttore o produttore associato.
Marshall è cresciuto nel Regno Unito ed ha passato molto tempo sui set dei numerosi film in cui lavorava il padre. E’ cresciuto osservando e imparando dal mondo in perenne evoluzione del cinema.
Nel 2006, mentre lavorava nel film di Adam Sandler, Reign Over Me, Marshall si è associato con il produttore Jeff Waxman. Assieme hanno sviluppato una grande partnership che ha dato origine a Relativity Media e a numerose pellicole.
JOSH PATE (Produttore Esecutivo)
E’ uno sceneggiatore, regista e produttore attivo sia in ambito televisivo che cinematografico. Lui e Jonas Pate di recente hanno venduto “Hammerdown” agli USA. Josh, precedentemente, era stato consulente per la produzione di “Moonlight”. Prima ancora, aveva creato la serie “Surface” per NBC Universal, di cui è anche produttore esecutivo, ed aveva diretto diversi episodi di “Friday Night Lights” e “Battlestar Gallactica”.
NICO SOULTANAKIS (Co-Produttore)
E’ stato il co-produttore e co-sceneggiatore di The Fall assieme a Dan Gilroy e Tarsem Singh. Inoltre, ha diretto due documentari sul film: Wanderlust e Nostalgia. Di recente è stato produttore associato dell’action fantasy, Immortals, diretto da Singh. Soultanakis ha lavorato anche assieme all’acclamato regista come consulente creativo di molti dei suoi commercial, e nel 2000 è stato il produttore associato di The Cell- La Cellula, il primo film diretto da Singh
Soultanakis si è diplomato alla scuola di cinema, del Pasadena Art Center College of Design. Dopo aver lavorato nel cinema in diversi ruoli, (macchinista, sceneggiatore, montatore) è diventato un regista di video musicali e di commercial, presso la Palomar Pictures. Lì ha diretto i video di artisti come i Cranberries, Dionne Farris e Rickie Lee Jones.
AJIT SINGH (Co-Produttore)
Si è laureato presso la Scuola di Legge della University of Southern California, nel 1998. E’ Direttore Generale di Googly Films, una società di produzione cinematografica. Prima di lavorare in Biancaneve, Singh è stato il produttore esecutivo di The Fall uscito nelle sale nel 2006.
BRENDAN GALVIN (Direttore della Fotografia)
Agli esordi della sua carriera ha girato video musicali e commercial, collaborando con i registi Tarsem Singh e John Moore. Il primo film come direttore della fotografia è arrivato nel 2000, con la dark comedy di Steve Barron, dal titolo Rat.
Behind Enemy Lines-Dietro Le Linee Nemiche, dell’allora regista esordiente John Moore, con Gene Hackman e Owen Wilson, ha segnato il suo grande esordio come direttore della fotografia.
Da allora, Galvin ha girato film come Il Volo della Fenice di John Moore, Veronica Guerin di Joel Schumacher, Thunderbirds di Jonathan Frakes e più recentemente, Immortals, di Singh.
ALAN MENKEN (Compositore)
E’ celebre per aver creato le musiche dei più grandi musical cinematografici e teatrali del XX e XXI secolo. Menken è il celebre compositore delle canzoni e delle colonne sonore di Rapunzel-L’intreccio della Torre, Come D’Incanto, La Sirenetta, La Bella e La Bestia, Aladdin, Gli Strilloni, Pocahontas, Il Gobbo di Notre Dame, Hercules e Mucche alla Riscossa, oltre che delle canzoni delle versioni cinematografica e teatrale di “La Piccola Bottega degli Orrori”, delle produzioni di Broadway di “La Bella e La Bestia”, andata in scena per 13 anni di seguito, e de “La Sirenetta – The Musical.” Tra le sue produzioni attualmente in scena a Broadway ricordiamo “Leap of Faith”, “Gli Strilloni” e “Sister Act – The Musical”, che lo rendono il primo compositore in assoluto ad avere contemporaneamente tre show in scena a Broadway.
Oltre ad aver vinto otto Oscar (più di qualsiasi altra persona vivente) è stato nominato 19 volte. Menken ha vinto anche 7 Golden Globe e 11 Grammy, tra cui quello per Rapunzel-L’Intreccio della Torre, oltre ai premi London Evening Standard, Olivier, New York Drama Critics, Drama Desk e Outer Critics Circle Awards.
Ha ricevuto il premio Billboard/Hollywood Reporter Maestro Award, a ottobre del 2011. Tra gli altri successi che ha conseguito ricordiamo: album n.1 nella classifica di Billboard (“Pocahontas”) e singolo n.1 (“A Whole New World”). Menken ha lavorato assieme ad alcuni dei più celebri parolieri, tra cui Howard Ashman (1950-1991), Tim Rice, Stephen Schwartz e Glenn Slater. Nel 2010 ha ricevuto la sua stella nella Hollywood Walk of Fame. Nel 2008 è stato incluso nella Songwriter Hall of Fame.
Anche lo scorso anno, non ha dato alcun segno di volersi arrestare. Ha scritto la canzone in stile anni ’40, “Star Spangled Man”, per il film di grande successo Captain America e, allo stesso tempo, ha creato i musical “Leap of Faith,” “Aladdin,” e “Gli Strilloni.”
Alan Menken è nato a New Rochelle, New York. Ha sviluppato l’interesse per la musica sin da giovanissimo ed ha studiato pianoforte e violino. Ha frequentato la New York University, ma poi ha deciso di concentrarsi sulla musica. Dopo il college, ha frequentato il BMI Lehman Engel Musical Theater Workshop, dove ha conosciuto Howard Ashman. Si esibiva di frequente nei club locali e lavorava come compositore di jingle e di canzoni.
Alla fine degli anni ‘70, ha scritto diversi show, che però non sono stati prodotti. Il primo lavoro professionale di Menken è stato assieme a Ashman, per la produzione Off Broadway del 1979 del WPA Theatre di “God Bless You, Mr. Rosewater,” tratta dal romanzo di Kurt Vonnegut. L’opera è stata accolta bene, ma tre anni dopo, il compositore ha ottenuto un successo ancora maggiore con il musical Off Broadway del 1982, “La Piccola Bottega degli Orrori”, basato sul B movie di Roger Corman, per il quale ha ottenuto una nomination ai Drama Desk Award.
In seguito è stato realizzato anche un adattamento cinematografico di “La Piccola Bottega”, diretto da Frank Oz, e poi il musical è approdato a Broadway.
TOM FODEN (Scenografie)
Ha lavorato in una vasto numero di film, commercial e pluripremiati video musicali per alcune delle più grandi star del mondo. Il suo talento nel creare un’estetica sbalorditiva e vistosa, lo ha portato a collaborare assieme ad alcuni dei migliori registi di Hollywood, in un gran numero di film visivamente sbalorditivi. Tra i film in cui ha lavorato vale la pena citare The Village di M. Night Shyamalan, Il Genito della Truffa di Ridley Scott, Psycho di Gus Van Sant e One Hour Photo di Mark Romanek. Foden ha lavorato assieme al Regista Tarsem Singh in The Cell- La Cellula, che è stato nominato agli ADG Award, e successivamente è tornato a lavorare assieme al Regista anche nel 2011 in Immortals. I due hanno lavorato assieme nell’ambito della società @radical.media, in occasione di commercial per Pepsi, Acura e Nokia.
Sempre in ambito pubblicitario, ha lavorato negli spot per ESPN Mobile, Nike, Motorola, Lexus e HBO. Ha lavorato nei commercial di registi come Jake Scott, Roman Coppola, Robert Rodriguez, Stacy Wall e Mark Romanek.
Lo scenografo è molto noto per il lavoro che ha svolto nell’ambito dei video musicali, tra cui spicca quello degli Hanson, diretto da Gus Van Sant. Foden spesso lavora stretto contatto con Mark Romanek, e ha lavorato nei video di Nine Inch Nails, Michael Jackson, Janet Jackson e Lenny Kravitz, che sono stati premiati o candidati agli MTV Video Music Awards. Lavorando assieme a Jake Scott, Foden ha messo a disposizione il suo talento anche per i video di Soundgarden, Madonna, U2 e Radiohead.
EIKO ISHIOKA (Costumi)
E’ una stilista di fama internazionale che ha lavorato sia in ambito teatrale che cinematografico, pubblicitario e del graphic design. E’ una delle più grandi artiste nel panorama delle arti visive contemporanee. Nella lunga lista di premi che le sono stati assegnati figurano un Academy Award per i costumi di Dracula di Bram Stoker, di Francis Ford Coppola, il Premio per Il Contributo Artistico al Festival del Cinema di Cannes per le scenografie di Mishima, le nomination agli Outer Critics Circle Awards e ai Tony per i set e i costumi dell’opera teatrale di Broadway, “M. Butterfly”, e il Grammy Award per l’artwork dell’album di Miles Davis, “Tutu”.
La visione creativa di Ishioka ha lasciato un marchio indelebile su ogni cosa, da Hollywood alle Olimpiadi. Ha disegnato i costumi dei film di Tarsem Singh, The Cell- La Cellula, The Fall e Immortals, ha diretto un video musicale per Björk, ha disegnato i costumi per la produzione di Pierre Audi, “Ring Cycle” di Wagner, in scena presso la De Nederlandse Opera, ha creato le tute per le Olimpiadi Invernali del 2002 di Salt Lake City, ed ha disegnato le uniformi della squadra NBA degli Houston Rockets. Ishioka è stata anche la creatrice dei costumi per la Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Estivi di Pechino del 2008.
I costumi da lei disegnati per la produzione del Cirque du Soleil di “Varekai” le hanno fatto ottenere la nomination ai Drama Desk Award.
I suoi costumi sono andati in scena anche a Broadway, nel musical di grande successo “Spider-Man: Turn off the Dark”, con le musiche di Bono e The Edge.
Ishioka è entrata a far parte del New York Art Director Club Hall of Fame e il suo lavoro è ospitato nel Museum of Modern Art di New York, oltre che in molte altre istituzioni. Ha pubblicato due retrospettive del suo lavoro, “Eiko by Eiko”, nel 1983 e “Eiko on Stage”, del 2000; entrambe pubblicate dall’editore Callaway Editions di New York. Nel 2005, ha pubblicato “I Design”, il racconto di quello che accade dietro alle quinte di 12 suoi progetti internazionali.
Ishioka è nata a Tokyo ed ha risieduto a New York City fino alla sua morte, avvenuta a gennaio del 2012.
PAUL BECKER (Coreografo)
Ha scoperto la danza quando era ancora molto giovane e, da allora, si è cimentato in quasi ogni stile. Dall’hip hop, alla capoeira, al balletto e al tip tap. Becker usa la sua vasta conoscenza della danza e del cinema per creare degli spettacoli estremamente elaborati. E’ un protégé di Kenny Ortega, col quale ha lavorato assieme in diverse occasioni. Più recentemente, per lui ha coreografato il concerto per il tour mondiale dei Jonas Brothers.
Come coreografo, Becker è noto soprattutto per la serie “Hellcats”, con Ashley Tisdale. Il suo lavoro in questo show include coreografie di combattimenti e un dinamico mix di stili di danza. Il regista Zack Snyder ha assoldato Becker per coreografare gli elaborati numeri musicali del suo allucinatorio Sucker Punch, con Vanessa Hudgens e Jon Hamm. Becker ha anche creato le coreografie del film per famiglie, Diario di Una Schiappa, basato sugli omonimi romanzi bestseller, e di Girl Walks into a Bar, il primo film fatto appositamente per uscire su YouTube.
Tra gli altri film in cui ha lavorato citiamo La Concessionaria Più Pazza D’America, Parla con Me, Finalmente a Casa, Io, Lei e i Suoi Bambini, Scooby Doo 3 e 4, Cabin in the Woods, Eragon, The Wicker Man e Totally Awesome.
Le coreografie di Becker per il video di Michael Bublé di “Just Haven’t Met You Yet” hanno ricevuto critiche entusiastiche. Attualmente appare come giudice e coreografo nella serie televisiva canadese di successo “So You Think You Can Dance”. Sempre in ambito televisivo ha lavorato in “Letters to Santa: The Muppets Christmas Special”, “Case 39”, “Reaper”, “The L Word”, “Masters of Horror”, “Aliens in America” e “Caprica”.
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